Skype su architettura 32 bit

2020-05-11 Per discussione ANTONIO COLUCCI - LIBERO
Salve,
mi scuso in anticipo per la mia ignoranza.
Ho un quesito da sottoporre.
Avrei intenzione di installare Skype in architettura 32 bit.
· Il processore è Intel® Atom™ CPU N450 @ 1.66GHz × 2 
· Il sistema è  Debian GNU/Linux 8 (jessie) 32-bit
Alcuni blog suggeriscono di utilizzare il seguente comando
snap install --classic skype
dopo aver lanciato il comando mi dà il seguente messaggio
ZOE ERROR (from /usr/lib/snap/snap): zoeParseOptions: unknown option
(--classic)
ZOE library version 2013-02-16
Non so dove sbattere la testa.
Potete aiutarmi?
Grazie per la pazienza e la comprensione.
Antonio
 


[OT] La scorsa notte ho avuto un incubo

2020-05-11 Per discussione Felipe Salvador
https://giphy.com/gifs/hungry-systemd-5xtDarAgrjoOrBxSVYk

-- 
Felipe Salvador



Re: Scheda video AMD Radeon 5500 XT: driver sì o no?

2020-05-11 Per discussione Mario
Il 11/05/20 17:24, Davide Prina ha scritto:
> On 09/05/20 21:07, Mario wrote:
> 
>> Ho solo Xorg.0.log, che allego.
> 
>> [    15.769] (EE) Failed to open authorization file
> "/var/run/sddm/{8c4bbd7c-f2ed-491f-ab9c-c9bf03bc037a}": No such file or
> directory
> 
> riporta i log di sddm. Probabilmente qui può esserci qualcosa di utile
> per capire meglio il problema.
> 
> Inoltre, se cerchi "/var/run/sddm/" con un motore di ricerca (es:
> https://duckduckgo.com) trovi molte persone che hanno avuto problemi
> simili al tuo con sddm e alcuni hanno risolto...
> 
> Ciao
> Davide
> 
grazie del suggerimento: intanto ho risolto, i driver vengono caricati e
la scheda va.
Ho cercato come mi hai scritto: quell'errore non crea problemi (schermo
nero).
Qui (1) il caso è simile ma la soluzione proposta nel mio caso non si
può applicare.

/var/log/sddm.log c'è ma è inspiegabilmente vuoto
> # ll /var/log/sddm.log 
> -rw-r--r-- 1 sddm sddm 0 mar  1 13:15 /var/log/sddm.log

Secondo te, quell'errore può essere un problema da risolvere o posso
"tenerlo" così e conviverci pacificamente?

(1) http://forum.debianizzati.org/viewtopic.php?f=15=9=218838



Re: Video conferencing open source delle scuole italiane durante il COVID19

2020-05-11 Per discussione Davide Prina

On 10/05/20 23:48, Giuliano Grandin wrote:


Guarda, nessuna indicazione ministeriale e nella mia scuola siamo partiti
ognuno con quello che sapeva e poteva, chi con skype, chi con whastapp, ecc.
Io uso zoom, anche adesso che hanno fatto un qualche tipo di
accordo/contratto per G-Suite di google.


l'NSA (National Security Agency)[¹] ha diramato delle linee guida per 
valutare gli applicativi/servizi che mettono a disposizione 
comunicazione tra remoto, individuando una serie di elementi oggettivi 
da usare per tale valutazione[²]


Dal PDF rilasciato dall'NSA[³] sono stati valutati alcuni 
software/servizi e valutati con i criteri indicati.


E visto che le normative e linee guida europee/italiane fanno spesso 
riferimenti a standard USA (es: NIST) in teoria anche questi criteri 
dovrebbero in qualche modo essere tenuti in considerazione.


Se non ricordo male (questo perché questo l'avevo letto un po' di tempo 
fa) queste linee guida sono da seguire da parte di ogni pubblica 
amministrazione USA.


A mio parere, trattandosi della privacy e sicurezza di bambini/ragazzi, 
bisognerebbe usare qualcosa che fornisca delle garanzie.


Ad esempio, alcune cose che so o mi hanno detto:

* in un corso OWASP [¹¹] "security by design" hanno indicato che, per la 
sicurezza, è meglio non usare per lavoro skype, perché intrinsecamente 
insicuro (security by obscurity, studi che dimostrano la non sicurezza 
di quanto implementato, ...)

* TEAMS non parte se hai i cookies di terze parti bloccati
* ZOOM in alcune scuole è stato vietato, non solo l'uso, ma anche 
l'installazione sui dispositivi usati per le videolezioni


Poi guardando la tabellina dell'NSA io escluderei:
* chi non ha Y sulla colonna 1 o Y con nota 4 (se c'è nota 1 va 
configurato correttamente per farlo diventare Y)
* chi non ha Y sulla colonna 2 o Y con nota 4 (se c'è nota 1 va 
configurato correttamente per farlo diventare Y)
* chi non ha Y sulla colonna 4 (se c'è nota 1 va configurato 
correttamente per farlo diventare Y)
* chi non ha Y sulla colonna 5. Qui io richiederei nessuna condivisione 
di dati con terze parti

* chi non ha Y sia client che server sulla colonna 6 e senza note

Poi io richiederei anche una licenza di software libero.

Infine a me da fastidio che ogni sistema sia completamente isolato 
rispetto agli altri e quindi per godere di servizi on-line ti obblighino 
a usare quello che hanno scelto loro.


Mi ricordo un po' di anni fa, dopo i vari disastri ed emergenze su ampia 
scala che si sono avuti (terremoti, maremoti, inondazioni, ...) c'erano 
state diverse polemiche per il fatto che in molti casi non si riusciva a 
contattare i superstiti perché i vari mezzi di comunicazione "di 
fortuna" che ognuno aveva trovato non parlavano tra di loro e questo 
aveva aggravato di molto il conto delle vittime e l'individuazione dei 
superstiti. Era allora sorta una specie di "alleanza" per riuscire a 
predisporre uno standard che permettesse ai vari sistemi di poter 
comunicare tra loro e superare tali barriere... ma da quanto si vede, 
dopo un po' di anni, tali barriere sono aumentate.


Ciao
Davide


[¹] https://it.wikipedia.org/wiki/National_Security_Agency

[²] 
https://www.zdnet.com/article/heres-the-nsas-guide-for-choosing-a-safe-text-chat-and-video-conferencing-service/


[³] 
https://media.defense.gov/2020/Apr/24/2002288652/-1/-1/0/CSI-SELECTING-AND-USING-COLLABORATION-SERVICES-SECURELY-LONG-FINAL.PDF


[¹¹]
https://it.wikipedia.org/wiki/Open_Web_Application_Security_Project

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Browser: http://www.mozilla.org/products/firefox
GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook



Re: Firefox in Debian Stable

2020-05-11 Per discussione Davide Prina

On 10/05/20 23:42, Antonio wrote:


Per quanto riguarda i backport, devo provare. Anche se ho letto che
certi pacchetti in Backport possono fare danno. E' una bufala?


in passato ho letto anch'io che qualcuno ha avuto dei problemi, ma penso 
che siano tutte cosa superabili. In ogni caso puoi sempre togliere tutto 
quello preso dal backport e rimettere quello presente in stable per 
risolvere gli eventuali problemi.


$ apt show apt-show-versions

Ciao
Davide

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Database: http://www.postgresql.org
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Re: Scheda video AMD Radeon 5500 XT: driver sì o no?

2020-05-11 Per discussione Davide Prina

On 09/05/20 21:07, Mario wrote:


Ho solo Xorg.0.log, che allego.


> [15.769] (EE) Failed to open authorization file 
"/var/run/sddm/{8c4bbd7c-f2ed-491f-ab9c-c9bf03bc037a}": No such file or 
directory


riporta i log di sddm. Probabilmente qui può esserci qualcosa di utile 
per capire meglio il problema.


Inoltre, se cerchi "/var/run/sddm/" con un motore di ricerca (es: 
https://duckduckgo.com) trovi molte persone che hanno avuto problemi 
simili al tuo con sddm e alcuni hanno risolto...


Ciao
Davide

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Elenco di software libero: http://tinyurl.com/eddgj
GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook



Re: Video conferencing open source delle scuole italiane durante il COVID19

2020-05-11 Per discussione Felipe Salvador
On Sun, May 10, 2020 at 11:48:40PM +0200, Giuliano Grandin wrote:
> Il dom 10 mag 2020, 23:36 Antonio  ha scritto:
> 
> > Salve,
> >
> 
> ...
> 
> Ho cercato in rete ma non ho trovato nulla.
> >
> 
> 
> Guarda, nessuna indicazione ministeriale e nella mia scuola siamo partiti
> ognuno con quello che sapeva e poteva, chi con skype, chi con whastapp, ecc.
> Io uso zoom, anche adesso che hanno fatto un qualche tipo di
> accordo/contratto per G-Suite di google.
> 
> Per quello che ho capito, anche da esperienze di altri colleghi in altre
> scuole, l'open source non è molto diffuso, forse in realtà piccole, dove
> magari l'aiuto di qualche genitore che è anche membro di un lug e convince
> il dirigente, lo si può vedere usato.

Più che piccole le definirei culturalmente evolute, 'avanti' si diceva
una volta.

> Nella mia, istituto superiore abbastanza grosso (ca. 1200 studenti) l'open
> source non ha mai trovato porte aperte.
> Duole, ma è così.

Grande comunità non evoluta, a testimonianza del fatto che grande
significa grande.


Per tornare in topic, a scuola di mio figlio stanno usando Jitsi Meet,
funziona per quello che le maestre si sono prefissate di fare. Non so
cosa serve al OP.

> Giuliano
> 
> >

Saluti
-- 
Felipe Salvador



Re: aggiornare pc da i686 a amd64

2020-05-11 Per discussione Giuseppe Sacco
Ciao Piviul,

Il giorno lun, 11/05/2020 alle 08.39 +0200, Piviul ha scritto:
[...]
> Così ho scoperto che "Postgres has never been designed to have 
> architecture-independent data files"... beh, pazienza un dump e un 
> restore potrebbe risolvere.

Confermo. Non solo il formato dei dati dipende dal processore, ma anche
dal sistema operativo. Ad esempio, su una macchina dual boot con apple
OS e Linux, postgres non può condividere i dati perché usa la libreria
di sistema per gli ordinamenti e quindi anche per la struttura degli
indici su file.

> Per quanto riguarda la rete ho lanciato il comando dhclient ens18 e
> la 
> rete ha ripreso a funzionare eppure questo è il file 
> /etc/network/interfaces:
> > # cat /etc/network/interfaces 
> > [...]
> > 
> > # The primary network interface
> > allow-hotplug ens18
> > iface ens18 inet dhcp
> 
> Non doveva partire da sola? Poi ho notato ancora qualche altro 
> problemino con php... ma devo ancora approfondire.

Qui mi sa che ti manca qualche programma: ifupdown, NetworkManager e
similia.

Ciao,
Giuseppe



Re: aggiornare pc da i686 a amd64

2020-05-11 Per discussione Piviul

Giuseppe Sacco ha scritto il 08/05/20 alle 17:15:

Ciao Pivuil,

Il giorno ven, 08/05/2020 alle 12.25 +0200, Piviul ha scritto:

Ciao a tutti, qualcuno ha mai provato a  convertire una installazione
i386 ad amd64? Secondo voi è fattibible?


Se la versione di Debian è recente e gestisce il «multiarch», segui la guida 
Debian
https://wiki.debian.org/CrossGrading
Ciao Giuseppe, mille grazie. Su un clone del PC da convertire in amd64 
ho seguito la guida ed ora però all'avvio la rete non parte; ho cecato 
di capire cosa non andasse e ho lanciato il comando:

# systemctl --failed
  UNITLOAD   ACTIVE SUBDESCRIPTION
● postgresql@9.6-main.service loaded failed failed PostgreSQL Cluster 9.6-main


LOAD   = Reflects whether the unit definition was properly loaded.
ACTIVE = The high-level unit activation state, i.e. generalization of SUB.
SUB= The low-level unit activation state, values depend on unit type.

1 loaded units listed. Pass --all to see loaded but inactive units, too.
To show all installed unit files use 'systemctl list-unit-files'.


Così ho scoperto che "Postgres has never been designed to have 
architecture-independent data files"... beh, pazienza un dump e un 
restore potrebbe risolvere.


Per quanto riguarda la rete ho lanciato il comando dhclient ens18 e la 
rete ha ripreso a funzionare eppure questo è il file 
/etc/network/interfaces:
# cat /etc/network/interfaces 
[...]


# The primary network interface
allow-hotplug ens18
iface ens18 inet dhcp


Non doveva partire da sola? Poi ho notato ancora qualche altro 
problemino con php... ma devo ancora approfondire.


Se qualcuno avesse qualche suggerimento per debuggare il problema della 
rete che non parte...


Piviul



Re: Video conferencing open source delle scuole italiane durante il COVID19

2020-05-11 Per discussione liste DOT girarsi AT posteo DOT eu
Il 10/05/20 23:36, Antonio ha scritto:
> Salve,
> 
> non so se ho avuto un'allucinazione ma l'altra sera, sul un telegiornale
> hanno fatto vedere un bimbo che seguiva le lezioni virtuali da casa e mi
> era apparso di vedere il logo di Jitsi sulle schermo del portatile che
> usava il bimbo.
> 
> Infatti mi sono chiesto che tecnologie video conferencing stavano usando
> le scuole. Ci sono state delle direttive generali per le scuole oppure
> ognuno ha fatto come credeva meglio? Pensandoci bene, ogni scuola
> avrebbe potuto installarsi un server Jitsi per facilitare le lezioni dei
> propri allunni.
> 
> Ho cercato in rete ma non ho trovato nulla.
> 

Ti segnalo un sito, ed una pagina.

Il sito è messo in piedi da insegnanti che credono nel software libero
ed opensource e nella conoscenza libera condivisa, nel sito trovi
materiale, server dedicati alla scuola o meglio, al mondo scolastico,
comunque da sentire per informazioni che trovi sul sito stesso.

https://opendidattica.org/wordpress/

L'altra una pagina del sito wikimedia che mette a disposizione possibili
usi dei progetti wikimedia:

https://www.wikimedia.it/cosa-facciamo/progetti-le-scuole/risorse-didattiche/


-- 
_|_|_|_|_|_|_|_|_|_
|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|
Simone Girardelli



Re: Video conferencing open source delle scuole italiane durante il COVID19

2020-05-11 Per discussione Paolo Redælli


Il 11/05/20 08:22, Lorenzo Breda ha scritto:
Il lun 11 mag 2020, 08:04 Paolo Redaelli > ha scritto:



Ci sarebbe Moodle https://moodle.org/ che è libero e disponibile
anche come "comodo e facile servizio a pagamento".

Mi pare strano che non sia citato, ha pur sempre il 18% del
mercato statunitense dell'e-learning secondo Wikipedia.


Credo sia usato soprattutto dalle università, che già lo usavano 
ampiamente. Se non è cambiato da quando lo usavo io all'università, 
manca della parte video, essenziale per le scuole primarie e 
secondarie, e di una messaggistica comoda da cellulare (praticamente 
nessun utente ha un PC).
È stato integrato con Big Blue Button ( 
https://moodle.com/certified-integrations/bigbluebutton/ ) che mi sembra 
offra molte delle caratteristiche che mancano a JitSi per essere una 
buona piattaforma di teledidattica per elementari e medie (gestione 
accessi et similia)


Re: Video conferencing open source delle scuole italiane durante il COVID19

2020-05-11 Per discussione Lorenzo Breda
Il lun 11 mag 2020, 08:04 Paolo Redaelli  ha
scritto:

>
> Ci sarebbe Moodle https://moodle.org/ che è libero e disponibile anche
> come "comodo e facile servizio a pagamento".
>
> Mi pare strano che non sia citato, ha pur sempre il 18% del mercato
> statunitense dell'e-learning secondo Wikipedia.
>

Credo sia usato soprattutto dalle università, che già lo usavano
ampiamente. Se non è cambiato da quando lo usavo io all'università, manca
della parte video, essenziale per le scuole primarie e secondarie, e di una
messaggistica comoda da cellulare (praticamente nessun utente ha un PC).

-- 
Lorenzo Breda

>


Re: Video conferencing open source delle scuole italiane durante il COVID19

2020-05-11 Per discussione Paolo Redaelli



Il 11 maggio 2020 07:53:50 CEST, Lorenzo Breda  ha scritto:
>Il dom 10 mag 2020, 23:49 Giuliano Grandin 
>ha
>scritto:
>
>>
>> Guarda, nessuna indicazione ministeriale
>>
>
>Questo è semplicemente falso. Il ministero ha indicato eccome una serie
>di
>piattaforme certificate. Mi pare siano tutte piattaforme complete (non
>solo
>video), e nessuna Open Source. Non sono imposte, ma ci sono.

Ci sarebbe Moodle https://moodle.org/ che è libero e disponibile anche come 
"comodo e facile servizio a pagamento".

Mi pare strano che non sia citato, ha pur sempre il 18% del mercato 
statunitense dell'e-learning secondo Wikipedia.

-- 
Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità.