Re: Disco per un piccolo server

2021-08-11 Thread Leandro Noferini
Piviul  writes:

> Il 10/08/21 15:56, Leandro Noferini ha scritto:

[...]

>> Per evitare problemi di saturazione di una partizione che poi blocca il resto
>> dei servizi volevo mettere un po' di partizioni sul nuovo disco da 1TB però
>> volevo una soluzione per quanto possibile flessibile e io ero rimasto a lvm2:
>> c'è qualcosa di più nuovo e migliore?
> se non metti in discussione il filesystem (ext4 immagino) che io sappia direi
> che LVM2 è più che attuale.

Bah, io metto in discussione sempre tutto (assemblea!) ma da quel che
leggo mi pare che con un computer come un raspberry rimanga la scelta
più consona.

Indicazioni di qualche guida semplificante per lvm2 ne avete?

--
ciao
leandro



Debian 11 e SELinux

2021-08-11 Thread Alessandro Baggi

Un saluto a tutta la lista.

Ho installato su una macchina virtuale KVM Debian 11 (non ancora 
rilasciata) e ho attivato SELinux. Come riportato su 
https://wiki.debian.org/SELinux/Setup ho rimosso AppArmor e installato 
selinux-basics selinux-policy-default e auditd, ho lanciato 
selinux-activate e ho riavviato. Il sistema, giustamente, ha effettuato 
un relabel di tutto. Successivamente ho modificato la configurazione di 
SELinux da permissive a enforcing.


Il problema è che non mi permette di loggarmi via ssh con utente normale 
dandomi come errore:


/bin/bash: permission denied

Ho usato SELinux su distro della famiglia RPM ma non sono esperto in 
quanto ho solo configurato dei contesti, qualche boolean e confinato 
qualche user e non riesco a capire come risolvere questo problema.


Ho provato ad assegnare ad un utente il ruolo user_u con "usermod -Z 
user_u username" e riesco ad effettuare il login via ssh ma ho notato 
che lanciando "su -" non mi permette di leggere/scrivere file che sono 
soggetti ad altri contesti, come se l'utente root fosse confinato. 
Questa cosa non accade però se il login viene effettuato da console. 
Purtroppo la documentazione di Debian non mi è di alcun aiuto.


In rete non sono riuscito a trovare granchè ma solo problemi relativi ad 
anni dimenticati


Qualcuno ha qualche suggerimento?

Grazie in anticipo.



Re: Debian 11 e SELinux

2021-08-11 Thread Alessandro Baggi

Il 11/08/21 13:48, Alessandro Baggi ha scritto:

Un saluto a tutta la lista.

Ho installato su una macchina virtuale KVM Debian 11 (non ancora 
rilasciata) e ho attivato SELinux. Come riportato su 
https://wiki.debian.org/SELinux/Setup ho rimosso AppArmor e installato 
selinux-basics selinux-policy-default e auditd, ho lanciato 
selinux-activate e ho riavviato. Il sistema, giustamente, ha 
effettuato un relabel di tutto. Successivamente ho modificato la 
configurazione di SELinux da permissive a enforcing.


Il problema è che non mi permette di loggarmi via ssh con utente 
normale dandomi come errore:


/bin/bash: permission denied

Ho usato SELinux su distro della famiglia RPM ma non sono esperto in 
quanto ho solo configurato dei contesti, qualche boolean e confinato 
qualche user e non riesco a capire come risolvere questo problema.


Ho provato ad assegnare ad un utente il ruolo user_u con "usermod -Z 
user_u username" e riesco ad effettuare il login via ssh ma ho notato 
che lanciando "su -" non mi permette di leggere/scrivere file che sono 
soggetti ad altri contesti, come se l'utente root fosse confinato. 
Questa cosa non accade però se il login viene effettuato da console. 
Purtroppo la documentazione di Debian non mi è di alcun aiuto.


In rete non sono riuscito a trovare granchè ma solo problemi relativi 
ad anni dimenticati


Qualcuno ha qualche suggerimento?

Grazie in anticipo.

Dopo aver spulciato qualche boolean di SELinux ho abilitato 
ssh_sysadm_login (impostato a on) e permette agli utenti non confinati 
di effettuare il login su ssh.


Non capisco perche se effettuo il login da utente confinato se lancio id 
-Z ho:


    user_u:user_r:user_t:s0

e dopo "su - root" mantiene lo stesso contesto dell'utente semplice e 
non unconfined. Può essere che la transazione da un contesto user_t non 
puo essere effettuata verso unconfined?





debian e domotica

2021-08-11 Thread Giuseppe Naponiello
Salve a tutti,
immagino che il topic sia stato già ampiamente affrontato ma non ho trovato
niente di recente.
Ho girato un po' di siti dedicati ma volevo chiedere se qualcuno di voi ha
affrontato "praticamente" la questione.
Ho comprato casa e, incredibilmente, è stata mia moglie a propormi questa
cosa!
Parto da 0, ma l'argomento mi incuriosisce quindi ogni consiglio è ben
accetto.
Domande in ordine sparso
Google, Alexa, o posso evitare e orientarmi su qualcosa di più
Linuxcentrico?
Di che hardware/software ho realmente bisogno? Serverino, raspberry,
arduino?
Per le luci e tutto quello che si può attaccare ad una presa, che
interruttore wifi consigliate?
Stesso discorso per caldaia e termostati.
E, visto che sono in mansarda, per le velux (per ora le controllo con
telecomando, ma vorrei comunque controllarle "vocalmente")?
E, riprendendo l'ultima domanda, oltre ai controlli vocali, vorrei gestire
il tutto anche tramite app da tablet o telefono, devo per forza ritornare
su bigG o bigBezos? Ovviamente vorrei evitare di scrivere codice per
un'app: rischio di finire prima di pagare il mutuo
Sicuramente non ho considerato tante cose quindi consigli, suggerimenti,
link a risorse utili (ma utili davvero), è tutto ben accetto

Grazie a tutti,
se mi riesce siete invitati tutti a cena...cucina Alexa 😂

beppe


Re: Debian 11 e SELinux

2021-08-11 Thread Alessandro Baggi



Il 11/08/21 14:53, Alessandro Baggi ha scritto:

Il 11/08/21 13:48, Alessandro Baggi ha scritto:

Un saluto a tutta la lista.

Ho installato su una macchina virtuale KVM Debian 11 (non ancora 
rilasciata) e ho attivato SELinux. Come riportato su 
https://wiki.debian.org/SELinux/Setup ho rimosso AppArmor e 
installato selinux-basics selinux-policy-default e auditd, ho 
lanciato selinux-activate e ho riavviato. Il sistema, giustamente, ha 
effettuato un relabel di tutto. Successivamente ho modificato la 
configurazione di SELinux da permissive a enforcing.


Il problema è che non mi permette di loggarmi via ssh con utente 
normale dandomi come errore:


/bin/bash: permission denied

Ho usato SELinux su distro della famiglia RPM ma non sono esperto in 
quanto ho solo configurato dei contesti, qualche boolean e confinato 
qualche user e non riesco a capire come risolvere questo problema.


Ho provato ad assegnare ad un utente il ruolo user_u con "usermod -Z 
user_u username" e riesco ad effettuare il login via ssh ma ho notato 
che lanciando "su -" non mi permette di leggere/scrivere file che 
sono soggetti ad altri contesti, come se l'utente root fosse 
confinato. Questa cosa non accade però se il login viene effettuato 
da console. Purtroppo la documentazione di Debian non mi è di alcun 
aiuto.


In rete non sono riuscito a trovare granchè ma solo problemi relativi 
ad anni dimenticati


Qualcuno ha qualche suggerimento?

Grazie in anticipo.

Dopo aver spulciato qualche boolean di SELinux ho abilitato 
ssh_sysadm_login (impostato a on) e permette agli utenti non confinati 
di effettuare il login su ssh.


Non capisco perche se effettuo il login da utente confinato se lancio 
id -Z ho:


    user_u:user_r:user_t:s0

e dopo "su - root" mantiene lo stesso contesto dell'utente semplice e 
non unconfined. Può essere che la transazione da un contesto user_t 
non puo essere effettuata verso unconfined?



Continuando la ricerca ho capito che: se si necessità di avere solo i 
servizi pubblicati su internet come confinati non ha senso usare il 
mapping degli user con gli user SELinux. Inoltre se viene abilitato il 
boolean ssh_sysadm_login, agli utenti non confinati è permesso il login, 
mentre ad un utente lo confiniamo con "user_u", è permesso il login ssh 
ma è confinato quindi nel caso in cui lanciasse un "su -" e ottenesse la 
root ha comunque il contesto dell'utente confinato e quindi non può fare 
nulla.


Quello che  non mi è chiaro è che se un utente lo mappo all'user SELinux 
staff_u (dalla doc di gentoo: SELinux user with direct system 
administrative role assigned), permette di fare il login ma non permette 
di lanciare comandi amministrativi ne da utente normale (credo sia 
normale) ne da utente root (con su -) perche il contesto rimane lo 
stesso di staff_u. A questo punto a che serve se non puo lanciare 
comandi amministrativi tipo apt?




Release party online

2021-08-11 Thread Elena ``of Valhalla''
Ciao

Nonostante la zona bianca, quest'anno fare release party di persona mi
pare un po' prematuro, ma pare brutto non fare proprio nulla.

La proposta è di trovarci il sabato della release, 14 agosto, dalle
20:30 in poi sull'istanza jitsi all'indirizzo
https://meet.gl-como.it/Bullseye

Nel caso in cui il server del LUG non regga :) ci sposteremo su un altro
server, annunciando l'indirizzo qui e negli altri posti dove è stato
inviato questo messaggio.

P.S. non tutti hanno una buona connessione ad internet, per cui
chiediamo di disattivare la webcam dopo aver salutato e attivarla solo
sporadicamente e a turno.
-- 
Elena ``of Valhalla''


signature.asc
Description: PGP signature


Re: debian e domotica

2021-08-11 Thread Davide Prina

On 11/08/21 14:57, Giuseppe Naponiello wrote:


Google, Alexa, o posso evitare e orientarmi su qualcosa di più
Linuxcentrico?


io eviterei di usare google/alexa e simili poiché sono sempre più 
invasivi e limitano/eliminano privacy e libertà di ogni singola persona. 
Cose che Debian e il software libero hanno come fondamento.


Non so se avete letto di Apple: ha dichiarato che ora verificherà prima 
in automatico la presenza di immagini (filmati? altro?) di bambini 
(rapiti, maltrattati, pedopornografia, ...), penso tramite AI, e per i 
casi segnalati come positivi ci sarà un loro team interno che visionerà 
e per i casi che risulteranno dubbi verrà fatta una segnalazione alle 
forze dell'ordine.
In un primo tempo questo verrà fatto su quello caricato nel loro cloud, 
ma con il prossimo aggiornamento del sistema operativo avverrà anche su 
tutti i dispositivi.


Inoltre Apple ha dichiarato che non condividerà questi suoi strumenti 
con le forze dell'ordine.


È vero che la legge USA stabilisce che un'azienda che viene a conoscenza 
di maltrattamenti/abusi su minori debba segnalarli alle autorità, ma 
tale legge non implica la ricerca attiva.


È vero che maltrattamenti/abusi su minori sono crimini che andrebbero 
fermati, ma non per questo un'azienda privata e non forze dell'ordine:

1) può indagare a sua completa discrezione su dati personali dei suoi utenti
2) può accedere e usare dati personali, che potrebbero essere anche 
sensibili e a maggior tutela, senza consenso e fare quello che ne vuole, 
mostrandoli a terzi (suoi dipendenti e consulenti)
3) tutto questo senza che per le persone "indagate" (tutti i clienti 
apple) ci sia un mandato di un giudice che permette tali operazioni


Tenendo conto che un Machine Learning (ML) ha intrinseco una percentuale 
d'errore non trascurabile, altrimenti, se è troppo preciso sul campione 
usato per addestrarlo, fornirà risultati inattendibili su qualcosa che 
si discosta dal campione usato per l'addestramento.
Ci sono già esempi a riguardo proprio in ambito giudiziario, ad esempio 
negli USA un uomo è stato arrestato e messo in galera perché per il 
riconoscimento facciale era lui il colpevole... fino a quando non si è 
scoperto che era un altro...


Inoltre ci sono persone pagate da google/amazon e simili per ascoltare 
quanto sentito dai loro aggeggini vocali e in alcuni casi tali 
registrazioni sono diventate pubbliche. Tali ascolti sono finalizzati, a 
loro detta, per migliorare il servizio... ma, da quello che ho capito 
gli utenti coinvolti non erano consapevoli di tali "ascoltatori".



Di che hardware/software ho realmente bisogno? Serverino, raspberry,
arduino?


Il grosso problema di tutti gli oggetti IoT è la sicurezza:
* di solito non esistono aggiornamenti di sicurezza
* se esistono può non essere così semplice aggiornarli
* spesso gli utenti non cambiano neanche i parametri di default, 
permettendo a chiunque riesce a "raggiungerli" di poterli usare


Tutto questo, ed altro, può permettere ai propri vicini o a qualcuno di 
passaggio di controllare la propria casa, da cose abbastanza "innocue" 
come spegnere/accendere qualcosa a cose un po' meno "innocue" come 
aprire o visionare le telecamere di videosorveglianza, ...
Esistono motori di ricerca GIS a pagamento che indicano quali sono i 
dispositivi IoT, router, ... che usano le password di default, che hanno 
bug software/hardware, ...


In rete si trovano articoli che parlano di ciò e studi di esperti di 
sicurezza che fanno presente tutti i pericoli che si corrono (ad esempio 
se hai una macchina "smart" viene aperta e accesa prima che il ladro 
arrivi fisicamente ad essa, deve solo entrare e partire).


Purtroppo la nostra società sta andando verso una modalità di vita molto 
rischiosa perché si basa su cose che sembrano facilitarci la vita, ma 
che in realtà dietro non sono sicure proprio per nulla.
Faccio un esempio di un articolo che ho letto qualche giorno fa: ad un 
esperto di sicurezza è stato consegnato un portatile con UEFI, secure 
boot, TPM, VPN, ms-windows, ... (tutto quanto indicato dal NIST per un 
caso di questo tipo) il portatile era di un utente di un'azienda per 
poter lavorare in sicurezza da remoto, ritenendo il tutto sicuro e 
inattaccabile. Tale esperto ha impiegato 30 minuti per riuscire ad 
estrarre la chiave privata del TPM e sostituire il file eseguibile che 
fa partire il login con la riga di comando e in questo modo avere 
completo accesso alla rete aziendale.
OK, ha dovuto aver accesso al PC per farcela (ma se l'ipotetico 
dipendente è in trasferta, di sicuro lascerà il portatile in hotel 
quando esce a cena e in altre occasioni) e indicando come ha fatto si 
troveranno delle soluzioni, ma è sbalorditivo il minimo tempo voluto per 
riuscire ad estrarre la chiave privata dal TPM (se non erro una volta 
che la chiave privata è conosciuta, quell'hardware lo puoi buttare).


Cercando di rispondere alle tue domande, anche se io non implementerei 
quello che vuoi fare e lo 

tcl/tk manca winfo?

2021-08-11 Thread Davide Prina

Ciao,

volevo imparare ad usare tcl/tk per poter creare delle interfacce in 
modo semplice e veloce direttamente da file di script.


Leggendo la documentazione trovo indicato il comando winfo

# apt install tk-doc

$ man winfo
winfo(3tk)Tk Built-In Commands 


___
NAME
   winfo - Return window-related information
[...]

quindi vedo che è un comando built-in, ma se eseguo
$ winfo
bash: winfo: comando non trovato

ho provato anche da tclsh, stesso risultato

se lo cerco con apt-file, naturalmente, non esiste dato che è indicato 
essere un comando built-in. Ma dov'è contenuto?


Sto seguendo questo tutorial:
https://tkdocs.com/tutorial/concepts.html

dove propone un esempio su come usarlo (in Widget Introspection), ma se 
eseguo quel codice mi dice che non sa cosa sia winfo.


Ho quindi visto che anche bind è un comando built-in, ma questo però 
funziona e anche gli esempi con bind funzionano.


Ciao
Davide

--
Motivi per non comprare/usare ms-windows7:
http://windows7sins.org/
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook




Re: grub e boot in RAID+LVM

2021-08-11 Thread Marco Ciampa
On Tue, Aug 10, 2021 at 12:59:59PM +0200, Piviul wrote:
> Ciao a tutti, ritorno sull'argomento... data una debian 10 la cui partizione
> di boot risiede su un LV basato su un VG con 1 solo PV in raid1 software nel
> momento in cui al LV si aggiunge un secondo PV in raid 1 al VG relativo il
> sistema non fa più il boot[¹].
> 
> Secondo voi è normale? È una limitazione conosciuta di grub?
> 
> Grazie
> 
> Piviul
> 
> [¹] Ho provato anche con il "boot repair disk"...

Domanda forse scema: perché la dir /boot l'hai messa sull'LVM?
Io la /boot l'avrei lasciata su un RAID1 a parte...

-- 

Saluton,
Marco Ciampa



Re: Disco per un piccolo server

2021-08-11 Thread Marco Ciampa
On Wed, Aug 11, 2021 at 10:53:52AM +0200, Leandro Noferini wrote:
> Piviul  writes:
> 
> > Il 10/08/21 15:56, Leandro Noferini ha scritto:
> 
> [...]
> 
> >> Per evitare problemi di saturazione di una partizione che poi blocca il 
> >> resto
> >> dei servizi volevo mettere un po' di partizioni sul nuovo disco da 1TB però
> >> volevo una soluzione per quanto possibile flessibile e io ero rimasto a 
> >> lvm2:
> >> c'è qualcosa di più nuovo e migliore?
> > se non metti in discussione il filesystem (ext4 immagino) che io sappia 
> > direi
> > che LVM2 è più che attuale.
> 
> Bah, io metto in discussione sempre tutto (assemblea!) ma da quel che
> leggo mi pare che con un computer come un raspberry rimanga la scelta
> più consona.
> 
> Indicazioni di qualche guida semplificante per lvm2 ne avete?

Consiglio: LVM2 è semplice ma devi "smanettare" per capirlo appieno.
Fatti e ri-fatti una diecina di volte un sistema e vedrai che è
immediato...

-- 

Saluton,
Marco Ciampa



Re: debian e domotica

2021-08-11 Thread Mirco Piccin
Ciao,
Io ho giocato parecchio con node-red, che è davvero potente per creare
integrazione tra servizi diversi e per creare facilmente regole.
Uso in combinata dispositivi Shelly, che son wifi e contrariamente al
sottobosco di cineserie si può configurare in modalità "locale" (quindi
senza passaggio per fantomagici server dislocati chissà dove), usando un
mqtt (mosquitto installato direttamente sulla Debian).
A questo combino zigbee2mqtt  (altro progettino opensource) unitamente a
chiavetta USB CC2531 per interfacciarmi a dispositivi ZigBee di vendor
diversi - es sensore temp della aqara, interruttore tradfri di Ikea, etc.
Su nodered è possibile poi costruire anche delle dashboard interattive,
oppure ancora puoi costruirti una interfaccia basilare per telegram usando
i bot.
Insomma, tanta roba.

M

On Wed, Aug 11, 2021, 22:54 Davide Prina  wrote:

> On 11/08/21 14:57, Giuseppe Naponiello wrote:
>
> > Google, Alexa, o posso evitare e orientarmi su qualcosa di più
> > Linuxcentrico?
>
> io eviterei di usare google/alexa e simili poiché sono sempre più
> invasivi e limitano/eliminano privacy e libertà di ogni singola persona.
> Cose che Debian e il software libero hanno come fondamento.
>
> Non so se avete letto di Apple: ha dichiarato che ora verificherà prima
> in automatico la presenza di immagini (filmati? altro?) di bambini
> (rapiti, maltrattati, pedopornografia, ...), penso tramite AI, e per i
> casi segnalati come positivi ci sarà un loro team interno che visionerà
> e per i casi che risulteranno dubbi verrà fatta una segnalazione alle
> forze dell'ordine.
> In un primo tempo questo verrà fatto su quello caricato nel loro cloud,
> ma con il prossimo aggiornamento del sistema operativo avverrà anche su
> tutti i dispositivi.
>
> Inoltre Apple ha dichiarato che non condividerà questi suoi strumenti
> con le forze dell'ordine.
>
> È vero che la legge USA stabilisce che un'azienda che viene a conoscenza
> di maltrattamenti/abusi su minori debba segnalarli alle autorità, ma
> tale legge non implica la ricerca attiva.
>
> È vero che maltrattamenti/abusi su minori sono crimini che andrebbero
> fermati, ma non per questo un'azienda privata e non forze dell'ordine:
> 1) può indagare a sua completa discrezione su dati personali dei suoi
> utenti
> 2) può accedere e usare dati personali, che potrebbero essere anche
> sensibili e a maggior tutela, senza consenso e fare quello che ne vuole,
> mostrandoli a terzi (suoi dipendenti e consulenti)
> 3) tutto questo senza che per le persone "indagate" (tutti i clienti
> apple) ci sia un mandato di un giudice che permette tali operazioni
>
> Tenendo conto che un Machine Learning (ML) ha intrinseco una percentuale
> d'errore non trascurabile, altrimenti, se è troppo preciso sul campione
> usato per addestrarlo, fornirà risultati inattendibili su qualcosa che
> si discosta dal campione usato per l'addestramento.
> Ci sono già esempi a riguardo proprio in ambito giudiziario, ad esempio
> negli USA un uomo è stato arrestato e messo in galera perché per il
> riconoscimento facciale era lui il colpevole... fino a quando non si è
> scoperto che era un altro...
>
> Inoltre ci sono persone pagate da google/amazon e simili per ascoltare
> quanto sentito dai loro aggeggini vocali e in alcuni casi tali
> registrazioni sono diventate pubbliche. Tali ascolti sono finalizzati, a
> loro detta, per migliorare il servizio... ma, da quello che ho capito
> gli utenti coinvolti non erano consapevoli di tali "ascoltatori".
>
> > Di che hardware/software ho realmente bisogno? Serverino, raspberry,
> > arduino?
>
> Il grosso problema di tutti gli oggetti IoT è la sicurezza:
> * di solito non esistono aggiornamenti di sicurezza
> * se esistono può non essere così semplice aggiornarli
> * spesso gli utenti non cambiano neanche i parametri di default,
> permettendo a chiunque riesce a "raggiungerli" di poterli usare
>
> Tutto questo, ed altro, può permettere ai propri vicini o a qualcuno di
> passaggio di controllare la propria casa, da cose abbastanza "innocue"
> come spegnere/accendere qualcosa a cose un po' meno "innocue" come
> aprire o visionare le telecamere di videosorveglianza, ...
> Esistono motori di ricerca GIS a pagamento che indicano quali sono i
> dispositivi IoT, router, ... che usano le password di default, che hanno
> bug software/hardware, ...
>
> In rete si trovano articoli che parlano di ciò e studi di esperti di
> sicurezza che fanno presente tutti i pericoli che si corrono (ad esempio
> se hai una macchina "smart" viene aperta e accesa prima che il ladro
> arrivi fisicamente ad essa, deve solo entrare e partire).
>
> Purtroppo la nostra società sta andando verso una modalità di vita molto
> rischiosa perché si basa su cose che sembrano facilitarci la vita, ma
> che in realtà dietro non sono sicure proprio per nulla.
> Faccio un esempio di un articolo che ho letto qualche giorno fa: ad un
> esperto di sicurezza è stato consegnato un portatile con UEFI, secure
> boot, TPM, VPN, 

Re: grub e boot in RAID+LVM

2021-08-11 Thread Piviul

Il 12/08/21 00:12, Marco Ciampa ha scritto:

On Tue, Aug 10, 2021 at 12:59:59PM +0200, Piviul wrote:

Ciao a tutti, ritorno sull'argomento... data una debian 10 la cui partizione
di boot risiede su un LV basato su un VG con 1 solo PV in raid1 software nel
momento in cui al LV si aggiunge un secondo PV in raid 1 al VG relativo il
sistema non fa più il boot[¹].

Secondo voi è normale? È una limitazione conosciuta di grub?

Grazie

Piviul

[¹] Ho provato anche con il "boot repair disk"...

Domanda forse scema: perché la dir /boot l'hai messa sull'LVM?
Io la /boot l'avrei lasciata su un RAID1 a parte...


perché scema, ho semplicemente messo tutta la root in LVM e la boot di 
conseguenza... come dicevi rimuovendo /boot da lvm il problema scompare 
ma mi chiedevo perché grub non riesce ad accedere a /boot in lvm solo se 
il VG su cui si basa è composto da almeno 2 PVs in raid1; se il VG è 
composto da un solo PV in raid1 grub riesce ad accedere a /boot senza 
problemi. Ho cercato e ricercato se ci fossero limitazioni in merito ma 
non ho trovato nulla; puzza molto di baco...


Piviul