Re: Migrazione hardware: converto a UEFI o lascio in "legacy mode"?

2016-07-27 Thread Nicola Ferrari (#554252)

On 22/07/2016 16:17, gerlos wrote:

Voi che fareste? Lascereste tutto in legacy mode, rimandando a domani la 
migrazione? Oppure migrereste il sistema a UEFI adesso?
Opinioni?



Se la situazione è favorevole come descrivi, io farei ora il passaggio a 
UEFI visto che costerebbe meno che farlo in un momento di concitazione 
futuro quando dovessi essere obbligato a farlo per un qualsivoglia 
motivo :))


Come dicevi tu è vero, devi convertire necessariamente la tabella a GPT, 
ma si riesce a fare da live tipo gparted con un semplice

sudo gdisk /dev/sdX

solitamente indolore.

Dopodichè crei la partizione EFI magari aiutandoti ancora con gparted:
File system fat32
dimensione fra 100 e 250 MiB.
Flag boot
Punto di mount: partizione di avvio EFI (/boot/efi)

A questo punto sei pronto per installare grub-efi ...

NB: Se usi gparted o una live.. essa stessa deve essere avviata in modo UEFI

Estraggo direttamente dalla ns documentazione interna:

- Verificare che la partizione di boot efi (es. /dev/sda1) sia montata 
in /boot/efi

mount /dev/sdX1 /boot/efi

- Verificare inoltre con il comando seguente, che sia rilevata 
correttamente la modalità UEFI

(deve restituire "EFI boot")
[ -d /sys/firmware/efi ] && echo "EFI boot" || echo "Legacy boot"

- Reinstallare e riconfigurare grub-efi
apt-get install --reinstall grub-efi
grub-install /dev/sdX
update-grub

- Verificare che il boot loader esiste nel file 
/boot/efi/EFI/debian/grubx64.efi

(lanciare il comando: "file /boot/efi/EFI/debian/grubx64.efi")

- Verificare che la entry EFI nvram, sia stata creata correttamente
efibootmgr --verbose | grep debian


Ciao,
N

--
+-+
| Linux User  #554252 |
+-+



Re: Migrazione hardware: converto a UEFI o lascio in "legacy mode"?

2016-07-27 Thread Nicola Ferrari (#554252)

On 27/07/2016 11:34, Nicola Ferrari (#554252) wrote:

A questo punto sei pronto per installare grub-efi ...


Dimenticavo di incollare questa doverosa premessa prima di iniziare 
l'installazione di grub-efi:
- Avviare l'immagine "Debian Rescue" in modalità UEFI, iniziare 
normalmente l'installer, e quando richiesto da menu, effettuare un 
chroot nel sistema correntemente installato.


:))



Re: Migrazione hardware: converto a UEFI o lascio in "legacy mode"?

2016-07-27 Thread gerlos

> Il giorno 22/lug/2016, alle ore 17:23, Luca De Andreis  ha 
> scritto:
> 
> Il 22 luglio 2016 16:47:24 CEST, "fran...@modula.net"  ha 
> scritto:
> 
> Il 22/07/2016 16:17, gerlos ha scritto:
>  Ciao a tutti,
>  Per me è la prima volta, quindi ho qualche dubbio su cosa sia meglio fare. 
> In passato ho installato Debian e Ubuntu su macchine UEFI senza problemi, ma 
> è la prima volta che mi capita di dover migrare un sistema funzionante su 
> BIOS su un nuovo sistema basato su UEFI.
[CUT]
>  Ora però mi ritrovo con un dubbio amletico: faccio il boot usando UEFI o 
> BIOS? ("legacy
> mode”)
[CUT]
> hm... dischi senza tler, quindi raid software. Li metti sul nuovo
> server e sei a posto, diciamo per cinque anni. Poi chi vivrà vedrà.
> La prova di migrazione da MBR+LVM+BiosBoot a GPT+LVM+Uefi, come caso di
> studio, è anche interessante, ma certo non la farei con i dischi di
> produzione.
> 
> Luciano
[CUT]
> +1, appoggio il legacy mode. 
> 
> Luca

E allora che legacy mode sia! :-)

Devo dire che il passaggio è stato completamente indolore: montati i vecchi 
dischi sulla nuova macchina, impostata la priorità di avvio sul firmware, e 
tutto ha funzionato come prima, come se niente fosse accaduto. 
È cambiato solo il nome della scheda di rete, ma poco male: è bastato 
correggere /etc/network/interfaces di conseguenza. 

Non c’è che dire, le distro moderne sono ormai “trasparenti” all’hardware che 
c’è sotto. :-)
(niente a che vedere con i bagni di sangue per spostare Windows Server su 
hardware aggiornato, come mi capitava fino a 10 anni fa)

Beh, grazie a tutti, 
gerlos




Re: Migrazione hardware: converto a UEFI o lascio in "legacy mode"?

2016-07-27 Thread fran...@modula.net

Il 27/07/2016 12:39, gerlos ha scritto:



Il giorno 22/lug/2016, alle ore 17:23, Luca De Andreis  ha 
scritto:

Il 22 luglio 2016 16:47:24 CEST, "fran...@modula.net"  ha 
scritto:

Il 22/07/2016 16:17, gerlos ha scritto:
  Ciao a tutti,
  Per me è la prima volta, quindi ho qualche dubbio su cosa sia meglio fare. In 
passato ho installato Debian e Ubuntu su macchine UEFI senza problemi, ma è la 
prima volta che mi capita di dover migrare un sistema funzionante su BIOS su un 
nuovo sistema basato su UEFI.

[CUT]

  Ora però mi ritrovo con un dubbio amletico: faccio il boot usando UEFI o BIOS? 
("legacy
mode”)

[CUT]

hm... dischi senza tler, quindi raid software. Li metti sul nuovo
server e sei a posto, diciamo per cinque anni. Poi chi vivrà vedrà.
La prova di migrazione da MBR+LVM+BiosBoot a GPT+LVM+Uefi, come caso di
studio, è anche interessante, ma certo non la farei con i dischi di
produzione.

Luciano

[CUT]

+1, appoggio il legacy mode.

Luca


E allora che legacy mode sia! :-)

Devo dire che il passaggio è stato completamente indolore: montati i vecchi 
dischi sulla nuova macchina, impostata la priorità di avvio sul firmware, e 
tutto ha funzionato come prima, come se niente fosse accaduto.
È cambiato solo il nome della scheda di rete, ma poco male: è bastato 
correggere /etc/network/interfaces di conseguenza.


Il file /etc/rules.d/70-persistent-net-rules contiene una riga per ogni 
scheda di rete configurata nel sistema.


Ogni riga contiene, fra le altre cose, l'associazione fra mac-address e 
nome simbolico: eth0, eth1...


Ogni volta che si aggiunge una scheda di rete il sistema AGGIUNGE la 
riga ad essa relativa nel file 70-persistent-net-rules ma se una scheda 
viene eliminata la riga ad essa relativa non viene rimossa.


Per questo i nomi simbolici delle schede di rete del nuovo server non 
ripartono da eth0.


Ciò non crea alcun problema funzionale, salvo qualche qualche riga in 
più nei log ma ci sono comunque vari modi per correggere la situazione:
non ultimo cancellare tulle le righe del file (previo backup 
naturalmente) e fare un reboot.


Luciano


Non c’è che dire, le distro moderne sono ormai “trasparenti” all’hardware che 
c’è sotto. :-)
(niente a che vedere con i bagni di sangue per spostare Windows Server su 
hardware aggiornato, come mi capitava fino a 10 anni fa)

Beh, grazie a tutti,
gerlos








Re: Migrazione hardware: converto a UEFI o lascio in "legacy mode"?

2016-07-28 Thread gerlos

> Il giorno 27/lug/2016, alle ore 17:25, fran...@modula.net ha scritto:
> 
> Il 27/07/2016 12:39, gerlos ha scritto:
>> 
>>> Il giorno 22/lug/2016, alle ore 17:23, Luca De Andreis  ha 
>>> scritto:
>>> 
>>> Il 22 luglio 2016 16:47:24 CEST, "fran...@modula.net"  
>>> ha scritto:
>>> 
>>> Il 22/07/2016 16:17, gerlos ha scritto:
>>>  Ciao a tutti,
>>>  Per me è la prima volta, quindi ho qualche dubbio su cosa sia meglio fare. 
>>> In passato ho installato Debian e Ubuntu su macchine UEFI senza problemi, 
>>> ma è la prima volta che mi capita di dover migrare un sistema funzionante 
>>> su BIOS su un nuovo sistema basato su UEFI.
>> [CUT]
>> 
>> Devo dire che il passaggio è stato completamente indolore: montati i vecchi 
>> dischi sulla nuova macchina, impostata la priorità di avvio sul firmware, e 
>> tutto ha funzionato come prima, come se niente fosse accaduto.
>> È cambiato solo il nome della scheda di rete, ma poco male: è bastato 
>> correggere /etc/network/interfaces di conseguenza.
> 
> Il file /etc/rules.d/70-persistent-net-rules contiene una riga per ogni 
> scheda di rete configurata nel sistema.
> 
> Ogni riga contiene, fra le altre cose, l'associazione fra mac-address e nome 
> simbolico: eth0, eth1...
> 
> Ogni volta che si aggiunge una scheda di rete il sistema AGGIUNGE la riga ad 
> essa relativa nel file 70-persistent-net-rules ma se una scheda viene 
> eliminata la riga ad essa relativa non viene rimossa.
> 
> Per questo i nomi simbolici delle schede di rete del nuovo server non 
> ripartono da eth0.
> 
> Ciò non crea alcun problema funzionale, salvo qualche qualche riga in più nei 
> log ma ci sono comunque vari modi per correggere la situazione:
> non ultimo cancellare tulle le righe del file (previo backup naturalmente) e 
> fare un reboot.

Grazie per l'interessante dritta!
Alla fine il cambio di nome dell’interfaccia non mi crea problemi, anzi mi 
ricorda di dare un’occhiata alle impostazioni di rete, per evitare pasticci 
(come assegnare lo stesso IP a due macchine diverse).

Ad ogni modo, mi pare di capire che in futuro i nomi di interfaccia saranno 
assegnati in modo diverso, dipendente dall’hardware (credo di aver già visto 
questo comportamento su Fedora, con dispositivi con nomi tipo enp0s1 che 
farebbero rabbrividire qualsiasi tradizionalista):
https://www.freedesktop.org/wiki/Software/systemd/PredictableNetworkInterfaceNames/
/usr/share/doc/udev/README.Debian.gz

saluti,
gerlos



Fwd: Re: Migrazione hardware: converto a UEFI o lascio in "legacy mode"?

2016-07-22 Thread fran...@modula.net


Il 22/07/2016 16:17, gerlos ha scritto:

Ciao a tutti,
Per me è la prima volta, quindi ho qualche dubbio su cosa sia meglio fare. In 
passato ho installato Debian e Ubuntu su macchine UEFI senza problemi, ma è la 
prima volta che mi capita di dover migrare un sistema funzionante su BIOS su un 
nuovo sistema basato su UEFI.

La questione riguarda la migrazione di un piccolo file server aziendale (debian 
stable + samba + dnsmasq). Per sostituire il vecchio server HP, è stato preso 
un server Dell PowerEdge T20.

L’anno passato i dischi del server HP sono stati sostituiti con dei più moderni 
e capienti WD RED, quindi l’idea iniziale era di spostare i dischi sul nuovo 
sistema, toccando il meno possibile.

Ora però mi ritrovo con un dubbio amletico: faccio il boot usando UEFI o BIOS? 
("legacy mode”)

Volendo velocizzare la migrazione, potrei attivare il legacy mode sul nuovo 
server, collegare i dischi, e lasciare tutto com’è (e quasi sicuramente 
funzionerebbe tutto).

Però se tra qualche anno dovesse esserci la necessità di spostare questo 
sistema su un hardware diverso (chi lo sa, magari in una situazione di 
emergenza), non rischio di complicarmi la vita?
E se in futuro i produttori decidessero di non includere più il supporto a BIOS?

Che ne dite? Mi conviene migrare il sistema a UEFI adesso oppure no? (essendo 
periodo "di fiacca”, posso fare le cose con calma)
A quanto ho capito la cosa comporta la conversione della tabella delle 
partizioni da MBR in GPT, l’aggiunta di una partizione EFI e l’installazione di 
grub-efi.

Pasticciare con le partizioni mi preoccupa poco, perché si tratta di due coppie 
di dischi in RAID 1 con su un’unica partizione LVM ciascuno (con backup 
costanti su un’altra macchina), quindi penso di avere ampio margine di 
sicurezza e manovra.

Voi che fareste? Lascereste tutto in legacy mode, rimandando a domani la 
migrazione? Oppure migrereste il sistema a UEFI adesso?
Opinioni?

saluti,
gerlos




hm... dischi senza tler, quindi raid software. Li metti sul nuovo
server e sei a posto, diciamo per cinque anni. Poi chi vivrà vedrà.
La prova di migrazione da MBR+LVM+BiosBoot a GPT+LVM+Uefi, come caso di
studio, è anche interessante, ma certo non la farei con i dischi di
produzione.

Luciano








Re: Fwd: Re: Migrazione hardware: converto a UEFI o lascio in "legacy mode"?

2016-07-22 Thread Luca De Andreis
Il 22 luglio 2016 16:47:24 CEST, "fran...@modula.net"  ha 
scritto:
>
>Il 22/07/2016 16:17, gerlos ha scritto:
>> Ciao a tutti,
>> Per me è la prima volta, quindi ho qualche dubbio su cosa sia meglio
>fare. In passato ho installato Debian e Ubuntu su macchine UEFI senza
>problemi, ma è la prima volta che mi capita di dover migrare un sistema
>funzionante su BIOS su un nuovo sistema basato su UEFI.
>>
>> La questione riguarda la migrazione di un piccolo file server
>aziendale (debian stable + samba + dnsmasq). Per sostituire il vecchio
>server HP, è stato preso un server Dell PowerEdge T20.
>>
>> L’anno passato i dischi del server HP sono stati sostituiti con dei
>più moderni e capienti WD RED, quindi l’idea iniziale era di spostare i
>dischi sul nuovo sistema, toccando il meno possibile.
>>
>> Ora però mi ritrovo con un dubbio amletico: faccio il boot usando
>UEFI o BIOS? ("legacy mode”)
>>
>> Volendo velocizzare la migrazione, potrei attivare il legacy mode sul
>nuovo server, collegare i dischi, e lasciare tutto com’è (e quasi
>sicuramente funzionerebbe tutto).
>>
>> Però se tra qualche anno dovesse esserci la necessità di spostare
>questo sistema su un hardware diverso (chi lo sa, magari in una
>situazione di emergenza), non rischio di complicarmi la vita?
>> E se in futuro i produttori decidessero di non includere più il
>supporto a BIOS?
>>
>> Che ne dite? Mi conviene migrare il sistema a UEFI adesso oppure no?
>(essendo periodo "di fiacca”, posso fare le cose con calma)
>> A quanto ho capito la cosa comporta la conversione della tabella
>delle partizioni da MBR in GPT, l’aggiunta di una partizione EFI e
>l’installazione di grub-efi.
>>
>> Pasticciare con le partizioni mi preoccupa poco, perché si tratta di
>due coppie di dischi in RAID 1 con su un’unica partizione LVM ciascuno
>(con backup costanti su un’altra macchina), quindi penso di avere ampio
>margine di sicurezza e manovra.
>>
>> Voi che fareste? Lascereste tutto in legacy mode, rimandando a domani
>la migrazione? Oppure migrereste il sistema a UEFI adesso?
>> Opinioni?
>>
>> saluti,
>> gerlos
>>
>>
>
>hm... dischi senza tler, quindi raid software. Li metti sul nuovo
>server e sei a posto, diciamo per cinque anni. Poi chi vivrà vedrà.
>La prova di migrazione da MBR+LVM+BiosBoot a GPT+LVM+Uefi, come caso di
>studio, è anche interessante, ma certo non la farei con i dischi di
>produzione.
>
>Luciano

+1, appoggio il legacy mode. 

Luca