Re: Linee guida del team

2010-11-13 Per discussione Francesca Ciceri
On Sat, Nov 13, 2010 at 11:47:12AM +0100, Giovanni Mascellani wrote:
> 
> > Sulle pagine del sito web lavoriamo soprattutto io e Luca Monducci, a
> > giudicare dai commit. A volte passa a farne un paio anche Giuseppe.
> > Mentre in DPN lavora anche Gio Mascellani.
> 
> A questo proposito, ne approfitto per comunicare che intendo continuare
> a lavorare sulla DPN (e, anzi, magari mi metto a tradurre l'ultimo
> numero, che è passato inosservato anche a me e aspetta da una settimana).
> 

Aehm. Spero che questa mia non arrivi con eccessivo ritardo. Come al solito mi
sono scordata di segnalarlo - so che mi odiate, e avete più che ragione! - ma
l'ultima DPN è stata tradotta durante il Translation Sprint di giovedì 11 in
maniera collaborativa: ieri non ho trovato il tempo di impaginarla e mandarla
in lista per la revisione, ma oggi lo farò.
Sorry sorry sorry.

Francesca


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Re: Linee guida del team

2010-11-13 Per discussione Giovanni Mascellani
Ciao.

Rispondo con un notevole ritardo alla tua email. Purtroppo in questi
giorni sono stato molto occupato in vari progetti (molto interessanti,
ma anche molto utilizzanti il mio tempo).

Il 21/10/2010 12:27, Francesca Ciceri ha scritto:
> 1. c'è qualcuno qui che conosce/si è occupato, specificamente, di traduzione
> di file .po in Debian e che possa fornire qualcosa in più di un paio di link a
> chi arriva in lista a chiedere come fare a contribuire in quell'area? 
> (domandone iper-retorico)

Ci sono due livelli diversi nella tua domanda: la prima è come si fa
tecnicamente a tradurre un file .po, la seconda è cosa se ne fa una
volta che è tradotto.

Forse la prima parte è la più facile, nel senso che una volta che uno
impara è a posto: la sintassi di file .po è abbastanza intuitiva, ma
tanto vale usare uno dei tanti programmi apposta che esistono (tipo
gtranslator, poedit o altri), ognuno dei quali ha diverse funzionalità e
possibilità, ma di base funzionano tutti in modo simile. Non so quale
suggerirti perché non li uso quasi mai, quindi non li conosco.

La seconda parte dipende da caso a caso: i messaggi di Christian Perrier
hanno in genere il grande vantaggio di contenere questa informazione. I
.po di debconf normalmente sono mandati al responsabile del pacchetto
tramite un bug report.

> Sulle pagine del sito web lavoriamo soprattutto io e Luca Monducci, a
> giudicare dai commit. A volte passa a farne un paio anche Giuseppe.
> Mentre in DPN lavora anche Gio Mascellani.

A questo proposito, ne approfitto per comunicare che intendo continuare
a lavorare sulla DPN (e, anzi, magari mi metto a tradurre l'ultimo
numero, che è passato inosservato anche a me e aspetta da una settimana).

Purtroppo non credo, tranne casi particolari, di avere il tempo di fare
di più, quindi non mi impegno neanche.

> 3. per finire, e so che mi perdonerete per la lunghezza della mail, c'è un
> problema inerente le pagine del sito: come messo in evidenza da Gio qualche
> tempo fa per DPN e da skizzhg ieri mentre ne parlavo con lui su #debian-it in
> IRC, a differenza del wiki non c'è per il sito web un sistema di blocco che
> impedisca a due persone di lavorare sulla stessa pagina.
> Vale a dire che se io decido di tradurre una notizia appena uscita e skizzhg
> fa lo stesso e non c'è comunicazione, perdiamo entrambi tempo su quella
> pagina. Quindi *prima* di mettersi a tradurre, bisogna mandare una mail ;)
> Oltre a questo, proporrei di stabilire delle aree di massima di cui si occupa
> ognuno: che ne dite?

Io ho detto la mia area! :-)

Ciao, Gio.
-- 
Giovanni Mascellani 
Pisa, Italy

Web: http://poisson.phc.unipi.it/~mascellani
Jabber: g.mascell...@jabber.org / giova...@elabor.homelinux.org



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Re: Linee guida del team

2010-10-21 Per discussione Giuseppe Sacco
Ciao Francesca,
rispondo sulla parte dei «Portable Object»

Il giorno gio, 21/10/2010 alle 12.27 +0200, Francesca Ciceri ha scritto:
[...]
> 1. c'è qualcuno qui che conosce/si è occupato, specificamente, di traduzione
> di file .po in Debian e che possa fornire qualcosa in più di un paio di link a
> chi arriva in lista a chiedere come fare a contribuire in quell'area? 
> (domandone iper-retorico)
> Capisco l'obiezione possibile: il RTFM è bastato e avanzato per tutti noi,
> specie se corredato dalle indicazioni di dove si trova il manuale suddetto.
> Tuttavia, usando un filo di empatia - che non guasta - vorrei far notare che
> chi decide di contribuire a Debian è sempre un po' incerto circa le sue
> capacità, si trova a fare una cosa che non ha mai fatto e sarebbe utile - per
> lui e per la qualità delle sue traduzione attuali e future - un minimo di
> interazione/tutoraggio che vada oltre appiccicare un link in una mail.
> 
> Io non ho mai tradotto file .po in generale, nè tantomeno so come muovermi
> nello specifico in Debian: ho capito il funzionamento di base della procedura,
> ma sarebbe più carino se qualcuno che se ne occupa da tempo diventasse un
> punto di riferimento per i nuovi traduttori. 
> Tra l'altro dubito che ci si possa permettere di ignorare e sprecare nuovi
> aspiranti traduttori che un caso fortunato ha condotto da noi. ;)

I file PO sono composti da una intestazione che identifica il file, il
traduttore, la data di aggiornamento, il progetto di appartenenza, e
altre informazioni generiche sul file; seguita da una serie di coppie
msgid/msgstr per il testo originale e quello tradotto.

Questo formato è nato per la traduzione dei messaggi di test degli
applicativi, ma è stato poi esteso anche a sistemi diversi. Alcune
persone trovano comodo imparare un solo strumento per la traduzione (e
ce ne sono parecchi: io uso spesso il po-mode di emacs, ma ce ne sono
molti altri).

Oltre ad essere utile per la traduzione, è anche comodo per le
revisioni, perché permette di avere sott'occhio sia il testo originale
che quello tradotto. Aggiungo che nelle traduzioni dei messaggi dei
programmi si ha sempre questa agevolazione, mentre nella traduzione di
manuali docbook questo non è sempre vero perché la lunghezza dei
paragrafi che vengono tradotti non permette sempre di avere sullo
schermo sia il testo originale che quello tradotto.

In Debian l'utilizzo dei PO è almeno il seguente:

1. la traduzione dei testi dei programmi. In questo caso i file sono di
norma gestiti dagli autori del programma;

2. la traduzione dei testi debconf, cioè le domande effettuate agli
utenti durante l'installazione e configurazione del pacchetto. In questo
caso i file si trovano all'interno della directory debian/po all'interno
del pacchetto sorgente;

3. le pagine del manuale -- nel senso del «man» --, tramite il programma
po4a. In questo caso non si tratta di file già disponibili ma di file
generati apposta per la traduzione. Le traduzioni vengono poi integrate
nel pacchetto originario e il file PO sparisce;

4. la documentazione in formato docbook. Ci sono parecchi manuali
Debian, come il manuale d'installazione di Debian, disponibili in
formato docbook, che vengono convertiti in PO per agevolare la
traduzione.

Il coordinamento delle attività sui vari fronti è frastagliato. Per i
programmi e le pagine di manuale ci si accorda con gli autori, per i
debconf si aprono segnalazioni sul BTS, per i docbook ci si accorda con
gli autori oppure ci possono essere strutture più complesse come quella
dell'esempio che ho citato (il manuale d'installazione).

Ciao,
Giuseppe


--
Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
debian-l10n-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto "unsubscribe". Per
problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org

To UNSUBSCRIBE, email to debian-l10n-italian-requ...@lists.debian.org
with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org
Archive: http://lists.debian.org/1287667558.4592.186.ca...@scarafaggio



Linee guida del team

2010-10-21 Per discussione Francesca Ciceri
Ciao a tutti,
perdonate l'oggetto pomposo ma non sono riuscita a elaborare di meglio per
riassumere l'intento di questa mail ;).
Passo subito a porvi le questioni concrete, cosicché se ne possa discutere
insieme:

1. c'è qualcuno qui che conosce/si è occupato, specificamente, di traduzione
di file .po in Debian e che possa fornire qualcosa in più di un paio di link a
chi arriva in lista a chiedere come fare a contribuire in quell'area? 
(domandone iper-retorico)
Capisco l'obiezione possibile: il RTFM è bastato e avanzato per tutti noi,
specie se corredato dalle indicazioni di dove si trova il manuale suddetto.
Tuttavia, usando un filo di empatia - che non guasta - vorrei far notare che
chi decide di contribuire a Debian è sempre un po' incerto circa le sue
capacità, si trova a fare una cosa che non ha mai fatto e sarebbe utile - per
lui e per la qualità delle sue traduzione attuali e future - un minimo di
interazione/tutoraggio che vada oltre appiccicare un link in una mail.

Io non ho mai tradotto file .po in generale, nè tantomeno so come muovermi
nello specifico in Debian: ho capito il funzionamento di base della procedura,
ma sarebbe più carino se qualcuno che se ne occupa da tempo diventasse un
punto di riferimento per i nuovi traduttori. 
Tra l'altro dubito che ci si possa permettere di ignorare e sprecare nuovi
aspiranti traduttori che un caso fortunato ha condotto da noi. ;)

Ho visto con piacere, stamani, Giuseppe tornare ad intervenire per spiegare un
po' meglio il funzionamento delle dinamiche interne: è questo che propongo a
tutti gli "anziani" del gruppo. Chi, come me, è qui da poco spesso va un po' a
tentoni e buon senso ma non è detto che ci azzecchi. E certe dinamiche interne
ai team non sono specificate nella documentazione. 

E questo mi porta al secondo punto...

2. come magistralmente riassunto da Giuseppe in una mail, l10n-italian in Debian
si occupa di 4 aree principali di traduzione:

-web e wiki
-DDTP
- manuali
-.po

e se, per ottimizzare un filo gli sforzi - visto che siamo in pochi - e anche
in virtù di quanto detto sopra, cercassimo di coprire scientemente tutte le
aree?
Mi spiego: al momento, più o meno, tutti si occupano di tutto. È giusto così
ed è giusto che rimanga così, non mi piacciono i cancelli. Ma c'è il rischio
in questo modo che qualcosa rimanga scoperto: ad esempio, come siamo messi con
i manuali? Qualcuno li traduce attivamente? Sono tutti tradotti?
Se arriva un utente a chiedere informazioni su come tradurre un certo manuale,
qualcuno è in grado di aiutarlo/informarlo/guidarlo?

Beatrice e skizzhg si occupano più o meno stabilmente del wiki, e anche di
DDTP a quanto ne so.
In DDTP peraltro c'è un gruppetto di 4 o 5 persone piuttosto attivo, che io
sappia.

Sulle pagine del sito web lavoriamo soprattutto io e Luca Monducci, a
giudicare dai commit. A volte passa a farne un paio anche Giuseppe.
Mentre in DPN lavora anche Gio Mascellani.

I .po sono per me un mistero: non so chi ci lavori, non so come funzionino ;)

I manuali idem.

Se riuscissimo ad organizzare un paio di nomi di riferimento per ogni area si
potrebbe chiedere a loro quando c'è bisogno, e si potrebbe anche far sì che
loro migliorino lo stato delle traduzioni per quell'area (Beatrice e skizzhg
ad esempio, si sono tradotti da soli praticamente tutto il wiki: qui non se
n'è fatta parola ma è stato un lavoro enorme. Io me ne sono accorta perché ho
le notifiche sulle modifiche delle pagine italiane di wiki.d.o).


3. per finire, e so che mi perdonerete per la lunghezza della mail, c'è un
problema inerente le pagine del sito: come messo in evidenza da Gio qualche
tempo fa per DPN e da skizzhg ieri mentre ne parlavo con lui su #debian-it in
IRC, a differenza del wiki non c'è per il sito web un sistema di blocco che
impedisca a due persone di lavorare sulla stessa pagina.
Vale a dire che se io decido di tradurre una notizia appena uscita e skizzhg
fa lo stesso e non c'è comunicazione, perdiamo entrambi tempo su quella
pagina. Quindi *prima* di mettersi a tradurre, bisogna mandare una mail ;)
Oltre a questo, proporrei di stabilire delle aree di massima di cui si occupa
ognuno: che ne dite?


Ok, finite le pile all'orsetto Duracell (ma le normali zinco carbone erano
finite già da un po'), lascio la parola a voi (sperando che la mia richiesta
di discussione non cada nel vuoto)


Ciao,
Francesca


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