Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2012-01-02 Per discussione Simone Federici
2012/1/2 enrico franchi 

> Ah, io parlavo di numero di librerie fatte male, da cui stiamo sotto.
> Ma effettivamente non era chiaro. :)
>

giustamente, se a librerie fatte bene siamo sopra a librerie fatte male
stiamo sotto... non ce fa una piega :-)

cmq concedetemi una massima:
sbagliando si impara a sbagliare... ma correggendosi si impara a non farlo
più...
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2012-01-02 Per discussione enrico franchi
2012/1/2 Simone Federici :
>
> 2012/1/2 enrico franchi 
>>
>> ma complessivamente siamo
>> ben sotto gli standard di altri linguaggi.
>
>
> dai dai volevi dire SOPRA :-)


Ah, io parlavo di numero di librerie fatte male, da cui stiamo sotto.
Ma effettivamente non era chiaro. :)


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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2012-01-02 Per discussione Simone Federici
2012/1/2 enrico franchi 

> ma complessivamente siamo
> ben sotto gli standard di altri linguaggi.
>

dai dai volevi dire SOPRA :-)
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2012-01-02 Per discussione enrico franchi
2012/1/2 Francesco Maida :

> Io invece credo che il mondo abbia bisogno anche di strumenti semplici
> per iniziare ad imparare un linguaggio e darti una gratificazione
> immediata; la dimestichezza e l'eleganza nello scrivere il codice
> secondo me arrivano poi con l'esperienza. Imparare un linguaggio
> mentre hai l'incubo dell'insegnante che ti ripete "QUESTO NON SI FA!"
> o "QUESTO E' POCO PYTHONISTA" secondo me intimidisce e porta più
> svantaggi che vantaggi a chi inizia.

Non sono d'accordo. Chiediamoci perche' Python e' un buon posto dove lavorare?
Allora il linguaggio e' fatto bene, siamo d'accordo? Direi di si. E'
comodo, ti fa fare quello che vuoi e ti indica abbastanza chiaramente
quale sia la strada giusta, se sei olandese o se stai un po' ad
ascoltare.

Pero' cosa fai con il linguaggio? Poco. Con la libreria standard? Un
po' di piu'. Ma chi di noi *lavora* solo con la libreria standard?
Direi pochi. Quante volte non capita di usare questa o quella
libreria? Per non parlare del web.

Ecco... ogni sviluppatore pressapochista crea una probabilita' non
nulla che si finisca per usare una sua libreria. Il pattern che ho
visto spesso in molti linguaggi e':

1. sviluppatore pressapochista scrive libreria. libreria piu' o meno funziona.
2. a qualcun altro servono le stesse cose, comincia ad usare libreria.
la estende. magari e' anche lui pressapochista.
3. libreria comincia ad essere usata e ricca di funzionalita'.
4. a questo punto ti trovi a "doverla usare". E' un cesso mal
estendibile e mal gestibile, ma le alternative non si sono sviluppate
o quando ci sono hanno troppo poche funzionalita'.

Quante librerie che abbiamo dovuto usare hanno seguito questo trend?
Direi troppe.

Se tu minimizzi il numero di programmatori che non sono "in sintonia
con lo spirito del linguaggio", minimizzi il punto 1 e massimizzi la
possibilita' che la libreria venga "aggiustata" al punto 2. E di
conseguenza aggiungi un altro gioiellino all'ecosistema Python.

Per dire, in Python quasi tutte le librerie che ho usato sono
mediamente fatte bene e ben comprensibili. Mediamente nel senso che
ovviamente ci sono anche quelle fatte male, ma complessivamente siamo
ben sotto gli standard di altri linguaggi.

In Java mi sono trovato spesso con librerie veramente imbarazzanti.
Cattivo design, troppo complesse. E cosi' via. Questo perche' non sono
state dati buoni consigli a chi iniziava.



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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2012-01-02 Per discussione Simone Federici
2012/1/2 Francesco Maida 

> Sai perchè i bambini piccoli riescono ad
> imparare più facilmente rispetto agli adulti? Non perchè abbiano più
> neuroni nel cervello (in caso contrario io sarei spacciato), ma perchè
> rispetto agli adulti non hanno paura di commettere degli errori.
>

1) il tessuto nervoso è ancora giovane, hanno + neuroni "giovani" e ne
hanno di più... infatti i neuroni possono solo morire e non  si possono
riprodurre.
2) i bambini sono in via di sviluppo, l'apprendimento avviene da altri
piani e loro sono più permeabili a quello che gli accade intorno.

Non credo che i bambini non abbiano paura di sbagliare, o meglio questo
dipende dall'età, è chiaro che sono più vulnerabili sotto molti aspetti e
quasi "invulnerabili" da altri.

A parte la mezza lezione pedagogica, non che voglia aprire un contesto
[OT], è chiaro che la paura di sbagliare può essere bloccante, ma è vero
anche l'opposto, se uno non ha paura di sbagliare, sbaglia :-)

ciao
Simone
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2012-01-02 Per discussione Francesco Maida
Il 02 gennaio 2012 09:41, Nicola Larosa  ha scritto:
> Il mondo è pieno di strumenti pensati in modo pressappochista, con
> l'ottica del risultato immediato a scapito del medio e lungo periodo.
> Scarseggiano invece quelli pensati con criterio opposto.
>
> Curioso che tu rivendichi una totale inversione di prospettiva proprio in
> uno di quei pochi ambienti. Credo faresti prima a cercare altrove uno
> strumento più adatto.


Una vecchia storiella: Sai perchè i bambini piccoli riescono ad
imparare più facilmente rispetto agli adulti? Non perchè abbiano più
neuroni nel cervello (in caso contrario io sarei spacciato), ma perchè
rispetto agli adulti non hanno paura di commettere degli errori. E' la
paura di commettere errori, ergo fare cappelle, che IMHO limita tanta
gente; sei davvero sicuro che un mondo con meno codice sorgente, e
scritto meglio sarebbe migliore di questo con tanti programmi scritti
alla membro di segugio? :-)

Io personalmente non ne sono convinto, però rispetto la tua opinione.
Come diceva l'ispettore Callaghan, "le opinioni sono come le palle,
ognuno ha le sue" ;-)
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2012-01-02 Per discussione Manlio Perillo
-BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-
Hash: SHA1

Il 02/01/2012 08:33, Francesco Maida ha scritto:
> Il 30 dicembre 2011 16:06, Manlio Perillo  ha 
> scritto:
>> Il 30/12/2011 08:32, Francesco Maida ha scritto:
>>> [...]
>>> L'unica cosa simile che ho visto è SharpDeveloper che
>>> consente di creare applicazioni .NET programmando in Python:
>>> semplicissimo da usare, anch'io senza sapere una fava di Python sono
>>> riuscito a costruire uno o due programmini scemi con interfaccia
>>> grafica,
>>
>> Questo secondo me è un problema, più che un vantaggio.
> 
> Io invece credo che il mondo abbia bisogno anche di strumenti semplici
> per iniziare ad imparare un linguaggio e darti una gratificazione
> immediata; la dimestichezza e l'eleganza nello scrivere il codice
> secondo me arrivano poi con l'esperienza.

La dimestichezza e eleganza non c'entrano.
Si tratta di sapere quello che stai facendo.

> [...]


Ciao  Manlio
-BEGIN PGP SIGNATURE-
Version: GnuPG v1.4.10 (GNU/Linux)
Comment: Using GnuPG with Mozilla - http://enigmail.mozdev.org/

iEYEARECAAYFAk8Bg+wACgkQscQJ24LbaUS3sQCeK/XwHbzf6egKp0D6gfMzFk/T
DYsAn0UYCdiwKV8piQx55UrTRCT1qCii
=bgmX
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2012-01-02 Per discussione Nicola Larosa
Francesco Maida wrote:
> Io invece credo che il mondo abbia bisogno anche di strumenti semplici
> per iniziare ad imparare un linguaggio e darti una gratificazione
> immediata;

Ce ne sono, e Python è uno di questi: ma non a scapito del lungo termine.


> la dimestichezza e l'eleganza nello scrivere il codice secondo me
> arrivano poi con l'esperienza.

No, a quel punto è troppo tardi. Devono arrivare mentre s'impara.


> Imparare un linguaggio mentre hai l'incubo dell'insegnante che ti
> ripete "QUESTO NON SI FA!" o "QUESTO E' POCO PYTHONISTA" secondo me
> intimidisce e porta più svantaggi che vantaggi a chi inizia.

Nessun incubo, semplice voglia di lavorare bene, all'inizio, in mezzo e
alla fine.

Il mondo è pieno di strumenti pensati in modo pressappochista, con
l'ottica del risultato immediato a scapito del medio e lungo periodo.
Scarseggiano invece quelli pensati con criterio opposto.

Curioso che tu rivendichi una totale inversione di prospettiva proprio in
uno di quei pochi ambienti. Credo faresti prima a cercare altrove uno
strumento più adatto.

Ah, si dice "poco pythonico", i pythonisti sono le persone. ;-P

-- 
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

[Steve] Jobs was uncannily perceptive about the interface design and
marketing of technology, but he was also a control freak who posed as
an iconoclast - and after about 1980 he projected his control freakery
on everything he shaped. The former trait did a great deal of good; the
latter did a degree of harm that, sadly, may prove greater in the end.
 - Eric S. Raymond, http://esr.ibiblio.org/?p=3790, October 2011
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2012-01-01 Per discussione Francesco Maida
Il 30 dicembre 2011 16:06, Manlio Perillo  ha scritto:
> Il 30/12/2011 08:32, Francesco Maida ha scritto:
>> [...]
>> L'unica cosa simile che ho visto è SharpDeveloper che
>> consente di creare applicazioni .NET programmando in Python:
>> semplicissimo da usare, anch'io senza sapere una fava di Python sono
>> riuscito a costruire uno o due programmini scemi con interfaccia
>> grafica,
>
> Questo secondo me è un problema, più che un vantaggio.

Io invece credo che il mondo abbia bisogno anche di strumenti semplici
per iniziare ad imparare un linguaggio e darti una gratificazione
immediata; la dimestichezza e l'eleganza nello scrivere il codice
secondo me arrivano poi con l'esperienza. Imparare un linguaggio
mentre hai l'incubo dell'insegnante che ti ripete "QUESTO NON SI FA!"
o "QUESTO E' POCO PYTHONISTA" secondo me intimidisce e porta più
svantaggi che vantaggi a chi inizia.
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2012-01-01 Per discussione Francesco Maida
Il 02 gennaio 2012 08:10, Francesco Maida  ha scritto:
> [...] Da questo punto
> in poi prendi il tutto con un pizzico di sale perchè mi potrei
> sbagliare, ma mi pare di ricordare che Adobe volesse far diventare
> Actionscript 3 la base del linguaggio Ecmascript 5.

Mi sono dimenticato di scrivere che ovviamente sia il JS "moderno" che
AS derivano entrambi da ECMAScript, che a sua volta deriva da JS
"classico" (che casino...)
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2012-01-01 Per discussione Francesco Maida
Il 31 dicembre 2011 14:54, Enrico 'Henryx' Bianchi 
ha scritto:
> Puntini sulle i: Actionscript non e` di Adobe, ma di Macromedia. Che poi
> Macromedia sia stata acquisita da Adobe e` un altro discorso

Verissimo ma io mi riferivo ad un fatto avvenuto in passato, e cioè
(almeno per come la ricordo io) il tentativo fallito di Adobe di
proporre Actionscript come successore dell'Ecmascript. Da questo punto
in poi prendi il tutto con un pizzico di sale perchè mi potrei
sbagliare, ma mi pare di ricordare che Adobe volesse far diventare
Actionscript 3 la base del linguaggio Ecmascript 5.
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-31 Per discussione Giovanni Porcari




Il giorno 31/dic/2011, alle ore 12:08, Marco Beri  ha 
scritto:

> On 31/dic/2011, at 08:17, enrico franchi  wrote:
> 
>> 2011/12/31 Giovanni Porcari 
>> 
>> Dal momento che il problema di uno switch capita comunque
>> quasi sempre all interno di una classe una tecnica abbastanza
>> comoda è quella di usare dei metodi con opportuno prefisso
>> 
>> Si, questo e' il caso "comodo". Sono d'accordo e in questo caso la tua e' in 
>> generale la soluzione migliore
> 
> A patto che i valori di k non contengano il carattere - per esempio.
> 

Mal che vada finisce nel default giusto?  E poi siamo tutti, chi più chi meno, 
adulti e consapevoli ;)___
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-31 Per discussione Enrico 'Henryx' Bianchi
On Thursday, December 29, 2011 08:33:11 AM Francesco Maida wrote:
> Oppure poteva anche essere il suo "fratellastro" Actionscript, se
> Adobe fosse riuscita a convincere i tizi dell'ECMA a suo tempo.

Puntini sulle i: Actionscript non e` di Adobe, ma di Macromedia. Che poi 
Macromedia sia stata acquisita da Adobe e` un altro discorso

Enrico

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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-31 Per discussione Marco Beri
On 31/dic/2011, at 08:17, enrico franchi  wrote:

2011/12/31 Giovanni Porcari 

Dal momento che il problema di uno switch capita comunque
> quasi sempre all interno di una classe una tecnica abbastanza
> comoda è quella di usare dei metodi con opportuno prefisso
>

Si, questo e' il caso "comodo". Sono d'accordo e in questo caso la tua e'
in generale la soluzione migliore


A patto che i valori di k non contengano il carattere - per esempio.
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione enrico franchi
2011/12/31 Giovanni Porcari 

Dal momento che il problema di uno switch capita comunque
> quasi sempre all interno di una classe una tecnica abbastanza
> comoda è quella di usare dei metodi con opportuno prefisso
>

Si, questo e' il caso "comodo". Sono d'accordo e in questo caso la tua e'
in generale la soluzione migliore.


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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione enrico franchi
2011/12/30 Carlos Catucci 

>
> Beh era nato, almeno come lo ho conosciuto io, come scorciatoia alla
> catena di if. Poi magari era nato con ben piu' nobili scopi ma io ho
> trovato il case sempre usato cosi'. Devo dire, a onor del vero, che sulla
> teoria sono un po' giu', ai miei tempi non ebbi occasione certo di andare
> all'uni per imparare.
>

Beh, ma lo switch del C e' fatto cosi' e basta. Per inciso in C ha anche il
suo senso quando, se possibile e' equivalente ad una jump table e non ad
una catena di if (come prestazioni). E in effetti la semantica fall-through
ti riporta proprio a quello. In realta' come dicevo, il costrutto potrebbe
essere un pochetto diverso. Per inciso, nei linguaggi procedurali ha un
sacco di senso di per se. Nei linguaggi con pattern matching pure.


> E io rispondevo che una fattura e' una bolla con delle opzioni in piu'. Ma
> usare una fattura come bolla togliendo non e' fattibile.
>

Ma qualunque frammento di codice che funzioni con una bolla, deve
funzionare anche con una fattura?



> >Si, sono questione di gusti. Pero' quello che voglio dire e' che di fatto
> non e' che l'interfaccia e' "inadatta alla programmazione". E' che e'
> diversa dai tuoi default. Vorrei poi aggiungere che con iTerm puoi piu' o
> meno dirgli di gestire lui la tastiera. Vim ha le sue scorciatoie e sono
> quelle.
>
> Invece Sublime e' riconfigurabile in toto.
>

Si, non capisco pero'. Cioe' ci credo che sia riconfigurabile in toto (come
vim). Ma io qua dicevo per dire che se uno fa sviluppo "a-la unix" i tools
sono quelli e sono un po' indipendenti dal brand unix che hai sotto.

Cio detto, trovo la gui del mac ottima per un certo tipo di usi ma non il
> massimo se devo lavorare. Poi come hai detto che la usi tu, beh li hai
> annullato la suddetta GUI, mi sembra un ambiente simile a quello che si
> usava per sviluppare in Unix 15 anni fa ::)
>

Si, lo e'. A parte quando uso un IDE. Ma il problema e' che per sviluppare
si usa un po' quella roba li.
Potrei usare xcode, se facessi iphone/mac gui...

Poi certo, ho Graffle, Keynote... ma non e' che sia strettamente sviluppo.
Altre cose che mi piacciono ci sono (e le uso tantissimo), ma il "core" e'
quello.



>
> > Quella e' una feature che io tengo disabilitata e che odiavo su Linux.
> Explicit is better than implicit. ;)
>
> Beh e' esplicito e come.
>

Beh, insomma. Selezioni una cosa e lui te la copia.


> > Forse non era cosi' bravo... :)
>
> No bravo lo era, ma usva strumenti che io trovo complessi inutilmente
>

E questo pero' non e' che vuole dire molto.


> > No, scherzi a parte, ma e' un po' debole come argomento.
>
> Guarda io non sopport Apple, ma adoro il Mac. Come ferro e' una favola,
> come GUI se devo fare certe cose va benissimo, ha applicativi unici (un
> nome su tutti Omnigraffle). Ma poi la mia anima di smanettone che viene da
> Unix salta fuori e voglio una shell dove il nome di una directory e' uguale
> a quello che mi mostra la GUI (che poi io sono un fluxboxiano, almeno fino
> a che E17 non sara' realta').
>

Uhm... sul mio mac e' cosi'. Non credo di aver mai usato consciamente un
sistema operativo localizzato.

> TU lavori SOLO su mac? Allora sei fortunato. Io uso sempre li stesis due
editor ovunque (Vim e Sublime).
> E mi tocca di fare cose su win, mac e linux. Adesso devo sviluppare in
pfsense ad esempio. ;)

Ni. Come macchina su cui ho le mani fisicamente ho due mac e un netbook
(che adesso e' un po' in disuso causa Air e causa Ubuntu che ha deciso di
sua sponte di non bootare piu' -- baco noto etc etc... probabilmente devo
re-installare e ora come ora non ho tempo --). Spesso sono via SSH. Diciamo
che la maggior parte del tempo sono su Mac.


>


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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Giovanni Porcari

Il giorno 30/dic/2011, alle ore 15:50, Giuseppe Amato ha scritto:

> 3. usare una classe (o al limite un modulo)
> 
> class Dispatch(object):
>def a(...): ...
> 
>def b(...): ...
>...
> 
> getattr(Dispatch(), k)()

Dal momento che il problema di uno switch capita comunque 
quasi sempre all interno di una classe una tecnica abbastanza
comoda è quella di usare dei metodi con opportuno prefisso
ad esempio:

def foo_alfa(self,...):
.

def foo_beta(self,...):
.

def foo_gamma(self,...):
.

def foo_default(self,...):
.

e nel codice chiamare
bar = getattr(self,'foo_%s'%k,self.foo_default)()

Aggiungere i casi è molto semplice e in caso di ereditarietà
la classe derivata può agevolmente estendere lo switch.


G
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Carlo Miron
2011/12/30 Simone Federici :
> 2011/12/30 enrico franchi 
>> > Mboh, poesse'. Sicuramente non verra` aggiunto, visti i PEP 275 e 3103.

Hey, non l'ha scritta il professo', quella frase :D
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione enrico franchi
2011/12/30 Andrea Francia 

Questo idioma non l'avevo mai visto. Immagino che ce ne siano altri che non
> conosco.
> Una risorsa per impararli?
>

C'e' la PEP8, Python Cookbook e il relativo coso di ActiveState, blog e
presentazioni di gente di spicco (e.g., Raymond).
In generale basta anche leggere un po' di codice di libreria.

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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Carlos Catucci
Ma non e' che importi molto come potrebbe essere: tanto non e' e non deve
essere.

TVB ;)

Non e' solo quello. Il problema e' che restringendo ad avere solo
> espressioni e avendo mantenuto la distinzione fra espressioni e statements,
> ci puoi fare davvero solo cose molto semplici.
>

Beh era nato, almeno come lo ho conosciuto io, come scorciatoia alla catena
di if. Poi magari era nato con ben piu' nobili scopi ma io ho trovato il
case sempre usato cosi'. Devo dire, a onor del vero, che sulla teoria sono
un po' giu', ai miei tempi non ebbi occasione certo di andare all'uni per
imparare.


> Ne parlavo sotto, mi sa.
>

Si vero. Ma ho letto dopo.


>  Come disse Guccini in un concerto con i Nomadi: Che culo che ha certa
> gente!
>
>>
> Eh, se vuoi posso anche aggiungere che non ho mai usato seriamente Windows.
> Su una macchina di mia proprieta' credo di non averlo mai avuto *non* in
> dual boot, per dire.
>

Ribadisco quanto espresso. Io lo evito se posso, ma ogni tanto ce' il genio
che vuole PER FORZA cose fatte con roba che mi obbliga a usarlo (ad esempio
un applicativo web OBBLIGATORIAMENTE in PHP che interagisce con DB
SQLSERVER (una accoppiata da brivido).


> E se hai sta gente qua te lo fanno anche con un dict. Le cose che con il
> dict non ti viene in mente di fare sono if duff's device, ma la cosa
> finisce un po' li.
>

Con una class la cosa rimane un pelo piu' gestibile

>Non ti ho chiesto se una bolla e' una fattura, ma se una fattura e' una
bolla! :)
>Come dicevo, nonostante la mia poca conoscenza del dominio, il fatto che
una bolla non fosse una fattura era chiaro perfino a me!

E io rispondevo che una fattura e' una bolla con delle opzioni in piu'. Ma
usare una fattura come bolla togliendo non e' fattibile.

> Oh, via. Perfino per Java alle volte mi trovo con il semplice vim. Il
fatto e' che fare partire IntelliJ mi costa poco e faccio prima.

Partire con un IDE per fare velocemente qualcosa puo' essere un motivo
valido diusarlo, come usare un framework. Pero' non poter fare senza
implica che o chi sviluppa e' incapace oppure c'e' del marcio in danimarca.

>Si, sono questione di gusti. Pero' quello che voglio dire e' che di fatto
non e' che l'interfaccia e' "inadatta alla programmazione". E' che e'
diversa dai tuoi default. Vorrei poi aggiungere che con iTerm puoi piu' o
meno dirgli di gestire lui la tastiera. Vim ha le sue scorciatoie e sono
quelle.

Invece Sublime e' riconfigurabile in toto. Cio detto, trovo la gui del mac
ottima per un certo tipo di usi ma non il massimo se devo lavorare. Poi
come hai detto che la usi tu, beh li hai annullato la suddetta GUI, mi
sembra un ambiente simile a quello che si usava per sviluppare in Unix 15
anni fa ::)

> Quella e' una feature che io tengo disabilitata e che odiavo su Linux.
Explicit is better than implicit. ;)

Beh e' esplicito e come.

> Forse non era cosi' bravo... :)

No bravo lo era, ma usva strumenti che io trovo complessi inutilmente

> No, scherzi a parte, ma e' un po' debole come argomento.

Guarda io non sopport Apple, ma adoro il Mac. Come ferro e' una favola,
come GUI se devo fare certe cose va benissimo, ha applicativi unici (un
nome su tutti Omnigraffle). Ma poi la mia anima di smanettone che viene da
Unix salta fuori e voglio una shell dove il nome di una directory e' uguale
a quello che mi mostra la GUI (che poi io sono un fluxboxiano, almeno fino
a che E17 non sara' realta').

Eh, ma quello che non mi e' chiaro e' cosa offra "davvero".
Il principale vantaggio di quegli obietti e' che sono fatti con della testa
e sono piu' o meno "gia' pronti", mentre Emacs e vim hanno in genere
bisogno di un minimo di tuning. E anche li, il tuning su TM/ST e' piu'
facile.

TU lavori SOLO su mac? Allora sei fortunato. Io uso sempre li stesis due
editor ovunque (Vim e Sublime). E mi tocca di fare cose su win, mac e
linux. Adesso devo sviluppare in pfsense ad esempio. ;)

> Ah, perche' per JIT di solito si intende una cosa diversa (che Java e' e
che CPython non ha).

Ok mi sono espresso come sempre per concetti invece che con termini esatti

> Si, in Java devi passare per lo step di compilazione esplicito. In
pratica puo' essere molto poco esplicito.
Gli IDE lo fanno, su vim basta agganciare una botta di compilazione sul
WriteBuf dei file Java. ;)

Io parlavo della VM. Se quando si lancia java nomeprogramma lo facesse lui
sarebbe cosa carina. Lascia stare ilfatto che si possono far fare cose a
ide/editor etc.

cosa e' male? Che certi (non dco solo m$) non documenti cose?
>

> Il fatto che ci siano dei sottosistemi che non si capisce come prendere.

Purtroppo quando un sistema diventa complesso (e a volte non se ne puo fare
a meno) e' facile che accada.

Carlos
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Simone Federici
2011/12/30 enrico franchi 

> > Mboh, poesse'. Sicuramente non verra` aggiunto, visti i PEP 275 e 3103.


ma sticavoli dello switch case :-)
utile?
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Andrea Francia
2011/12/30 Giuseppe Amato 

>
> In questi casi, io dico solo che puoi:
>>
>> 1. associare alle chiavi delle lambda
>>
>> {'a': lambda: ...,
>>  'b': lambda: ...,
>>  ...}[k]()
>>
>
Questo idioma non l'avevo mai visto. Immagino che ce ne siano altri che non
conosco.
Una risorsa per impararli?

Grazie ciao

-- 
Andrea Francia http://www.andreafrancia.it
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione enrico franchi
2011/12/30 Giuseppe Amato 
>
> 4. usare gli elif:
>
> if test=='a':
> print 1
> elif test=='b':
> print 2
> elif 
>

Niente contro elif. E' una cosa "leggermente diversa". In molti casi e'
sicuramente la cosa giusta.
La differenza principale e' che esegue tutti i test in sequenza. In qualche
caso puo' essere un problema.

Inoltre una sequenza di if molto lunga io la trovo bruttina. Viceversa per
un paio di casi trovo eccessivamente complesse le soluzioni 1-3.

-- 
.
..: -enrico-
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione enrico franchi
2011/12/30 Carlos Catucci 

>
> E come dovrebbe essere? Chiedo per ignoranza, non per polemica.
>

Il fall-through potrebbe non esserci (molti linguaggi hanno case senza
fall-through).
Ma non e' che importi molto come potrebbe essere: tanto non e' e non deve
essere.



> Non sono il massimo della chiarezza e leggibilita'
>

Non e' solo quello. Il problema e' che restringendo ad avere solo
espressioni e avendo mantenuto la distinzione fra espressioni e statements,
ci puoi fare davvero solo cose molto semplici.


> In molti casi avresti uno switch che fa dispatch su un valore e in
>> questo caso il dizionario e' perfetto. Pero' ci sono anche i casi in
>> cui bisogna essenzialmente compiere delle azioni. E a volte vale la
>> pena di tirare a mano strategy. A volte pero' e' un po' un overkill.
>>
>
> Una class?
>

Ne parlavo sotto, mi sa.


> Come disse Guccini in un concerto con i Nomadi: Che culo che ha certa
> gente!
>

Eh, se vuoi posso anche aggiungere che non ho mai usato seriamente Windows.
Su una macchina di mia proprieta' credo di non averlo mai avuto *non* in
dual boot, per dire.


> Se hai un mega switch da 100 opzioni e gente che aggiunge ad capocchiam
> altre vedrai che i casini arrivano da se.
>

E se hai sta gente qua te lo fanno anche con un dict. Le cose che con il
dict non ti viene in mente di fare sono if duff's device, ma la cosa
finisce un po' li.


> Guarda, io non conosco abbastanza bene il dominio applicativo per
>> entrare nel problema di design.
>> Una fattura e' una bolla?
>>
>
> No un fattura e' simile ad una bolla ma ha delle caratteristiche in piu'.
> Diciamo metodi e proprieta' aggiuntivi. Ma gli serve anche di prendere roba
> dalla classe listino. Nello specifico i prezzi.
>

Non ti ho chiesto se una bolla e' una fattura, ma se una fattura e' una
bolla! :)
Come dicevo, nonostante la mia poca conoscenza del dominio, il fatto che
una bolla non fosse una fattura era chiaro perfino a me!


>  Dreamweaver lo ho sempre evitato. Costoso, sopravvalutato.
>
> Ma ci sono anche IDE fatti bene, eh. ;)
>>
>
> Ma se l'iDE ti condiziona che senza non puoi piu' modificare o scrivere
> codice allora non mi interessa il relativo linguaggio neppure.
>

Oh, via. Perfino per Java alle volte mi trovo con il semplice vim. Il fatto
e' che fare partire IntelliJ mi costa poco e faccio prima.


> Vedi per me e' anche una questione di tastiera, di scorciatoie, di
> gestualita', di tante piccole cose. Mi trovo bene su Linux, gia' su Win
> soffro. Mac ha una interfaccia con logica diversa. Poi questione di gusti
> anche qui.
>

Si, sono questione di gusti. Pero' quello che voglio dire e' che di fatto
non e' che l'interfaccia e' "inadatta alla programmazione". E' che e'
diversa dai tuoi default. Vorrei poi aggiungere che con iTerm puoi piu' o
meno dirgli di gestire lui la tastiera. Vim ha le sue scorciatoie e sono
quelle.

Ultimamente ho perfino trovato un uso per le finestre "fullscreen di
>> Lion".
>
>
> Sono fermo a Snow Leopard e non so se ho voglia di aggiornare,
>

Ti capisco. E' solo che ho preso un nuovo portatile con su Lion.
Il MacPro non mi sono ancora preso la briga di aggiornarlo. Prima o poi lo
faro'... pero' boh.

Ecco iTerm e' un esempio. Ci sono cose come il seleziono da una parte e poi
> incollo altrove con tasto centrale, che mi mancano su Mac e Win.
>

Quella e' una feature che io tengo disabilitata e che odiavo su Linux.
Explicit is better than implicit. ;)

> Io ho avuto occasione lavorando su un progetto di lavorare con un bravo
developer PHP. Lui che era anche un po' grafico usava mac, ma
> vedevo che soffriva ed era meno veloce di me sul linux. Poi come sempre
abitudine e gusti.

Forse non era cosi' bravo... :)

No, scherzi a parte, ma e' un po' debole come argomento.

>
>>
> Sublime lo ho provato per un po', ma non sono riuscito a giustificarmi
>> l'acquisto. Mi ricorda TextMate . Adesso hanno anche rimesso mano a TM
>> stesso, si vedra'.
>>
>
> Io sto attendendo la versione 2 completa, uso la beta (per le 5 0 6 cvolt
> al giorno he mi chiede se voglio comprare ... non e' un problema).
>

Eh, ma quello che non mi e' chiaro e' cosa offra "davvero".
Il principale vantaggio di quegli obietti e' che sono fatti con della testa
e sono piu' o meno "gia' pronti", mentre Emacs e vim hanno in genere
bisogno di un minimo di tuning. E anche li, il tuning su TM/ST e' piu'
facile.


> Parlavo di Java. Un file py se non esiste un pyc piu' recente viene,
> diciamo cosi', semicompilato e poi eseguito. In java non hanno questa
> feature.
>

Ah, perche' per JIT di solito si intende una cosa diversa (che Java e' e
che CPython non ha).
Si, in Java devi passare per lo step di compilazione esplicito. In pratica
puo' essere molto poco esplicito.
Gli IDE lo fanno, su vim basta agganciare una botta di compilazione sul
WriteBuf dei file Java. ;)


> cosa e' male? Che certi (non dco solo m$) non documenti cose?
>

Il fatto che ci siano dei sottosistemi che non si capisce come prendere.


-- 
.
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione enrico franchi
2011/12/30 Carlo Miron 


> Qui invece e` il contrario: studiato all'uni nel 1992, quando ancora
> si chiamava Oak, e abbandonato schifato dalle "evoluzioni" creative di
> Java2, prima di 1.3, circa 2000.
>

Beh, eravate avanti. Qua secondo me all'epoca usavano ancora Pascal.

-- 
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Manlio Perillo
-BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-
Hash: SHA1

Il 30/12/2011 16:19, Carlo Miron ha scritto:
> 2011/12/30 enrico franchi :
>> Complessivamente anche io anche il C++ e si, lo appresi su
>> Stroustroup, per poi completare con i vari Josuttis, Meyers e Sutter.
> 
> Io invece sulla seconda edizione dello Stroustrup,

Idem.
Tra l'altro riletto ben tre volte!


> [...]


Ciao  Manlio
-BEGIN PGP SIGNATURE-
Version: GnuPG v1.4.10 (GNU/Linux)
Comment: Using GnuPG with Mozilla - http://enigmail.mozdev.org/

iEYEARECAAYFAk795u8ACgkQscQJ24LbaURvvACeJF3iPrx57V3c+YLFSA1NDDt3
GUkAn3G53hfeQKmeREZT5x3sNbaWs7a3
=3ikW
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Carlos Catucci
Guarda, io discuto su quel perche'. Sono d'accordo che visto l'insieme

> di features di Python switch non aggiunge particolarmente nulla.
> Aggiungo poi che uno switch in Python non necessariamente dovrebbe

assomigliare allo switch in C (anzi).
>

E come dovrebbe essere? Chiedo per ignoranza, non per polemica.



> Le lambda, per come sono in Python, sono effettivamente quasi inutili.
> Ci sono degli use-case per cui complessivamente mi dispiacerebbe se
> sparissero, pero' effettivamente si usano poco. C'e' chi dice sia un
> bene.
>

Non sono il massimo della chiarezza e leggibilita'


> In molti casi avresti uno switch che fa dispatch su un valore e in
> questo caso il dizionario e' perfetto. Pero' ci sono anche i casi in
> cui bisogna essenzialmente compiere delle azioni. E a volte vale la
> pena di tirare a mano strategy. A volte pero' e' un po' un overkill.
>

Una class?


>  > lo switch e' dannosso, poco leggibile, suscettibile di creare casini
> (non
> > per colpa dello statement ma di chi lo usa a volte a sproposito, me ad
> > esempio quando lavoravo in VB).> Non sarebbe coerente. Ripeto da come ho
> interpretato io la logica di Python,
>


> Guarda, mai usato VB.


Come disse Guccini in un concerto con i Nomadi: Che culo che ha certa gente!


> Io personalmente non ho visto grossi casini su
> switch. E' uno statement piuttosto semplice. Cioe' l'unico casino e'
> se hai semantica fall-through (come in C) e non lo sai: ma sono
> proprio errori da iper-principante del linguaggio.
>

Se hai un mega switch da 100 opzioni e gente che aggiunge ad capocchiam
altre vedrai che i casini arrivano da se.


Guarda, io non conosco abbastanza bene il dominio applicativo per
> entrare nel problema di design.
> Una fattura e' una bolla?
>

No un fattura e' simile ad una bolla ma ha delle caratteristiche in piu'.
Diciamo metodi e proprieta' aggiuntivi. Ma gli serve anche di prendere roba
dalla classe listino. Nello specifico i prezzi.
Posso farlo con ereditarieta' semplice, creando metodi che egeuono il
retrive dei dati (prezzi) ma molto piu' comodo, visto che i prezzi mi
servono anche altrove, avere una classe dedicata.


>  Complessivamente anche io anche il C++ e si, lo appresi su
> Stroustroup, per poi completare con i vari Josuttis, Meyers e Sutter.
>

Il testo chiave pero' per me fu un McGraw Hill per Borland C++. Li capii
tante cose.


> Java per me e' una cosa recente: me lo guardai ad intervalli regolari,
> ma fino alla 1.5 lo ho trovato semplicemente inutilizzabile e scartato
> immediatamente.
>

Io ho inizito a usare java sul serio dalla 1.3 o 1.4 non ricordo. Mai amato
pero'.


> il resto il mio C++ e' sempre stato molto piu' basato sul polimorfismo
> statico (templates) che su quello dinamico. Siccome le due cose
> funzionano non troppo bene insieme, credo che C++ sia stato una grossa
> influenza nel *non* usare ereditarieta' spesso.
>

Beh come vedi approcci differenti. Ciascuno fa le cose a mdo suo.


>  Dreamweaver lo ho sempre evitato. Costoso, sopravvalutato.

Ma ci sono anche IDE fatti bene, eh. ;)
>

Ma se l'iDE ti condiziona che senza non puoi piu' modificare o scrivere
codice allora non mi interessa il relativo linguaggio neppure.


> > Io su MacOsX (sto scrivendo da un MacBookPro 13") non ci programmo.
> > Impossibile. Ha una interfaccia troppo pensata per l'utente che fa cose
> > comuni (navigare, vedre filmati etc.). Inadatta alla programmazione. Uso
> le
> > VM con su Linux e sviluppo li.
>
> Boh. Mi sembra insostenibile... non ho un concetto di "interfaccia
> adatta alla programmazione". Per me se ho un terminale decentemente
> behaving (e iTerm2 e' eccezionale, pure Terminal non e' male) ho più o
> meno tutto quello che mi serve (si ok, vim, make, python, cc, etc etc
> etc).
>

Vedi per me e' anche una questione di tastiera, di scorciatoie, di
gestualita', di tante piccole cose. Mi trovo bene su Linux, gia' su Win
soffro. Mac ha una interfaccia con logica diversa. Poi questione di gusti
anche qui.


> Ultimamente ho perfino trovato un uso per le finestre "fullscreen di
> Lion".


Sono fermo a Snow Leopard e non so se ho voglia di aggiornare,


> Massimizzo macvim. Massimizzo iTerm e passo da uno all'altro.
> Da qualche parte ho anche chrome per la doc. Ho tutto quello che mi
> serve.
>

Ecco iTerm e' un esempio. Ci sono cose come il seleziono da una parte e poi
incollo altrove con tasto centrale, che mi mancano su Mac e Win.


> Io come piattaforma di sviluppo *scelgo* OS X. Conosco tanti
> sviluppatori che sono soddisfattissimi su OS X.
>

Io ho avuto occasione lavorando su un progetto di lavorare con un bravo
developer PHP. Lui che era anche un po' grafico usava mac, ma vedevo che
soffriva ed era meno veloce di me sul linux. Poi come sempre abitudine e
gusti.

>
> > Io adoro Vim, da sempre. Pero' il citato Sublime text 2 ha i suoi perche'
> > credimi (ah e' scriptabile in Python)
> In realta' anche vim lo e'... :)
>

Non dicevo che vim non lo sia, solo che ST ha anche lui questo bonus

Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Carlos Catucci
Per il poco che so esiste anche elif che trovo più immediato rispetto alle
altre soluzioni, anche se meno "figo" e forse in certi casi meno efficiente

>
>
Questione di gusti, sia chiaro, ma io voto la 3.

Carlos
-- 
If you have no voice, SCREAM! If you have no legs, RUN! If you have no
hope, INVENT!
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Carlo Miron
2011/12/30 enrico franchi :
> Complessivamente anche io anche il C++ e si, lo appresi su
> Stroustroup, per poi completare con i vari Josuttis, Meyers e Sutter.

Io invece sulla seconda edizione dello Stroustrup, e sui meravigliosi
manuali del Borland C++ 2.0 (che da soli valevano il costo della
licenza), entrambi nel 1991.

> Java per me e' una cosa recente: me lo guardai ad intervalli regolari,
> ma fino alla 1.5 lo ho trovato semplicemente inutilizzabile e scartato
> immediatamente.

Qui invece e` il contrario: studiato all'uni nel 1992, quando ancora
si chiamava Oak, e abbandonato schifato dalle "evoluzioni" creative di
Java2, prima di 1.3, circa 2000.

©
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Carlo Miron
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Manlio Perillo
-BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-
Hash: SHA1

Il 30/12/2011 08:32, Francesco Maida ha scritto:
> [...]
> L'unica cosa simile che ho visto è SharpDeveloper che
> consente di creare applicazioni .NET programmando in Python:
> semplicissimo da usare, anch'io senza sapere una fava di Python sono
> riuscito a costruire uno o due programmini scemi con interfaccia
> grafica,

Questo secondo me è un problema, più che un vantaggio.


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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Giuseppe Amato
> In questi casi, io dico solo che puoi:
>
> 1. associare alle chiavi delle lambda
>
> {'a': lambda: ...,
>  'b': lambda: ...,
>  ...}[k]()
>
> 2. associare alle chiavi delle funzioni fatte con def
>
> def cl1(...): ...
> def cl2(...): ...
>
> {'a': cl1,
>  'b': cl2,
>  ...}[k]()
>
> 3. usare una classe (o al limite un modulo)
>
> class Dispatch(object):
>def a(...): ...
>
>def b(...): ...
>...
>
> getattr(Dispatch(), k)()
>
>
>
Per il poco che so esiste anche elif che trovo più immediato rispetto alle
altre soluzioni, anche se meno "figo" e forse in certi casi meno efficiente

4. usare gli elif:

if test=='a':
print 1
elif test=='b':
print 2
elif 



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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Carlos Catucci
Ok, non è il succo del tuo discorso, ma non posso lasciarlo passare. :-)

No la spiegazione che dai e' perfetta, io ho lazzaronato un po' dando una
spiegazione errata anche si il concetto di base che volevo esprimere non
era sul come funzioni ma piuttosto che non e' cosa cattiva da parte del
linguaggio. Almeno non per tutti i linguaggi. Ci sono linguaggi dove si
rende davevro indispensabile dichiarare il tipo di variabile associato alla
label, e altri dove non sarebbe altro che una inutile ridondanza, senza
contare che il dinamismo va a donnine allegre. Come ogni cosa non esiste
una ricetta assoluta. In JS non vedo la necessita' di quanto affermato,
invece in certi linguaggi (C in primis) addirittura utilizzavo la notazione
ungherese.

Devo dire che js con jQuery et similia e la possibilita' di usare dei
pseudo namespaces diventa una cosa meno spaghetti code.

Carlos
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione enrico franchi
2011/12/29 Carlos Catucci :

> Perche' non serve, perche' impiega molti piu' cicli per essere risolto,
> perche' puo' generare errori logici, la lista sarebbe lunga.
> E' che la filosofia di base che io vedo in Python e' semplicita, puilizia ed
> eleganza.

Guarda, io discuto su quel perche'. Sono d'accordo che visto l'insieme
di features di Python switch non aggiunge particolarmente nulla.
Aggiungo poi che uno switch in Python non necessariamente dovrebbe
assomigliare allo switch in C (anzi).

> Concordo, io non amo le lambda, mi fa piacere che esistano, se servono le
> uso, ma sono come le RegExp, non mi fanno impazzire. Pero' ci sono
> tantissimi casi in cui un semplice dizionario (al limite con liste e
> dizionari in pancia) fa il lavoro di una classe senza dover scrivere una
> classe ad hoc. Poi torna il discorso del paradosso dell'ingegnere: se questa
> cosa e' abbastanza general purpose da poter essere riusabile, ben venga la
> classe nel suo package coi' da riusarla, fosse pure un dict di poche entry.
> E viceversa a volte.

Le lambda, per come sono in Python, sono effettivamente quasi inutili.
Ci sono degli use-case per cui complessivamente mi dispiacerebbe se
sparissero, pero' effettivamente si usano poco. C'e' chi dice sia un
bene.

In molti casi avresti uno switch che fa dispatch su un valore e in
questo caso il dizionario e' perfetto. Pero' ci sono anche i casi in
cui bisogna essenzialmente compiere delle azioni. E a volte vale la
pena di tirare a mano strategy. A volte pero' e' un po' un overkill.

In questi casi, io dico solo che puoi:

1. associare alle chiavi delle lambda

{'a': lambda: ...,
 'b': lambda: ...,
 ...}[k]()

2. associare alle chiavi delle funzioni fatte con def

def cl1(...): ...
def cl2(...): ...

{'a': cl1,
 'b': cl2,
 ...}[k]()

3. usare una classe (o al limite un modulo)

class Dispatch(object):
def a(...): ...

def b(...): ...
...

getattr(Dispatch(), k)()

oppure con staticmethod e non usando un'istanza della stessa.

Ecco... diciamo che la prima ha utilita' limitata (nel senso che in
lambda ci va quasi nulla).
La seconda e' abbastanza verbosa.

La terza e' concettualmente molto piu' complicata. Diciamo che in
questi casi mi viene proprio voglia di ripensare il codice e di
cambiarne la struttura e passare da:

def function(...):
class Dispatch(object):
def a(...): ...

def b(...): ...
...

getattr(Dispatch(), k)()

al cominciare a vedere se si riesce a tirare fuori la classe e ad
eliminare proprio function. Poi bisogna vedere caso per caso, ecco.

> Non sarebbe coerente. Ripeto da come ho interpretato io la logica di Python,
> lo switch e' dannosso, poco leggibile, suscettibile di creare casini (non
> per colpa dello statement ma di chi lo usa a volte a sproposito, me ad
> esempio quando lavoravo in VB).

Guarda, mai usato VB. Io personalmente non ho visto grossi casini su
switch. E' uno statement piuttosto semplice. Cioe' l'unico casino e'
se hai semantica fall-through (come in C) e non lo sai: ma sono
proprio errori da iper-principante del linguaggio.

La cosa piu' "brutta" e' che alla gente viene in mente troppo spesso
di scrivere codice il cui comportamento fa dispatch esplicito su una
variabile invece di strutturare meglio il codice.

> Ma se la hai fatta bene e' di una comodita' unica. Certo e' un problema di
> approccio e di design. Lo stesso problema due diversi progettisti lo
> progetteranno in manierea differente, magari di poco ma non saranno mai
> identici i due programmi (e non parlo di nomi di variabili o di usare for al
> posto di while). Per lo stesos motivo puoi progettare SENZA usarlaa ed
> averla, oppure usarla per scrivere la meta' del codice e piu' efficiente, se
> hai le idde chiare.

Non sono convinto che si scriva metà del codice, non sono convinto che
sia più efficiente.
Aggiungo, non mi piace l'ereditarietà di implementazione. Trovo che
sia utile relativamente in pochi casi e che richieda un'attenzione
molto elevata. Complessivamente i fallimenti usando altre tecniche
sono piu' spettacolari e si acchiappano prima con una manciata di
unit-tests.

> Faccio esempio idiota che faccio spesso per spiegare il concetto quando (mi
> capita) vesto i panni del docente (principlamente corsi organizzati da
> qualche Lug o Pug).
>
> Come e' fatta una bolla? Testata (anagrafiche) e corpo (catalogo).
> Come e' fatta una fattura? Testata (anagrafiche) e corpo (catalogo +
> listino).
>
> Se posso usare l'ereditarieta' multipla fattura eredita da Bolla e da
> Listino.

Guarda, io non conosco abbastanza bene il dominio applicativo per
entrare nel problema di design.
Una fattura e' una bolla?

> Non ho mai affermato che senza non vivi ne che la usi tutti i giorni.
> Dipende molto da dove arrivi. Io la programmazione a oggetti la ho appresa
> su C++ (sono stato tra i pionieri in questo paese per quel linguaggio, pensa
> che ho probvato d apprenderlo sullo Stroustrup, e seno recidivo, ho cercato
> di apprendere anche C sul 

Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Nicola Larosa
> Nicola Larosa wrote:
>> Devi fare una distinzione tra nome e valore. "a" è un nome,
>> non una variabile. 10 e "pippo" sono valori.
>> [snip]

enrico franchi wrote:
> Davvero bella spiegazione. Complimenti!

Grazie profisso', ho avuto buoni maestri:

How to think like a Pythonista
http://python.net/crew/mwh/hacks/objectthink.html

Python Objects
http://effbot.org/zone/python-objects.htm

-- 
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

Until society regards this humble sexual activity as essential for
our mental health and honors it with the inclusion of masturbation
in the lexicon of human sexuality, we will remain in the dark ages
of sexual ignorance. Society must no longer prevent people from
accessing this positive and creative energy so we can enjoy our
orgasms alone and with others. - Betty Dodson, September 2011
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione enrico franchi
2011/12/30 Nicola Larosa :

> Devi fare una distinzione tra nome e valore. "a" è un nome, non una
> variabile. 10 e "pippo" sono valori.
> [snip]

Davvero bella spiegazione. Complimenti!

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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione enrico franchi
2011/12/30 Francesco Maida :

> E se provi ad inserire una stringa in n, AS si incacchia di brutto
> mentre JS te lo permetterebbe senza fiatare.

Quindi mi sembra che AS sia un netto peggioramento su Javascript.


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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione enrico franchi
2011/12/29 Nicola Larosa :

> Il giorno che vi salterà alla gola e sterminerà voi e la vostra famiglia
> (cit.), non lamentatevi che non vi avevo avvertito.

:q!

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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione enrico franchi
2011/12/29 Carlo Miron :

> Mboh, poesse'. Sicuramente non verra` aggiunto, visti i PEP 275 e 3103.

E va bene cosi'. Python manca di alcune features che renderebbero un
case prezioso, ma senza le quali e' ampiamente sostituibile.

> Ah, mi sono ricordato di questo vecchio ma illuminante articolo sull'argomento
> 
> , che tu avrai sicuramente gia` letto ma che lascio qui per i posteri :P.

Interessante. Io in realta' non sono particolarmente d'accordo con
l'autore in alcuni punti.
Lui traccia l'origine di switch/case in asm, e dice che la versione
high level viene da Hoare a metà degli anni 60.

Invece case e' una funzione primitiva ricorsiva inventata da Kleene nel 52. ;)

Abbastanza interessantemente l'uso del dizionario ricorda molto da
vicino una versione semplificata (ma rigorosa) del CASE di Kleene.
Bisogna solo accettare che il fatto di vedere un dizionario non come
una struttura, ma come una funzione dall'insieme delle chiavi
all'insieme dei valori.

>> C'e' di peggio. Voglio dire Perl e' meno verboso di Python, eppure...
>> Quindi la semplice verbosità non e', dal mio punto di vista, un problema.
>
> Touche`, giusto. A meno di non postulare l'esistenza di una verbosita`
> *giusta*, che si ponga da una parte tra quella di K e di Perl, e
> dall'altra a quella di Java e Cobol (ovvero, nel verbosity space di
> Python e Ruby ;)

Certo, il compromesso e' quasi sempre una cosa buona [0].



[0] tranne quando non lo e'.

>
> [...]
>>> > Aspetta pero'. Questi sono una serie di aspetti complicatissimi. Uno,
>>> > quello
>>> > che fa esr e' poco esplicativo. Probabilmente con la testa che ha prende
>>> > su
>>> > K in 4 giorno invece che 2.
>>>
>>> Eh?
>>
>> Il linguaggio K.
>
> Si, quella era la parte chiara della frase. Quello che non capisco e`
> perchemmai ESR dovrebbe impararlo in 4 gg invece che in 2...

Nel senso che uno come esr non credo che faccia testo per dire che un
linguaggio e' facile "perche' si impara in 2 giorni", perche' magari
uno complesso lui invece che in 2 giorno lo impara in 4. Cioe' e'
sufficientemente fuori scala che le misure fatte con la sua scala non
si rimappano bene su scala umana, IMHO.


> Per disambiguare: intendo che non ritengo che sia automatico che un
> bravo javista diventi piu` efficiente passando a Python.
> Ecco, magari lo sostiene Federici, ma lui non e` un bravo javista 
> Altri che conosco sostengono maggior produttivita` nel passare a Ruby,
> ma boh, non credo si possa parlare di regola generale.

Ok. Si, posso essere d'accordo.

-- 
.
..: -enrico-
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Giovanni Porcari

Il giorno 30/dic/2011, alle ore 11:06, Nicola Larosa ha scritto:

> Ok, non è il succo del tuo discorso, ma non posso lasciarlo passare. :-)
> 
> Carlos Catucci wrote:
>> Beh se in python scrivi
>> 
>> a = 10
>> 
>> e poi
>> 
>> a = 'pippo'
>> 
>> non batte ciglio. Ha semplicemente rimosso la prima variabile che si 
>> chiama a e creata una seconda dell'altro tipo.
> 
> No.
> 
> Devi fare una distinzione tra nome e valore. "a" è un nome, non una
> variabile. 10 e "pippo" sono valori.
> 
.

Grazie Nicola: ero troppo pigro per dire questo e poi ero certo
che qualcuno più autorevole di me avrebbe colto l'occasione per
dettagliare la differenza tra objectspace e namespace e per
illustrare una delle principali 'illuminazioni' che un pythonista
deve avere per definirsi tale.

Insomma dimenticarsi il concetto di 'variabile' e usare quelli
di label e object è stata una delle più importanti lezioni
che il grande "V" mi ha dato e ne faccio sempre tesoro ;)

G

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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Nicola Larosa
Ok, non è il succo del tuo discorso, ma non posso lasciarlo passare. :-)

Carlos Catucci wrote:
> Beh se in python scrivi
> 
> a = 10
> 
> e poi
> 
> a = 'pippo'
> 
> non batte ciglio. Ha semplicemente rimosso la prima variabile che si 
> chiama a e creata una seconda dell'altro tipo.

No.

Devi fare una distinzione tra nome e valore. "a" è un nome, non una
variabile. 10 e "pippo" sono valori.

L'interprete ha prima associato il valore intero 10 al nome "a", e poi ha
creato il valore stringa "pippo" e l'ha associato al nome "a",
sovrascrivendo la precedente associazione. Il valore 10 esiste ancora, ma
non è più accessibile tramite il nome "a".

Non esistono una prima e una seconda variabile "a": esiste un solo nome
"a". Esistono due distinti valori, 10 e "pippo".

Se ora scrivi:

a = True

anche il valore "pippo" continua ad esistere, ma non è più accessibile
tramite il nome "a".

Quando i valori smettono di essere associati ad almeno un nome, lo spazio
che occupano viene prima o poi recuperato dal garbage collector tranne
che per alcuni valori sempre presenti, detti "interned". Questo però è un
dettaglio implementativo che in teoria non è rilevante, ma in pratica sì,
in alcune situazioni.

-- 
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

Until society regards this humble sexual activity as essential for
our mental health and honors it with the inclusion of masturbation
in the lexicon of human sexuality, we will remain in the dark ages
of sexual ignorance. Society must no longer prevent people from
accessing this positive and creative energy so we can enjoy our
orgasms alone and with others. - Betty Dodson, September 2011
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Giovanni Porcari

Il giorno 30/dic/2011, alle ore 10:25, Carlos Catucci ha scritto:

>  Ha semplicemente rimosso la prima variabile che si chiama a e creata una 
> seconda dell'altro tipo.

Come non  mi piace come descrizione...

G.



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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Carlos Catucci
IMHO se Python dietro a se avesse una grande multinazionale (Google?)

> che offrisse un'ambiente di sviluppo RAD "alla Visual Studio" per
> scrivere applicazioni Desktop e Django multipiattaforma, farebbe
> faville. L'unica cosa simile che ho visto è SharpDeveloper che
> consente di creare applicazioni .NET programmando in Python:
> semplicissimo da usare, anch'io senza sapere una fava di Python sono
> riuscito a costruire uno o due programmini scemi con interfaccia
> grafica, ma ha l'ovvio (ed enorme) limite di poter creare applicazioni
> che possono girare solo sotto Windows con .NET framework installato;
> IronPython non l'ho mai provato.
>
>
Da quanto ho capito di IP si integra con l'IDE di VS. Ma scrivere in python
e poi non poter usare i benefits del Python (tra cui l'interprete) mi
sembra una auto limitazione.

Carlos
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-30 Per discussione Carlos Catucci
> Ad esempio:
>
> var n:Number = 47;
>
> E se provi ad inserire una stringa in n, AS si incacchia di brutto
> mentre JS te lo permetterebbe senza fiatare.
>

Beh se in python scrivi

a = 10

e poi

a = 'pippo'

non batte ciglio. Ha semplicemente rimosso la prima variabile che si chiama
a e creata una seconda dell'altro tipo. Pero' se provi a fare

a = 10
b = 'pippo'
c = a+b

si incazza

Non so, ma la tipizzazione statica e' roba dei linguaggi C based (e manco
tutti).
Non dico sia sbagliata, se devi scrivere listati di decine di migliaia di
righe e' indispensabile per non fare casini. In Python non servirebbe e
quindi non c'e'.

Carlos
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Francesco Maida
IMHO se Python dietro a se avesse una grande multinazionale (Google?)
che offrisse un'ambiente di sviluppo RAD "alla Visual Studio" per
scrivere applicazioni Desktop e Django multipiattaforma, farebbe
faville. L'unica cosa simile che ho visto è SharpDeveloper che
consente di creare applicazioni .NET programmando in Python:
semplicissimo da usare, anch'io senza sapere una fava di Python sono
riuscito a costruire uno o due programmini scemi con interfaccia
grafica, ma ha l'ovvio (ed enorme) limite di poter creare applicazioni
che possono girare solo sotto Windows con .NET framework installato;
IronPython non l'ho mai provato.
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Francesco Maida
Il 29 dicembre 2011 10:52, Carlos Catucci  ha scritto:
> ActionScript e' un clone di Javascript. Non cambiava molto.


Infatti per quello ho scritto che è un suo fratellastro. Da quel che
ricordo però a differenza di JS permette di avere una tipizzazione
statica (credo sia il termine corretto, con la teoria non sono mai
andato forte); cioè di dichiarare una variabile di un tipo e obbligare
l'utente ad infilarci dentro sempre e solo valori dello stesso tipo.

Ad esempio:

var n:Number = 47;

E se provi ad inserire una stringa in n, AS si incacchia di brutto
mentre JS te lo permetterebbe senza fiatare.
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Marco Beri
2011/12/29 Nicola Larosa 

>
> Carlo Miron wrote:
> > Hai cominciato a studiare Haskell anche tu? Oo'
>
> Povero Manlio, adottarlo come paradigma dell'assenza di ironia, che
> sgarbo ingeneroso.
>

Concordo. Prendere in giro i diversamente ironici, i diversamente
tricotici, ecc. mi pare una roba da frustrati :-)

E comunque, scherzi a parte, Manlio ha fatto più battute riuscite lui
ultimamente che noi altri messi assieme. Quindi sfatiamo almeno io suo mito
(io resto comunque un pelatone).

Ciao.
Marco.

-- 
http://beri.it/ - Un blog
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Nicola Larosa
>> Carlo Miron wrote:
>>> A meno di non postulare l'esistenza di una verbosita` *giusta*,
>>> che si ponga da una parte tra quella di K e di Perl, e dall'altra
>>> a quella di Java e Cobol (ovvero, nel verbosity space di Python e
>>> Ruby ;)

> Nicola Larosa wrote:
>> Come sarebbe, "a meno"?
>> 
>> Mi pare abbastanza ovvio che ci sia un livello di verbosità
>> "giusto": non puoi esprimere bene qualcosa né dicendo troppo, né
>> dicendo troppo poco.

Carlo Miron wrote:
> Hai cominciato a studiare Haskell anche tu? Oo'

Povero Manlio, adottarlo come paradigma dell'assenza di ironia, che
sgarbo ingeneroso.


> Was Ironic Solution Architect™

Azz, e meno male che c'era pure la faccina.

Niente, devo andare a letto prima, tipo adesso, ciao.

-- 
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

As I've matured, I've realized that I want both the stability of
commitment and the freedom to explore other romantic/erotic dynamics
within hierarchical or egalitarian models. I am not a serial monogamist
exploring new partners in order to find someone better than an existing
partner. Yet, that is often how my endeavors are construed.
 - Orlando Enrique Fiol, alt.polyamory, August 2011
___
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Carlo Miron
On Thu, Dec 29, 2011 at 22:30, Nicola Larosa  wrote:
> Carlo Miron wrote:
>> A meno di non postulare l'esistenza di una verbosita` *giusta*, che si
>> ponga da una parte tra quella di K e di Perl, e dall'altra a quella di
>> Java e Cobol (ovvero, nel verbosity space di Python e Ruby ;)
>
> Come sarebbe, "a meno"?
>
> Mi pare abbastanza ovvio che ci sia un livello di verbosità "giusto": non
> puoi esprimere bene qualcosa né dicendo troppo, né dicendo troppo poco.

Hai cominciato a studiare Haskell anche tu? Oo'
©
-- 
Carlo Miron
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Carlos Catucci
> Come sarebbe, "a meno"?

Purche' non fosse che gli e' scappata la H, AH, MENO (inteso come zo bott,
giu botte) :)

Carlos
-- 
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hope, INVENT!
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Nicola Larosa
Marco Beri wrote:
> Giuro, ci ho provato, Nicola, ci ho provato. Ma emacs alla fine non
> sono mai riuscito a grokkarlo.

emacs non è "la risposta", emacs è "la domanda". Una gran bella domanda,
ma solo una domanda. (Non ci son riuscito neanch'io, insomma, neanche
provando attraverso ErgoEmacs.)


> Vi mi è entrato nel sangue a 20 anni e da allora non riesco a trovare
> un editor in cui mi trovi meglio.

Il giorno che vi salterà alla gola e sterminerà voi e la vostra famiglia
(cit.), non lamentatevi che non vi avevo avvertito.

-- 
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

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commitment and the freedom to explore other romantic/erotic dynamics
within hierarchical or egalitarian models. I am not a serial monogamist
exploring new partners in order to find someone better than an existing
partner. Yet, that is often how my endeavors are construed.
 - Orlando Enrique Fiol, alt.polyamory, August 2011
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Nicola Larosa
Carlo Miron wrote:
> A meno di non postulare l'esistenza di una verbosita` *giusta*, che si
> ponga da una parte tra quella di K e di Perl, e dall'altra a quella di
> Java e Cobol (ovvero, nel verbosity space di Python e Ruby ;)

Come sarebbe, "a meno"?

Mi pare abbastanza ovvio che ci sia un livello di verbosità "giusto": non
puoi esprimere bene qualcosa né dicendo troppo, né dicendo troppo poco.

-- 
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

As I've matured, I've realized that I want both the stability of
commitment and the freedom to explore other romantic/erotic dynamics
within hierarchical or egalitarian models. I am not a serial monogamist
exploring new partners in order to find someone better than an existing
partner. Yet, that is often how my endeavors are construed.
 - Orlando Enrique Fiol, alt.polyamory, August 2011
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Carlo Miron
2011/12/29 enrico franchi :
> 2011/12/29 Carlo Miron 
[...]
> La mia personale idea e' che lo switch non sia stato messo e basta e *poi*
> e' stato "scoperto" il giochino con i dict. Posso ovviamente sbagliare.

Mboh, poesse'. Sicuramente non verra` aggiunto, visti i PEP 275 e 3103.
Ah, mi sono ricordato di questo vecchio ma illuminante articolo sull'argomento

, che tu avrai sicuramente gia` letto ma che lascio qui per i posteri :P.

[...]
> C'e' di peggio. Voglio dire Perl e' meno verboso di Python, eppure...
> Quindi la semplice verbosità non e', dal mio punto di vista, un problema.

Touche`, giusto. A meno di non postulare l'esistenza di una verbosita`
*giusta*, che si ponga da una parte tra quella di K e di Perl, e
dall'altra a quella di Java e Cobol (ovvero, nel verbosity space di
Python e Ruby ;)

[...]
>> > Aspetta pero'. Questi sono una serie di aspetti complicatissimi. Uno,
>> > quello
>> > che fa esr e' poco esplicativo. Probabilmente con la testa che ha prende
>> > su
>> > K in 4 giorno invece che 2.
>>
>> Eh?
>
> Il linguaggio K.

Si, quella era la parte chiara della frase. Quello che non capisco e`
perchemmai ESR dovrebbe impararlo in 4 gg invece che in 2...

>> > Il problema e' chi sei prima di impararlo. Mi spiego: se sei un cattivo
>> > programmatore prima di imparare Python, impari Python in 3 giorni e
>> > continui
>> > ad essere un cattivo programmatore. Adesso scriverai cattivi programmi
>> > in
>> > Python invece che in VB! :)
>>
>> Beh, suvvia, e` un minimo migliorameno, comunque :P
>
> Che puo' peggiorare la mia qualità della vita, pero! :)

Beh, ritieniti fortunato, dai, che il Pelatone™ me lo sorbisco io, non tu... xD

>> > Pero' se hai un team ben agguerrito su Java, che sa il fatto suo in Java
>> > non
>> > sono convinto che passando a Python diventeranno improvvisamente molto
>> > piu'
>> > produttivi. per tutta quella serie di menate ambientali che uno impara
>> > piano
>> > piano con il tempo.
>>
>> Io invece sono ragionevolmente convinto che *non* sia vero, purtroppo.
>> Amen (!)
>
> Dici?

Per disambiguare: intendo che non ritengo che sia automatico che un
bravo javista diventi piu` efficiente passando a Python.
Ecco, magari lo sostiene Federici, ma lui non e` un bravo javista 
Altri che conosco sostengono maggior produttivita` nel passare a Ruby,
ma boh, non credo si possa parlare di regola generale.

Cheers,
©
-- 
Carlo Miron
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione enrico franchi
2011/12/29 Carlo Miron 

 > Personalmente non ne sento il bisogno, ma non e' completamente chiaro
> > perche' non ci sia.
>
> Perche` ci sono i dict?
>

Non sono convinto che ci sia una correlazione. Mi spiego... switch e dict
hanno sicuramente uno use-case comune.
Pero' strutturalmente stiamo comparando un costrutto di controllo di flusso
con una struttura dati.

*Sicuramente* Python ha i dict e il pattern standard per sostituire uno
switch e' un dict[0].

Pero' di per se, siccome un dict potrebbe, con le stesse tecniche,
sostituire anche un if. Eppure nel caso di if si e' (giustamente) deciso
che era meglio lasciarlo li. Ovviamente sarebbe stato poco pratico non
avere if.

La mia personale idea e' che lo switch non sia stato messo e basta e *poi*
e' stato "scoperto" il giochino con i dict. Posso ovviamente sbagliare.

-
[0] in realtà in OOP e' un po' che ci si scaglia contro abuso di if e
switch -- specie switch su variabile di stato -- in favore di altri
costrutti piu' OOP. Di fatto un dict semplifica alcuni use-case che in OOP
generica si fanno con una classe/strategy e rende bruttini altri -- che si
possono continuare a fare con una classe/strategy --

True. Ma hai usecase in cui uno statement switch sarebbe la cosa giusta™?
>

Non davvero. Forse si riesce a trovare il caso specifico, ma non e' che sia
molto rilevante.

 > Ma non e' che direi che Python sarebbe "peggiore" se avesse uno switch.
>
> Ok. Ma probabilmente non sarebbe "migliore". E questo IMHO e`
> sufficiente per non.
>

Anche per me.


> >  Pensa, io trovo molto sensata la mancanza di ereditarietà multipla.
> Primo,
> > per averla ad minchiam come in C++ e' meglio non averla.
>
> Concordo. *Ma* nel caso di Python trovo sensato il permettere
> l'ereditarieta` multipla piuttosto di specialcasizzare classi ed
> interfacce. Ma magari sbaglio, boh.
>

Se sbagli, siamo in due.


> > Ma no... non e' che "ha qualcosa che non va". E' semplicemente concepito
> > diversamente. Smalltalk, giocaci senza IDE.
>
> Eh, grazie al cazzo, riko. Allora tira fuori anche l'altro caso limite,
> FORTH.
> No, spiace, nessuno dei due giustifica l'(ab)uso di IDE da parte di Java e
> C#.
> Entrambi usano la metafora del file, e pertanto dovrebbero essere
> decentemente usabili con un editor. No.
>

Eh, che devo dire. Poi anche qua vorrei spezzare una lancia.
Java senza IDE e', a mio avviso, una rottura per *tre* motivi.

1. la storia dei package. e immagino che senza gli IDE semplicemente si
sarebbe diffuso meno l'uso di usare i package (cosa che io trovo piuttosto
buona). E qui il problema e' quando sposto un file in due parti diverse.
Pero', a diversi livelli lo stesso problema e' presente anche in Python e
in tutti i linguaggi che non separano completamente il nome di un modulo
dal nome del file dove si trova. E poi e poi.

2. Quelli che hanno scritto la libreria standard hanno parlato poco fra
loro e ci sono un sacco di cose non ortogonali. Brutto, eh. Pero' questa e'
una cosa che a vari livelli capita anche in altri linguaggi: magari la
libreria standard e' fatta meglio, pero' le librerie esterne comunque hanno
nomenclatura da ricordare.

3. import esterni: ma qui, devo dire, e' un problema che volendo abbiamo in
tutti i linguaggi. E' che e' oggettivamente piu' comodo scrivere
collections.defaultdict e avere l'IDE che ti chiede se vuoi importare il
modulo collections che non averlo e dovere 'ioimport collections[ESC]''. E
qua con vim va anche bene... prendi un editor appena da meno e vedi che
smazza.

Il problema e' che gli IDE Java fanno un sacco di roba che sarebbe bello
facessero anche quelli per Python. E sono cose che temo strutturalmente non
possono fare ed e' qualcosa che pago volentieri per gli altri vantaggi di
Python. Pero' se fosse possibile, sarebbe meglio e basta. IMHO.


> Non ha nulla che no va, *soprattutto* nella sintassi. Che puo` non
> piacere, percaritadiddio, ma e` abbastanza inattaccabile.
>

Non la sto attaccando. Ho detto solo che la sintassi non mi piace
particolarmente. :)


> Appunto. Quindi, checcentra con Java e .Net?
>

Principalmente che una parte dell'elite smalltalkiana si e' spostata su
Java e poi hanno fatto Eclipse.
Io credo che queste persone abbiano avuto un forte influsso su Java.


> > Certo, il fatto che un linguaggio richieda tools molto sofisticati può
> > essere un indice di un qualche problema. Per esempio del semplice fatto
> che
> > e' verboso. E' una cosa che in genere mi scrota, ma a volte amen.
>
> Definisci "amen", please. :P
>

C'e' di peggio. Voglio dire Perl e' meno verboso di Python, eppure...
Quindi la semplice verbosità non e', dal mio punto di vista, un problema.

Il problema e' che la gente ha scritto Java verboso *concettualmente*, non
solo sintatticamente. Ma non e' un problema del linguaggio, e' di quelli
che lo usano. D'altra parte Java non potrebbe avere reflection diversa da
quella che ha volendo mantenere il suo "security model" e le famigerate
checked exceptions.

> Come editor dopo tanti e

Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Carlos Catucci
>
> Vero, ma perché in VB il case non era un vero switch. Era piuttosto una
> serie di if.
> Potevi addirittura avere due case identici, magari uno in cima e uno in
> fondo, e allora che bello debuggare :-)
>

E' veroo! CHe bei ricordi di (professionalmente parlando)
infanzia :)


> Anche io pensavo fosse così, poi ho visto lavorare dal vivo Antonio
> Cavedoni su un iMac di fianco a me per 37 ore in fila e mi sono ricreduto.
> Come quasi tutti gli strumenti, se usati da maestri, il risultato è
> eclatante (http://www.youtube.com/watch?v=Kmft674XPC0).
>

Ma io non sono un maestro, sono un allievo. :)



> Giuro, ci ho provato, Nicola, ci ho provato. Ma emacs alla fine non sono
> mai riuscito a grokkarlo. Vi mi è entrato nel sangue a 20 anni e da allora
> non riesco a trovare un editor in cui mi trovi meglio.
>

Emacs? Vuoi dire quell'editor che devi essere un polpo mutante per riuscire
a fare una cosa semplice come copiare una riga? :)
(Il mondo si divide tra Vimmisti e Emaciati)

Carlos
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Carlos Catucci
>>Mancano cose caine

>
> In cambio ci sono un sacco di cose abelle.
>
>
Coa uoi d mejo? :)

Carlos
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Marco Beri
2011/12/29 Carlos Catucci 
>
> Non sarebbe coerente. Ripeto da come ho interpretato io la logica di
> Python, lo switch e' dannosso, poco leggibile, suscettibile di creare
> casini (non per colpa dello statement ma di chi lo usa a volte a
> sproposito, me ad esempio quando lavoravo in VB).
>

Vero, ma perché in VB il case non era un vero switch. Era piuttosto una
serie di if.
Potevi addirittura avere due case identici, magari uno in cima e uno in
fondo, e allora che bello debuggare :-)

 Io su MacOsX (sto scrivendo da un MacBookPro 13") non ci programmo.
> Impossibile. Ha una interfaccia troppo pensata per l'utente che fa cose
> comuni (navigare, vedre filmati etc.). Inadatta alla programmazione. Uso le
> VM con su Linux e sviluppo li.
>

Anche io pensavo fosse così, poi ho visto lavorare dal vivo Antonio
Cavedoni su un iMac di fianco a me per 37 ore in fila e mi sono ricreduto.
Come quasi tutti gli strumenti, se usati da maestri, il risultato è
eclatante (http://www.youtube.com/watch?v=Kmft674XPC0).

Come editor dopo tanti esperimenti mi sto adagiando su vim.
>>
>
> Io adoro Vim, da sempre. Pero' il citato Sublime text 2 ha i suoi perche'
> credimi (ah e' scriptabile in Python)
>

Giuro, ci ho provato, Nicola, ci ho provato. Ma emacs alla fine non sono
mai riuscito a grokkarlo. Vi mi è entrato nel sangue a 20 anni e da allora
non riesco a trovare un editor in cui mi trovi meglio.

Ciao.
Marco.

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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Marco Beri
2011/12/29 Carlos Catucci 

> Diciamo che è stato ben pensato. Purtroppo tante cose carine non possono
>> entrarci e va bene cosi'.
>>
>
> Mancano cose caine
>

In cambio ci sono un sacco di cose abelle.
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Carlos Catucci
Oppure poteva anche essere il suo "fratellastro" Actionscript, se

> Adobe fosse riuscita a convincere i tizi dell'ECMA a suo tempo.
>
>
ActionScript e' un clone di Javascript. Non cambiava molto.

Carlos
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Carlos Catucci
>
> Diciamo che è stato ben pensato. Purtroppo tante cose carine non possono
> entrarci e va bene cosi'.
>

Mancano cose caine, vero, ma meno forse che ad altri, diciamo colleghi,
blasonati

>
>


> E'... ma quale e' la logica di *non* avere uno switch statement?
> Sinceramente non lo so.
> Personalmente non ne sento il bisogno, ma non e' completamente chiaro
> perche' non ci sia.
>

Perche' non serve, perche' impiega molti piu' cicli per essere risolto,
perche' puo' generare errori logici, la lista sarebbe lunga.
E' che la filosofia di base che io vedo in Python e' semplicita, puilizia
ed eleganza.


> Ci sono casi in cui sento profondamente che un dizionario e' la cosa
> giusta da usare. Casi in cui e' un pochetto meglio una classe (a me per
> dire un dizionario infarcito di lambda non piace mica tanto).
>

Concordo, io non amo le lambda, mi fa piacere che esistano, se servono le
uso, ma sono come le RegExp, non mi fanno impazzire. Pero' ci sono
tantissimi casi in cui un semplice dizionario (al limite con liste e
dizionari in pancia) fa il lavoro di una classe senza dover scrivere una
classe ad hoc. Poi torna il discorso del paradosso dell'ingegnere: se
questa cosa e' abbastanza general purpose da poter essere riusabile, ben
venga la classe nel suo package coi' da riusarla, fosse pure un dict di
poche entry.  E viceversa a volte.


> Ma non e' che direi che Python sarebbe "peggiore" se avesse uno switch.
>

Non sarebbe coerente. Ripeto da come ho interpretato io la logica di
Python, lo switch e' dannosso, poco leggibile, suscettibile di creare
casini (non per colpa dello statement ma di chi lo usa a volte a
sproposito, me ad esempio quando lavoravo in VB).


>
> Parliamodi Java, per fare un esempio. No, ereditarieta' multipla no,
>>
>
>  Pensa, io trovo molto sensata la mancanza di ereditarietà multipla.
> Primo, per averla ad minchiam come in C++ e' meglio non averla.
>

Ma se la hai fatta bene e' di una comodita' unica. Certo e' un problema di
approccio e di design. Lo stesso problema due diversi progettisti lo
progetteranno in manierea differente, magari di poco ma non saranno mai
identici i due programmi (e non parlo di nomi di variabili o di usare for
al posto di while). Per lo stesos motivo puoi progettare SENZA usarlaa ed
averla, oppure usarla per scrivere la meta' del codice e piu' efficiente,
se hai le idde chiare.

Faccio esempio idiota che faccio spesso per spiegare il concetto quando (mi
capita) vesto i panni del docente (principlamente corsi organizzati da
qualche Lug o Pug).

Come e' fatta una bolla? Testata (anagrafiche) e corpo (catalogo).
Come e' fatta una fattura? Testata (anagrafiche) e corpo (catalogo +
listino).

Se posso usare l'ereditarieta' multipla fattura eredita da Bolla e da
Listino.

Ripeto, posso farlo anche in altro modo, ma cosi' e' piu' naturale e
semplice.

Secondo credo che in ~8-9 anni di Python l'ho usata per la prima volta 2
> mesi fa. Principalmente perchè per pigrizia mentale ho copiato il design
> precedente di una vecchia incarnazione e non mi sono deciso a fare con
> strategy quello che facevo con template method.
>

Non ho mai affermato che senza non vivi ne che la usi tutti i giorni.
Dipende molto da dove arrivi. Io la programmazione a oggetti la ho appresa
su C++ (sono stato tra i pionieri in questo paese per quel linguaggio,
pensa che ho probvato d apprenderlo sullo Stroustrup, e seno recidivo, ho
cercato di apprendere anche C sul Kernigham & Ritchie (ciao Denis, sei
sempre il meglio)).


> Poi io sono decisamente sul lato "deleghiamo".
>

Io pure, in tutti i sensi. ;)


> Non e' detto che siano influenzati dalle /idee/ di chi li esegue.
> Scientificamente parlando e' un po' come affermare la malafede.
> No, credo che siano facilmente influenzabili da semplici condizioni al
> contorno difficili da valutare. Qualunque sia il risultato.
> Per quello mi interessava vedere gli studi.
>

Io penso che sia umano influenzare i risultati. Non e' una colpa o una
mancanza.


> Ma no... non e' che "ha qualcosa che non va". E' semplicemente concepito
> diversamente. Smalltalk, giocaci senza IDE. E sinceramente, al di la che
> non mi piace la sintassi, non mi sembra abbia molto che non va. E' un caso
> estremo: e' un linguaggio che essenzialmente non e' file-based e di
> conseguenza un semplice editor non ce la potrebbe proprio fare.
>

Io direi che non ce la puoi fare eper tanti motivi. Proviamo a diseganre
una Form. WxPython sembra Disneyland a confronto. :)


> Certo, il fatto che un linguaggio richieda tools molto sofisticati può
> essere un indice di un qualche problema. Per esempio del semplice fatto che
> e' verboso. E' una cosa che in genere mi scrota, ma a volte amen.
>

La verbosita' va bene se hai l'IDE che lavora per te. Altrimenti altro che
scrotare solo. Resta il fatto che a me viene da pensare a chi usa
Dreamweaver. Se poi prvi a toccare auzlcosa fuori rischi che non vada piu'
neppure dentro DW. Nh. Se non posso lavorarci BENE anche con Vim,
allora se p

Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-29 Per discussione Nicola Larosa
> Enrico Franchi wrote:
>> Come editor dopo tanti esperimenti mi sto adagiando su vim.

Carlo Miron wrote:
> /me mette un braccio intorno alle forti spalle di riko, si volta
> verso teknico, e sorride.

Sì, ma tienilo fermo per bene, altrimenti come faccio a massacrarlo di
cazzotti nella pancia?

Sul resto sorvolo, noi fondamentalisti non amiamo sentire certe cose.

-- 
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

As I've matured, I've realized that I want both the stability of
commitment and the freedom to explore other romantic/erotic dynamics
within hierarchical or egalitarian models. I am not a serial monogamist
exploring new partners in order to find someone better than an existing
partner. Yet, that is often how my endeavors are construed.
 - Orlando Enrique Fiol, alt.polyamory, August 2011
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-28 Per discussione Francesco Maida
2011/12/28 Marco Mariani :
> L'alternativa era Tcl. Baciamoci I gomiti.

Oppure poteva anche essere il suo "fratellastro" Actionscript, se
Adobe fosse riuscita a convincere i tizi dell'ECMA a suo tempo.
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-28 Per discussione Marco Beri
2011/12/29 Carlo Miron 

> 2011/12/29 enrico franchi :
> > Certo, il fatto che un linguaggio richieda tools molto sofisticati può
> > essere un indice di un qualche problema. Per esempio del semplice fatto
> che
> > e' verboso. E' una cosa che in genere mi scrota, ma a volte amen.
>
> Definisci "amen", please. :P
>

Per piacere, a me definisci "scrota", invece?


> This is Sparta!
>

http://www.youtube.com/watch?v=tyZijNRhck8

:-)

Ciao.
Marco.
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-28 Per discussione Carlo Miron
2011/12/29 enrico franchi :
> 2011/12/28 Carlos Catucci 
[zap]
>> A volte, sopratutto all'inizio, mi sembravano assurde alcune scelte (non
>> avere switch/select/case per dirne una), poi lavorandoci mi sono dovuto
>> ricredere. Tutto e' fatto secondo logica. Altri linguaggi non hanno questa
>> caratteristica.
> E'... ma quale e' la logica di *non* avere uno switch statement?
> Sinceramente non lo so.
> Personalmente non ne sento il bisogno, ma non e' completamente chiaro
> perche' non ci sia.

Perche` ci sono i dict?

> Ci sono casi in cui sento profondamente che un dizionario e' la cosa giusta
> da usare. Casi in cui e' un pochetto meglio una classe (a me per dire un
> dizionario infarcito di lambda non piace mica tanto).

True. Ma hai usecase in cui uno statement switch sarebbe la cosa giusta™?

> Ma non e' che direi che Python sarebbe "peggiore" se avesse uno switch.

Ok. Ma probabilmente non sarebbe "migliore". E questo IMHO e`
sufficiente per non.

>> Parliamodi Java, per fare un esempio. No, ereditarieta' multipla no,
>
>  Pensa, io trovo molto sensata la mancanza di ereditarietà multipla. Primo,
> per averla ad minchiam come in C++ e' meglio non averla.

Concordo. *Ma* nel caso di Python trovo sensato il permettere
l'ereditarieta` multipla piuttosto di specialcasizzare classi ed
interfacce. Ma magari sbaglio, boh.

[rizap]
>> Un buon IDE e' una cosa utile. Pero' se SENZA non riesci a fare una cippa
>> (.NET ad esempio, voglio vederti a scrivere cose senza IDE sotto) allora il
>> linguaggio ha qualcosa che non va.
>
> Ma no... non e' che "ha qualcosa che non va". E' semplicemente concepito
> diversamente. Smalltalk, giocaci senza IDE.

Eh, grazie al cazzo, riko. Allora tira fuori anche l'altro caso limite, FORTH.
No, spiace, nessuno dei due giustifica l'(ab)uso di IDE da parte di Java e C#.
Entrambi usano la metafora del file, e pertanto dovrebbero essere
decentemente usabili con un editor. No.

> E sinceramente, al di la che non
> mi piace la sintassi, non mi sembra abbia molto che non va.

Non ha nulla che no va, *soprattutto* nella sintassi. Che puo` non
piacere, percaritadiddio, ma e` abbastanza inattaccabile.

> E' un caso
> estremo: e' un linguaggio che essenzialmente non e' file-based e di
> conseguenza un semplice editor non ce la potrebbe proprio fare.

Appunto. Quindi, checcentra con Java e .Net?

> Certo, il fatto che un linguaggio richieda tools molto sofisticati può
> essere un indice di un qualche problema. Per esempio del semplice fatto che
> e' verboso. E' una cosa che in genere mi scrota, ma a volte amen.

Definisci "amen", please. :P

[editorz znipped]
> Come editor dopo tanti esperimenti mi sto adagiando su vim.

/me mette un braccio intorno alle forti spalle di riko, si volta verso
teknico, e sorride.

[various bestemmie snapped]
> Fatto sta che ormai Java lo conosco bene, so come muovermici intorno e mi e'
> piuttosto comodo.

Brr. Esci da questo corpo.

>> A direil vero anche solo smazzare uelal roba basterebe a farmelo
>> prediligere. Quando devo srotolare ua srie di liste e dizionari (in quei
>> casi array e hashtables) uno dentro l'altro con altri linguaggi c'e' da
>> divenare di gomma.
>
> Non so su C#... ma su Java non e' particolarmente scomodo.

Nel senso che non sei costretto ad inginocchiarti sui ceci, giusto?

> E' scomodo
> principalmente in C++ (veramente una cifra) o in C.
> La rottura di palle (in Java) e' che manca una sintassi fancy per
> costruirli, ma amen.

Ridefinisci "amen", please. :PP

> Oggettivamente a seconda del codice che scrivi puö facilmente capitarti
> molto poco di lavorare a quel livello di astrazione.
>
> A me capita spesso.

Tridefinisci "amen", please. :PPP

[sstrappp]
> Aspetta pero'. Questi sono una serie di aspetti complicatissimi. Uno, quello
> che fa esr e' poco esplicativo. Probabilmente con la testa che ha prende su
> K in 4 giorno invece che 2.

Eh?

> Il problema e' chi sei prima di impararlo. Mi spiego: se sei un cattivo
> programmatore prima di imparare Python, impari Python in 3 giorni e continui
> ad essere un cattivo programmatore. Adesso scriverai cattivi programmi in
> Python invece che in VB! :)

Beh, suvvia, e` un minimo migliorameno, comunque :P

> Pero' se hai un team ben agguerrito su Java, che sa il fatto suo in Java non
> sono convinto che passando a Python diventeranno improvvisamente molto piu'
> produttivi. per tutta quella serie di menate ambientali che uno impara piano
> piano con il tempo.

Io invece sono ragionevolmente convinto che *non* sia vero, purtroppo. Amen (!)

[8<]
> Scusa, non sono d'accordo. Contestualizziamo. C# e' un linguaggio ad
> oggetti. Mi risulta anche uno piuttosto pulito.

Certo, se non ti piace la sintassi di Smalltalk... :P

[...]
> Se invece stiamo parlando del "Python effect" allora non aggiungo altro e
> fine della storia. Ma non e' esattamente colpa di C#, e' semplicemente colpa
> del fatto che di qua ci potrebbe essere un pochino di selezione a monte.

This is Sparta!

©

Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-28 Per discussione enrico franchi
2011/12/28 Carlos Catucci 

> Carlos ma che due balle con sta storia che Python è meglio a
>
>>  prescindere e tutto il resto è merda,
>>
>>
>> Questo effettivamente e' poco motivato.
>>
>
> Il problema reale e' che Python e' un linguaggio che mi sembra essere nato
> prendendo solo il meglio degli altri.
>

Diciamo che è stato ben pensato. Purtroppo tante cose carine non possono
entrarci e va bene cosi'.


>  A volte, sopratutto all'inizio, mi sembravano assurde alcune scelte (non
> avere switch/select/case per dirne una), poi lavorandoci mi sono dovuto
> ricredere. Tutto e' fatto secondo logica. Altri linguaggi non hanno questa
> caratteristica.
>

E'... ma quale e' la logica di *non* avere uno switch statement?
Sinceramente non lo so.
Personalmente non ne sento il bisogno, ma non e' completamente chiaro
perche' non ci sia.

Ci sono casi in cui sento profondamente che un dizionario e' la cosa giusta
da usare. Casi in cui e' un pochetto meglio una classe (a me per dire un
dizionario infarcito di lambda non piace mica tanto).

Ma non e' che direi che Python sarebbe "peggiore" se avesse uno switch.


> Parliamodi Java, per fare un esempio. No, ereditarieta' multipla no,
>

 Pensa, io trovo molto sensata la mancanza di ereditarietà multipla. Primo,
per averla ad minchiam come in C++ e' meglio non averla.
Secondo credo che in ~8-9 anni di Python l'ho usata per la prima volta 2
mesi fa. Principalmente perchè per pigrizia mentale ho copiato il design
precedente di una vecchia incarnazione e non mi sono deciso a fare con
strategy quello che facevo con template method.

In generale ereditarieta' di interfaccia (multipla) non mi da problemi e mi
serve. Ovviamente se sono statico. In Python in un certo senso non serve in
un altro e' automatica. L'ereditarieta' di implementazione la posso avere
facilmente con delegazione.

Poi io sono decisamente sul lato "deleghiamo".

Confcordo hai espresso meglio di me il concetto. Anche perche' spesso gli
> studi sono influenzati dalle idee di chi li esegue. Se lo facessi io
> probabilmente salterebbe fuori che Python e' il migliore in assoluto. Alla
> fin fine si prendono iun esame sempre le cose che piu' si adattano ai
> nostri modi di vedere le cose.
>

Non e' detto che siano influenzati dalle /idee/ di chi li esegue.
Scientificamente parlando e' un po' come affermare la malafede.
No, credo che siano facilmente influenzabili da semplici condizioni al
contorno difficili da valutare. Qualunque sia il risultato.
Per quello mi interessava vedere gli studi.


2. Io ho sempre considerato le IDE come una cosa che piu' che altro tappa i
>> buchi di linguaggi con caratteristiche abbastanza peculiari. Linguaggi
>> molto verbosi, con informazione ripetuta (pensa a Java e al fatto che un
>> file deve riportare all'interno del file il path e che deve anche essere
>> esattamente in quella posizione relativa.. e' il tipo di cose che un umano
>> deve fare "due volte" per fare quasi la stessa cosa).
>>
>
> Un buon IDE e' una cosa utile. Pero' se SENZA non riesci a fare una cippa
> (.NET ad esempio, voglio vederti a scrivere cose senza IDE sotto) allora il
> linguaggio ha qualcosa che non va.
>

Ma no... non e' che "ha qualcosa che non va". E' semplicemente concepito
diversamente. Smalltalk, giocaci senza IDE. E sinceramente, al di la che
non mi piace la sintassi, non mi sembra abbia molto che non va. E' un caso
estremo: e' un linguaggio che essenzialmente non e' file-based e di
conseguenza un semplice editor non ce la potrebbe proprio fare.

Certo, il fatto che un linguaggio richieda tools molto sofisticati può
essere un indice di un qualche problema. Per esempio del semplice fatto che
e' verboso. E' una cosa che in genere mi scrota, ma a volte amen.

Oppure trovo gli IDE molto sensati anche quando lavorano bene con il
>> framework in questione (e.g., Python + Django e' molto comodo con un IDE).
>>
>
> Quale? Io uso un semplice editor (Sublime Text2) pero' se devo gestire un
> PROGETTONE passo a Wing Ide.
>

Ho mollato wing per PyCharm. Dovrebbero essere grosso modo equivalenti.
Diciamo che usando gia' IntelliJ la cosa per me ha molto senso. E in
aggiunta, come dire... GTK su mac os non e' esattamente un fiore. Più
PyCharm ragiona con pypy... su cui piano piano mi voglio spostare.

Come editor dopo tanti esperimenti mi sto adagiando su vim.


>
>
>> Come sai non conosco .Net. Conosco abbastanza bene Java, pero'.
>>
>
> Diciamo che C# e' quello che Java avrebbe potuto essere. Ma non ce l'ha
> fatta.
>

Ammetto candidamente di non conoscere C#. So che ha un sacco di cose che
Java non ha e che sarebbe bene che avesse. Forse alcune delle più critiche
le aggiungeranno con la 8, dopo tipo 20 anni di esistenza. Ma vabbe'.

Fatto sta che ormai Java lo conosco bene, so come muovermici intorno e mi
e' piuttosto comodo.

A direil vero anche solo smazzare uelal roba basterebe a farmelo
> prediligere. Quando devo srotolare ua srie di liste e dizionari (in quei
> casi array e hashtables) uno dentro l'altro 

Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-28 Per discussione Carlos Catucci
Carlos ma che due balle con sta storia che Python è meglio a

>  prescindere e tutto il resto è merda,
>
>
> Questo effettivamente e' poco motivato.
>

Il problema reale e' che Python e' un linguaggio che mi sembra essere nato
prendendo solo il meglio degli altri. A volte, sopratutto all'inizio, mi
sembravano assurde alcune scelte (non avere switch/select/case per dirne
una), poi lavorandoci mi sono dovuto ricredere. Tutto e' fatto secondo
logica. Altri linguaggi non hanno questa caratteristica. Parliamodi Java,
per fare un esempio. No, ereditarieta' multipla no,

1. questi studi sarebbero da vedere e da valutare, secondo me. anche senza
> volerlo si possono prendere conclusioni parecchio sbagliate. personalmente
> credo che uno studio di questo tipo sia essenzialmente privo di senso. il
> problema e' che puoi valutare una tecnologia solo sulla base di un prodotto
> che e' pero' fatto da uomini: quindi devi trovare il modo di rendere
> indipendente lo studio da chi lo ha fatto. tenendo conto che e' noto che le
> differenze individuali fra due sviluppatori possono essere immense, che
> possono essere immense le differenze dello stesso sviluppatore con
> tecnologie diverse, che possono essere diverse le interazioni di gruppo,
> etc etc etc.
>

Confcordo hai espresso meglio di me il concetto. Anche perche' spesso gli
studi sono influenzati dalle idee di chi li esegue. Se lo facessi io
probabilmente salterebbe fuori che Python e' il migliore in assoluto. Alla
fin fine si prendono iun esame sempre le cose che piu' si adattano ai
nostri modi di vedere le cose.


> 2. Io ho sempre considerato le IDE come una cosa che piu' che altro tappa
> i buchi di linguaggi con caratteristiche abbastanza peculiari. Linguaggi
> molto verbosi, con informazione ripetuta (pensa a Java e al fatto che un
> file deve riportare all'interno del file il path e che deve anche essere
> esattamente in quella posizione relativa.. e' il tipo di cose che un umano
> deve fare "due volte" per fare quasi la stessa cosa).
>

Un buon IDE e' una cosa utile. Pero' se SENZA non riesci a fare una cippa
(.NET ad esempio, voglio vederti a scrivere cose senza IDE sotto) allora il
linguaggio ha qualcosa che non va.


> Oppure trovo gli IDE molto sensati anche quando lavorano bene con il
> framework in questione (e.g., Python + Django e' molto comodo con un IDE).
>

Quale? Io uso un semplice editor (Sublime Text2) pero' se devo gestire un
PROGETTONE passo a Wing Ide.


> Come sai non conosco .Net. Conosco abbastanza bene Java, pero'.
>

Diciamo che C# e' quello che Java avrebbe potuto essere. Ma non ce l'ha
fatta.


> E posso dirti che molte cose *banali* in Python per *non* scrivere codice,
> in Java richiedono cura e attenzione. Per me il modo migliore di tagliare i
> costi di manutenzione e' *non* scrivere il codice. Perche' il codice non
> scritto non va mantenuto.
>

Portrei citare (ma le potrete leggere sulla brochure appena la finisco)
fior di pensatori al riguardo. Mi limito al "Life is short (you need
python).


>  Poi come sempre bisogna considerare la realta' del team con cui si
> lavora. Se alla fine bisogna scrivere Python "quasi come fosse Java" allora
> gli unici vantaggi sono davvero a basso livello, perche' Python e' un po'
> piu' comodo nello smazzare i dati (stringhe, dizionari, etc). Tutto quello
> che gli sta sopra sara' piu' o meno Java cammuffato da Python e allora
> tanto vale Java, IDE e compagnia.
>

A direil vero anche solo smazzare uelal roba basterebe a farmelo
prediligere. Quando devo srotolare ua srie di liste e dizionari (in quei
casi array e hashtables) uno dentro l'altro con altri linguaggi c'e' da
divenare di gomma.


> 3. Nonostante tutto sono d'accordo, ma in un senso diverso. Ovvero oltre
> un certo livello di complessità la complessità inerente del linguaggio
> probabilmente diventa trascurabile rispetto quella del progetto. Linguaggi
> maturi come Java hanno una serie di librerie che aiutano, ma spesso sono
> abbastanza complicate e la loro complessità finirebbe per dominare la
> complessita' di un progetto medio. Viceversa su un progetto molto complesso
> si ripagano.
>

Le libreire di linguaggi complessi sono complesse. E rendono complessi
ancora di piu' i progetti.


> Assolutamente. Ognuno fa le sue scelte. Pero' non necessariamente sono
> scelte ottime.
> Pero' non metterei la cosa in hobby vs. azienda (sotto-intendendo che la
> logica aziendale sia migliore [0]).
> Semplicemente uno si fa le sue scelte sulla base di motivazioni tecniche.
>

Tipo conoscere meglio (non parlo del singolo ma del team) un dato
linguaggio rispetto ad un altro. Vero che (parlo di almeno altre 5
esperienze oltre a quella personale, tra cui quella di Eric Raymond, e il
fetchmail conf GUI) scrivere un qualocsa in python senza averlo mai visto
predne pochi giorni di cui 2 o 3 al massimo per impararlo. Altri linguaggi
questa simpatica caratteristica non la hanno.


> IMHO questo esempio non calza troppo. Cioe' se prendi un software (scritt

Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-28 Per discussione Carlos Catucci
Ecco appunto il senso era quello. Per le cose che faccio e andando di
librerie mie e di dojo

> ho pythonizzato js al punto che "quasi" non mi accorgo della differenza.
>

Infatti ho benedetto il nome del creatore di jQuery per questo motivo.


> Per questo dicevo che non è così perfido.
> In 40 anni di sviluppo software ho visto davvero di peggio.
> Cioè, tornando ad un thread precedente, con PHP proprio non sono riuscito
> a convivere,
> conati di vomito ad ogni riga.
>
> Comunque, giusto per accendere un cerino... jQuery vs Dojo che ne pensi ?
>  
>

Diciamo che li vedo meglio assime che contrapposti. Per la parte GUI Dojo
e' una manna, per la parte di linguaggio piu' generico (i.e. ajax, ma non
solo) direi che jQuery dia il meglio di se. Accoppiati sono imbattibili.

Carlos
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-28 Per discussione Giovanni Porcari

Il giorno 28/dic/2011, alle ore 10:57, Carlos Catucci ha scritto:

> Ecco il problema mio e' che non amo i linguaggi funzionali. Per cui js non 
> rientrera' mai tra le mie grazie. Solo jQuery lo ha reso potabile. Ovvio che 
> dopo un po'ì scopri che jQuery a parte sono 10 cose in croce che devi fare 
> sempre, ti fai relative librerie e vivi se non felice almeno non troppo 
> triste. 


Ecco appunto il senso era quello. Per le cose che faccio e andando di librerie 
mie e di dojo
ho pythonizzato js al punto che "quasi" non mi accorgo della differenza.
Per questo dicevo che non è così perfido.
In 40 anni di sviluppo software ho visto davvero di peggio. 
Cioè, tornando ad un thread precedente, con PHP proprio non sono riuscito a 
convivere,
conati di vomito ad ogni riga.

Comunque, giusto per accendere un cerino... jQuery vs Dojo che ne pensi ?


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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-28 Per discussione enrico franchi
2011/12/28 Gian Mario Tagliaretti 

>
> Carlos ma che due balle con sta storia che Python è meglio a
> prescindere e tutto il resto è merda,


Questo effettivamente e' poco motivato.


> Valutare la complessità di un software certo è difficile, per progetti
> "complessi" Python diventa ingestibile, la IDE qualunque sia ad un
> certo punto non riesce più a venirti incontro per le caratteristiche
> del liguaggio, per altri linguaggi su cui costantemente si sputa sopra
> (vedi .NET) la IDE in vece ti da una grossa mano ed il progetto
> diventa più gestibile. Sono state fatte analisi sulla velocità dello
> sviluppo vs la complessità di mantenimento e Python sopra una certa
> complessità non è più così "comodo" (termine orribile) come per
> progetti più piccoli.
>

1. questi studi sarebbero da vedere e da valutare, secondo me. anche senza
volerlo si possono prendere conclusioni parecchio sbagliate. personalmente
credo che uno studio di questo tipo sia essenzialmente privo di senso. il
problema e' che puoi valutare una tecnologia solo sulla base di un prodotto
che e' pero' fatto da uomini: quindi devi trovare il modo di rendere
indipendente lo studio da chi lo ha fatto. tenendo conto che e' noto che le
differenze individuali fra due sviluppatori possono essere immense, che
possono essere immense le differenze dello stesso sviluppatore con
tecnologie diverse, che possono essere diverse le interazioni di gruppo,
etc etc etc.

Ecco, diciamo che vedo molto complesso fare uno studio di questo tipo in
modo scientifico e le cui conclusioni possano essere facilmente condivise
perche' considerabili oggettive.

2. Io ho sempre considerato le IDE come una cosa che piu' che altro tappa i
buchi di linguaggi con caratteristiche abbastanza peculiari. Linguaggi
molto verbosi, con informazione ripetuta (pensa a Java e al fatto che un
file deve riportare all'interno del file il path e che deve anche essere
esattamente in quella posizione relativa.. e' il tipo di cose che un umano
deve fare "due volte" per fare quasi la stessa cosa).

Oppure trovo gli IDE molto sensati anche quando lavorano bene con il
framework in questione (e.g., Python + Django e' molto comodo con un IDE).

In particolare, non sono minimamente convinto che linguaggio scemotto + IDE
venga piu' produttivo di "linguaggio fatto bene" + IDE. Il punto e' che
molte delle cose che permettono ad un IDE di fare cose "avanzate" (sono
quelle che fanno risparmiare tempo) sono le stesse che fanno perdere tempo
ai programmatori umani, quindi bisognerebbe vedere il bilancio complessivo.

Come sai non conosco .Net. Conosco abbastanza bene Java, pero'. E posso
dirti che molte cose *banali* in Python per *non* scrivere codice, in Java
richiedono cura e attenzione. Per me il modo migliore di tagliare i costi
di manutenzione e' *non* scrivere il codice. Perche' il codice non scritto
non va mantenuto.

Poi come sempre bisogna considerare la realta' del team con cui si lavora.
Se alla fine bisogna scrivere Python "quasi come fosse Java" allora gli
unici vantaggi sono davvero a basso livello, perche' Python e' un po' piu'
comodo nello smazzare i dati (stringhe, dizionari, etc). Tutto quello che
gli sta sopra sara' piu' o meno Java cammuffato da Python e allora tanto
vale Java, IDE e compagnia.

3. Nonostante tutto sono d'accordo, ma in un senso diverso. Ovvero oltre un
certo livello di complessità la complessità inerente del linguaggio
probabilmente diventa trascurabile rispetto quella del progetto. Linguaggi
maturi come Java hanno una serie di librerie che aiutano, ma spesso sono
abbastanza complicate e la loro complessità finirebbe per dominare la
complessita' di un progetto medio. Viceversa su un progetto molto complesso
si ripagano.

In questo senso la parte di codice in cui Python vince, su un progetto
molto complesso probabilmente e' piccola.

Credo poi che il tutto dipenda da cosa intendiamo con "complesso". Io credo
che tu parli di complessità orizzontale e ho applicato questa idea al mio
precedente discorso.



> Questo non vuol dire che non sia un bel linguaggio ma quando si esce
> dall'ottica hobbistica e si entra in quella aziendale, le scelte non
> possono essere solo per quello che è più bello o quello che mi piace
> di più, ci sono aziende che per il software che producono trovano
> Python ideale, e questo è buone e giusto, altre aziende che fanno
> software diversi, il che non vuol dire migliori, non lo possono usare.
>

Assolutamente. Ognuno fa le sue scelte. Pero' non necessariamente sono
scelte ottime.
Pero' non metterei la cosa in hobby vs. azienda (sotto-intendendo che la
logica aziendale sia migliore [0]).
Semplicemente uno si fa le sue scelte sulla base di motivazioni tecniche.

Forse io ho letto un po' troppo Graham, ma alla fine credo che le scelte
coraggiose vadano fatte.

 Parlo per esperienza diretta e non per sentito dire, in azienda da noi
> sono state fatte delle scelte che a volte sono risultate sbagliate
> altre volte azzeccate, si cerca di imparare da

Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-28 Per discussione Carlos Catucci
Carlos ma che due balle con sta storia che Python è meglio a

> prescindere e tutto il resto è merda, Python è un buon linguaggio per
> alcuni usi, punto a capo e guardiamo avanti.
>

Python e' un linguaggio adattissimo per lo scripting (tra le varie cose).
Javascript e' un linguaggio di scripitng (lo dice anche il nome). Ergo
visto che tra i linguaggi di scripting Python e' de facto meglio  il
sillogismo completalo tu.

Chiaro che se devo fare calcolo parallelo so che esistono opzioni di gran
lunga migliori.


> Valutare la complessità di un software certo è difficile, per progetti
> "complessi" Python diventa ingestibile, la IDE qualunque sia ad un
> certo punto non riesce più a venirti incontro per le caratteristiche
> del liguaggio, per altri linguaggi su cui costantemente si sputa sopra
> (vedi .NET) la IDE in vece ti da una grossa mano ed il progetto
> diventa più gestibile.


ho usato .NET (C# per l'estttezza) per progetti complessi. Bene la
famigerata mano che dici non la ho vista. A darmi una mano in gestione di
progetti complessi e' il fatto di scrivere bene il codice, usare un buon
applicativo di versioning, avere analisi fatte bene, etc. L'iDE e' comodo
per disegnare maschere (e qui infatti, parlo di ambito ClientServer, quindi
PyQt, PyGtk e WxPython non esiste uno strumento adeguato, ma non c'entra il
linguaggio) e per eseguire un debugging integrato (che pero' con prodotti
come Eclipse o Wing Ide riesci a fare lo stesso). Ma ho vist progetti anche
relativamente semplici imputtanati da project manager che non avevano le
idee chiare, e questo in qualsiasi linguaggio io abbia lavorato (e sono
diversi).



> Sono state fatte analisi sulla velocità dello
> sviluppo vs la complessità di mantenimento e Python sopra una certa
> complessità non è più così "comodo" (termine orribile) come per
> progetti più piccoli.
>

Non so chi abbia fatto le analisi e che paraemtri abbia considerato. Io ho
dovuto gestire cose complesse (tipo riscrivere un applicativo che emulasse
le funzionalita' di Skype con alcune funzionalita' aggiuntive ma ch girasse
su server del cliente). A parte le difficolta' intrinseche del progetto (ad
esempio avevano scelto WxPython come framework da usare, ma il cliente
sotto Windows voleva un look 'n' feel mac style perche' i mockup erano
stati fatti con un Mac e nessuno aveva spiegato al cliente che WxPython si
adatta al SO ospite e ci siamo dovuti riscrivere TUTTI i widget a mano) e
il fatto che abbiamo embeddato alcune cose (esempio la parte di gestione
delle video chiamate era gestita tramite wraper su applicazione nativa in
C) il progetto, fatto oltretutto in tempi strettissimi perche' chi gestiva
il progetto aveva AMPIAMENTE sottostimato il tutto, con tre gruppi di
sviluppatori che seguivano le varie parti (chi si occupava della GUI, chi
della parte server e chi della parte di trasmissione dati video e audio)
non abbiamo avuto problemi. Poi magari siamo solo stati fortunati.


> Questo non vuol dire che non sia un bel linguaggio ma quando si esce
> dall'ottica hobbistica e si entra in quella aziendale, le scelte non
> possono essere solo per quello che è più bello o quello che mi piace
> di più, ci sono aziende che per il software che producono trovano
> Python ideale, e questo è buone e giusto, altre aziende che fanno
> software diversi, il che non vuol dire migliori, non lo possono usare.
>

Io ho visto usare Python in tantissimi ambiti, e non usarlo in altri. Ne
primi casi non ho acora visto problemi, nei secondi ho visto problemi che
potevano essere evitati se si fosse usato. Poi ripeto, ci sono sicuramente
ambiti particolari (parallel processing, embedded su PLC, real time) dove
le prestazioni o altro di Python non si prestano. Pero' direi che e' un
linguaggio che permette di fare cose in maniera semplice ed efficiente piu'
di altri. Ci homesos meno tempo a scrivere un estrattore di dati (legge da
SqlServer e scrive su Postgress) in Python che non a fare la stessa cosa
con C#.


>
> Parlo per esperienza diretta e non per sentito dire, in azienda da noi
> sono state fatte delle scelte che a volte sono risultate sbagliate
> altre volte azzeccate, si cerca di imparare dai propri errori, abbiamo
> un software scritto in Python che è nato come prototipo, poi visto che
> era ben fatto e che i clienti lo apprezzavano è stato portato avanti
> come software in produzione, ora dopo qualche decina di migliaia di
> righe di codice funziona benissimo per carità, metterci le mani però
> non è più così "divertente", tanto che si sta pensando di riscriverlo
> in .NET
>

Che sia stato sbagliato l'apporccio non e' possible? Voglio dire, se nasce
come prototipo, non e0 stato pendsato per esserre mantenuto come pregetto
complesso. Io se prgetto un applicativo complesso, lo progetto in un modo.
Se devo far vedere una demo di cosa POTREBBE fare un applicativo, da
realizzare a seguire, dopo la demo, se il cliente e' interessato, con sue
specifiche, lo progetto diversamente.


> Se l'azienda vuo

Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-28 Per discussione Gian Mario Tagliaretti
2011/12/27 Carlos Catucci :
>> Sinceramente penso che la scelta di java sia stata fatta perché è
>> attualmente il linguaggio più popolare al mondo e lo scopo era rendere
>> Android il più popolare possibile

> Una popolarita' immeritata, IMHO. Fortuna che .NET e' targato m$ altrimenti
> ci trovavamo vb.net allora :)

Carlos ma che due balle con sta storia che Python è meglio a
prescindere e tutto il resto è merda, Python è un buon linguaggio per
alcuni usi, punto a capo e guardiamo avanti.

Valutare la complessità di un software certo è difficile, per progetti
"complessi" Python diventa ingestibile, la IDE qualunque sia ad un
certo punto non riesce più a venirti incontro per le caratteristiche
del liguaggio, per altri linguaggi su cui costantemente si sputa sopra
(vedi .NET) la IDE in vece ti da una grossa mano ed il progetto
diventa più gestibile. Sono state fatte analisi sulla velocità dello
sviluppo vs la complessità di mantenimento e Python sopra una certa
complessità non è più così "comodo" (termine orribile) come per
progetti più piccoli.

Questo non vuol dire che non sia un bel linguaggio ma quando si esce
dall'ottica hobbistica e si entra in quella aziendale, le scelte non
possono essere solo per quello che è più bello o quello che mi piace
di più, ci sono aziende che per il software che producono trovano
Python ideale, e questo è buone e giusto, altre aziende che fanno
software diversi, il che non vuol dire migliori, non lo possono usare.

Parlo per esperienza diretta e non per sentito dire, in azienda da noi
sono state fatte delle scelte che a volte sono risultate sbagliate
altre volte azzeccate, si cerca di imparare dai propri errori, abbiamo
un software scritto in Python che è nato come prototipo, poi visto che
era ben fatto e che i clienti lo apprezzavano è stato portato avanti
come software in produzione, ora dopo qualche decina di migliaia di
righe di codice funziona benissimo per carità, metterci le mani però
non è più così "divertente", tanto che si sta pensando di riscriverlo
in .NET

Se l'azienda vuol prendere le decisioni giuste ogni strumento ha i
suoi vantaggi, punto, non c'è il bello e il brutto, c'è il funziona o
non funziona per quell'applicazione.

Buon natale :)
-- 
Gian Mario Tagliaretti
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-28 Per discussione Carlos Catucci
Ci sarebbe sempre un sottoinsieme di Python che e' un ottimo linguaggio
(piu' o meno il python di oggi), ma complessivamente il linguaggio sarebbe
abbastanza perfido.

Ecco il problema mio e' che non amo i linguaggi funzionali. Per cui js non
rientrera' mai tra le mie grazie. Solo jQuery lo ha reso potabile. Ovvio
che dopo un po'ì scopri che jQuery a parte sono 10 cose in croce che devi
fare sempre, ti fai relative librerie e vivi se non felice almeno non
troppo triste.

Carlos
-- 
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hope, INVENT!
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-28 Per discussione enrico franchi
2011/12/27 Giovanni Porcari 

>
> Scrivo codice python e js continuamente e onestamente non trovo js
> così perfido.


No, secondo me e' assolutamente perfido. Il fatto e' che con un po' di
esperienza (oppure sagge letture) trovi relativamente facilmente un
sottoinsieme del linguaggio che invece e' piuttosto buono. E' un po' come
se prendessero Python e gli aggiungessero un po' di features ad minchiam.

Ci sarebbe sempre un sottoinsieme di Python che e' un ottimo linguaggio
(piu' o meno il python di oggi), ma complessivamente il linguaggio sarebbe
abbastanza perfido.

Immagino che tu usi il famoso sottoinsieme buono di Javascript e li
concordo: il linguaggio non e' male. Anzi, mi piace pure. Pero' ho deciso
che con tutti i linguaggi belli al mondo, la mia definizione di "bello" non
la posso applicare ad un linguaggio cui devo togliere due terzi dello
stesso.

Poi voglio dire... ci si puo' convivere. Diciamo che se penso che al posto
di Javascript avremmo dovuto avere Scheme (era quello il progetto
originario) mi viene davvero da piangere.

-- 
.
..: -enrico-
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-28 Per discussione Carlos Catucci
> Se consideriamo che se non nasceva per neinte era meglio invece ...

>
> Tu sei un ottimista.
> Pensa se nasceva PEGGIO. ;)


AAaarrhh!!!

Carlos
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-28 Per discussione Marco Mariani
L'alternativa era Tcl. Baciamoci I gomiti.
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-27 Per discussione Giovanni Porcari

Il giorno 27/dic/2011, alle ore 16:52, Carlos Catucci ha scritto:

> Se consideriamo che se non nasceva per neinte era meglio invece ...

Tu sei un ottimista.
Pensa se nasceva PEGGIO. ;)


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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-27 Per discussione Carlos Catucci
> Scrivo codice python e js continuamente e onestamente non trovo js
> così perfido. Vero, per certe cose è assurdo e ti fa perdere ore
> chiedendoti cosa ci sia mai nel tuo codice di sbagliato. Poi capisci
> che è lui il matto.
>

Ok hai appena detto che js non e' male ma in realta' quando non funziona
qualcosa e' spesso colpa sua. Mi sfugge qualcosa? Oppure sei un devo to di
von Masoch? :)


> Ma detto questo riesco a trovarmici bene (non uso jQuery ma Dojo Toolkit)
> e l'unico vero problema è quello di essere consapevole che sto
> scrivendo python e devo mettere i due punti ed indentare e non
> buttarci le graffe.
>

eh?


> Insomma, poteva essere peggio. Se consideriamo come è nato
> non è poi così male :)
>
>
Se consideriamo che se non nasceva per neinte era meglio invece ...

Carlos
-- 
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hope, INVENT!
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-27 Per discussione Giovanni Porcari

Il giorno 27/dic/2011, alle ore 11:27, Francesco Maida ha scritto:

> Il 27 dicembre 2011 02:25, enrico franchi  ha 
> scritto:
>> Diciamo che Javascript e' un po' un male necessario.
> 
> Non smetterò di accendere ceri a John Resig per aver scritto jQuery e
> aver migliorato la vita di ogni sventurato costretto a scrivere del
> codice in javascript.


Scrivo codice python e js continuamente e onestamente non trovo js
così perfido. Vero, per certe cose è assurdo e ti fa perdere ore
chiedendoti cosa ci sia mai nel tuo codice di sbagliato. Poi capisci
che è lui il matto.
Ma detto questo riesco a trovarmici bene (non uso jQuery ma Dojo Toolkit)
e l'unico vero problema è quello di essere consapevole che sto
scrivendo python e devo mettere i due punti ed indentare e non 
buttarci le graffe.
Insomma, poteva essere peggio. Se consideriamo come è nato 
non è poi così male :)

G
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-27 Per discussione Carlos Catucci
Non smetterò di accendere ceri a John Resig per aver scritto jQuery e

> aver migliorato la vita di ogni sventurato costretto a scrivere del
> codice in javascript.
>
>
Concordo. jQuery rende javascript quasi pythonico :)

Carlos
-- 
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hope, INVENT!
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-27 Per discussione luca melandri
Non potrei essere più d'accordo, sarebbe stato mille volte meglio Python e
magari avrebbe aiutato la sua diffusione ancor meglio..peccato

Luca Melandri
On Dec 27, 2011 11:22 AM, "Carlos Catucci"  wrote:

> > Sinceramente penso che la scelta di java sia stata fatta perché è
> attualmente il linguaggio più popolare al mondo e lo scopo era rendere
> Android il più popolare possibile
>
> Una popolarita' immeritata, IMHO. Fortuna che .NET e' targato m$
> altrimenti ci trovavamo vb.net allora :)
>
> Carlos
> --
> If you have no voice, SCREAM! If you have no legs, RUN! If you have no
> hope, INVENT!
>
>
> ___
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-27 Per discussione Francesco Maida
Il 27 dicembre 2011 02:25, enrico franchi  ha scritto:
> Diciamo che Javascript e' un po' un male necessario.

Non smetterò di accendere ceri a John Resig per aver scritto jQuery e
aver migliorato la vita di ogni sventurato costretto a scrivere del
codice in javascript.
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-27 Per discussione Carlos Catucci
> Sinceramente penso che la scelta di java sia stata fatta perché è
attualmente il linguaggio più popolare al mondo e lo scopo era rendere
Android il più popolare possibile

Una popolarita' immeritata, IMHO. Fortuna che .NET e' targato m$ altrimenti
ci trovavamo vb.net allora :)

Carlos
-- 
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-27 Per discussione luca melandri
Sinceramente penso che la scelta di java sia stata fatta perché è
attualmente il linguaggio più popolare al mondo e lo scopo era rendere
Android il più popolare possibile

Luca Melandri
On Dec 27, 2011 10:44 AM, "Carlos Catucci"  wrote:

> >Diciamo che Javascript e' un po' un male necessario.
>
> Diciamo che e' un male e basta. Se si usasse Python al suo posto quanto
> sarebbe bella la vita.
>
> Carlos
> --
> If you have no voice, SCREAM! If you have no legs, RUN! If you have no
> hope, INVENT!
>
>
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>
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-27 Per discussione Carlos Catucci
>Diciamo che Javascript e' un po' un male necessario.

Diciamo che e' un male e basta. Se si usasse Python al suo posto quanto
sarebbe bella la vita.

Carlos
-- 
If you have no voice, SCREAM! If you have no legs, RUN! If you have no
hope, INVENT!
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Python@lists.python.it
http://lists.python.it/mailman/listinfo/python


Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-26 Per discussione enrico franchi
2011/12/25 Valerio De Carolis 

Certo alle porte c'è sempre Javascript con V8 sarebbe bello vedere
> questi due aspetti in una piattaforma mobile.
>

Sarebbe anche meglio di no dai... ;)
Diciamo che Javascript e' un po' un male necessario.

-- 
.
..: -enrico-
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-25 Per discussione Valerio De Carolis
Il 23/12/2011 16:12, Carlos Catucci ha scritto:
> quale?
> 
> Carlos

Infatti me lo sto chiedendo anche io...la soluzione se c'è passa anche
per llvm visti i risultati ottenuti da iOS. :)

Python mi pare davvero l'ideale in quanto a semantica, stile ed ordine
mentale per realizzare una piattaforma davvero competitiva ad iOS.

Certo alle porte c'è sempre Javascript con V8 sarebbe bello vedere
questi due aspetti in una piattaforma mobile.

Faccio ancora in tempo per la letterina a Babbo Natale? :D

-- 
Valerio De Carolis - http://www.decabyte.it

"To invent an airplane is nothing. To build an airplane is something.
But to fly ... is everything. - Ferdinand Ferber"

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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-23 Per discussione Carlos Catucci
quale?

Carlos
Il giorno 23/dic/2011 16.10, "Manlio Perillo"  ha
scritto:

> -BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-
> Hash: SHA1
>
> Il 23/12/2011 15:51, Carlos Catucci ha scritto:
> >
> > Un unico avvertimento: dopo averlo provato c'è difficoltà a tornare
> al
> > vecchio sistema javoso...ho visto gente piangere e altri imprecare su
> > quanto sia stata una pessima idea sposare quella tecnologia antica
> > invece che qualcosa di seriamente pythonico! :D
> >
> >
> > In effetti mi sono sempre chiesto perche' Google, con Guido in casa,
> > abbia scelto java come linguaggio per Android.
> >
>
> Efficienza.
>
>
> Ciao  Manlio
> -BEGIN PGP SIGNATURE-
> Version: GnuPG v1.4.10 (GNU/Linux)
> Comment: Using GnuPG with Mozilla - http://enigmail.mozdev.org/
>
> iEYEARECAAYFAk70mYkACgkQscQJ24LbaUT5HwCggWuIrwAvfiYTfRh0zjrn/l+f
> GawAn0RdoE6nKZKjtiaR6vyaW6nUXWlF
> =k6KD
> -END PGP SIGNATURE-
> ___
> Python mailing list
> Python@lists.python.it
> http://lists.python.it/mailman/listinfo/python
>
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-23 Per discussione Manlio Perillo
-BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-
Hash: SHA1

Il 23/12/2011 15:51, Carlos Catucci ha scritto:
> 
> Un unico avvertimento: dopo averlo provato c'è difficoltà a tornare al
> vecchio sistema javoso...ho visto gente piangere e altri imprecare su
> quanto sia stata una pessima idea sposare quella tecnologia antica
> invece che qualcosa di seriamente pythonico! :D
> 
> 
> In effetti mi sono sempre chiesto perche' Google, con Guido in casa,
> abbia scelto java come linguaggio per Android.
> 

Efficienza.


Ciao  Manlio
-BEGIN PGP SIGNATURE-
Version: GnuPG v1.4.10 (GNU/Linux)
Comment: Using GnuPG with Mozilla - http://enigmail.mozdev.org/

iEYEARECAAYFAk70mYkACgkQscQJ24LbaUT5HwCggWuIrwAvfiYTfRh0zjrn/l+f
GawAn0RdoE6nKZKjtiaR6vyaW6nUXWlF
=k6KD
-END PGP SIGNATURE-
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http://lists.python.it/mailman/listinfo/python


Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-23 Per discussione Carlos Catucci
> Un unico avvertimento: dopo averlo provato c'è difficoltà a tornare al
> vecchio sistema javoso...ho visto gente piangere e altri imprecare su
> quanto sia stata una pessima idea sposare quella tecnologia antica
> invece che qualcosa di seriamente pythonico! :D
>

In effetti mi sono sempre chiesto perche' Google, con Guido in casa, abbia
scelto java come linguaggio per Android.

Carlos
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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-23 Per discussione Valerio De Carolis
Il 23/12/2011 12:13, Riccardo mancuso ha scritto:
> salve a tutti,
> è possibile sviluppare applicazioni per android tramite python ?

Certo, come era possibile su Symbian.

Ovviamente non è un app in senso stretto, ci sono tutte le policy del
market che bisogna spulciare fino in fondo.

Ma se non hai necessità di vendere nulla, puoi realizzarci tantissime
cose in poche righe di codice. Sono ottime per mockup e brevi
dimostrazioni, così si evita di passare direttamente per Java e tutte le
minuziosità che sono necessarie per l'app completa.

Un unico avvertimento: dopo averlo provato c'è difficoltà a tornare al
vecchio sistema javoso...ho visto gente piangere e altri imprecare su
quanto sia stata una pessima idea sposare quella tecnologia antica
invece che qualcosa di seriamente pythonico! :D

Ciao,
Vale

-- 
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But to fly ... is everything. - Ferdinand Ferber"

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Re: [Python] sviluppare applicazioni android tramite python

2011-12-23 Per discussione Carlos Catucci
è possibile sviluppare applicazioni per android tramite python ?

> ho dato un'occhiata ai video di 
> NiktorTheNattuttavia non mi risulta 
> chiaro se è conveniente, da un punto di vista
> commerciale,
> realizzare applicazioni tramite sl4a + python ...
>
>
Il punto e' che se non e' isntallata sl4a sul dispositivo non puo'
funzionare.

Carlos
-- 
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