Benvenuta, Microsoft.
Oggi, sulla scorta del vostro annuncio, siamo pronti a collaborare con voi per
la promozione dei formati aperti, per sostenervi in quello che per voi è
sicuramente un percorso nuovo nell'area delle suite per ufficio. Siamo pronti a
collaborare, ma saremo anche dei critici severi e inflessibili di fronte a ogni
incertezza e a ogni sbandata. L'interoperabilità non ammette trucchi e mezze
misure: è una scelta di parte, quella degli utenti.
Noi siamo più possibilisti della Commissione Europea, che ha sottolineato come
questo sia il quarto annuncio Microsoft sull'argomento dell'interoperabilità,
senza ricadute - fino a oggi - sulla strategia dell'azienda. Riteniamo
opportuno sperare che questa volta, per diversi motivi - tra i quali la nostra
opposizione costruttiva a una prematura approvazione del formato dei file di
Office 2007, che continuerà se non verranno apportate tutte le necessarie
modifiche - ci siano più probabilità che in passato perché le parole diventino
fatti.
Allo stesso tempo, invitiamo le aziende che, insieme a noi, sostengono il
formato ODF - e quelle che fanno parte della comunità OpenOffice.org: Sun, IBM,
Novell e Red Flag - a lavorare per una piena interoperabilità, adesso che gli
impedimenti tecnici e legali stanno per cadere, per consentire agli utenti di
Microsoft Office di parlare in modo trasparente con quelli di OpenOffice.org, e
viceversa. Chiediamo che l'industria del software, che non ha sede a Redmond,
si impegni insieme a noi per far diventare ODF uno standard più diffuso.
Se questo succederà avranno vinto gli utenti, e insieme a loro il mercato.
Italo Vignoli per l'Associazione PLIO
[per informazioni: [EMAIL PROTECTED] - cellulare 348.5653829]
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