Re: [Ninux-Wireless] ICaaS
On 26/12/2016 15:52, Darkman wrote: Non conosco questa soluzione, ma, a naso, credo che non faccia al caso nostro. TCP? Hai link? https://www.multipath-tcp.org/ Una volta un utente Ninux dentro l'isola di Roma aveva necessita' di fare upload su Vimeo e chiedeva se poteva utilizzare una connettivita' piu' veloce rispetto la sua ADSL di qualcun altro attraverso la Rete Wireless. Gli e' stato risposto che era possibile utilizzare il Multipath TCP all'interno di Ninux per questo. Utilizza tutta la banda in download o upload di tutte le connessioni internet messe a disponizione all'interno di Ninux per avere quella velocita' necessaria al trasferimento di file pesanti. L'unica limitazione e' che non lo puoi utilizzare con servizi che per loro natura si aspettano di trovare pacchetti che arrivino solo da un IP esclusivo per tutta la durata della connessione (es. SMTP e sicuramente ce ne sara' qualcun altro). Vediti anche qualcosa sul multihoming. https://www.noction.com/knowledge-base/multihoming ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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Non conosco questa soluzione, ma, a naso, credo che non faccia al caso nostro. TCP? Hai link? Quando hai l'esigenza di offrire un canale logico più ampio hai principalmente 3 strade: - bonding L2 con collaborazione dell'ISP (es. ML-PPP, con un piccolo fix del kernel per disattivare la frammentazione) - bonding L2 over L7 senza collaborazione dell'ISP, più inefficiente ma compensato dall'economicità(?) (es. l'accrocchio di Daniele Capasso) - load-balancing L3 (es. Multipath routing nativo o politiche gestite da netfilter), con efficienza direttamente proporzionale al numero degli utenti/flussi e senza overhead Diciamo che in contesti abbastanza saturi, ovvero con flussi di gran lunga maggiori del numero dei singoli canali e con capacità del singolo canale maggiore di quella che si vorrebbe offrire all'utente finale, la strada migliore, a mio modo di vedere, è un banale load-balancing. In altre parole, se hai delle misere ADSL da 7Mbit e vuoi dare all'utente finale la brezza di andare a 20Mbit (almeno come burst), allora devi bondare in qualche modo. Se invece hai a disposizione FTTCAB da 50-100Mbit, allora non mi stresserei l'anima a fare accrocchi o bonding, tanto all'utente finale arriverebbe comunque una banda inferiore a causa dei limiti del WiFi. Questo TCP Multipath di cui parli può permettere di streammare all'utente finale un flusso audio-video live con bitrate maggiore di quello del singolo canale? Se la risposta è NO, allora non fa assolutamente al caso nostro. Tanto vale fare load-balancing. Il giorno 24 dicembre 2016 19:40, Massimiliano CARNEMOLLA < massimili...@null.net> ha scritto: > C'e' chi ha dovuto affasciare ADSL per unire i flussi in download/upload > di piu' connessioni, chi ha utilizzato server su Internet per fare la > stessa cosa. > > > Dentro Ninux Roma utilizzano il TCP Multipath per ottenere lo stesso > obiettivo. > > > Nei vs casi non era possibile utilizzare questa soluzione ? > > ___ > Wireless mailing list > Wireless@ml.ninux.org > http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless > ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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C'e' chi ha dovuto affasciare ADSL per unire i flussi in download/upload di piu' connessioni, chi ha utilizzato server su Internet per fare la stessa cosa. Dentro Ninux Roma utilizzano il TCP Multipath per ottenere lo stesso obiettivo. Nei vs casi non era possibile utilizzare questa soluzione ? ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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2016-12-08 18:54 GMT+01:00 Massimiliano CARNEMOLLA : > Internet Connectivity as a Service > Si costituisce un'associazione. > Serve soltanto per acquistare connettivita' ipv4/ipv6 all'ingrosso, con ip > pubblici statici etc. e linee voip flat. (connettivita' simmetrica, net > neutrality etc.) > E' una carta che ci possiamo giocare in questo momento per aumentare i nodi > e la copertura di Rete nel territorio italiano. Secondo me se si comincia dall'idea di fare un'associazione ci si può infilare in un ginepraio di premesse che non giova a ciò che secondo me prioritariamente andrebbe recuperato: l'efficienza della rete per veicolarci qualsiasi cosa, non necessariamente il traffico da e per Internet. Mi sono infatti reso conto che al momento la connettività di un nodo può andare a farsi benedire senza che nessuno se ne accorga. Per un semplice motivo: molti dei nodi, pur avendo il segnaposto verde, non sono utilizzati e, non avendo utenti, non hanno nessuno che si accorge delle prestazioni dei collegamenti o che ci tiene a migliorarle al più presto. Chi è al momento che ha già interesse all'efficienza dei collegamenti? Chi dipende da qualche collegamento per fare qualcosa. Facilmente i famosi "barboni", riprendendo l'espressione di Fish! ;-) Insomma quelli che non hanno altro accesso a Internet e campano di una zero annunciata da qualcuno... A mio avviso chi vuole che la rete cresca - o ri-cresca... - dovrebbe trovarsi un motivo per starci continuativamente e quindi avere costantemente sott'occhio lo stato dei collegamenti, almeno quelli che sono cruciali per fare quel che deve fare... fosse pure banalmente l'insieme dei nodi che lo portano al gateway per Internet più vicino. Se no ci fregiamo tutti dell'essere connessi a questa rete metropolitana, ma poi non ci facciamo niente, le prestazioni dei collegamenti rimangono quelle che sono e meno che mai ci vien voglia di stanziare tempo per sistemare i nodi. Ma se anche solo puntassimo a rendere effettivamente usabili gli storage condivisi, cioè a rendere effettivamente scaricabili quei filoni che già si vedono ma che stanno magari dietro una marea di collegamenti inefficienti? È un gioco, ma è pur sempre un punto di partenza, no? ;-) Per condividere Internet c'è tempo e a maggior ragione se lo si vuole pensare come "servizio" bisogna prima rendere affidabili ed efficienti i collegamenti. A. ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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Il giorno 13 dicembre 2016 13:30, Leonardo Maccari ha scritto: > On Tue, 2016-12-13 at 10:57 +, Darkman wrote: > > > > > > Se il tetto è di interesse collettivo, ovvero ci serve per estendere > > la rete, paghiamo noi l'attrezzatura e l'installazione, altrimenti > > il socio si compra la sua CPE e se non è in grado di far da solo (90% > dei casi), > > andiamo noi a installargliela al costo di 25 eur. > > Ok, quindi voi quando installate un nodo da qualche parte ci mettete > le radio a 5GHz per il backbone e ci associate sempre un AP a 2.4? > > Esatto, anche 2 AP se servono. > > Non tutti i soci hanno una CPE, alcuni hanno la fortuna di prendere un > segnale > > decente direttamente dai nostri AP a 2.4GHz, ce ne sono 40+ in giro. > > Non tutti però pagano la quota associativa, alcuni contribuiscono in > altro modo > > (tempo, know-how, logistica, etc). > > Ah, anche questo e' interessante. Come tenete traccia di chi > contribuisce senza quota? a mano o avete un sistema di gestione > di qualche tipo? > E' prevista dallo statuto la qualifica di socio onorario che viene concessa dal direttivo a coloro che si distinguono per meriti verso la comunità o verso l'ente stesso. In una comunità così piccola non è difficile distinguere l'altruismo genuino da quello interessato. Per il resto tutti i soci hanno gli stessi diritti/doveri. ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On Tue, 2016-12-13 at 10:57 +, Darkman wrote: > > > Se il tetto è di interesse collettivo, ovvero ci serve per estendere > la rete, paghiamo noi l'attrezzatura e l'installazione, altrimenti > il socio si compra la sua CPE e se non è in grado di far da solo (90% dei > casi), > andiamo noi a installargliela al costo di 25 eur. Ok, quindi voi quando installate un nodo da qualche parte ci mettete le radio a 5GHz per il backbone e ci associate sempre un AP a 2.4? > Non tutti i soci hanno una CPE, alcuni hanno la fortuna di prendere un segnale > decente direttamente dai nostri AP a 2.4GHz, ce ne sono 40+ in giro. > Non tutti però pagano la quota associativa, alcuni contribuiscono in altro > modo > (tempo, know-how, logistica, etc). Ah, anche questo e' interessante. Come tenete traccia di chi contribuisce senza quota? a mano o avete un sistema di gestione di qualche tipo? ciao, leonardo. > > ___ > Wireless mailing list > Wireless@ml.ninux.org > http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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Il giorno 13 dicembre 2016 13:01, Daniele Capasso ha scritto: > Per quanto riguarda il wget all'inizio dava il problema che dicevi tu, mi > è bastato specificare sia lato server che client la capacità fisica di ogni > linea ed il problema è sparito. Il file di configurazione è altamente > personalizzabile, per esempio se si usa il voip si può specificare di non > usare la linea aggregata ma di usare una connessione sola in modo da avere > bassa latenza. > Per le connessioni basta che siano identiche e la cosa funziona > perfettamente. Il mio consiglio è di prendere più connessioni adsl Telecom > commerciali pagandole meno di una business con 704kb in up e di prenderle > in fast, mi sembra che Telecom faccia pagare a parte questo servizio. > > Ok, ti sei castrato per evitare la congestione e riordinamento conseguente, questo funziona quando il provider ti offre una banda più o meno costante. Sei stato fortunato. Noi siamo un ente e non possiamo sottoscrivere contratti residenziali con Telecom, abbiamo invece sottoscritto contratti business (impresa semplice) e siamo finiti dinanzi al Corecom, perchè la linea faceva letteralmente cagare, altro che jitter. ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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Il giorno 13 dicembre 2016 12:53, Daniele Capasso ha scritto: > Il wget non posso farlo perché non uso più questa soluzione, da alcuni > mesi ho la vdsl Telecom 100 mega, che mi costa 10 volte di meno rispetto al > mio accrocchio :D > Ti posso garantire che il flusso era continuo e si scaricava senza alcun > problema, te lo possono confermare tutti i partecipanti della rete ninux > delle Marche visto che condividevo la connessione con loro. > Per Aruba se prendi 100 mega hai la flat, se prendi la porta da 1gbps hai > 25tb al mese. > > Eh si, ora costa poco, ma ormai mi conviene attendere FTTCAB. ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
Re: [Ninux-Wireless] ICaaS
Per quanto riguarda il wget all'inizio dava il problema che dicevi tu, mi è bastato specificare sia lato server che client la capacità fisica di ogni linea ed il problema è sparito. Il file di configurazione è altamente personalizzabile, per esempio se si usa il voip si può specificare di non usare la linea aggregata ma di usare una connessione sola in modo da avere bassa latenza. Per le connessioni basta che siano identiche e la cosa funziona perfettamente. Il mio consiglio è di prendere più connessioni adsl Telecom commerciali pagandole meno di una business con 704kb in up e di prenderle in fast, mi sembra che Telecom faccia pagare a parte questo servizio. Il martedì 13 dicembre 2016, Daniele Capasso ha scritto: > Il wget non posso farlo perché non uso più questa soluzione, da alcuni > mesi ho la vdsl Telecom 100 mega, che mi costa 10 volte di meno rispetto al > mio accrocchio :D > Ti posso garantire che il flusso era continuo e si scaricava senza alcun > problema, te lo possono confermare tutti i partecipanti della rete ninux > delle Marche visto che condividevo la connessione con loro. > Per Aruba se prendi 100 mega hai la flat, se prendi la porta da 1gbps hai > 25tb al mese. > > Il martedì 13 dicembre 2016, Darkman > ha scritto: > >> >> >> Il giorno 13 dicembre 2016 11:27, Daniele Capasso < >> capasso.dani...@gmail.com> ha scritto: >> >>> Ti rispondo in linea. >>> >> >> Complimenti innanzitutto. >> >> >> >>> *A che livello bondi? L3 o L7?* >>> Bondo a livello 3 usando vpn, per l'esattezza ho riadattato questo >>> progetto alle mie esigenze: http://mlvpn.readthedocs.io/en >>> /latest/linux_example.html >>> >> >> Sono un po' arrugginito, ma dovresti essere su un finto L3 trasportato >> da L7. Avevo provato ai tempi >> una cosa simile, ma era troppo inefficiente, in particolare il traffico >> di acknowledgement si raddoppiava >> e quando scaricavo mi mangiavo praticamente tutto l'upload. >> All'epoca avevamo 7Mbit/384Kbps!! L'upload non bastava per sostenere un >> flusso in entrata di 7Mbit in TCP. >> >> Avevo comunque risolto usando il tunnel più leggero possibile IP-IP, >> dal momento che l'unico determinante dei tunnel era, appunto, l'IP, presi >> una subnet. >> C'era un modulo IPTables (nth mi pare), che mi aiutava a fare round robin >> a livello >> di pacchetto, ma non potevo proporre una nerdata del genere, quindi mi >> diedi da fare >> per convincere un provider locale a fare ML-PPP. >> >> >> >>> *Che overhead hai? Per le asimettriche pesa, se mi devo mangiare tutto >>> l'upload per una manciata di ack vuoti..* >>> Intorno al 10% circa, ma si può migliorare perdendo un po di tempo a >>> configurare tutti i vari parametri, cosa che io non ho fatto, visto che di >>> default il risultato era più che accettabile. >>> >> >> Ok, 10% con payload, senza diventa molto di più. >> >> >> >>> *Quanto costa la banda del server? * >>> *Quanto costa il server?* >>> Come server ho preso un banalissimo server aruba in modo da uscire con >>> ip italiano per non avere problemi con siti tipo rai, sky ecc... >>> Le adsl costano 20€ l'una, ne ho 10. >>> Il server costa tra i 40€ e 50€ al mese perchè l'ho preso da aruba, su >>> ovh lo paghi la metà però poi hai ip estero. >>> >> >> Se ricordo bene provai anche io con aruba, parliamo del 2008/9 e la >> banda costava. Ti davano forse 5TB inclusi, >> che quando tunnellizzi diventano 2,5TB (quello che scarichi, lo carichi). >> Alla fine io li consumavamo in pochi giorni e la banda aggiuntiva non era a >> buon mercato. >> >> >> >>> *Che latenze hai?* >>> Allora io ho preso 10 adsl infostrada da 10 mega in down e 1 up perchè >>> di default sono settate in fast. Il ping verso il server è di circa 30 ms e >>> da li in poi esce con la connessione aruba che ha ping bassissimo. Diciamo >>> che da host pingo google con 40 ms di latenza. >>> >> >> Ad avercele le 10M e il fast. Noi siamo ancora con vecchie centrali ATM >> da 7Mbit. Non esiste ULL e con 20 eur >> ti paghi solo il doppino. Il massimo che si può è 7M/704k e partiamo da >> 50€ + iva l'una. >> >> Come vedete, la location per certi progetti è determinante. Vorrei vedere >> qui i professoroni circondati >> dal deserto tecnologico e culturale, altro che fibra. >> >> Per fortuna nel 2017 dovrebbe essere disponibile FTTCAB, >> finanziata con soldi pubblici ovviamente, perché è sempre una zona a >> fallimento di mercato. >> >> >> >>> *Che jitter hai? TCP impazzisce a riassemblare i segmenti e aumentare il >>> buffer non paga.* >>> Il jitter ovviamente non è zero ma a 2 che è piu che accettabile. >>> >>> Ho caricato i link alle foto dell'accrocchio e allo speedtest. >>> Come vedi partendo da 10 linee da 10 mega in down e 1 up il risultato è >>> buono. >>> >>> http://it.tinypic.com/r/246ksas/9 >>> http://it.tinypic.com/r/nh1g4/9 >>> http://it.tinypic.com/r/s6ives/9 >>> >>> >> Sarei curioso di vedere 10 secondi dell'output di un wget di un file, >> tanto per vedere se la banda >> è costante o se soffre il riassembl
Re: [Ninux-Wireless] ICaaS
Il wget non posso farlo perché non uso più questa soluzione, da alcuni mesi ho la vdsl Telecom 100 mega, che mi costa 10 volte di meno rispetto al mio accrocchio :D Ti posso garantire che il flusso era continuo e si scaricava senza alcun problema, te lo possono confermare tutti i partecipanti della rete ninux delle Marche visto che condividevo la connessione con loro. Per Aruba se prendi 100 mega hai la flat, se prendi la porta da 1gbps hai 25tb al mese. Il martedì 13 dicembre 2016, Darkman ha scritto: > > > Il giorno 13 dicembre 2016 11:27, Daniele Capasso < > capasso.dani...@gmail.com > > ha scritto: > >> Ti rispondo in linea. >> > > Complimenti innanzitutto. > > > >> *A che livello bondi? L3 o L7?* >> Bondo a livello 3 usando vpn, per l'esattezza ho riadattato questo >> progetto alle mie esigenze: http://mlvpn.readthedocs.io/en >> /latest/linux_example.html >> > > Sono un po' arrugginito, ma dovresti essere su un finto L3 trasportato da > L7. Avevo provato ai tempi > una cosa simile, ma era troppo inefficiente, in particolare il traffico di > acknowledgement si raddoppiava > e quando scaricavo mi mangiavo praticamente tutto l'upload. > All'epoca avevamo 7Mbit/384Kbps!! L'upload non bastava per sostenere un > flusso in entrata di 7Mbit in TCP. > > Avevo comunque risolto usando il tunnel più leggero possibile IP-IP, > dal momento che l'unico determinante dei tunnel era, appunto, l'IP, presi > una subnet. > C'era un modulo IPTables (nth mi pare), che mi aiutava a fare round robin > a livello > di pacchetto, ma non potevo proporre una nerdata del genere, quindi mi > diedi da fare > per convincere un provider locale a fare ML-PPP. > > > >> *Che overhead hai? Per le asimettriche pesa, se mi devo mangiare tutto >> l'upload per una manciata di ack vuoti..* >> Intorno al 10% circa, ma si può migliorare perdendo un po di tempo a >> configurare tutti i vari parametri, cosa che io non ho fatto, visto che di >> default il risultato era più che accettabile. >> > > Ok, 10% con payload, senza diventa molto di più. > > > >> *Quanto costa la banda del server? * >> *Quanto costa il server?* >> Come server ho preso un banalissimo server aruba in modo da uscire con ip >> italiano per non avere problemi con siti tipo rai, sky ecc... >> Le adsl costano 20€ l'una, ne ho 10. >> Il server costa tra i 40€ e 50€ al mese perchè l'ho preso da aruba, su >> ovh lo paghi la metà però poi hai ip estero. >> > > Se ricordo bene provai anche io con aruba, parliamo del 2008/9 e la banda > costava. Ti davano forse 5TB inclusi, > che quando tunnellizzi diventano 2,5TB (quello che scarichi, lo carichi). > Alla fine io li consumavamo in pochi giorni e la banda aggiuntiva non era a > buon mercato. > > > >> *Che latenze hai?* >> Allora io ho preso 10 adsl infostrada da 10 mega in down e 1 up perchè di >> default sono settate in fast. Il ping verso il server è di circa 30 ms e da >> li in poi esce con la connessione aruba che ha ping bassissimo. Diciamo che >> da host pingo google con 40 ms di latenza. >> > > Ad avercele le 10M e il fast. Noi siamo ancora con vecchie centrali ATM > da 7Mbit. Non esiste ULL e con 20 eur > ti paghi solo il doppino. Il massimo che si può è 7M/704k e partiamo da > 50€ + iva l'una. > > Come vedete, la location per certi progetti è determinante. Vorrei vedere > qui i professoroni circondati > dal deserto tecnologico e culturale, altro che fibra. > > Per fortuna nel 2017 dovrebbe essere disponibile FTTCAB, > finanziata con soldi pubblici ovviamente, perché è sempre una zona a > fallimento di mercato. > > > >> *Che jitter hai? TCP impazzisce a riassemblare i segmenti e aumentare il >> buffer non paga.* >> Il jitter ovviamente non è zero ma a 2 che è piu che accettabile. >> >> Ho caricato i link alle foto dell'accrocchio e allo speedtest. >> Come vedi partendo da 10 linee da 10 mega in down e 1 up il risultato è >> buono. >> >> http://it.tinypic.com/r/246ksas/9 >> http://it.tinypic.com/r/nh1g4/9 >> http://it.tinypic.com/r/s6ives/9 >> >> > Sarei curioso di vedere 10 secondi dell'output di un wget di un file, > tanto per vedere se la banda > è costante o se soffre il riassemblaggio (momenti di pausa alternati a > velocità di picco che vanno oltre la capacita dei canali fisici - buffering > - ) > > Complimenti davvero. > > ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
Re: [Ninux-Wireless] ICaaS
Il giorno 13 dicembre 2016 11:27, Daniele Capasso ha scritto: > Ti rispondo in linea. > Complimenti innanzitutto. > *A che livello bondi? L3 o L7?* > Bondo a livello 3 usando vpn, per l'esattezza ho riadattato questo > progetto alle mie esigenze: http://mlvpn.readthedocs.io/en > /latest/linux_example.html > Sono un po' arrugginito, ma dovresti essere su un finto L3 trasportato da L7. Avevo provato ai tempi una cosa simile, ma era troppo inefficiente, in particolare il traffico di acknowledgement si raddoppiava e quando scaricavo mi mangiavo praticamente tutto l'upload. All'epoca avevamo 7Mbit/384Kbps!! L'upload non bastava per sostenere un flusso in entrata di 7Mbit in TCP. Avevo comunque risolto usando il tunnel più leggero possibile IP-IP, dal momento che l'unico determinante dei tunnel era, appunto, l'IP, presi una subnet. C'era un modulo IPTables (nth mi pare), che mi aiutava a fare round robin a livello di pacchetto, ma non potevo proporre una nerdata del genere, quindi mi diedi da fare per convincere un provider locale a fare ML-PPP. > *Che overhead hai? Per le asimettriche pesa, se mi devo mangiare tutto > l'upload per una manciata di ack vuoti..* > Intorno al 10% circa, ma si può migliorare perdendo un po di tempo a > configurare tutti i vari parametri, cosa che io non ho fatto, visto che di > default il risultato era più che accettabile. > Ok, 10% con payload, senza diventa molto di più. > *Quanto costa la banda del server? * > *Quanto costa il server?* > Come server ho preso un banalissimo server aruba in modo da uscire con ip > italiano per non avere problemi con siti tipo rai, sky ecc... > Le adsl costano 20€ l'una, ne ho 10. > Il server costa tra i 40€ e 50€ al mese perchè l'ho preso da aruba, su ovh > lo paghi la metà però poi hai ip estero. > Se ricordo bene provai anche io con aruba, parliamo del 2008/9 e la banda costava. Ti davano forse 5TB inclusi, che quando tunnellizzi diventano 2,5TB (quello che scarichi, lo carichi). Alla fine io li consumavamo in pochi giorni e la banda aggiuntiva non era a buon mercato. > *Che latenze hai?* > Allora io ho preso 10 adsl infostrada da 10 mega in down e 1 up perchè di > default sono settate in fast. Il ping verso il server è di circa 30 ms e da > li in poi esce con la connessione aruba che ha ping bassissimo. Diciamo che > da host pingo google con 40 ms di latenza. > Ad avercele le 10M e il fast. Noi siamo ancora con vecchie centrali ATM da 7Mbit. Non esiste ULL e con 20 eur ti paghi solo il doppino. Il massimo che si può è 7M/704k e partiamo da 50€ + iva l'una. Come vedete, la location per certi progetti è determinante. Vorrei vedere qui i professoroni circondati dal deserto tecnologico e culturale, altro che fibra. Per fortuna nel 2017 dovrebbe essere disponibile FTTCAB, finanziata con soldi pubblici ovviamente, perché è sempre una zona a fallimento di mercato. > *Che jitter hai? TCP impazzisce a riassemblare i segmenti e aumentare il > buffer non paga.* > Il jitter ovviamente non è zero ma a 2 che è piu che accettabile. > > Ho caricato i link alle foto dell'accrocchio e allo speedtest. > Come vedi partendo da 10 linee da 10 mega in down e 1 up il risultato è > buono. > > http://it.tinypic.com/r/246ksas/9 > http://it.tinypic.com/r/nh1g4/9 > http://it.tinypic.com/r/s6ives/9 > > Sarei curioso di vedere 10 secondi dell'output di un wget di un file, tanto per vedere se la banda è costante o se soffre il riassemblaggio (momenti di pausa alternati a velocità di picco che vanno oltre la capacita dei canali fisici - buffering - ) Complimenti davvero. ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
Re: [Ninux-Wireless] ICaaS
Ti rispondo in linea. *A che livello bondi? L3 o L7?* Bondo a livello 3 usando vpn, per l'esattezza ho riadattato questo progetto alle mie esigenze: http://mlvpn.readthedocs.io/en/latest/linux_example.html *Che overhead hai? Per le asimettriche pesa, se mi devo mangiare tutto l'upload per una manciata di ack vuoti..* Intorno al 10% circa, ma si può migliorare perdendo un po di tempo a configurare tutti i vari parametri, cosa che io non ho fatto, visto che di default il risultato era più che accettabile. *Quanto costa la banda del server? * *Quanto costa il server?* Come server ho preso un banalissimo server aruba in modo da uscire con ip italiano per non avere problemi con siti tipo rai, sky ecc... Le adsl costano 20€ l'una, ne ho 10. Il server costa tra i 40€ e 50€ al mese perchè l'ho preso da aruba, su ovh lo paghi la metà però poi hai ip estero. *Che latenze hai?* Allora io ho preso 10 adsl infostrada da 10 mega in down e 1 up perchè di default sono settate in fast. Il ping verso il server è di circa 30 ms e da li in poi esce con la connessione aruba che ha ping bassissimo. Diciamo che da host pingo google con 40 ms di latenza. *Con che IP esci?* Gia risposto sopra. *Che jitter hai? TCP impazzisce a riassemblare i segmenti e aumentare il buffer non paga.* Il jitter ovviamente non è zero ma a 2 che è piu che accettabile. Ho caricato i link alle foto dell'accrocchio e allo speedtest. Come vedi partendo da 10 linee da 10 mega in down e 1 up il risultato è buono. http://it.tinypic.com/r/246ksas/9 http://it.tinypic.com/r/nh1g4/9 http://it.tinypic.com/r/s6ives/9 Il giorno 13 dicembre 2016 11:46, Darkman ha scritto: > > Il giorno 13 dicembre 2016 10:22, Daniele Capasso < > capasso.dani...@gmail.com> ha scritto: > >> Se vi può interessare io ho usato per oltre 1 anno 10 comuni adsl >> affasciandole da per me ottenendo un unico flusso pari a circa la somma >> della capacità delle linee senza avere il supporto dell'operatore ma usando >> un server in un Data Center come aggregatore. Il costo era di circa 250€ al >> mese. >> >> > > Wow, un accrocchio simile l'avevo provato con scarsi risultati i primi > tempi. > > A che livello bondi? L3 o L7? > Che overhead hai? Per le asimettriche pesa, se mi devo mangiare tutto > l'upload per una manciata di ack vuoti.. > Quanto costa la banda del server? > Quanto costa il server? > Che latenze hai? > Con che IP esci? > Che jitter hai? TCP impazzisce a riassemblare i segmenti e aumentare il > buffer non paga. > > > > ___ > Wireless mailing list > Wireless@ml.ninux.org > http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless > > ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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Il giorno 13 dicembre 2016 10:37, Leonardo Maccari ha scritto: > > > > Chiaramente negli anni i costi infrastrutturali tendono > > a contrarsi e rimangono solo i costi di gestione/banda. > > Quindi ad occhio spendete circa > - 10k di banda > - 1k di servizi > - 6.5k di hardware > - 2.5k per i costi della sede > - 2k di resto > > e prendete da 200 soci qualcosa intorno ai 21k tra servizi e > quote. Immagino che l'associato con la sua quota ed i servizi che > gli erogate (che sara' l'installazione?) si prende anche la CPE, > giusto? > > Se il tetto è di interesse collettivo, ovvero ci serve per estendere la rete, paghiamo noi l'attrezzatura e l'installazione, altrimenti il socio si compra la sua CPE e se non è in grado di far da solo (90% dei casi), andiamo noi a installargliela al costo di 25 eur. Non tutti i soci hanno una CPE, alcuni hanno la fortuna di prendere un segnale decente direttamente dai nostri AP a 2.4GHz, ce ne sono 40+ in giro. Non tutti però pagano la quota associativa, alcuni contribuiscono in altro modo (tempo, know-how, logistica, etc). ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
Re: [Ninux-Wireless] ICaaS
Il giorno 13 dicembre 2016 10:22, Daniele Capasso ha scritto: > Se vi può interessare io ho usato per oltre 1 anno 10 comuni adsl > affasciandole da per me ottenendo un unico flusso pari a circa la somma > della capacità delle linee senza avere il supporto dell'operatore ma usando > un server in un Data Center come aggregatore. Il costo era di circa 250€ al > mese. > > Wow, un accrocchio simile l'avevo provato con scarsi risultati i primi tempi. A che livello bondi? L3 o L7? Che overhead hai? Per le asimettriche pesa, se mi devo mangiare tutto l'upload per una manciata di ack vuoti.. Quanto costa la banda del server? Quanto costa il server? Che latenze hai? Con che IP esci? Che jitter hai? TCP impazzisce a riassemblare i segmenti e aumentare il buffer non paga. ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On Tue, 2016-12-13 at 10:03 +, Darkman wrote: > > > > > > > > Magari Darkman ci puo' aiutare. Quale e' il modello di costo di NECO? > > > > Il modello di costo? Boh. Io ti dico quanto costa, che è meglio. > > http://www.progettoneco.org/RendicontoConsuntivo2015.pdf Grazie! queste sono informazioni molto interessanti ed utili. > > Chiaramente negli anni i costi infrastrutturali tendono > a contrarsi e rimangono solo i costi di gestione/banda. Quindi ad occhio spendete circa - 10k di banda - 1k di servizi - 6.5k di hardware - 2.5k per i costi della sede - 2k di resto e prendete da 200 soci qualcosa intorno ai 21k tra servizi e quote. Immagino che l'associato con la sua quota ed i servizi che gli erogate (che sara' l'installazione?) si prende anche la CPE, giusto? ciao, leonardo. > I primi anni siamo andati sotto a causa di una gestione > scelleratamente troppo altruistica nei confronti dei soci, > ma ora tutto è rientrato. > > Come potete notare circa 50% del budget viene speso in connettività, > ma non credete ci sia fibra ottica o hdsl. > > Sono 8 banali linee ADSL 7M/704k affasciate con MLPPP e un kernel moddato, > visto che il supporto nativo era inefficiente. > Dubito vi siano altri accrocchi simili in Italia. > Chiaramente il provider deve supportare la cosa lato centrale e per questo > si fa pagare più della somma dei costi delle singole linee. > Noi non avevamo scelta, visto che abbiamo solo una vecchia centrale ATM > Telecom e > menomale che c'è. > Se avessimo fatto la stessa cosa nel centro-nord piuttosto che in terronia, > i costi sarebbero stati decisamente più bassi. Lì la fibra la paghi qualche > centone al mese già da anni, mentre io ho ancora in mano un preventivo di > circa 3000€/mese. > > Il resto del budget viene speso per l'infrastruttura e per le spese > fisiologiche > di una sede. > > Tutto è stato abbastanza efficientato in termini di costi, nel 2017, grazie a > Banca Etica, > porteremo a ZERO anche i costi bancari e le imposte di bollo. > > Sarebbe bello un giorno anche rendersi autonomi dal punto di vista > energetico, ma, come ho detto, > mancano le risorse umane per gestire il tutto :( > > > > > ___ > Wireless mailing list > Wireless@ml.ninux.org > http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
Re: [Ninux-Wireless] ICaaS
Se vi può interessare io ho usato per oltre 1 anno 10 comuni adsl affasciandole da per me ottenendo un unico flusso pari a circa la somma della capacità delle linee senza avere il supporto dell'operatore ma usando un server in un Data Center come aggregatore. Il costo era di circa 250€ al mese. Il martedì 13 dicembre 2016, Darkman ha scritto: > > Il giorno 12 dicembre 2016 16:50, Leonardo Maccari > ha scritto: > >> On Mon, 2016-12-12 at 17:13 +0100, Elena ``of Valhalla'' wrote: >> > On 2016-12-12 at 15:49:42 +0100, Leonardo Maccari wrote: >> > > >> > > beh *puo'* costare meno (ma bisognerebbe mettersi a fare dei conti) >> perche' >> > > offri prestazioni di base, non competitive con quelle di mercato. Non >> 50Mbps >> > > ma 1Mbps. Inoltre perche' togli il margine di profitto, che pero' e' >> pur vero >> > > che per gli ISP e' basso. >> > >> > però almeno parte dell'infrastruttura ha costi abbastanza indipendenti >> > dalla banda offerta, ed essendo piccolo su determinate cose hai costi >> > unitari maggiori perché non puoi acquistare con lo "sconto grandi >> > quantità". >> > >> > decisamente un caso di "bisognerebbe mettersi a fare i conti" >> > >> >> Magari Darkman ci puo' aiutare. Quale e' il modello di costo di NECO? >> >> > Il modello di costo? Boh. Io ti dico quanto costa, che è meglio. > > http://www.progettoneco.org/RendicontoConsuntivo2015.pdf > > Chiaramente negli anni i costi infrastrutturali tendono > a contrarsi e rimangono solo i costi di gestione/banda. > > I primi anni siamo andati sotto a causa di una gestione > scelleratamente troppo altruistica nei confronti dei soci, > ma ora tutto è rientrato. > > Come potete notare circa 50% del budget viene speso in connettività, > ma non credete ci sia fibra ottica o hdsl. > > Sono 8 banali linee ADSL 7M/704k affasciate con MLPPP e un kernel moddato, > visto che il supporto nativo era inefficiente. > Dubito vi siano altri accrocchi simili in Italia. > Chiaramente il provider deve supportare la cosa lato centrale e per questo > si fa pagare più della somma dei costi delle singole linee. > Noi non avevamo scelta, visto che abbiamo solo una vecchia centrale ATM > Telecom e > menomale che c'è. > Se avessimo fatto la stessa cosa nel centro-nord piuttosto che in terronia, > i costi sarebbero stati decisamente più bassi. Lì la fibra la paghi qualche > centone al mese già da anni, mentre io ho ancora in mano un preventivo di > circa 3000€/mese. > > Il resto del budget viene speso per l'infrastruttura e per le spese > fisiologiche > di una sede. > > Tutto è stato abbastanza efficientato in termini di costi, nel 2017, > grazie a Banca Etica, > porteremo a ZERO anche i costi bancari e le imposte di bollo. > > Sarebbe bello un giorno anche rendersi autonomi dal punto di vista > energetico, ma, come ho detto, > mancano le risorse umane per gestire il tutto :( > > > > > ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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Il giorno 12 dicembre 2016 16:50, Leonardo Maccari ha scritto: > On Mon, 2016-12-12 at 17:13 +0100, Elena ``of Valhalla'' wrote: > > On 2016-12-12 at 15:49:42 +0100, Leonardo Maccari wrote: > > > > > > beh *puo'* costare meno (ma bisognerebbe mettersi a fare dei conti) > perche' > > > offri prestazioni di base, non competitive con quelle di mercato. Non > 50Mbps > > > ma 1Mbps. Inoltre perche' togli il margine di profitto, che pero' e' > pur vero > > > che per gli ISP e' basso. > > > > però almeno parte dell'infrastruttura ha costi abbastanza indipendenti > > dalla banda offerta, ed essendo piccolo su determinate cose hai costi > > unitari maggiori perché non puoi acquistare con lo "sconto grandi > > quantità". > > > > decisamente un caso di "bisognerebbe mettersi a fare i conti" > > > > Magari Darkman ci puo' aiutare. Quale e' il modello di costo di NECO? > > Il modello di costo? Boh. Io ti dico quanto costa, che è meglio. http://www.progettoneco.org/RendicontoConsuntivo2015.pdf Chiaramente negli anni i costi infrastrutturali tendono a contrarsi e rimangono solo i costi di gestione/banda. I primi anni siamo andati sotto a causa di una gestione scelleratamente troppo altruistica nei confronti dei soci, ma ora tutto è rientrato. Come potete notare circa 50% del budget viene speso in connettività, ma non credete ci sia fibra ottica o hdsl. Sono 8 banali linee ADSL 7M/704k affasciate con MLPPP e un kernel moddato, visto che il supporto nativo era inefficiente. Dubito vi siano altri accrocchi simili in Italia. Chiaramente il provider deve supportare la cosa lato centrale e per questo si fa pagare più della somma dei costi delle singole linee. Noi non avevamo scelta, visto che abbiamo solo una vecchia centrale ATM Telecom e menomale che c'è. Se avessimo fatto la stessa cosa nel centro-nord piuttosto che in terronia, i costi sarebbero stati decisamente più bassi. Lì la fibra la paghi qualche centone al mese già da anni, mentre io ho ancora in mano un preventivo di circa 3000€/mese. Il resto del budget viene speso per l'infrastruttura e per le spese fisiologiche di una sede. Tutto è stato abbastanza efficientato in termini di costi, nel 2017, grazie a Banca Etica, porteremo a ZERO anche i costi bancari e le imposte di bollo. Sarebbe bello un giorno anche rendersi autonomi dal punto di vista energetico, ma, come ho detto, mancano le risorse umane per gestire il tutto :( ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On 2016-12-12 at 22:16:06 +, Darkman wrote: > > Certo, questo rimane: i soldi li devi prendere da qualche parte, > > non per forza soldi pubblici. > Ah beh, se riesci a farteli dare da Zuckerberg non sarebbe male :) beh, insomma, Zuckerberg di soldi per la connettività ne da in giro, ma in cambio chiede l'anima. -- Elena ``of Valhalla'' ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On Mon, 2016-12-12 at 22:16 +, Darkman wrote: > > > Non è che ci siamo accorti dell'anomalia di punto in bianco, > lo sapevamo già prima di partire che eravamo una anomalia. > Parliamoci chiaro, l'associazione la fai per organizzare la sagra del melone > o per andare in barca a vela, non certo per sopperire alle mancanze del > mercato con > una attività imprenditoriale a tutti gli effetti, seppur no-profit. > > Ora abbiamo circa 200 famiglie aderenti, non sono poche ma neanche molte, > quindi abbiamo preferito lasciare le cose come stanno principalmente per 2 > motivi: > > 1) Non ci sono i margini economici per fare impresa, anche se la cosa > sarebbe risolvibile agilmente dal momento che per noi il costo del cosiddetto > "prodotto marginale" tende a zero. In soldoni, il grosso del lavoro è stato > fatto, > basterebbe espandersi. Capisco, visto che siamo entrati in questa discussione, che ne dici di condivere il vostro modello di costo nell'altro spezzone di thread? > > 2) Non ci sono le risorse umane (e la volontà) per mandare avanti la cosa. > I fondatori/soci attivi si sono trasferiti in altre regioni o città > (lo spopolamento ormai è una triste realtà del meridione), io non sono più > Italia > e chi è rimasto ha ben altre preoccupazioni (tipo arrivare a fine mese). > Le nuove generazioni non sembrano interessate a "smanettare", quindi il > massimo > che possiamo fare è mantenere lo status quo. > OK. > > Voglio essere franco, non ci vuole un genio per capire che il saggio > legislatore > nella 383/2000 ha posto dei paletti onde evitare che le associazioni facessero > concorrenza sleale in alcuni settori, compreso quello delle telecomunicazioni. > Ma ovviamente le leggi vanno interpretate e contestualizzate, > quindi la questione è opinabile e sta cosa c'ha dato coraggio. > > Noi eravamo dei poveri disgraziati col 56k e senza un soldo bucato, altri, > invece, > da quanto ho letto e visto, forti delle loro risorse finanziarie, conoscenze > (in termini di contatti) e copertura mediatica, sono riusciti addirittura a > registrare > l'associazione (riconosciuta!) come ISP. Chissà quanti ISP-Associazioni ci > sono in Italia. > > A me, nel 2008, avrebbero semplicemente riso in faccia se avessi tentato > di fare una cosa del genere. > > Se invece sei un professorone, beh, le cose cambiano. > C'hai i pupilli che ti fanno il sito, l'amico notaio che ti fa l'atto, > il giornalaio che scrive il pezzo sul giornale (per le stesse cose che Gallia > Network > e Progetto Neco fanno da notte tempo), vuoi che ti manchi l'amico al > ministero che ti > aiuta a inquadrare la cosa? Questi sono gli ammanicamenti. > Noi siamo delle nullità a confronto :) Capisco a cosa ti riferisci, e capisco anche che nella vostra condizione attuale in cui vi mancano le forze non sia il caso di fare rivoluzioni. Penso che nel tempo le cose siano cambiate, tanto che quelli di Gallia hanno preso proprio quella strada. > Ovviamente la gran parte delle persone è abbastanza ignorante > da fermarsi alla propria tasca, quindi gratis è bello, ma solo se > funziona, non importa se sono solo 2Mbit. E' quello che è stato fatto > in alcuni comuni, dove sono state stipulate delle convenzioni con > alcuni WISP per offrire connettività a prezzi popolari (2Mbit/256K appunto). > La gente era felice, peccato che il servizio lo pagavano con le imposte locali > e, fatti i dovuti conti, non era affatto conveniente. > > Noi abbiamo dato 1 ora gratis a tutti e 24h/24h durante i periodi natalizi, > estivi > e pasquali (2 mesi all'anno). Risultato? La gente che pagava la quota > associativa > è venuta a lamentarsene. Alla fine abbiamo dovuto ridimensionare il tutto e > in casi di evidente > indigenza economica gestiamo la cosa ufficiosamente per non urtare la > sensibilità > dei paganti. Come fai sbagli. OK. > > Quindi se ho capito voi avete sempre evitato i finanziamenti pubblici > > perche' non volete dare l'impressione di essere gente che si mette > > in tasca soldi pubblici. > > E' quello che fanno praticamente tutti dalle mie parti, > come se fosse la normalità. > Apri l'ente, aspetti il bando regionale/europeo giusto e fai carne > di porco, nel frattempo ti prendi le mance dell'amministrazione locale > e fai campagna elettorale per gli uni o per gli altri a seconda delle > convenienze. > > Certo, questo rimane: i soldi li devi prendere da qualche parte, > > non per forza soldi pubblici. > > Ah beh, se riesci a farteli dare da Zuckerberg non sarebbe male :) quello non li da' nemmeno alla croce rossa... :-( Comunque quello che pensavo, piu' che farsi pagare dal pubblico in qualche forma diretta (che il pubblico non puo' neanche fare, proprio per non mettersi in concorrenza con il privato, e penso che quando hai detto 265K/512K sia esattamente la soglia per legge europea che determina un servizio di base, e quindi fuori dal mercato) era trovare delle attivita' collaterali che ti permettono di
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Il giorno 12 dicembre 2016 13:54, Leonardo Maccari ha scritto: > On Mon, 2016-12-12 at 01:00 +, Darkman wrote: > > > > se l'associazione ha come scopo quello > > > di offrire connettivita', perche' non diventare ufficialmente un ISP? > > > > Io direi perché non diventare ufficialmente una cooperativa/SRL?? :D > > > > L'associazione non può avere come scopo quello di offrire connettività > > tout court, bisogna contestualizzare la cosa, altrimenti tutti > aprirebbero > > associazioni al posto di una partita iva (c'è pure chi lo fa). > > > > Se lo fai perché lo Stato e gli operatori se ne sbattono delle zone > rurali, > > allora ok, l'associazione è la scatola giuridica meno onerosa. > > Se lo fai perché pensi di offrire un servizio migliore degli altri in un > contesto > > già servito, allora secondo me sarebbe più giusto aprirsi un'azienda e > fare l'ISP. > > > > La nostra è stata già una forzatura, perché eravamo col 56k e non > potevamo attendere > > i comodi di Telecom e neanche quelli del legislatore, a quel punto > abbiamo dovuto scegliere > > da che parte stare, con i rischi conseguenti. > > > > Secondo me un'associazione che offre connettività era e resta una > anomalia. > > Beh, questa cosa e' vera per molti altri contesti, oramai l'idea che > bisogna riappropriarsi dal basso di settori gestiti con una logica > di mercato e' diffusa. Nel vostro caso il mercato fallisce e voi vi > organizzate, in un altro caso in cui il mercato non fallisce puoi > immaginare di fare qualcosa di simile per altri motivi. > > Nel momento in cui vi siete accorti di questa anomalia, perche' > non vi siete tramutati in una cooperativa/impresa sociale? immagino > sia per l'aumento di complessita' e/o di risorse necessarie? Non è che ci siamo accorti dell'anomalia di punto in bianco, lo sapevamo già prima di partire che eravamo una anomalia. Parliamoci chiaro, l'associazione la fai per organizzare la sagra del melone o per andare in barca a vela, non certo per sopperire alle mancanze del mercato con una attività imprenditoriale a tutti gli effetti, seppur no-profit. Ora abbiamo circa 200 famiglie aderenti, non sono poche ma neanche molte, quindi abbiamo preferito lasciare le cose come stanno principalmente per 2 motivi: 1) Non ci sono i margini economici per fare impresa, anche se la cosa sarebbe risolvibile agilmente dal momento che per noi il costo del cosiddetto "prodotto marginale" tende a zero. In soldoni, il grosso del lavoro è stato fatto, basterebbe espandersi. 2) Non ci sono le risorse umane (e la volontà) per mandare avanti la cosa. I fondatori/soci attivi si sono trasferiti in altre regioni o città (lo spopolamento ormai è una triste realtà del meridione), io non sono più Italia e chi è rimasto ha ben altre preoccupazioni (tipo arrivare a fine mese). Le nuove generazioni non sembrano interessate a "smanettare", quindi il massimo che possiamo fare è mantenere lo status quo. > > > > > > > > si tratta di spendere 500€ all'anno ma a quel punto si hanno tutte > > > le coperture dovute agli ISP di trasporto, per esempio il fatto di > > > non essere responsabili delle azioni dei propri utenti. > > > > Per diventare ISP non bastano 500€ l'anno, c'è tutto il ginepraio di > oneri burocratici > > che devi gestire (la censura, i rapporti con gli organi inquirenti, etc) > e poi mi pare un'altra forzatura per una associazione, anche se c'è chi lo > ha fatto, ma ha ben altri ammanicamenti dei > > nostri. > > in che senso ammanicamenti? per diventare ISP che io sappia, bisogna > pagare, fare la burocrazia e comunicare al garante. Il resto delle > cose le devi gestire comunque, se arriva la plizia e ti chiede i log > glieli devi dare comunque, solo che se sei ISP non ci vai di mezzo > personalmente. Voglio essere franco, non ci vuole un genio per capire che il saggio legislatore nella 383/2000 ha posto dei paletti onde evitare che le associazioni facessero concorrenza sleale in alcuni settori, compreso quello delle telecomunicazioni. Ma ovviamente le leggi vanno interpretate e contestualizzate, quindi la questione è opinabile e sta cosa c'ha dato coraggio. Noi eravamo dei poveri disgraziati col 56k e senza un soldo bucato, altri, invece, da quanto ho letto e visto, forti delle loro risorse finanziarie, conoscenze (in termini di contatti) e copertura mediatica, sono riusciti addirittura a registrare l'associazione (riconosciuta!) come ISP. Chissà quanti ISP-Associazioni ci sono in Italia. A me, nel 2008, avrebbero semplicemente riso in faccia se avessi tentato di fare una cosa del genere. Se invece sei un professorone, beh, le cose cambiano. C'hai i pupilli che ti fanno il sito, l'amico notaio che ti fa l'atto, il giornalaio che scrive il pezzo sul giornale (per le stesse cose che Gallia Network e Progetto Neco fanno da notte tempo), vuoi che ti manchi l'amico al ministero che ti aiuta a inquadrare la cosa? Questi sono gli ammanicamenti. Noi siamo delle nullità a confronto :) > > > > > > > > > > > > >
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On Mon, 2016-12-12 at 17:13 +0100, Elena ``of Valhalla'' wrote: > On 2016-12-12 at 15:49:42 +0100, Leonardo Maccari wrote: > > > > beh *puo'* costare meno (ma bisognerebbe mettersi a fare dei conti) perche' > > offri prestazioni di base, non competitive con quelle di mercato. Non 50Mbps > > ma 1Mbps. Inoltre perche' togli il margine di profitto, che pero' e' pur > > vero > > che per gli ISP e' basso. > > però almeno parte dell'infrastruttura ha costi abbastanza indipendenti > dalla banda offerta, ed essendo piccolo su determinate cose hai costi > unitari maggiori perché non puoi acquistare con lo "sconto grandi > quantità". > > decisamente un caso di "bisognerebbe mettersi a fare i conti" > Magari Darkman ci puo' aiutare. Quale e' il modello di costo di NECO? ciao, leonardo. ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On 2016-12-12 at 15:49:42 +0100, Leonardo Maccari wrote: > beh *puo'* costare meno (ma bisognerebbe mettersi a fare dei conti) perche' > offri prestazioni di base, non competitive con quelle di mercato. Non 50Mbps > ma 1Mbps. Inoltre perche' togli il margine di profitto, che pero' e' pur vero > che per gli ISP e' basso. però almeno parte dell'infrastruttura ha costi abbastanza indipendenti dalla banda offerta, ed essendo piccolo su determinate cose hai costi unitari maggiori perché non puoi acquistare con lo "sconto grandi quantità". decisamente un caso di "bisognerebbe mettersi a fare i conti" -- Elena ``of Valhalla'' ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On Mon, 2016-12-12 at 15:27 +0100, Claudio Pisa wrote: > On 12/09/2016 12:26 PM, Massimiliano CARNEMOLLA wrote: > > > > E' un servizio che costera' meno rispetto a quello proposto dalle > > societa' di telecomunicazioni > > Perche' un eventuale "provider etico" dovrebbe costare meno di un > provider commerciale? I prodotti del commercio equo e solidale costano > di solito piu' dei prodotti non equi e solidali equivalenti, Banca Etica > costa piu' di molte banche "normali" e i TOMS shoes non costano meno > delle altre scarpe... > beh *puo'* costare meno (ma bisognerebbe mettersi a fare dei conti) perche' offri prestazioni di base, non competitive con quelle di mercato. Non 50Mbps ma 1Mbps. Inoltre perche' togli il margine di profitto, che pero' e' pur vero che per gli ISP e' basso. ciao, leonardo. ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On 12/09/2016 12:26 PM, Massimiliano CARNEMOLLA wrote: > E' un servizio che costera' meno rispetto a quello proposto dalle > societa' di telecomunicazioni Perche' un eventuale "provider etico" dovrebbe costare meno di un provider commerciale? I prodotti del commercio equo e solidale costano di solito piu' dei prodotti non equi e solidali equivalenti, Banca Etica costa piu' di molte banche "normali" e i TOMS shoes non costano meno delle altre scarpe... Clauz ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On Mon, 2016-12-12 at 01:00 +, Darkman wrote: > > > > 1) Gestire una associazione (che non è una persona giuridica, salvo atto > > > notarile) secondo i dettami di legge richiede molto impegno, al pari di > > > una piccola SRL, ma, al contrario di > > quest'ultima, il > > > presidente e gli organi direttivi rispondono col proprio patrimonio > > > personale in caso di problemi. Non mi sembra cosa da poco. > > > > a quali problemi ti riferisci? > > Ciao, > > l'associazione non riconosciuta opera con un autonomia patrimoniale > imperfetta (a differenza di una SRL), questo significa che coloro che > ricoprono incarichi (presidente in primis) rispondono > illimitatamente dei debiti di quest'ultima. > > Di problemi potenziali te ne potrei elencare una marea, i primi che mi > vengono in mente sono: > un socio attivo cade dalla scala e si rompe un braccio o peggio, non sei > assicurato o lo sei ma ti fregano con qualche cavillo legale > un WISPucolo locale si sente minacciato dal tuo progetto e decide di > trascinarti in qualche controversia civile/penale in cui devi resistere in > primis (anni e anni...) > il progetto fallisce e non ci sono soldi per onorare i fornitori o pagare le > penali > per enti che vengono finanziati quel tanto che basta per coprire i costi > quando "tutto va bene", è fin troppo facile andare in rosso e, a quel punto, > indovina chi paga? OK. > > se l'associazione ha come scopo quello > > di offrire connettivita', perche' non diventare ufficialmente un ISP? > > Io direi perché non diventare ufficialmente una cooperativa/SRL?? :D > > L'associazione non può avere come scopo quello di offrire connettività > tout court, bisogna contestualizzare la cosa, altrimenti tutti aprirebbero > associazioni al posto di una partita iva (c'è pure chi lo fa). > > Se lo fai perché lo Stato e gli operatori se ne sbattono delle zone rurali, > allora ok, l'associazione è la scatola giuridica meno onerosa. > Se lo fai perché pensi di offrire un servizio migliore degli altri in un > contesto > già servito, allora secondo me sarebbe più giusto aprirsi un'azienda e fare > l'ISP. > > La nostra è stata già una forzatura, perché eravamo col 56k e non potevamo > attendere > i comodi di Telecom e neanche quelli del legislatore, a quel punto abbiamo > dovuto scegliere > da che parte stare, con i rischi conseguenti. > > Secondo me un'associazione che offre connettività era e resta una anomalia. Beh, questa cosa e' vera per molti altri contesti, oramai l'idea che bisogna riappropriarsi dal basso di settori gestiti con una logica di mercato e' diffusa. Nel vostro caso il mercato fallisce e voi vi organizzate, in un altro caso in cui il mercato non fallisce puoi immaginare di fare qualcosa di simile per altri motivi. Nel momento in cui vi siete accorti di questa anomalia, perche' non vi siete tramutati in una cooperativa/impresa sociale? immagino sia per l'aumento di complessita' e/o di risorse necessarie? > > > > si tratta di spendere 500€ all'anno ma a quel punto si hanno tutte > > le coperture dovute agli ISP di trasporto, per esempio il fatto di > > non essere responsabili delle azioni dei propri utenti. > > Per diventare ISP non bastano 500€ l'anno, c'è tutto il ginepraio di oneri > burocratici > che devi gestire (la censura, i rapporti con gli organi inquirenti, etc) e > poi mi pare un'altra forzatura per una associazione, anche se c'è chi lo ha > fatto, ma ha ben altri ammanicamenti dei > nostri. in che senso ammanicamenti? per diventare ISP che io sappia, bisogna pagare, fare la burocrazia e comunicare al garante. Il resto delle cose le devi gestire comunque, se arriva la plizia e ti chiede i log glieli devi dare comunque, solo che se sei ISP non ci vai di mezzo personalmente. > > > > > > > > > 2) Dal momento in cui decidi di offrire un servizio a tutti, non importa > > > a quale prezzo o per quale fine ideale, la gente lo pretenderà h24 e > > > meglio di quello commerciale, senza alcun rispetto > > per > > > la tua abnegazione gratuita. > > > > Questa e' la cosa che in effetti ho sentito da piu' parti. Secondo te, > > se questo servizio fosse gratis, cambierebbe qualcosa? la percezione > > della gente che paga di solito e' differente da quelli che usano > > un servizio gratuito. Ovviamente il problema si sposta nel trovare il > > modo di finanziare tutto, ma ammesso di trovarlo, pensi che cambierebbe > > qualcosa? > > Gratis vuole dire semplicemente che paga qualcun altro e in genere > si tratta di fondi pubblici. > In tal caso la situazione andrebbe gestita con "le pinze", > perché se prima la gente pagava 100 eur l'anno e anche lo scemo del villaggio > aveva una vaga idea del trade-off rispetto agli operatori commerciali, ora > che la offri gratis, ovvero pagato con soldi pubblici, oltre a pretendere > il servizio, la gente potrebbe pensare che fai "carne di porco" dei soldi > che ti piovono dall'alto se le cose non vanno, visto che è un "malcostume" > piu
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> > 1) Gestire una associazione (che non è una persona giuridica, salvo atto > notarile) secondo i dettami di legge richiede molto impegno, al pari di una > piccola SRL, ma, al contrario di quest'ultima, il > > presidente e gli organi direttivi rispondono col proprio patrimonio > personale in caso di problemi. Non mi sembra cosa da poco. > > a quali problemi ti riferisci? Ciao, l'associazione non riconosciuta opera con un autonomia patrimoniale imperfetta (a differenza di una SRL), questo significa che coloro che ricoprono incarichi (presidente in primis) rispondono illimitatamente dei debiti di quest'ultima. Di problemi potenziali te ne potrei elencare una marea, i primi che mi vengono in mente sono: - un socio attivo cade dalla scala e si rompe un braccio o peggio, non sei assicurato o lo sei ma ti fregano con qualche cavillo legale - un WISPucolo locale si sente minacciato dal tuo progetto e decide di trascinarti in qualche controversia civile/penale in cui devi resistere in primis (anni e anni...) - il progetto fallisce e non ci sono soldi per onorare i fornitori o pagare le penali per enti che vengono finanziati quel tanto che basta per coprire i costi quando "tutto va bene", è fin troppo facile andare in rosso e, a quel punto, indovina chi paga? > se l'associazione ha come scopo quello > di offrire connettivita', perche' non diventare ufficialmente un ISP? > Io direi perché non diventare ufficialmente una cooperativa/SRL?? :D L'associazione non può avere come scopo quello di offrire connettività tout court, bisogna contestualizzare la cosa, altrimenti tutti aprirebbero associazioni al posto di una partita iva (c'è pure chi lo fa). Se lo fai perché lo Stato e gli operatori se ne sbattono delle zone rurali, allora ok, l'associazione è la scatola giuridica meno onerosa. Se lo fai perché pensi di offrire un servizio migliore degli altri in un contesto già servito, allora secondo me sarebbe più giusto aprirsi un'azienda e fare l'ISP. La nostra è stata già una forzatura, perché eravamo col 56k e non potevamo attendere i comodi di Telecom e neanche quelli del legislatore, a quel punto abbiamo dovuto scegliere da che parte stare, con i rischi conseguenti. Secondo me un'associazione che offre connettività era e resta una anomalia. > si tratta di spendere 500€ all'anno ma a quel punto si hanno tutte > le coperture dovute agli ISP di trasporto, per esempio il fatto di > non essere responsabili delle azioni dei propri utenti. Per diventare ISP non bastano 500€ l'anno, c'è tutto il ginepraio di oneri burocratici che devi gestire (la censura, i rapporti con gli organi inquirenti, etc) e poi mi pare un'altra forzatura per una associazione, anche se c'è chi lo ha fatto, ma ha ben altri ammanicamenti dei nostri. > > > > 2) Dal momento in cui decidi di offrire un servizio a tutti, non importa > a quale prezzo o per quale fine ideale, la gente lo pretenderà h24 e meglio > di quello commerciale, senza alcun rispetto per > > la tua abnegazione gratuita. > > Questa e' la cosa che in effetti ho sentito da piu' parti. Secondo te, > se questo servizio fosse gratis, cambierebbe qualcosa? la percezione > della gente che paga di solito e' differente da quelli che usano > un servizio gratuito. Ovviamente il problema si sposta nel trovare il > modo di finanziare tutto, ma ammesso di trovarlo, pensi che cambierebbe > qualcosa? > Gratis vuole dire semplicemente che paga qualcun altro e in genere si tratta di fondi pubblici. In tal caso la situazione andrebbe gestita con "le pinze" , perché se prima la gente pagava 100 eur l'anno e anche lo scemo del villaggio aveva una vaga idea del trade-off rispetto agli operatori commerciali, ora che la offri gratis, ovvero pagato con soldi pubblici, oltre a pretendere il servizio, la gente potrebbe pensare che fai "carne di porco" dei soldi che ti piovono dall'alto se le cose non vanno, visto che è un "malcostume" piuttosto diffuso tra le no-profit o presunte tali . (ed è anche il motivo per cui non abbiamo mai chiesto un centesimo di finanziamenti pubblici, pur avendone i requisiti ) Se vuoi darlo gratis, ok, ma a mio avviso bisognerebbe investire molto in trasparenza e comunicazione, per evitare che la cosa degeneri, tuttavia ciò non risolverebbe il problema di fondo, che è quello di offrire un servizio affidabile. Semplicemente levatevi dalla testa di offrire connettività alla gente comune e fare spallucce quando saltano i link. Va bene laggare ogni tanto, va bene pure se non si scarica alla velocità nominale, ma guai se toccate l'always-on. La gente va letteralmente fuori di testa se va off-line (io pure) e nel momento in cui vi marcherà come "servizio inaffidabile", il progetto fallisce, pure se è gratis. Il giorno 11 dicembre 2016 20:29, Leonardo Maccari ha scritto: > On Sat, 2016-12-10 at 20:11 +, Darkman wrote: > > Ciao, > > > Non vorrei smorzare gli entusiasmi con il mio intervento, > > ma è giusto che ti dia
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On Sat, 2016-12-10 at 20:11 +, Darkman wrote: Ciao, > Non vorrei smorzare gli entusiasmi con il mio intervento, > ma è giusto che ti dia una visione più realistica dei > contesti portati ad esempio, in particolare di Neco. Grazie per queste info, io le trovo molto interessanti. > > 1) Gestire una associazione (che non è una persona giuridica, salvo atto > notarile) secondo i dettami di legge richiede molto impegno, al pari di una > piccola SRL, ma, al contrario di quest'ultima, il > presidente e gli organi direttivi rispondono col proprio patrimonio personale > in caso di problemi. Non mi sembra cosa da poco. a quali problemi ti riferisci? se l'associazione ha come scopo quello di offrire connettivita', perche' non diventare ufficialmente un ISP? si tratta di spendere 500€ all'anno ma a quel punto si hanno tutte le coperture dovute agli ISP di trasporto, per esempio il fatto di non essere responsabili delle azioni dei propri utenti. > > 2) Dal momento in cui decidi di offrire un servizio a tutti, non importa a > quale prezzo o per quale fine ideale, la gente lo pretenderà h24 e meglio di > quello commerciale, senza alcun rispetto per > la tua abnegazione gratuita. Questa e' la cosa che in effetti ho sentito da piu' parti. Secondo te, se questo servizio fosse gratis, cambierebbe qualcosa? la percezione della gente che paga di solito e' differente da quelli che usano un servizio gratuito. Ovviamente il problema si sposta nel trovare il modo di finanziare tutto, ma ammesso di trovarlo, pensi che cambierebbe qualcosa? grazie, leonardo. > > 3) Nel momento in cui quei pochi soci "attivi" smettono di prestare la loro > opera perché si sono trasferiti, hanno messo su famiglia o si sono > semplicemente rotti di essere fermati per strada dallo > scemo del villaggio (associato) che ti chiede conto dei disservizi in > pubblica piazza, dovrai necessariamente pagare qualcuno per aiutarti a > mandare avanti la baracca e, a quel punto, i costi > convergeranno a quelli dei servizi commerciali. > > 4) Alla gran parte della gente non frega nulla del tuo progetto, ci stanno > dentro solo perché o non c'è alternativa o costi meno degli altri. > > Detto questo, se ti piace ancora l'idea, ho 2/3 consigli da darti: > > 1) cerca di partire con la squadra più numerosa possibile, a prescindere > dalle skills, gran parte di loro ti abbandonerà comunque negli anni e alla > fine non avrai neanche chi ti tiene una scala. > > 2) no-profit non vuol dire rimetterci, chiedi il massimo che la gente è > disposta a darti e non il minimo che serve a coprire i costi ipotizzati, > perché se vuoi far funzionare le cose dovrai > investire e non stare perennemente con l'acqua alla gola o, peggio, > anticipare soldi nell'ultimo trimestre. Se avanza qualcosa, sono certo che > avrai qualche nuova idea da sviluppare per la comunità, > un minimo di soddisfazione ci deve essere. > > 3) [opzionale] l'associazione no-profit può assumere, quando avrai raggiunto > uno stato di quiescenza, non è immorale creare un paio di posti di lavoro > part-time per qualche ragazzo volenteroso che > abbia voglia di smazzarsi la gestione. > > > Il giorno 9 dicembre 2016 11:26, Massimiliano CARNEMOLLA > ha scritto: > > On 08/12/2016 23:14, BornAgain wrote: > > > > > A Massimilià .. tante bellissime idee .. te le smazzi tu le persone > > > quando poi telefonano perchè ti hanno pagato e vogliono la rete? > > > > > > > Ma vuoi intanto che ognuno di noi abbia in casa una connessione seria con > > indirizzo statico, connettivita' nativa ipv6, voip flat e magari simmetria > > della connessione ? (niente porte filtrate > > etc.) > > > > Se non ci costituiamo in associazione figurando nei contronti della legge e > > del mercato come una persona giuridica non otterremo mai tutto cio' ! > > > > Comprare direttamente da Telecom o BeActive connettivita' a partire dalla > > VDSL da 30/3 in su fino alle simmetriche 100/100 come un'unica azienda, ti > > permette di avere vantaggi sia in termini di > > prezzi che di prestazioni. > > > > > > NECO, Noi NET, Senza Fili Senza Confini, Gallia Network etc. hanno puntato > > su questa cosa per realizzare rete (e' vero che il ns fine e' diverso da > > quello loro). > > > > Io non considero la connettivita internet al primo posto, anzi per me > > dovrebbe essere l'ultimo, ma ci dev'essere, altrimenti difficilmente si > > riesce a far crescere la Rete di sti tempi. > > > > E' un servizio che costera' meno rispetto a quello proposto dalle societa' > > di telecomunicazioni, e come ci possono essere disservizi sulle loro reti > > ci saranno anche sulla nostra e gli utenti > > prima di dire ok saranno consapevoli che ci potra' essere qualche problema > > e che il servizio non avra' alcuna garanzia di operativita' 24 ore su 24. > > > > Io nel mio tempo libero non ho problemi ad andare a risolvere questi > > problemi. > > > > > > > Inizia a fare un paio di link intanto .. > > > > >
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On 10/12/2016 11:37, Massimiliano CARNEMOLLA wrote: On 10/12/16 09:48, Elena ``of Valhalla'' wrote: ... Più che sufficiente per fare un sacco di cose, ma sicuramente non per entrare in concorrenza con i fornitori di connettività "tradizionale", che quanto a pura banda e latenza possono darti di più e/o ad un prezzo minore. Non voglio entrare in concorrenza, non voglio fare profitto, tanto spendo tanto voglio ricevere indietro. (solo le spese) Una connessione meno veloce ad un costo minore, alla gente non interessa la velocita', pur di non spendere niente si accontentano di connessione mobile a traffico (non flat). se puo servire per la discussione, alcuni miei conoscenti non sono interessati al free gratuito etc etc ma a loro va molto bene pagare 5/10 euro al mese e garantirsi di avere in tasca l'accesso tipico uozzapparo addirittura i modelli che non sono commerciali li guardano con sospetto per loro dal punto di vista pratico o ISP o muerte senza nemmeno sapere cos'è un ISP amara realtà ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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Il problema ogni volta è quello essere da solo per scoraggiarsi. Io penso che bisognerebbe creare un server vpn dove collegare i nodi anche da soli e non necessariamente deve essere con un'antenna su tetto. Creare un firmware ad-hoc che permetta di fare hotspot ... Forse un ristorante un hotel un b&b o un bar che vuole fare da solo ma con facilità installare un router che fa rete mesh e per convenienza vuole una connessione wifi per i clienti. Il 11/dic/2016 11:29, "Massimiliano CARNEMOLLA" ha scritto: > On 10/12/16 13:46, Luigi Porto wrote: > > Continuo a non capire cosa ti frena,... >> > > Ca sugnu sulu ! > ___ > Wireless mailing list > Wireless@ml.ninux.org > http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless > ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On 10/12/16 13:46, Luigi Porto wrote: Continuo a non capire cosa ti frena,... Ca sugnu sulu ! ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
Re: [Ninux-Wireless] ICaaS
Non vorrei smorzare gli entusiasmi con il mio intervento, ma è giusto che ti dia una visione più realistica dei contesti portati ad esempio, in particolare di Neco. 1) Gestire una associazione (che non è una persona giuridica, salvo atto notarile) secondo i dettami di legge richiede molto impegno, al pari di una piccola SRL, ma, al contrario di quest'ultima, il presidente e gli organi direttivi rispondono col proprio patrimonio personale in caso di problemi. Non mi sembra cosa da poco. 2) Dal momento in cui decidi di offrire un servizio a tutti, non importa a quale prezzo o per quale fine ideale, la gente lo pretenderà h24 e meglio di quello commerciale, senza alcun rispetto per la tua abnegazione gratuita. 3) Nel momento in cui quei pochi soci "attivi" smettono di prestare la loro opera perché si sono trasferiti, hanno messo su famiglia o si sono semplicemente rotti di essere fermati per strada dallo scemo del villaggio (associato) che ti chiede conto dei disservizi in pubblica piazza, dovrai necessariamente pagare qualcuno per aiutarti a mandare avanti la baracca e, a quel punto, i costi convergeranno a quelli dei servizi commerciali. 4) Alla gran parte della gente non frega nulla del tuo progetto, ci stanno dentro solo perché o non c'è alternativa o costi meno degli altri. Detto questo, se ti piace ancora l'idea, ho 2/3 consigli da darti: 1) cerca di partire con la squadra più numerosa possibile, a prescindere dalle skills, gran parte di loro ti abbandonerà comunque negli anni e alla fine non avrai neanche chi ti tiene una scala. 2) no-profit non vuol dire rimetterci, chiedi il massimo che la gente è disposta a darti e non il minimo che serve a coprire i costi ipotizzati, perché se vuoi far funzionare le cose dovrai investire e non stare perennemente con l'acqua alla gola o, peggio, anticipare soldi nell'ultimo trimestre. Se avanza qualcosa, sono certo che avrai qualche nuova idea da sviluppare per la comunità, un minimo di soddisfazione ci deve essere. 3) [opzionale] l'associazione no-profit può assumere, quando avrai raggiunto uno stato di quiescenza, non è immorale creare un paio di posti di lavoro part-time per qualche ragazzo volenteroso che abbia voglia di smazzarsi la gestione. Il giorno 9 dicembre 2016 11:26, Massimiliano CARNEMOLLA < massimili...@null.net> ha scritto: > On 08/12/2016 23:14, BornAgain wrote: > > A Massimilià .. tante bellissime idee .. te le smazzi tu le persone >> quando poi telefonano perchè ti hanno pagato e vogliono la rete? >> > > Ma vuoi intanto che ognuno di noi abbia in casa una connessione seria con > indirizzo statico, connettivita' nativa ipv6, voip flat e magari simmetria > della connessione ? (niente porte filtrate etc.) > > Se non ci costituiamo in associazione figurando nei contronti della legge > e del mercato come una persona giuridica non otterremo mai tutto cio' ! > > Comprare direttamente da Telecom o BeActive connettivita' a partire dalla > VDSL da 30/3 in su fino alle simmetriche 100/100 come un'unica azienda, ti > permette di avere vantaggi sia in termini di prezzi che di prestazioni. > > > NECO, Noi NET, Senza Fili Senza Confini, Gallia Network etc. hanno puntato > su questa cosa per realizzare rete (e' vero che il ns fine e' diverso da > quello loro). > > Io non considero la connettivita internet al primo posto, anzi per me > dovrebbe essere l'ultimo, ma ci dev'essere, altrimenti difficilmente si > riesce a far crescere la Rete di sti tempi. > > E' un servizio che costera' meno rispetto a quello proposto dalle societa' > di telecomunicazioni, e come ci possono essere disservizi sulle loro reti > ci saranno anche sulla nostra e gli utenti prima di dire ok saranno > consapevoli che ci potra' essere qualche problema e che il servizio non > avra' alcuna garanzia di operativita' 24 ore su 24. > > Io nel mio tempo libero non ho problemi ad andare a risolvere questi > problemi. > > > Inizia a fare un paio di link intanto .. >> > > > > E' dal 2013 che propongo-propongo, divulgo questa cosa agli altri, ma > nessuno e' interessato a sperimentare (anche dentro casa con un routerino > amatoriale) a mettere un nodo sopra il tetto ! > > > io ho due nodi e quelli sono rimasti. > > > A parte Claudio di Palermo in Sicilia non ho visto nessuno interessato > quotidianamente o settimanalmente a impiegare il proprio tempo libero per > sviluppare una comunita', rete wireless e sviluppo di servizi. > > ___ > Wireless mailing list > Wireless@ml.ninux.org > http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless > ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
Re: [Ninux-Wireless] ICaaS
Il giorno ven 9 dic 2016 alle 21:59 Massimiliano CARNEMOLLA < massimili...@null.net> ha scritto: > On 09/12/16 18:21, Mario Ravalli wrote: > > > > > Aggiungerei che questo discorso della società mascherata da Ninux è > > > stata già perpetrata tempo fa a Vittoria (RG) e fu motivo della > > > scomparsa di quattro nodi stabili. > > > > > > Attonna ! > > > > > > Io non voglio una partita iva per Ninux ! > > > > Non voglio fare profitto ! > > > > > > > > Vi piace da privati farvi fottere i soldi dalle societa' di > > telecomunicazioni ? > > > > > > > > Non volete Internet dentro la Rete ? > > > > > > Ok, sono anni che andate avanti co sti nodi potenziali e non li > > trasformate mai in nodi attivi ! > > > > > > > > > > > > Dov'e' la partecipazione con la comunita' per sperimentare e creare, > > migliorare delle cose ? > > > > Non c'e' ! > > > > > > Allora cancellate questi nodi potenziali dalla mappa che non servono a > > niente e abbiate il buon senso di non intervenire con parole che > > lasciano il tempo che trovano. > > > > > > Mi rivolgo proprio a voi siciliani, tirate fuori le palle invece che > > parlare a sproposito, lamentarvi e non combinare mai un cazzo ! > > > > > > > > io amo la mia regione e vorrei che progredisse anche a livello > > tecnologico, che diventasse una terra libera ! > > > > > > FANCULO ! > > ___ > > Wireless mailing list > > Wireless@ml.ninux.org > > http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless > > Continuo a non capire cosa ti frena, se lo vuoi fare fallo e amen. Modifica pure Wiki/Servizi su Ninux.org per elencare quello che stai facendo/farai con il tuo gruppo di lavoro. ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
Re: [Ninux-Wireless] ICaaS
On 2016-12-10 at 12:33:13 +0100, Mario Ravalli wrote: > On 10/12/2016 11:37, Elena ``of Valhalla'' wrote: > > * accesso ssh a più macchine dentro la rete senza > > dovergli mettere una porta non-standard diversa a ciascuna. > Questo punto è opinabile, certo è comodo ma, personalmente, tendo a non > lasciare l'ssh aperto e raggiungo tutte le macchine tramite vpn. Però > capisco anche che non tutti hanno la voglia di smazzarsi con regole e > regolette. neanche io lascio tutte le macchine raggiungibili, di ssh fondamentalmente me ne servono due: una è quella con cui arrivo alla rete di casa, l'altra è quella della macchina su cui gira gitolite. Quest'ultima viene usata non solo da me, ma anche da una manciatina di amici che hanno accesso in scrittura a qualcuno dei repo. In entrambi i casi l'accesso è solo tramite chiave (e nel mio caso — quello che oltre ad accedere a gitolite può effettivamente loggarsi — la chiave è su smartcard.) Poi ssh è un esempio, anche avere macchine diverse che offrono cose diverse tramite http(s) diventa un problema (anche quello facilmente aggirabile, ma ci si deve dedicare del tempo). > > * avere una vaga speranza di avere un indirizzo fisso senza dover pagare > > mezzo rene (e quindi fare a meno dei vari dyndns e simili). > Il secondo punto è risolviblie con quello precedente sempre che i > servizi che intendi erogare non debbano essere aperti all'uomo della > strada, e appunto, un sacco di servizi che si posson mettere su han senso se sono accessibili in qualche modo bene o male da chiunque (tipicamente al pubblico in sola lettura, a me e pochi amici in scrittura — ma non necessariamente voglio dare a questi amici accesso vpn alla mia rete di casa, anche se sono tutte persone degne di fiducia che hanno la password del wifi). Esempi: server xmpp, i vari social network distribuiti, mediagoblin-che-prima-o-poi-mi-deciderò-a-provare, il gitolite che già ho per i repository git e quant'altro. Niente che non sia aggirabile, ma con ipv6 sarebbe tutto più comodo. -- Elena ``of Valhalla'' ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
Re: [Ninux-Wireless] ICaaS
On 10/12/2016 11:37, Elena ``of Valhalla'' wrote: > non mi viene in mente niente che senza ipv6 sia impossibile, ma tante > cose che con ipv6 sarebbero molto più facili > > un paio di esempi: > > * accesso ssh a più macchine dentro la rete senza > dovergli mettere una porta non-standard diversa a ciascuna. Questo punto è opinabile, certo è comodo ma, personalmente, tendo a non lasciare l'ssh aperto e raggiungo tutte le macchine tramite vpn. Però capisco anche che non tutti hanno la voglia di smazzarsi con regole e regolette. > * avere una vaga speranza di avere un indirizzo fisso senza dover pagare > mezzo rene (e quindi fare a meno dei vari dyndns e simili). > * accedere alle parti di internet ipv6-only che per ora afaik son poche > (soprattutto tra quelle che offrono servizi), ma posson solo > aumentare. > Il secondo punto è risolviblie con quello precedente sempre che i servizi che intendi erogare non debbano essere aperti all'uomo della strada, mentre sul terzo nulla da dire, certo. Mario. signature.asc Description: OpenPGP digital signature ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
Re: [Ninux-Wireless] ICaaS
On 10/12/16 09:48, Elena ``of Valhalla'' wrote: ok, il nostro non è in una situazione ottimale, ma quando c'è il sole (perché non c'è da dimenticare che con la pioggia la velocità cala) il nostro *primo* link è sui 10Mbit quasisimmetrici, che all'incirca è quanto fornisce una qualunque adsl sfigata della zona (e ok, siamo in lombardia, che bene o male è ben coperta anche nelle zone non proprio centrali). Quali sono i link che avete ? Tra quali nodi ? Più che sufficiente per fare un sacco di cose, ma sicuramente non per entrare in concorrenza con i fornitori di connettività "tradizionale", che quanto a pura banda e latenza possono darti di più e/o ad un prezzo minore. Non voglio entrare in concorrenza, non voglio fare profitto, tanto spendo tanto voglio ricevere indietro. (solo le spese) Una connessione meno veloce ad un costo minore, alla gente non interessa la velocita', pur di non spendere niente si accontentano di connessione mobile a traffico (non flat). Ti costringono a prendere un qualcosa che la paghi poco e fa schifo o per andare bene ti devi spennare, dobbiamo offrire qualcosa secondo le esigenze che cambiano da persona a persona, anche nel tempo sulla stessa. Dove non c'e' copertura Ninux mettiamo la Rete Internet come pezza, (tra isola- isola e per accedere a quei servizi al momento assenti all'interno di Ninux) dove c'e' ninux la gente comunica con servizi liberi a la si tira fuori da si cazzo di Facebook e Whatsup. Aggiungici il fatto che se hai come primo obiettivo il fornire connettività ad internet... E' l'ultima priorita' per me ma mi sono reso conto che purtroppo ce la dobbiamo mettere. Internet ormai e' come l'acqua e' un bene necessario che non deve mancare alle persone e lo dobbiamo rendere disponibile anche gratis a quelli che non se lo possono permettere economicamente e in quelle zone dove gli operatori non vogliono investire per creare copertura. ... e cade un nodo, dovresti essere nelle condizioni di intervenire in tempi brevi per andare a ripararlo, non puoi dire "beh, questo weekend non posso, passo quello dopo". E' una roba partecipativa, niente e' garantito se non posso io potra' qualcun altro, altrimenti le lamentele lasciano il tempo che trovano, e' un altro modo per prendersi responsabilita' partecipative e collettive, per imparare a vivere all'interno di una societa' civile. mah, onestamente a me pare che quelle società si comportino in modo estremamente opinabile quando fanno pubblicità, ma una volta che si ha un contratto standard mediamente forniscano un servizio sufficiente ad un prezzo tutto sommato onesto. Manca lo Stato, perche' io privato devo essere trattato diversamente rispetto ad un'azienda ? Alcune cose potrebbero indubbiamente migliorare di molto (*coff*ipv6*coff*coff*), ma un po' capisco che puntino su quel che interessa alla maggior parte dei clienti e non a quelle che per la loro scala sono esigenze di nicchia. Questo e' cio' che mi e' stato risposto dall'assistenza Telecom quando chiedevo di fare linkare il router di loro proprieta' in dual stack lite . "E' un suo capriccio, non una sua necessita'." Ci sono 2 Reti Internet, una in Ipv4 e quella nuova in Ipv6, separate che non comunicano tra di loro. (tu non esisti per loro, loro non esistono per te) E' necessario l'accesso in Dual Stack, non e' un capriccio personale. ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
Re: [Ninux-Wireless] ICaaS
On 2016-12-10 at 10:40:05 +0100, Mario Ravalli wrote: > Son d'accordo su tutto, solo un piccolo approfondimento. Trascurando > innovazione & co., cosa faresti in particolare con ipv6 che non è già > realizzabile con ipv4 e un buon router? non mi viene in mente niente che senza ipv6 sia impossibile, ma tante cose che con ipv6 sarebbero molto più facili un paio di esempi: * accesso ssh a più macchine dentro la rete senza dovergli mettere una porta non-standard diversa a ciascuna. * avere una vaga speranza di avere un indirizzo fisso senza dover pagare mezzo rene (e quindi fare a meno dei vari dyndns e simili). * accedere alle parti di internet ipv6-only che per ora afaik son poche (soprattutto tra quelle che offrono servizi), ma posson solo aumentare. -- Elena ``of Valhalla'' ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
Re: [Ninux-Wireless] ICaaS
On 10/12/2016 09:48, Elena ``of Valhalla'' wrote: > Alcune cose potrebbero indubbiamente migliorare di molto > (*coff*ipv6*coff*coff*), ma un po' capisco che puntino su quel che > interessa alla maggior parte dei clienti e non a quelle che per la loro > scala sono esigenze di nicchia. Son d'accordo su tutto, solo un piccolo approfondimento. Trascurando innovazione & co., cosa faresti in particolare con ipv6 che non è già realizzabile con ipv4 e un buon router? signature.asc Description: OpenPGP digital signature ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On 2016-12-09 at 21:42:15 +0100, Massimiliano CARNEMOLLA wrote: > > ma non è una connessione seria, è una connessione ballerina, a velocità > > inferiori a quelle disponibili sul mercato (almeno fino a che si > > rispettano i limiti di legge sulla potenza di trasmissione), con serio > > rischio di malfunzionamenti prolungati. > > Es. una vdsl 30/3 su una rete Gigabit wireless, non penso possa dare > problemi (neanche se fosse una 100/100). il problema che vedo non è tanto sull'upstream, è sul collegamento tra nodi. ok, il nostro non è in una situazione ottimale, ma quando c'è il sole (perché non c'è da dimenticare che con la pioggia la velocità cala) il nostro *primo* link è sui 10Mbit quasisimmetrici, che all'incirca è quanto fornisce una qualunque adsl sfigata della zona (e ok, siamo in lombardia, che bene o male è ben coperta anche nelle zone non proprio centrali). Il problema poi è che in una rete mesh non hai un solo link prima di arrivare al punto connesso upstream, ne hai più di uno, la cui banda è da condividere tra tutti. Certo, l'antenna di suo potrebbe dare velocità maggiori, ma solo su distanze minori (e se le distanze sono minori hai più link per arrivare al collegamento ad internet, e ti trovi con più latenza ecc.) Più che sufficiente per fare un sacco di cose, ma sicuramente non per entrare in concorrenza con i fornitori di connettività "tradizionale", che quanto a pura banda e latenza possono darti di più e/o ad un prezzo minore. Aggiungici il fatto che se hai come primo obiettivo il fornire connettività ad internet e cade un nodo, dovresti essere nelle condizioni di intervenire in tempi brevi per andare a ripararlo, non puoi dire "beh, questo weekend non posso, passo quello dopo". In another mail nearby, Massimiliano CARNEMOLLA wrote: > Vi piace da privati farvi fottere i soldi dalle societa' di > telecomunicazioni? mah, onestamente a me pare che quelle società si comportino in modo estremamente opinabile quando fanno pubblicità, ma una volta che si ha un contratto standard mediamente forniscano un servizio sufficiente ad un prezzo tutto sommato onesto. Alcune cose potrebbero indubbiamente migliorare di molto (*coff*ipv6*coff*coff*), ma un po' capisco che puntino su quel che interessa alla maggior parte dei clienti e non a quelle che per la loro scala sono esigenze di nicchia. -- Elena ``of Valhalla'' ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On 09/12/16 18:21, Mario Ravalli wrote: Aggiungerei che questo discorso della società mascherata da Ninux è stata già perpetrata tempo fa a Vittoria (RG) e fu motivo della scomparsa di quattro nodi stabili. Attonna ! Io non voglio una partita iva per Ninux ! Non voglio fare profitto ! Vi piace da privati farvi fottere i soldi dalle societa' di telecomunicazioni ? Non volete Internet dentro la Rete ? Ok, sono anni che andate avanti co sti nodi potenziali e non li trasformate mai in nodi attivi ! Dov'e' la partecipazione con la comunita' per sperimentare e creare, migliorare delle cose ? Non c'e' ! Allora cancellate questi nodi potenziali dalla mappa che non servono a niente e abbiate il buon senso di non intervenire con parole che lasciano il tempo che trovano. Mi rivolgo proprio a voi siciliani, tirate fuori le palle invece che parlare a sproposito, lamentarvi e non combinare mai un cazzo ! io amo la mia regione e vorrei che progredisse anche a livello tecnologico, che diventasse una terra libera ! FANCULO ! ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On 09/12/16 14:10, federico la morgia wrote: Se tu nella tua zona vuoi aprirti una società e farlo puoi farlo benissimo, ma non associandoci il nome ninux. Io non voglio trarre alcun profitto. Se la banda all'ingrosso (es. 100/100) costa 800 euro al mese io percepiro' 800 euro al mese che tornero' all'azienda che mi sta offrendo il servizio di connettivita'. Io parlo di associazione, non di azienda. Tutti traeremmo benefici, soltanto dal punto di vista tecnico, che e' quello che a noi interessa. Non sono stupidaggini l'ip statico, la simmetria di banda etc... Crea, prova e vedi i risultati. Faro' in modo (con i miei nodi) di dare connettivita' libera a bassa velocita' e vediamo come va. ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On 09/12/16 13:18, Elena ``of Valhalla'' wrote: ma non è una connessione seria, è una connessione ballerina, a velocità inferiori a quelle disponibili sul mercato (almeno fino a che si rispettano i limiti di legge sulla potenza di trasmissione), con serio rischio di malfunzionamenti prolungati. Es. una vdsl 30/3 su una rete Gigabit wireless, non penso possa dare problemi (neanche se fosse una 100/100). Considera tanti accessi a 32K o piu' (accesso libero) e diversi accessi che normalmente non vanno piu' di 2-5-7 max 10mbit (non 24 ore su 24), credo sia una cosa che si possa fare. ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On 09/12/2016 14:10, federico la morgia wrote: > > Massimiliano, > > questo discorso a Roma è stato affrontato innumerevoli volte. > > Se tu nella tua zona vuoi aprirti una società e farlo puoi farlo > benissimo, ma non associandoci il nome ninux. > > Crea, prova e vedi i risultati. > > > Federico. > > > Aggiungerei che questo discorso della società mascherata da Ninux è stata già perpetrata tempo fa a Vittoria (RG) e fu motivo della scomparsa di quattro nodi stabili. Mario. signature.asc Description: OpenPGP digital signature ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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Massimiliano, questo discorso a Roma è stato affrontato innumerevoli volte. Se tu nella tua zona vuoi aprirti una società e farlo puoi farlo benissimo, ma non associandoci il nome ninux. Crea, prova e vedi i risultati. Federico. Da: wireless-boun...@ml.ninux.org per conto di Elena ``of Valhalla'' Inviato: venerdì 9 dicembre 2016 13.18.09 A: wireless@ml.ninux.org Oggetto: Re: [Ninux-Wireless] ICaaS On 2016-12-09 at 12:26:28 +0100, Massimiliano CARNEMOLLA wrote: > Ma vuoi intanto che ognuno di noi abbia in casa una connessione seria con > indirizzo statico, connettivita' nativa ipv6, voip flat e magari simmetria > della connessione ? (niente porte filtrate etc.) ma non è una connessione seria, è una connessione ballerina, a velocità inferiori a quelle disponibili sul mercato (almeno fino a che si rispettano i limiti di legge sulla potenza di trasmissione), con serio rischio di malfunzionamenti prolungati. La connettività ipv6 con indirizzo statico per me sarebbe effettivamente un vantaggio, ma sono in pochi a saperlo sfruttare, e idem le porte non filtrate. -- Elena ``of Valhalla'' ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On 2016-12-09 at 12:26:28 +0100, Massimiliano CARNEMOLLA wrote: > Ma vuoi intanto che ognuno di noi abbia in casa una connessione seria con > indirizzo statico, connettivita' nativa ipv6, voip flat e magari simmetria > della connessione ? (niente porte filtrate etc.) ma non è una connessione seria, è una connessione ballerina, a velocità inferiori a quelle disponibili sul mercato (almeno fino a che si rispettano i limiti di legge sulla potenza di trasmissione), con serio rischio di malfunzionamenti prolungati. La connettività ipv6 con indirizzo statico per me sarebbe effettivamente un vantaggio, ma sono in pochi a saperlo sfruttare, e idem le porte non filtrate. -- Elena ``of Valhalla'' ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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On 08/12/2016 23:14, BornAgain wrote: A Massimilià .. tante bellissime idee .. te le smazzi tu le persone quando poi telefonano perchè ti hanno pagato e vogliono la rete? Ma vuoi intanto che ognuno di noi abbia in casa una connessione seria con indirizzo statico, connettivita' nativa ipv6, voip flat e magari simmetria della connessione ? (niente porte filtrate etc.) Se non ci costituiamo in associazione figurando nei contronti della legge e del mercato come una persona giuridica non otterremo mai tutto cio' ! Comprare direttamente da Telecom o BeActive connettivita' a partire dalla VDSL da 30/3 in su fino alle simmetriche 100/100 come un'unica azienda, ti permette di avere vantaggi sia in termini di prezzi che di prestazioni. NECO, Noi NET, Senza Fili Senza Confini, Gallia Network etc. hanno puntato su questa cosa per realizzare rete (e' vero che il ns fine e' diverso da quello loro). Io non considero la connettivita internet al primo posto, anzi per me dovrebbe essere l'ultimo, ma ci dev'essere, altrimenti difficilmente si riesce a far crescere la Rete di sti tempi. E' un servizio che costera' meno rispetto a quello proposto dalle societa' di telecomunicazioni, e come ci possono essere disservizi sulle loro reti ci saranno anche sulla nostra e gli utenti prima di dire ok saranno consapevoli che ci potra' essere qualche problema e che il servizio non avra' alcuna garanzia di operativita' 24 ore su 24. Io nel mio tempo libero non ho problemi ad andare a risolvere questi problemi. Inizia a fare un paio di link intanto .. E' dal 2013 che propongo-propongo, divulgo questa cosa agli altri, ma nessuno e' interessato a sperimentare (anche dentro casa con un routerino amatoriale) a mettere un nodo sopra il tetto ! io ho due nodi e quelli sono rimasti. A parte Claudio di Palermo in Sicilia non ho visto nessuno interessato quotidianamente o settimanalmente a impiegare il proprio tempo libero per sviluppare una comunita', rete wireless e sviluppo di servizi. ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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Il 08/12/2016 18:54, Massimiliano CARNEMOLLA ha scritto: > Internet Connectivity as a Service > > > Si puo' implementare come Servizio all'interno della Rete Ninux. > > > Si costituisce un'associazione. > > Serve soltanto per acquistare connettivita' ipv4/ipv6 all'ingrosso, con > ip pubblici statici etc. e linee voip flat. (connettivita' simmetrica, > net neutrality etc.) > > > > Paghi un canone mensile solo per questo servizio. A Massimilià .. tante bellissime idee .. te le smazzi tu le persone quando poi telefonano perchè ti hanno pagato e vogliono la rete? Inizia a fare un paio di link intanto .. BornAgain bornagain [at] autoproduzioni.net Nodi su rete wireless comunitaria Ninux.org http://map.ninux.org/select/reggiocalbornagain/ http://map.ninux.org/select/romapandora/ ed altri .. > > > > E' una carta che ci possiamo giocare in questo momento per aumentare i > nodi e la copertura di Rete nel territorio italiano. > ___ > Wireless mailing list > Wireless@ml.ninux.org > http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
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Internet Connectivity as a Service Si puo' implementare come Servizio all'interno della Rete Ninux. Si costituisce un'associazione. Serve soltanto per acquistare connettivita' ipv4/ipv6 all'ingrosso, con ip pubblici statici etc. e linee voip flat. (connettivita' simmetrica, net neutrality etc.) Paghi un canone mensile solo per questo servizio. E' una carta che ci possiamo giocare in questo momento per aumentare i nodi e la copertura di Rete nel territorio italiano. ___ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless