Pol Hallen wrote: > e' possibile impostare in grub l'avvio di immagini (iso) tipo gparted, > ultimate boot cd, trinity rescue, etc.? (immagini chiaramente che > vengono gestite dalla ram)
Prendi quanto segue con beneficio d'inventario, ho studiato qualcosa sul processo di boot, ma può benissimo essere che qui di seguito ci siano scritte un sacco di stupidaggini. Le immagini ISO bootabili hanno il loro bootmanager (tipicamente isolinux), e *devono* usare quello per fare il boot a causa di limitazioni tecnologiche del BIOS dei PC che sostanzialmente vede il CDROM come fosse un floppy disk (!). Non puoi farle partire da GRUB, perché grub può solo passare il controllo ad un altro bootloader (con l'opzione chainloader), ma non ad un altro bootmanager. Infatti GRUB si aspetta sempre un numero di partizione ed i CDROM non sono partizionabili. Secondo me l'unica possibilità (sempre che funzioni) è trattare le ISO come fossero partizioni contenenti altri sistemi operativi, quindi con l'opzione chainloader come si fa con le partizioni windows, in modo che GRUB passi il controllo ad isolinux copiando la ISO su una partizione dell'hard disk formattata ISO9660 (ovvero fare un dd dalla iso alla partizione dell'hard disk). Tuttavia in questo modo perdi tutta la comodità e comunque dubito che possa funzionare, visto che isolinux integra anche un bootmanager. Certo che in teoria ci dovrebbe essere la possibilità di farlo (ovvero di fare un hack sul codice di GRUB) in modo che, sapendo in che punto del CDROM inizia la parte di codice del bootloader di isolinux (quindi testando esattamente quale versione di isolinux c'è sul cd), GRUB carichi in ram quel codice passi ad eseguire direttamente quello, aggirando il bootmanager di isolinux, e passando in qualche modo al bootloader le informazioni che necessita e che avrebbe altrimenti ottenuto dal suo bootmanager... e se sul CD non c'è isolinux ma qualche altro bootmanager? La questione si fa quantomai complicata. La soluzione elegante che vedrei sarebbe un'interfaccia di comunicazione fra un generico bootmanager ed un generico bootloader, cosa che probabilmente è realizzabile via software senza intervento del BIOS attraverso: * un parametro per il kernel * un modulo del kernel che, a fronte di quel parametro, si occupi di avviare il bootloader in questione dopo che il kernel di linux è già stato caricato, sostituendo ovviamente all'immagine di Linux che c'è già in ram qualsiasi altra cosa venga caricata facendo il boot della nuova unità. Questo permetterebbe di fare il boot di qualsiasi filesystem ovunque esso si trovi, indipendentemente dal fatto che il BIOS lo supporti o meno, basta che sia raggiungibile attraverso il kernel di linux (eventualmente anche con rootfs montato), quindi si potrebbe anche fare direttamente il boot dell'immagine ISO di Lenny pubblicata su webdav senza nemmeno scaricarla in locale (almeno non prima di fare il boot). Oppure fare il boot di un CD in un lettore esterno collegato via parallela su adattatore PCMCIA infilato in un brigde su PCI, roba che il BIOS non si sogna nemmeno di supportare. Perché il tutto possa funzionare sia il bootloader sia il bootmanager devono essere compatibili con questa ipotetica interfaccia di comunicazione, la quale ad oggi non esiste se non nella mia testa... però sarebbe bello se esistesse! "DELIRIO" potrebbe essere il nome di questa nuova cosa, che sta per "Delirio Enhanced LInux-based Remote Initialization Overlay". La facciamo? Lucio. -- Virtual Bit di Lucio Crusca via Isonzo, 5 - 10069 Villar Perosa (TO) - Italy http://www.sulweb.org -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a [EMAIL PROTECTED] con oggetto "unsubscribe". Per problemi inviare un email in INGLESE a [EMAIL PROTECTED] To UNSUBSCRIBE, email to [EMAIL PROTECTED] with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact [EMAIL PROTECTED]