in data 29/10/2001, hai scritto: >Un'altra cosa, traducendo le descrizioni dei pacchetti, a mio >parere si và a colmare una lacuna quando il più è già fatto. >Mi spiego meglio, quando mi sono avvicinato a Debian sono andato >sul sito, convinto della bontà della distribuzione, sono andato >alla pagina contenente le istruzioni per l'installazione ...... >sorpresa, da come vedo sembra che il Finlandese, il Ceco, lo >Slovacco e il Croato sembrino lingue più comuni dell'Italiano. In >pratica, il manuale per l'installazione loro lo hanno, noi no.
partendo da quanto fatto da eugenia franzoni ne ho tradotto buona parte (anche se devi calcolare che e` un work in progress, ad es. dalla traduzione di eugenia erano cambiate parecchie cose), pero` sono fermo alla consegna, non si capisce chi sia il responsabile, ho provato a chiedere qua e la` come fare, aspetto risposte da un po' e intanto sono passato ad altro... >1 Manuali in Italiano, che tutto sommato non invecchiano e se lo > fanno questo accade nel giro di anni, non mesi come per i > pacchetti; > >2 Pagine man e documentazione specifica con priorità per certi > programmi. > >Magari con obiettivi prefissati tipo una Debian completa da console >e quindi traduzioni di documentazione di programmi come Emacs o >Vi, fetcmail, Procmail, Mutt, Bind, Samba, Lynx, Apache, insomma i >programmi più usati. sono traduzioni che non credo rientrino nell'ambito di debian-it, a es. il manuale di emacs era stato tradotto (in parte) da matteo ianeselli del lug di trento (a memoria, basta controllare) mentre per le pagine man c'e` un progetto, praticamente in stasi, di cui trovi rif. sulle pagine ildp quanto ad apache, bind o utilizzi evoluti di samba sarebbe meglio conoscere l'inglese, se non altro per problemi di sicurezza, e ci sono vari doc che se ne occupano gia` a livello base (es. l'howto di mrshark) -- saluti f.riccardo