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In effetti stiamo usando strumenti diversi da quello al quale ti
riferisci, ma non è detto che le cose non cambino. In questi giorni,
nella lista di coordinamento i18n si sta proprio discutendo di una
gestione centralizzata delle traduzioni. Tra l'altra si parla anche di
XLIFF e di omegaT.
Ciao,
Giuseppe
***
Bene, la cosa si potrebbe fare interessante allora.
Nel progetto per la localizzazione di OOo a cui collaboro stiamo usando OmegaT e
in passato abbiamo usato l'Editor XLIFF del progetto OLT in collaborazione con la Sun.
Credo sia un metodo molto valido per gestire le traduzioni di progetti molto
dinamici come
quelli che riguardano il software libero. Soprattutto per l'aggiornamento delle traduzioni
sarebbe molto comodo avere a disposizione delle memorie di traduzione e dei glossari su cui
fare affidamento: la qualità delle traduzioni e l'omogeneità dei testi prodotto credo ne
risentirebbe positivamente.
Oltretutto, il lavoro di traduzione del sito Debian sembra piuttosto complesso e di sicuro lo
è per chi come me non è particolarmente ferrato nell'utilizzo di certi strumenti (cvs e script vari).
Semplificando il processo traduttivo grazie all'utilizzo di strumenti come i CAT citati sopra
potrebbero essere coinvolti molti più volontari che magari, come me, hanno una formazione più
linguistica che tecnico-informatica.
Proverò a seguire un po' le discussioni su i18n.
Grazie di nuovo,
Ale.
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