A mio avviso si può parlare quanto si vuole, trovarci più o meno d'accordo,
ma di base c'è un concetto di libertà per il quale nessuno si dovrebbe
erigere a giudice delle scelte altrui, ad eccezione - ovviamente - di casi
di violazioni di diritti e licenze, che in ogni caso hanno i loro "fori" di
sandro, i tuoi interventi si leggono sempre con estremo piacere!
hai nelle prime righe usato l'aggettivo "etica" che io evito di utilizzare
per non dovere eventualmente essere costretto a sostenere una discussione
filosofica in cui si distingue tra "etica" e "morale" (sostantivi) e non ho
più la
Condivido pienamente il punto di vista di Andrea e Sandro.
Maxi
Il giorno 16 giugno 2016 12:35, ha scritto:
> On Thu, 16 Jun 2016 10:15:41 +0200, andrea antonello wrote:
>
>> Io sviluppo software open source da tanti anni perche' mi da
>> liberta' assoluta.
>> E se lo volessi
On Thu, 16 Jun 2016 10:15:41 +0200, andrea antonello wrote:
Io sviluppo software open source da tanti anni perche' mi da
liberta' assoluta.
E se lo volessi davvero, avrei anche la liberta' di non restituire
nulla, se la licenza me lo permette.
Se poi fossi uno che mantiene diversi progetti e mi
Condivido in toto quanto detto da Antonello. Non credo ci fosse malafede
nella richiesta di Paolo, ma le parole hanno in peso, e vanno soppesate,
soprattutto per le conseguenze che possono avere. In nessun caso la fretta
o la mancanza di tempo giustificano i toni utilizzati.
Saluti,
Carlo
>
> Questo tavolo coinvolge molte realtà imprenditoriali italiane (persone
> fisiche e società) che operano in questo campo e che desiderano in qualche
> modo dare evidenza ai volori di condivisione e collaborazione del software
> (g)fos.
Ah e la partecipazione al tavolo è aperta, se interessati
Sorry for eventual cross-posting.
The University of Applied Sciences and Arts of Southern Switzerland
(SUPSI), active in the fields of natural and built environments, economics,
technological innovation, applied art, social work and healthcare, learning
and education, theatre and music, opens a
Roberto Marzocchi wrote
> Siamo ovviamente perfettamente d'accordo che le aziende che operano in
> ambito GFOSS debbano contribuire in qualche modo. Personalmente non sono
> però d'accordo sul fatto che usare uno specifico applicativo, mi
> obblighi a contribuire a quell'applicativo specifico.
Ciao Amedeo,
[...]
> Sono abbastanza combattuto, ma secondo me invece può starci l'invito
> pubblico anche se non è un invito generico ma diretto. Il modo sembra
> brusco ma magari è colpa del poco tempo che uno può dedicare a
> scrivere la risposta. Spesso in una mail ci capita di immaginare un
Buongiorno a tutti,
non so se la mailing list sia lo strumento più adatto per questo tipo di
post. Per esempio non credo lo sia per farsi pubblicità, ma la domanda
di Giuseppe che ha aperto questo post, poi degenerato a causa della mia
risposta, era piuttosto esplicita ("Potreste indicarmi
Ciao a tutti, premetto che secondo me questo thread meritava risposta
in privato, oppure nelle mail promozionali del venerdì (che mi sembra
funzionino benino)
Il 15 giugno 2016 21:49, G. Allegri ha scritto:
> Quoto Andrea, che ha preceduto un mio commento che sarebbe stato
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