Questo lo avanzavi da 'na vita... ed era gia' pronto, bastava solo spedirlo 
:-(
Mi sono intrippata troppo con Linux, da quando mi funziona il modem... troppo 
bello!!!
Con un attimo di calma sistemiamo anche da te.

-- 
Arwan
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\uc1\pard\fi135\qj\cf1\lang1040\ulnone\f0\fs28\'c8 \cf0 stato due giorni fa che un po\rquote  per caso e un po\rquote  per abitudine mi \cf1 trovai (direi di controllare i tempi: visto il seguito, al posto di e' metterei un fu) \cf0 a passare per il Campo dell\rquote Arsenale; era pomeriggio tardi, o forse sera presto; in ogni modo, era il crepuscolo. Uno di quei crepuscoli come si vedono a Venezia in primavera, quando l\rquote aria \'e8 limpida e le stelle si lasciano trovare nel cielo ancora celeste. Poi la luce diminuisce ulteriormente ed il grande sfondo del cielo prende, istante dopo istante, tutti i toni del blu senza aver mai la minima sfumatura rossa. \ldblquote\'c8 il vapore\rdblquote  mi direbbe un pensiero \ldblquote\'e8 il vapor acqueo che d\'e0 i toni rossi al cielo del tramonto\rdblquote . \ldblquote Le diverse gradazioni di blu\rdblquote  sentenzierebbe un altro pensiero \ldblquote sono date dallo stesso colore con diversi gradi di saturazione\rdblquote . Per\'f2, in una di quelle serate, quando il cielo diventa cos\'ec blu, e quando le stelle si stagliano in quel modo, e lasciano riconoscere le costellazioni come se fossero disegnate su una carta, meglio ancora, come se fossero le lampadine del presepio dei Frari, ecco, in quei momenti a pensieri di quel genere non si fa neanche caso, e si rimane assorti a fissare l\rquote intensit\'e0 di quelle luci, la decisione di quei toni, talmente marcati da sembrare irreali.\fs24\par
\pard\fi135\qc\fs28 Nel Campo dell\rquote Arsenale, per\'f2, al blu del cielo si contrappongono le mura in mattoni che, cingendo tutt\rquote intorno l\rquote antico opificio, confluiscono proprio in quel punto per chiudersi intorno alle due grandi porte, quella di terra, sottolineata dal suo complicato portale marmoreo, e quella d\rquote acqua, inquadrata dalle due torri. Il luogo non \'e8 mai affollato, \cf1 ed (anche a me piace mettere la d prima delle vocali, ma ormai si tende ad evitare, lasciandola solo se la vocale e' la stessa -ad altri, ed ecco...) \cf0 anzi il percorso pi\'f9 seguito attraversa diagonalmente lo slargo, lasciandone una buona met\'e0 in disparte. \cf1 Fu cos\'ec che\cf0 , guidato dalle luci scemanti del cielo, \cf1 mi trovai (OK se hai messo fu all'inizio, cambiali se hai scelto la formula e' - mi sono trovato; occhio che stia bene cono tutti il seguito!) \cf0 a soffermarmi in quell\rquote angolo dove il campo si conclude in una estremit\'e0 fra due canali, e dove, abbassando lo sguardo dall\rquote immenso fondale del cielo, lo si posa su quello del muro merlato che proprio l\'ec si conclude in una torre. E muro e torre si sottraggono al contatto dell\rquote osservatore e del suolo emergendo direttamente dall\rquote acqua dello stretto ma inaccessibile canale.\fs24\par
\pard\fi135\qj\fs28 Tante volte ero passato per quel luogo, e tante volte la sera, trascurando di soffermarmi un po\rquote  per la fretta, un po\rquote  per il fastidio verso una illuminazione artificiale che, con un certo spreco di lampade elettriche sguaiate piazzate qua e l\'e0, pretende di sottolineare le zone principali dell\rquote opera muraria e delle sue decorazioni. Ma quella sera la luce del cielo era talmente potente e ben scandita nei suoi toni blu da rendere abbastanza irreale e poco credibile gi\'e0 la scena naturale; in quelle condizioni farsi catturare anche dall\rquote illuminazione artificiale e dai suoi effetti non era disonorevole, almeno cos\'ec giudicai. \cf1 Fu allora in queste circostanze che (struttura un po' complessa, e per di pi\'f9 ripeti la struttura \ldblquote fu...\rdblquote  che, alla lunga, appesantisce) \cf0 potei osservare quella sarabanda di figure che si agitano e si stagliano con le loro ombre; forse la parola \ldblquote osservare\rdblquote  non si addice a chi si sia fatto catturare in simile modo l\rquote attenzione dall\rquote ambiente circostante, ma in ogni caso riflettei, o colsi senza riflettere, o credetti di cogliere pur riflettendo, sul senso di quella scenografia che si presentava a prima vista come barocca, ma forse di barocco ha lo spirito, mentre le forme appartengono agli ambiti geografici e storici pi\'f9 diversi. \cf2 Ed in effetti i quattro leoni greci che con atteggiamenti diversi osservano i paraggi, dopo aver contemplato le acque egee per secoli; le statue di maniera che si agitano sulla balaustra esibendo spade, tridenti, bilance; il busto di Dante, arcigno com'\'e8 sua consuetudine, che spia i passanti dalla sua nicchia; le targhe, le lapidi, i quadranti di orologi, le inferriate, le cornici, le sagome marmoree; tutti quegli orpelli sono paccottiglia che la storia ha depositato in quel luogo, come sedimenti di epoche diverse, ciascuno con i suoi resti di organismi casualmente abbandonati da vicende tumultuose, o furono forse disposti in bell\rquote ordine per produrre effetti, impressioni, o addirittura per recitare con garbo una parte ben studiata? \cf0 Ma questa parte in cosa dovrebbe consistere? E chi l\rquote avrebbe mai pensata? Certo, arricchire di figure simboliche lo sfarzoso accesso all\rquote Arsenale, il simbolo della potenza eccetera eccetera eccetera, come reciterebbe qualunque guidina acquistabile da qualunque turista in qualunque edicola per pochi spiccioli. Ma il busto di Dante, e la targa che lo riferisce all\rquote esodo degli istriani dopo la seconda guerra mondiale: chi avrebbe potuto immaginare che la facciata dell'Arsenale veneziano si sarebbe potuta arricchire anche di questo simbolo fondendolo cos\'ec bene con gli altri gi\'e0 presenti per altre ragioni in altri contesti storici? \cf3 Ecco, forse l\rquote accumulo e la sedimentazione di simboli e richiami ad altre storie, protratti per secoli, attuati nonostante l\rquote indifferenza di tanti, a cominciare dai visitatori pi\'f9 scrupolosi e documentati; questa fusione di immagini che prendono consistenza reale grazie ad una parete di mattoni che si leva da una striscia d\rquote acqua e si protende verso il cielo attendendo pazientemente ch\rquote esso si colori di blu; questi segnalibri del pensiero e delle storie umane che si accavallano e fondono i loro significati; forse tutto questo si trova l\'e0 disposto in quel modo perch\'e9 qualcuno di noi, in una serata in cui il cielo \'e8 blu, possa scoprire che essi narrano un\rquote altra storia, che riprende e supera le altre che gi\'e0 conoscevamo, e possa rimanere incantato cercando di strapparne indizi e frammenti a quelle pietre silenziose e sornione, ed alla fine possa reputarsi soddisfatto di averne ricavato una vaga idea, una risposta pi\'f9 dubitativa ed enigmatica della domanda che l\rquote aveva provocata.\par
\par
\cf4\i Dovresti scrivere piu' spesso, e magari cimentarti in qualcosa di "compiuto". Le atmosfere che riesci ad evocare sono molto belle, ed anche l'articolarsi dei pensieri e' ben sviluppato. Usi in strutture complesse con frasi lunghe (io preferisco invece la semplicit\'e0 dei brevi periodi), ma questo non disturba, anzi, e cio' e' un grande pregio - niente sbrodolamenti che appesantiscono la lettura.\par
Che non ci fosse "storia" me l'avevi detto, pero' e' un peccato...\cf0\i0\fs24\par
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