Quello che li caratterizza e' la sostanziale codardia di
chi provoca la morte e la sofferenza non con le proprie mani, ma
attraverso una catena di comando che conferma la propria "autorita'". Nel
1946 i giudici del tribunale di Norimberga che processarono i capi nazisti
per crimini di guerra non lasciarono dubbi su quelli che ritennero i piu'
gravi crimini contro l'umanita'. Il piu' grave era invadere senza essere
provocati uno stato sovrano che non costituisce alcuna minaccia per la
propria patria. Poi veniva l'uccisione di civili, per la quale la
responsabilita' ricadeva sulla "piu' alta autorita'".
Blair sta per commettere entrambi questi crimini, per i
quali non ha lo straccio di un mandato delle Nazioni Unite da momento che
gli ispettori in Iraq non hanno trovato "un cavolo" (parole loro). Come
chi sedette al banco degli imputati a Norimberga, non ha neppure alcun
mandato democratico. Sfruttando un'arcaica "prerogativa reale", prima di
spedire 35.000 soldati, marina e aviazione nel Golfo non ha consultato il
Parlamento o il suo popolo; ha invece consultato una potenza straniera, il
regime di Washington.
Non eletto nel 2000, il regime di Washington sotto George
W. Bush e' ormai totalitario, nelle mani di una cricca di fanatici dei
quali non facciamo che leggere delle ambizioni di "guerra infinita" e
"dominio dell'intero spettro". Il mondo intero conosce i loro nomi: Bush,
Rumsfeld, Rice, Wolfowitz, Cheney, Perle e Powell il finto liberale. Il
discorso di Bush sullo Stato dell'Unione ieri sera faceva tornare alla
mente quell'altro grande momento, nel 1938, quando Hitler convoco' i suoi
generali e disse loro: "Voglio la Guerra". E loro gliela diedero.
Riferendosi a Blair come nient'altro che un "cagnolino" gli
si permette di distanziarsi da crimini come l'assassinio di uomini, donne
e bambini iracheni innocenti per i quali ne dovra' invece condividere la
responsabilita'. Blair rappresenta la piu' pericolosa di politica
dell'appeasement che l'umanita' abbia conosciuto dagli anni '30. L'attuale
governo americano e' il Terzo Reich dei nostri tempi, ma questa
definizione non deve farci dimenticare che comunque non hanno fatto che
accelerare piu' di mezzo secolo di continuo terrorismo di stato a stelle e
striscie: dalle bombe atomiche cinicamente sganciate sul Giappone per
segnalare la propria nuova potenza alle dozzine di nazioni invase
direttamente o attraverso stati clienti per devastarne la democrazia
dovunque collidesse con interessi americani, come la voracita' per risorse
globali tipo il petrolio.
La prossima volta che sentite Blair, Straw o Bush parlare
di "portare la democrazia al popolo dell'Iraq", ricordatevi che e' stata
la CIA a consegnare Baghdad al partito Ba'ath, dal quale e' emerso Saddam
Hussein. "Quello e' il mio golpe preferito", ha dichiarato l'agente della
CIA responsabile. E la prossima volta che sentite Blair e Bush parlare di
"pistola fumante" a proposito dell' Iraq, chiedetevi come mai il governo
statunitense ha confiscato le 12.000 pagine della Dichiarazione sugli
Armamenti irachena, sostenendo che conteneva "informazioni riservate" che
avevano bisogno di "qualche taglio".
Riservate, eccome. La documentazione originaria consegnata
dagli iracheni elencava 150 compagnie americane, britanniche e di varie
altre nazioni che hanno fornito all'Iraq tecnologie nucleari, chimiche e
belliche, spesso attraverso transazioni illegali. Nel 2000 Peter Hain,
l'allora Ministro degli Esteri inglese, ha bloccato una richiesta
parlamentare per la pubblicazione dell'intera lista delle compagnie
britanniche che avevano violato la legge. Non ne ha mai spiegato il
perche'.
Come reporter di molte guerre mi rendo conto che discorsi
come questi sembrano quasi astratti, parte di un'abnorme partita di
scacchi che non ha alcun rapporto con la vita della gente. Ma sono le piu'
vivide immagini che porto con me a stabilire questo rapporto. Sono il
risultato finale degli ordini dati da lontano da tipi come Bush e Blair,
che non vedono mai, ne' avrebbero mai il coraggio di vedere, l'effetto
delle loro azioni sulla vita di tutti i giorni: le LORO mani coperte di
sangue.
Bastano un paio di esempi. Nell'attacco all'Iraq verranno
usate ondate di bombardieri B52. In Vietnam, dove l'invasione americana
negli anni '60 ha causato piu' di un milione di vittime, vidi in
un'occasione tre grappoli di bombe curvare nel cielo, sganciate da una
formazione di B52 invisibile al di sopra delle nuvole. Quel giorno vennero
sganciate circa 70 tonnellate di esplosivo in uno schema che veniva
chiamato "a scatola" (long box, termine militare per un bombardamento a
tappeto). Si dava per scontato che tutto cio' che si trovasse nella
"scatola" fosse distrutto.
Quandi raggiunsi un villaggio che si trovava nella
"scatola", la strada era diventata un cratere. Scivolai sul garretto
mozzato di un bufalo e caddi in un fossato colmo degli arti recisi e dei
corpi dei bambini che erano stati scaraventati in aria dall'esplosione. La
loro pelle si era ripiegata all'indietro, come pergamena, rivelando vene e
carne bruciata che trasudava sangue, mentre i loro occhi, intatti,
continuavano a fissare il vuoto. Una piccola gamba era stata contorta a
tal punto che il piede sembrava spuntare dalla spalla.
Vomitai.
Faccio apposta ad essere esplicito. Questo e' quello che
vidi, e in molte occasioni; eppure perfino in quella "guerra in diretta"
non notai mai immagini di queste tragiche contorsioni in televisione o sui
giornali. Le vidi soltanto appese ai muri delle agenzie di stampa a
Saigon, come in una specie di galleria degli orrori.
Alcuni anni piu' tardi mi capitava ancora di incontrare
bambini vietnamiti orribilmente deformi, in villaggi che l'aviazione
americana aveva cosparso di un erbicida noto come agente Orange. Era stato
vietato negli Stati Uniti, dal momento che conteneva diossina, il veleno
piu' mortale che si conoscesse. E questa tremenda arma chimica, che gli
appassionati di luoghi comuni oggi chiamerebbero arma di distruzione di
massa, e' stata scaricata su quasi meta' del Vietnam del Sud.
Oggi, con il veleno che continua a infettare acqua, terra e
cibo, i bambini continuano a nascere senza palato, senza mento, senza
scroto, o morti. Molti hanno la leucemia. Questi bambini non venivano
mostrati nei notiziari di allora: le loro immagini, le prove di quei
crimini enormi, erano troppo orrende perfino per essere appese a un muro.
E oggi, beh, oggi e' acqua passata.
Questa e' la vera faccia della guerra. Ce la faranno vedere
via satellite quando l'Iraq verra' attaccato? Io ne dubito.
Quando mi sono recato in Iraq due anni fa quei bambini del
Vietnam mi sono tornati davanti agli occhi. Una pediatra mi ha mostrato
reparti ospedalieri per bambini similmente deformi: un fenomeno di cui non
vi era traccia prima della guerra del Golfo del 1991. Teneva un album con
le fotografie di quelli che erano morti, i loro chiari sorrisi su piccoli
visi ingrigiti. Di tanto in tanto si voltava per asciugarsi le
lacrime.
Piu' di 300 tonnellate di uranio impoverito, un'altra arma
di distruzione di massa, sono state sparate dall'aviazione e
dall'artiglieria americane e forse anche dagli inglesi nel 1991. Molti
proiettili erano composti da uranio solido il quale, se inalato o
ingerito, provoca il cancro. In una terra dove la polvere trasporta di
tutto, turbinando tra mercati e cortili, i bambini sono particolarmente
vulnerabili. Sono 12 anni che all'Iraq vengono negate attrezzature
specialistiche che permetterebbero ai suoi ingegneri di decontaminare le
regioni meridionali bombardate. Vengono loro negati anche strumenti e
medicine in grado di identificare e trattare il cancro che, secondo alcune
stime, colpira' quasi meta' della popolazione del sud del paese.
Il novembre scorso il parlamentare Jeremy Corbyn ha chiesto
ad Adam Ingram, Sottosegretario alla Difesa, quali scorte di armi
all'uranio impoverito fossero in possesso delle forze britanniche di
stanza in Iraq. E la risposta e' meccanicamente stata: "Mi riservo di non
divulgare tali dettagli in base alla Prima Eccezione del Codice Operativo
sull'Accesso ad Infomazioni Governative."
Facciamo chiarezza su cio' che l'aggressione di Bush e
Blair significhera' per i nostri simili, esseri umani in una nazione gia'
indebolita da un embargo diretto da Stati Uniti e Gran Bretagna e
destinato non a Saddam Hussein ma ai civili, ai quali vengono negati
perfino i vaccini per bambini. La settimana scorsa il Pentagono ha
annunciato tranquillamente che intende devastare l'Iraq "fisicamente,
moralmente e psicologicamente" facendo piovere sui suoi abitanti 800
missili Cruise in due giorni.
Questo significa piu' del doppio dei missili lanciati
durante l'intera Guerra del Golfo. Un consulente militare di nome Harlan
Ullman ha riferito alla televisione americana: "Non ci saranno luoghi
sicuri a Baghdad. Come intensita' finora non e' mai stato visto ne'
considerato niente di simile."
La strategia e' nota come Shock and Awe ("Stupore e
Sgomento") e Ullman apparentemente ne e' il fiero ideatore. Ha dichiarato
che "Si verifica questo effetto simultaneo, piu' o meno come la bomba
atomica di Hiroshima, senza dover aspettare giorni o settimane ma solo
pochi minuti." E cosa provochera' questo "effetto Hiroshima" ad una
popolazione composta quasi per meta' da bambini piu' giovani di 14
anni?
La risposta si puo' trovare in un documento confidenziale
dell'ONU, basato su stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanita', che
rivela come "fino a 500.000 persone dovranno ricorrere a trattamenti
medici a causa di ferite dirette e indirette." Un attacco lanciato da Bush
e Blair ha come obiettivo la distruzione del "sistema principale di
assistenza sanitaria in funzione" e togliera' l'acqua potabile al 39 per
cento della popolazione. E' molto "probabile un'epidemia di malattie di
proporzioni epidemiche se non addirittura pandemiche."
Sono dell'opinione che la totale indifferenza di Washington
nei confronti dell'umanita' come valore, assieme alle bugie di Blair,
siano cio' che ha convinto contro di loro la maggior parte delle persone
in questo paese, comprese quelle che non avevano protestato in
precedenza.
Nell'ultimo weekend Blair ha dichiarato che non e'
necessario che gli ispettori delle Nazioni Unite trovino alcuna "pistola
fumante" per decidere di attaccare l'Iraq. E pensare che avevamo ancora
bene impresse le sue rassicurazioni dell'ottobre 2001 che la guerra non si
sarebbe allargata all'Iraq a meno che non ci fossero "prove assolute" di
una sua complicita' agli attacchi dell'11 settembre.
Gli inganni di Blair sono troppo numerosi per essere
elencati qui. Ha mentito sulla natura e gli effetti dell'embargo all'Iraq
nascondendo il fatto che Washington, con l'appoggio britannico, sta
trattenendo piu' di 5 miliardi di dollari in aiuti umanitari approvati dal
Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Ha mentito sull'acquisto iracheno di tubi
di alluminio, asserendo in Parlamento che sarebbero "serviti per
l'arricchimento dell'uranio": l'Agenzia Internazionale per l'Energia
Atomica lo ha smentito seccamente. Ha mentito sulla "minaccia" costituita
dall'Iraq, di cui si sarebbe reso conto solo dopo l'11 settembre 2001
quando Bush si e' inventato l'Iraq come obbiettivo della sua Guerra al
Terrore. Il "Dossier Iraq" presentato da Blair e' stato semplicemente
deriso dalle associazioni per i diritti umani.
Tuttavia, quello che e' bellissimo e' che in tutto il mondo
la pura forza dell'opinione pubblica lascia Bush, Blair e il loro pupazzo,
l'australiano John Howard, in posizione isolata. Sono talmente pochi
quelli che li credono e supportano che The Guardian (quotidiano inglese,
ndt) questa settimana e' andato in cerca di quei pochi – i cosiddetti
"falchi". Ha pubblicato una lista di famosi guerrafondai, alcuni dei quali
erano apparentemente in difficolta' a spiegare le proprie contorsioni
morali ed intellettuali. E' una lista breve.
Per contrasto la maggioranza della gente nell'occidente,
compresi gli Stati Uniti, ora e' contraria a questa orrida avventura e il
loro numero aumenta in continuazione. E' giunto il momento che i
Parlamentari si ricongiungano ai propri elettori e rivendichino
l'inalienabile autorita' del Parlamento Inglese. Rappresentanti come Tam
Dalyell, Alice Mahon, Jeremy Corbyn e George Galloway hanno resistito da
soli troppo a lungo su questo problema e troppi dibattiti fasulli sono
stati manipolati da Downing Street. Se davvero, come sostiene Galloway, la
maggioranza dei parlamentari laburisti nelle seconde file sono contrari ad
un attacco, li si lasci parlare ora.
La foglia di fico di una "coalizione" che Blair rappresenta
e' molto importante per Bush e solo la forza morale del popolo britannico
puo' riuscire a riportare a casa i soldati senza che sparino un colpo. Le
conseguenze del silenzio vanno ben oltre un attacco all'Iraq: Washington
in effetti prendera' d'assalto il Medio Oriente, assicurandoci un'era di
terrorismo al di la' di quello che gia' distribuiscono.
Il prossimo attacco americano sarebbe probabilmente l'Iran
(su richiesta di Israele) e la loro aviazione e' gia' dispiegata in
Turchia. Poi potrebbe essere il turno della Cina. Il VicePresidente Cheney
ha parlato di "guerra senza fine", un contributo che si commenta da
se'.
Bush ha dichiarato che intende usare armi nucleari “se
necessario”. Il 26 marzo dell’anno scorso Geoffrey Hoon (Ministro della
Difesa inglese, ndt) ha ricordato che le altre nazioni “possono stare
tranquille che nelle giuste condizioni abbiamo intenzione di usare le
nostre armi nucleari”. E' questa follia il vero nemico. E in piu', ce la
troviamo proprio qui a casa nostra: siamo noi, il popolo britannico, ad
avere la possibilita' di
fermarla. |