Costruiamo insieme il festival del precariato metropolitano da etenrsi a settembre a Roma. Incontriamoci Lunedi 7 luglio alle ore 19.00 presso Acrobax ex cinodromo via della vasca navale (Roma).
Il festival del
precariato metropolitano “Incontrotempo” è stato rimandato a Settembre perché la
presenza di importanti incontri e manifestazioni nel periodo di luglio (forum
del Mediterraneo, Genova e il no-border camp) avrebbero ridotto la
partecipazione alla costruzione delle giornate. Inoltre non ce la siamo sentita
di sovraccaricare di impegni i/le compagni/e del movimento, che da precari/e
devono avere la libertà di costruire e partecipare alla festa del
precariato! Essendo quella del festival un idea da costruire,
un contesto aperto in cui inserire specificità che riescano a legarsi alla
questione del tempo, della precarietà, dei bisogni e del reddito, abbiamo
pensato di indire una riunione aperta per organizzarlo insieme.
La proposta è di vederci il 7 luglio alle 19.00 ad
Acrobax in via della vasca navale ex-cinodromo (Roma) per discutere quali
possono essere le forme e i modi comunicativi all'interno del
festival.
L'idea è di construire una 4 giorni a settembre in
cui far veicolare diversi momenti comunicativi, di esperienze di lotta, di
comunicazione, di rivendicazione sociale, di cooperazione, autoproduzione,
libera espressione e di autorganizzazione.
Fare in modo che si renda visibile e comunicabile
la cooperazione tra soggetti precari o tra esperienze sociali. Da chi lotta per
la casa, a chi lotta su un posto di lavoro, a chi si riappropria dello spazio
comunicativo o chi rivendica una informazione autonoma, a chi produce
senso, a chi lega la questione ambientale alla questione della precarietà della
vita, a chi si occupa di carcere e controllo e lo coniuga alla
trasformazione dei rapporti di forza esistenti, a chi reclama reddito oltre il
lavoro, a chi pensa che l'ozio sia un diritto, a chi fa inchiesta, a chi vuole
trasformare lo stato di cose presenti.
Insomma un festival in cui far circolare le diverse
esperienze tra loro, ed ognuno con la propria specificità e il proprio metodo
augurnadoci che sia il più orizzontale possibile.
Si possono proporre stand, performance, seminari,
incontri, tavoli a tema, presentazioni di libri, riviste, autoproduzioni,
dibattiti, riunioni, concerti, spettacoli teatrali, cinema a tema, mostre,
insomma ognuno porti quello che desidera, scelga il tema e comunichi quello
che ritiene importante.
Non è stato stilato alcun programma, non c'è nulla
di predefinito. Sarà la partecipazione ed il livello di articolazione di
approfondimento di entusiasmo e conivolgimento a rendere un festival che vuole
essere caotico e ricco, comunicativo e eterogeneo, cooperante e
socializzante.
Saluti e baci
per info:
- tel. 065582715 -
segue comunicato:
Vite a tempo determinato, perché è la nostra
vita e il nostro tempo, che vogliamo
determinare INCONTROTEMPO Il precariato metropolitano reclama
reddito Questo
è un invito e non sarà neanche l’ultimo e l’unico. Un invito alla condivisione
alla progettazione ed alla costruzione di un momento di riappropriazione comune,
aperto e trasversale, un momento per essere e fare
comunemente. Un
invito a respirare insieme. Insieme,
perché la sensazione che ormai ci pervade data dalle condizioni in cui viviamo
in questa epoca del dominio neoliberista e della “forza armata”, è proprio
quella di una precarietà permanente. Una precarietà che pervade le nostre
giornate, la nostra quotidianità, una condizione generalizzata comune a tanti e
che attraversando tutti gli aspetti della nostra vita ormai fuoriesce anche da
una condizione specifica, cioè della precarietà intesa e legata all’aspetto
lavorativo. Viviamo
vite precarie anche se ci sentiamo costantemente al lavoro, in produzione,
numeri e carne utile al consumo. Viviamo
vite a tempo determinato perché la guerra permanente ci rende precari nel
futuro, schiavi di chi domina la vita.
Perché la distruzione di diritti ci rende inclusi nella produzione e nel
consumo ma esclusi da qualsiasi rivendicazione possibile. Perché il controllo
sociale e la frammentazione tendono a rompere proprio quella cooperazione in
grado di sganciarsi dal ricatto del salario ed in grado di trasformare
l’esistente. Vite
a tempo determinato che vogliono determinarsi perché è proprio il tempo che
vogliamo riconquistare nella nostra vita. Un incontro con il tempo per andare
contro tempo. Con
questo invito vorremmo tentare di costruire insieme un momento di condivisione a
partire dalla comune condizione di precarietà in cui le nostre vite sono state
costrette. Vi
proponiamo di costruire insieme quattro giornate che non vogliono essere solo un
happening, ma una occasione da vivere, cercando di confrontarci,
riconoscerci, scambiare. Vi
proponiamo quattro giorni di fine luglio a Roma da realizzare insieme, in cui
ognuno porti del suo. L’auspicio
è che quella ricchezza e intelligenza sociale messa oggi al lavoro anche oltre
il lavoro, esploda nella cooperazione sociale orizzontale per una trasformazione
dell’esistente. Il
desiderio è quello di costruire 4 giorni in cui le esperienze di lotta del
precariato metropolitano, le rivendicazioni sociali, i bisogni ed il desiderio
di riappropriazione del tempo e del reddito, si incontrino, a partire dalle
proprie esperienze e difficoltà. Vorremmo
che questi 4 giorni fossero un momento di condivisione sulla questione della
precarietà, del tempo e del reddito in cui circolino esperienze passate,
presenti o future delle rivendicazioni sociali, delle diverse esperienze
territoriali, della lotta per la casa, della questione comunicazione e
informazione, della formazione e del sapere, delle esperienze di una produzione
altra. Vorremmo che fossero giorni di festa. Quattro
giorni di incontri, storie, esperienze,
autoproduzioni di quotidiana contrapposizione tra capitale e
vita. Anche
per la costruzione di questi giorni non ci sarà un comitato promotore che decide
i termini, temi, interlocutori, relatori, musicisti….ma è indispensabile che
nasca e sia diffusa la volontà di costruire in comune un contesto in cui
ciascuno porterà del suo. Quattro giorni in cui far vivere anche un campeggio
autogestito all’interno di uno spazio “comune”. Un campeggio che reclami
reddito. Un campeggio che sia anche riappropriazione. Dormire a Roma costa
caro… Ci
auguriamo quindi che arrivino proposte di workshop, seminari, dibattiti,
incontri nazionali, territoriali, spettacoli o performances teatrali,
installazioni video, proposte musicali stand di informazione e comunicazione.
Creare un contesto quindi di chi sente forte la centralità di questi argomenti,
di chi li vive, di chi subisce e rivendica una vita migliore.
Costruire
uno spazio comune per svelarsi con proposte possibili e raccontarci. Sappiamo
che la trasformazione può essere nelle nostre mani, per questo attraverso la
socializzazione di questo articolato e festoso percorso, nella sua preparazione,
non vogliamo delegare ad altri i nostri desideri; costruire quindi insieme
questo appuntamento significa scoprire la potenzialità della cooperazione e
probabilmente di percorsi possibili in grado di trasformare lo stato di cose
presenti. Tutto
quello che ci auguriamo è che sia un momento consapevole e da attraversare
consapevolmente, certi del fatto che nessuno di noi sa quello che queste
giornate potranno costruire o far scaturire il giorno dopo, non si tratterà di
sottoscrivere mozioni unitarie o documenti ufficiali, ma sarà già molto e
importante, scambiarci i nostri indirizzi, per trovarci ancora, anche oltre il
giorno dopo. Vi
invitiamo quindi a mettervi in contatto da subito per costruire
insieme: INCONTROTEMPO A Roma, al LOA ACROBAX presso l’ex-cinodromo
occupato
per info:
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