[ in uscita con l'Espresso una delle inchieste piu' coraggiose ed esplosive fatte in Italia. quello che avrebbero dovuto dire e fare anche molti altri giornalisti italiani. dateci un'occhio. /m ]
http://www.speciali.espressonline.it/prodotti/vhs/home.html Toghe sporche è il titolo della videoinchiesta dell'Espresso in edicola da qualche giorno. Il tema è il processo Imi Sir-Lodo Mondadori in corso a Milano che vede come imputato principale l'ex ministro della Difesa e dominus degli avvocati di Berlusconi Cesare Previti. La sentenza è prevista nella prossima settimana. Per la prima volta, dopo che l'intera televisione italiana ha deciso in pratica di censurare le fasi del processo, queste immagini sono state raccolte in un unico reportage e offerte al pubblico. Insieme al duello tra Ilda Boccassini e Cesare Previti sono presenti alcune interviste-rivelazione: a Filippo Mancuso, a Carlo Taormina, a Stefania Ariosto. Gli autori: Stefano Maria Bianchi, Paolo Mondani e Alberto Nerazzini sono tutti ex inviati di Sciuscià. Il film è stato realizzato in collaborazione con Marco Travaglio e Peter Gomez. Al centro dell'inchiesta Imi-Sir c'è una presunta tangente di 66 miliardi che sarebbe stata versata nel 1994. Secondo i pm milanesi, Ilda Boccassini e Gherardo Colombo, la famiglia del petroliere Rovelli avrebbe consegnato somme ingenti agli avvocati Previti (21 miliardi), Pacifico (33 miliardi) e Acampora (13 miliardi) per "aggiustare" - corrompendo i giudici romani Squillante, Verde e Metta - la causa tra la Sir di Rovelli e la banca pubblica Imi. Causa che fruttò alla famiglia del petroliere mille miliardi. L'inchiesta Lodo Mondadori riguarda un pacchetto di azioni della famiglia Formenton che passarono nelle mani della Fininvest grazie ad una sentenza della Corte d'Appello di Roma che, secondo l'accusa, sarebbe stata anch'essa "aggiustata". Una sentenza che consentì a Berlusconi di diventare il più importante editore italiano. ___________________________________________ Rekombinant http://rekombinant.org Media Activism http://rekombinant.org/media-activism