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TECH | Microsoft: Linux minaccia la nostra crescita
by hektisch | punto informatico Friday December 06, 2002 at 10:48 AM
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Scottsdale (USA) - Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Microsoft
bollava Linux come un sistema operativo giocattolo. Da allora il big di
Redmond ha dato al Pinguino attributi assai meno leggeri, come quello di
cancro e di virus, fino a culminare in quello di nemico numero uno per il
proprio business.

Quando Steve Ballmer, CEO di Microsoft, parlò per la prima volta di Linux
come di una minaccia, si riferiva in particolar modo al mercato dei server,
l'unico in cui il Pinguino abbia fino ad oggi dimostrato l'effettiva capacità
di contrastare Microsoft. Nel desktop, com'è ben noto, Windows conserva
ancora, con una quota di mercato che si aggira intorno al 95%, un monopolio
quasi assoluto.

Sono diverse le aziende che nel passato, puntando tutto su Linux come alternativa
a Windows sui computer desktop, hanno perso la propria scommessa. Oggi,
però, per il pinguino sembrano presentarsi nuove e promettenti chance: ad
affiancare MandrakeSoft, nota sviluppatrice della distribuzione Linux più
diffusa sul mercato consumer, sono infatti arrivate giovani aziende come
Lindows.com e Xandros, entrambe impegnate nello sviluppo di sistemi operativi
basati su Linux ed espressamente dedicati ai PC desktop, ai notebook e ai
client aziendali.

Che Linux nel desktop non sia più un'utopia sembrano ormai pensarlo anche
distributori storici come Red Hat e SuSE, da sempre focalizzati sul mercato
dei server: proprio di recente, infatti, SuSE ha annunciato i propri piani
per portare Linux sulle scrivanie di case e uffici, mentre Red Hat ha già
mostrato il proprio interesse verso il mondo desktop con il rilascio della
versione 8.0 della propria distribuzione e i recenti accordi con Oracle.


Sono sufficienti questi - benché spesso ancor timidi - proponimenti di conquista
per mettere in apprensione il gigante Microsoft? A quanto pare sì. John
Connors, chief financial officer di Microsoft, ha infatti inaspettatamente
ammesso le proprie preoccupazioni per un'eventuale crescita di Linux sul
mercato desktop, affermando che questa potrebbe tradursi in una minaccia
per il business di Microsoft.

"In termini di crescita dell'azienda... Sarebbe difficile se Linux dovesse
trasformarsi in un fenomeno sul desktop", ha affermato Connors durante la
conferenza Credit Suisse First Boston.

È dunque la prima volta che Microsoft mostra di temere Linux in un terreno,
quello dei computer desktop, dove si è sempre considerata invulnerabile.
Non è per altro molto chiaro se questa innocente impudicizia con la quale
il big di Redmond sembra ormai pubblicamente ammettere le proprie paure
nei confronti di Linux sia da attribuirsi ad un effettivo stato d'incertezza
o, piuttosto, alla consapevolezza (emersa anche in un memo interno) che
dare troppo addosso a Linux può essere controproducente.

Qualunque cosa passi nella testa degli uomini di Redmond, J. Szulik, chairman
e CEO di Red Hat, non ha mancato, dal palco dell'Enterprise Linux Forum
di Boston, di riaffermare come Linux oggi possieda tutti gli strumenti per
ben figurare nel desktop e sia ormai, anche in questo settore, una concreta
alternativa a Windows.

Szulik ha poi contestato il recente studio pubblicato da IDC e sponsorizzato
da Microsoft in cui si sostiene come Windows abbia un total cost of ownership
generalmente migliore di Linux. Il boss di Red Hat ha affermato che i dati
su cui IDC ha basato le proprie analisi sono ormai vecchi, risalendo a un
anno fa.

"Ci sono stati un bel po ' di cambiamenti da allora", ha commentato Szulik,
aggiungendo poi che "quando si valutano ambienti così diversi fra loro,
è sempre difficile fare una comparazione".

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citazione del giorno
by hektisch | punto informatico Friday December 06, 2002 at 10:49 AM
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"I produttori di software proprietario distribuiscono copie gratis con lo
stesso scopo dei produttori di tabacco che danno pacchetti d'assaggio agli
studenti: per incoraggiare la tossicodipendenza"

Richard Stallman, Free Software Foundation



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