Aldano, Maramatto, Lucrezia e Simprocio erano seduti intorno a un tavolo di legno, sotto il pergolato dei giardini di San Lorenzo.
Una birra dopo l'altra, la discussione era passata da toni lievi e svagati alle prime schermaglie. Simprocio aveva un'aria cupa come di chi sia sul punto di snocciolare verita' irripetibili.


Simprocio - Non avete capito niente dei meccanismi del biopotere. Vi portate dietro intatta una tradizione di pensiero che pesa come una pietra tombale sulla vostra capacita' di cogliere i processi reali di trasformazione. Del resto dalla periferia dell'impero non si vede nulla di cio' che realmente avviene sul piano dell'immaginario. Conoscete i "format" i programmi televisivi che vengono venduti da una televisione nazionale a un'altra ? Bene, il mondo del lavoro e' ormai tutto un "format" una proliferazione di modelli che "funzionano" perche' incorporano la logica di mercato dominante. Naturalmente si acquistano a scatola chiusa, o piu' spesso vengono del tutto "regalati". In realta' il loro vero prezzo si trova collocato altrove. Il loro prezzo e' esclusivamente politico.

Maramatto - Ecco si', spiegaci tu qualche nuova verita' con cui consolare i lavoratori precari e flessibili. Proponi qualche altra amenita' estratta dal bossolo delle tue erranze filosofiche.

Lucrezia - Ammettiamo che Simprocio abbia ragione. Poniamo che l'organizzazione reticolare delle filiere produttive sia effettivamente un "format" (o una serie di format). Rimane il problema di capire perche' tale format funzioni. Esiste realmente una progettazione dall'alto dei "modelli" di funzionamento sociale e produttivo ? E se esiste come vengono calati questi modelli nella realta' lavorativa ?

Aldano - Beh, se prendiamo come esempio il lavoro flessibile e' facile dare ragione a Simprocio. Non e' forse un modello che s'e' trasferito pari pari dagli stati Uniti in Europa ? Il modello "renano" e' stato progressivamente eroso dalle agenzie di lavoro temporaneo. A me sembra chiaro che "human power" la prima grande agenzia di lavoro temporaneo in Italia e il suo format sono stati portato qui in Italia da qualcuno, o no ?

Maramatto - Eh no, caro. La verita' e' che ben prima delle leggi di regolamentazione sul lavoro intermittente, le piccole imprese facevano ricorso al lavoro nero attraverso le modalita' piu' bizzarre. Ci sono state migliaia di finte cooperative, ciascuna gestita in realta' da un solo imprenditore e perfino milioni di finte collaborazioni professionali, pagate a fine anno, sotto le quali erano nascosti mesi interi di lavoro del tutto ordinario e quotidiano.

Simprocio - E con questo cosa vorresti dire ? Che si tratta dell'andamento "fisiologico" del mercato ?

Maramatto - Niente affatto, intendo dire che prima di innestare il "format" di "Human power" era gia' stata effettuata una stretta di dimensioni colossali sul lavoro. Blocco delle assunzioni pubbliche, fine di quelle private. Dopo s'e' trattato solo di regolamentare quanto si agitava spontaneamente. Alzavano il gas mentre tenevano il coperchio premuto sulla pentola. Cosi' il lavoro temporaneo organizzato ha finito per sembrare una liberazione.

Simprocio - Gia', soprattutto all' INPS. Ma dov'era il sindacato ?

Maramatto - Il sindacato ha dovuto prendere atto che non si poteva estendere all'infinito il lavoro dipendente tradizionale.

Aldano - E cosi' ha deciso di privilegiare chi aveva gia' un lavoro, scaraventando nel caos quanti non l'avevano e non l'avrebbero mai avuto.

Maramatto - In Italia e' andata in gran parte cosi', altrove anche peggio. Tutto e' stato agevolato da operazioni di immagine molto accurate. Tra l'altro sono riusciti a creare ad arte una generazione di persone che danno piu' importanza a quello che fanno o credono di fare rispetto a quanto realmente guadagnano. In effetti la foga di chi guarda esclusivamente al proprio conto corrente e' perfettamente bilanciata da questo esercito di bonzi di riserva supergotici, pronti, ad ogni nuovo lavoro da due soldi, a considerarsi degli Einstein in erba a sentirsi i pionieri di qualche nuova impresa morale e filosofica.

Simprocio - Ed e' qui che le nostre strade si biforcano Maramatto, perche' io ritengo che proprio quelli che tu chiami "Bonzi Egotici" costituiscano la speranza principale per la costruzione di un'alternativa politica.

Maramatto - Gia' gia'. Perche' tu pensi che le grandi risorse cognitive del lavoro precario e intermittente finiranno con il mettere in crisi le gerarchie tradizionali imponendo una sorta di rivoluzione dal basso. Sono idee patetiche. Ma non ti rendi conto che dopo averli messi sei mesi a scrivere codice, altri sei in un giornale di quartiere e altri sei a fare le assistenze agli psicotici, sono talmente rincorbelliti che non sanno piu' nemmeno cosa sia un discorso politico ?
E come potrebbero ? Non hanno alcuna identita' lavorativa, sono soltanto pedine di un gioco di cui non raggiungono neanche una comprensione minima.


Simprocio - Sapete cosa stavo pensando ? Che in fondo nella mitologia dei "corsi di sopravvivenza" che andavano di moda negli anni '80 qualcosa di buono in fondo c'era.

Aldano - Questa poi ! E cosa ?

Simprocio - Il fatto che almeno qualcuno ha avuto modo di sperimentare, sia pure attraverso la simulazione, la distanza che corre tra il dover realmente "sopravvivere" e l'insieme di ambizioni mediocri e irrefrenabili che oggi spingono all'azione le persone. Su questo punto devo darti ragione Maramatto: i bonzi egotici sotto questo profilo sono realmente micidiali.

Maramatto - Sei di nuovo fuori bersaglio, Simprocio. Primo: non c'e' nessuna tecnica di sopravvivenza utile nella giungla che possa salvarti qui. Il paragone e' assurdo. Non sara' certo andare in giro con la mimetica per Corso Vittorio a risparmiarti dalle agenzie di riscossione del credito il giorno che non saprai come pagare le cambiali dell'auto. Secondo: non e' certo un esercito di francescani laici che vivono di rinunce, se e' questo che hai in mente, a poter costituire un argine "politico" alla ferocia del neoliberismo.

Aldano - Credo che Simprocio intenda dire un'altra cosa. Lui deve pensare che se la sussunzione "reale", come la chiami tu, puo' avvenire nel modo in cui di fatto avviene, cio' deve dipendere in gran parte da un'adesione intima, personale, profonda. La foresta metropolitana di cui parli e' piena di insidie anche piu' pericolose di quella dell'Amazzonia, ma le trappole sono di altro tipo: prestiti a buon mercato, un profluvio di cocaina, ambizioni solleticate ad arte.
Non possiamo dimenticare chi e' il presidente del Consiglio in Italia. Ed eri tu a parlare di un lavoro di immagine, o sbaglio ?
Simprocio probabilmente intende soltanto dire che se non si vendessero per un piatto di lenticchie probabilmente le cose andrebbero diversamente.


Simprocio: E ho anche l'impressione che se si vogliono evitare le cambiali per l'automobile si puo' anche decidere di farne a meno. In generale la mia idea e' che la fantasia ha sempre svolto una funzione catartica. Credo che sia una costante antropologica questo nesso tra levitazione desiderata e privazione sofferta. Quello che mi incuriosisce capire e' se oggi, date talune vistose trasformazioni, l'attivita' fantastica, immaginativa, creativa possa avere una funzione meno consolatoria rispetto a quella del passato. Se cioe' le sofferenze possano "sublimare" non nella solita rabbia degli esclusi, ma in una estraneita' consapevole e creativa. E proprio in questo modo farsi, imprevedibilmente, lotta.

Lucrezia - Gia', ma questo dove conduce, alla nostalgia della campagne italiane precapitaliste ? Alla luce morale che inondava la vita dei campi ? A baciare il pane quando cade in terra ? E la pellagra, quella l'avete dimenticata ? Ma andiamo !

Aldano - Non e' questo il problema, Lucrezia. Piuttosto si tratta di capire se questa spinta all'autorealizzazione dei "bonzi egotici" sia esecrabile in quanto tale, o se invece si tratti di una spinta naturale e legittima, che viene costantemente "intercettata" e pervertita da un sistema di "format" (se vuoi) che lavorano per la conservazione. Maramatto ha ragione a dire che il lavoro intermittente alle lunghe rincretinisce i precari flessibili, ma il problema e' spiegare come e perche' questo possa avvenire.

Maramatto - Come avviene ? Avviene nel modo piu' ovvio: ogni contratto a co.co.co. promette un futuro radioso ai meritevoli. Le trote abboccano e concentrano tutte le loro energie in questo o quel progetto che in realta' - e' gia' stato deciso altrove - durera' un periodo limitato. I gruppi che gestiscono il progetto, finito il lavoro, si dissolvono per ricomparire altrove. Faranno una nuova informata di trote d'allevamento da qualche altra parte, magari in Romania o in India. Nel frattempo le trote non hanno messo alcun punto al proprio attivo per il futuro, ne' in termini pensionistici ne' in termini di curriculum e l'esperienza cumulata in quel settore dal co.co.co viene dichiarata gia' obsoleta.

Simprocio: Ma lo e' ?
Maramatto: Cosa ?
Simprocio: Obsoleta.
Maramatto: Non ha nessuna importanza che lo sia o meno. Tu pensi che importi qualcosa se tizio o caio sa fare o meno il suo mestiere ?
Non importa a nessuno semplicemente perche', a questi livelli, non esiste piu' alcun mestiere.


Aldano: Comunque effettivamente siamo a un passaggio al limite. Tra le spinte distruttive dei kamikaze e il realismo cinico deve esserci qualcosa d'altro. Forse la risposta e' sotto il nostro naso e non riusciamo a vederla.

Lucrezia: secondo me vi state consolando. Continuate a chiedervi perche' non si ribellano, li accusate di essere rincorbelliti. Ma cosa dovrebbero fare ? Pensate che passare i pomeriggi in una sezione politica di rifondazione o dei DS serva a qualcosa oggi se non c'e' almeno la prospettiva di una carriera politica ?
Vi siete resi conto che interessi individuali e interessi collettivi sono ormai intrinsecamente separati ?
Chi ha bisogno di un reddito non ha tempo ne' risorse per portare acqua al mulino dei partiti di sinistra. E poi sa benissimo che dentro quei partiti sono rappresentate le stesse categorie e le stesse aree di interesse che appartengono a tutta la societa'. Non ci sono forse imprenditori rifondaroli con lavoranti a co.co.co o al nero ?


Aldano - Forse ha ragione chi sostiene che le facolta' "politiche" sono state integralmente trasferite dentro il lavoro. Per cui non c'e' nessun politica fuori. Il negoziato avviene in forma del tutto privata ed e' la forma reale della politica dei nostri giorni.

Simprocio - Il negoziato forse, ma non certo il conflitto. E il negoziato non e' tra pari. Anzi e' completamento sbilanciato dalla parte del datore di lavoro. Per questo sostengo che dovrebbero trovare la strada per autorganizzarsi politicamente.

Lucrezia - Ma se non riescono a scioperare, a incidere in nessun modo, come fanno a autorganizzarsi ?

Simprocio - Dovrebbero confliggere sul terreno della produzione.

Maramatto - Che ?

Simprocio - Hai sentito benissimo. Dovrebbero produrre costantemente in forma antagonista gli stessi beni che producono quando lavorano sotto padrone.

Maramatto - Questa adesso ce la spieghi.

Simprocio - Non c'e' molto da spiegare: uno nella vita scrive codice ? Bene, quando non e' pagato continua a scrivere codice libero. Uno nella vita vuole fare il filosofo ? Bene, quando nessuno si occupa di pagarlo per quello che produce lui continua a elaborare le sue teorie in privato.
Vuole fare il politico: bene, quando si trova estromesso dal circuito politico fa la sua politica "fuori". Cosa c'e' di strano ?
In realta' la concorrenza e' l'unica cosa che temono realmente. Una concorrenza "fuori dalle regole" per questa gente suona come una campana a morto. Perche' le regole, le burocrazie politiche, gli ordini professionali, sanciscono le esigenze di un potere, realizzano le forme organizzative in cui esso si esprime e si articola. Guardate il mondo scientifico: dal momento che non sanno cosa fare delle migliaia di biologi, ingegneri hardware, chimici che sfornano ogni anno, li smistano su progettini, aziendarelle, luoghi in cui farli friggere fin quando non avranno esaurito le loro risorse intellettuali. A quarant'anni, passati da un posticino all'altro, quelli inizieranno a sentirsi poco aggiornati, fuori dal mercato. Secondo me, se avessero un po' di cura di se' e della loro stessa sopravvivenza economica farebbero bene a rifiutare i lavoretti e continuare a fare formazione e autoformazione.


Aldano - A parte il fatto che puo' funzionare solo in alcuni ambiti, la cosa ha una certa coerenza logica. Ma questo dovrebbe presupporre che il lavoro "antagonista" venga svolto gratuitamente. E qui sta il primo punto debole della tua ipotesi. Il secondo e' che, fin quando restano incapsulati nella loro dimensione "egotica", non riusciranno a spostare un bel nulla, in termini di rapporti di forza.

Simprocio - Ma appunto, si parlava infatti di organizzazione e di autorganizzazione.

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La conversazione sotto il pergolato si interrompe qui. Una secchiata d'acqua gelida, proveniente dal condominio di fronte pone fine, per il momento, alla discussione.
Chi avesse tempo e voglia puo' aggiungere personaggi, battute, sberleffi o quello che gli pare. La discussione tra i quattro amici riprendera' comunque tra qualche tempo.


bella !
Rattus

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