buongiorno - [http://www.youtube.com/watch?v=fFaPgRGOqqU]
ho letto l'articolo e, da "cittadino abbastanza attivo" con un percorso professionale di media carriera (spero!) in cui ho convissuto con dati software e organizzazioni molto libere, e con altre molto proprietarie...sempre legate abbastanza ai GIS penso che il testo, e la discussione che ne è derivata, sia un grandissimo spunto per alcune riflessioni 1- anzitutto come spunto, una volta di più, per la definizione di una base comune fra la "tribù" gfoss e la tribù "open street map" (dato che la discussione è in corso su tutte e due le liste). ...non sto suggerendo una "fusione", né una affiliazione... semplicemente di cogliere la riflessione su questo articolo come uno spazio in cui i "neogeografi" e gli altri riescono a scrivere nero su bianco che ci sono ci punti di azione (e di principio) in comune, di quanti non si ammettano. 2- l'articolo, come ogni articolo, è espressione di una parte, che chiaramente non è quella affine alla maggior parte delle persone che scrivono su queste liste le parti, comunque esistono, e hanno diritto di replica che si [1] fa ? 2.1 - repliche su blog di singole persone (Napo lo ha già fatto) ? 2.2 - richiesta di replica sulla testata che ha pubblicato l'articolo ? (in questo caso, chi si assume l'onore-onere)? 2.3 - twitter di polemica ? 2.4 - altro ? .... io proporrei di aprire una pagina wiki sotto gfoss.it, in cui annotare vari commenti (vi butto lì: http://wiki.gfoss.it/index.php/Liberta_gratuita_onesta e invito chi ha già espresso pareri a riportarli anche in quella sede) 3- magari si riesce a fare un po' di chiarezza, e magari senza degenerare in polemica ? nel frattempo mi torna in mente un brano composto diversi mesi fa, in relazione a tutt'altra situazione: http://www.pibinko.org/musica/renato_lo_scienziato.html un saluto andrea giacomelli http://www.pibinko.org [1] chi è "si"... dal febbraio 2010 non sono più socio GFOSS.it, e da dicembre mi si è fulminato il GPS per cui non sto contribuendo a OSM... rimango comunque interessato a *collaborare* con tutte e due le realtà su *specifici* *progetti*, per cui il "si" è chiunque sia interessato in questo senso. Il 12 luglio 2011 22:00, Roberto Facoetti <robi...@tiscali.it> ha scritto: > ciao a tutti, > > ho letto l'articolo e, da funzionario pubblico, trovo davvero "incredibile" > la frase "per lo stato e l'amministrazione pubblica sarebbe una perdita non > giustificata" la distribuzione gratuita del dato geografico. Forse, il > professore si dimentica che lo stato e l'amministrazione pubblica non sono > s.p.a, ma funzionano con le tasse di tutti. Quindi sarebbe, per quel che mi > riguarda, un obbligo rendere pubblico e libero un dato (geografico o no), > pagato dalle tasse di tutti. > > Non capisco poi il fatto che quello che lui chiama "declassified" debba > essere per forza di serie B. Il classified o no dipende solo da questioni di > sicurezza (o di segreto di stato), non certo dal fatto di essere corrette o > no. > > La cosa che mi "preoccupa" è che certe spinte vengano dalle università, cioè > da quelle istituzioni (in italia per fortuna ancora per la maggior parte > pubbliche) che dovrebbero distribuire il più possibile la conoscenza, non > farsi pagare. Mi viene il dubbio che tutto questo sia il risultato di una > riforma che rende le università degli enti assetati di fondi, per cui > l'assicurarsi una "commessa pubblica" sia il modo per tirare avanti ... > > Ma forse, sono solo cattivo ... > > ciao > > roberto > _______________________________________________ > Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione > gf...@lists.gfoss.it > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. > Non inviate messaggi commerciali. > I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente > le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. > 527 iscritti al 7.7.2011 _______________________________________________ Talk-it mailing list Talk-it@openstreetmap.org http://lists.openstreetmap.org/listinfo/talk-it