È un po' che voglio scrivere ai soci wikimediani e openstreetmappari in merito a un progetto che è molto caro a me e ad altri due soci dell'Associazione di promozione sociale Open Culture Atlas, soci/simpatizzanti Wikimedia: http://opencultureatlas.tropicodellibro.it/progetto/
Dalla prima presentazione ufficiale di Atlas a Osmit 2014 sono stati via via sempre più i momenti che ci hanno convinto della sensatezza di una cooperazione tra le nostre associazioni. Tra questi: - il riconoscimento italiano della coppia Wikimedia-OpenStreetMap - La traduzione per mano di tre wikimediani delle tesi di Weinberger e Searls; cje includono il principio per me di capitale importanza: «*Se siamo per una Internet libera e collaborativa dobbiamo cooperare con energia a rendere competitive le alternative affini ai nostri valori*»... anzi no, questa è la mia versione, loro dicono, più all'americana: «Sostieni le aziende che hanno davvero capito il Web. Le riconoscerai non tanto perché ci assomigliano, ma perché sono dalla nostra parte». Noi abbiamo scelto OSM nonostante non fosse la scelta più efficiente (lo era di certo GoogleMaps in termini di costi di sviluppo che di gestione redazionale), e vorremmo che tutti voi-noi facessimo lo stesso con Open Culture Atlas. Vorremmo che lo adottassero tutti quelli che hanno a cuore la sua missione. Sentiamo che il nostro lavoro è importante e ha una caratteristica che lo rende unico: un orizzonte aperto davanti, non soggetto ai cambi di governo o alla mancata redditività da startup. Open Culture Atlas ha però bisogno di tutto il sostegno possibile per sviluppare appieno il suo potenziale. Ha bisogno di amici sinceri, più che di investimenti o parentele. Senza prefigurare troppo, visto che ancora non conosco il vostro punto di vista in merito, ci sono alcune cose che mi vengono in mente da cui si potrebbe partire, in ordine di coinvolgimento: 1. usare Open Culture Atlas al posto (o comunque in prima istanza) di Facebook/Eventbrite ecc.; 2. creare un ciclo di mappathon/edithon in tutta Italia insieme, per potenziare l'efficacia comunicativa di ciascuno dei tre progetti e mischiare anche il tipo di pubblico; 3. trovare un momento a Wikimania Esino Lario per cercare ufficialmente alleati per l'internazionalizzazione di Open Culture Atlas; 4. diventare soci sostenitori dell'associazione (anche come collettivo) o chiedere l'ingresso come socio ordinario per partecipare delle decisioni interne (prese con il metodo del consenso) e per coinvolgersi a livello progettuale. Sono certa ci siano anche altre possibilità, per cui se avete voglia, sono qui per rifletterci insieme. Ho scritto un po' troppo forse, grazie dell'attenzione:) Francesca Santarelli Associazione di promozione sociale Open Culture Atlas TROPICO DEL LIBRO <http://tropicodellibro.it>, portale di inform-azione indipendente sull'ecosistema editoriale OPEN CULTURE ATLAS <http://opencultureatlas.tropicodellibro.it/>, atlante libero e collaborativo della cultura viva skype: tropicodellibro
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