Il giorno 09 febbraio 2010 12.55, Infoweblan di Roberto Vito Gerardo < vitorobe...@gmail.com> ha scritto:
> > > Ti faccio un esempio: > > Ci sono delle zone d'Italia non mappate.... > > Ho costituito l'associazione *OpenStreetMap Italia ONLUS* posso dialogare, > poichè ho una veste giuridica, con il *SERVIZIO CIVILE INTERNAZIONALE > *<http://www.sci-italia.it/news.php>e > far partecipare volontari mappatori italiani e stranieri al completamento di > una zona d'Italia tramite il sistema economico dei *campi lavoro > internazionali* impiegando pochissime risorse economiche annuali che > verrebbero dal tesseramento, dal 5 x 1000 dell'Irperf , dalla vendita di > GADGET con logo OpenStreetMap e da altre entrate che si possono chiedere > agli enti locali che si mappano.... > > Tutto questo si può fare solo se il nostro progetto e movimento in Italia > ha un'associazione ed una veste giuridica riconosciuta. > >> Spero di non suonare offensivo, ma tu stai parlando di gente che viene da tutta Europa (dal mondo?) per mappare la provincia di Pistoia o di Lecce, di gente che invece di usare Google Maps (che probabilmente è perfetto per l'uso che ne deve fare, o almeno non ha lacune che OSM possa colmare) versa il 5 per mille a OSM, di enti pubblici che pagano per avere una mappatura non professionale... non so, dobbiamo mobilitare anche l'Esercito e la Croce Rossa? L'unica cosa su cui ti dò ragione può essere quella dei gadget. Ma sotto quell'aspetto penso che l'ipotesi del local chapter possa essere sufficiente - anche se chiedo conferme a chi ne sa più di me sull'argomento. Simone
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