Il giorno 25 giugno 2012 12:05, Fabrizio Tambussa <ftambu...@gmail.com> ha
scritto:

> Vorrei mappare l'alveo del Po nei dintorni della mia zona (Casale
> Monferrato) per poi creare delle cartine ad uso e consumo di canoisti.
> Sul wiki (grazie alle segnalazioni di Glaucos) ho notato che i
> riverbank [1] del fiume vanno posti sul punto di massimo livello del
> fiume (alluvioni escluse).
> Questo sistema taglia fuori isolette o spiagge di ghiaia (cosiddetti
> ghiaioni) che annualmente appaiono/scompaiono al variare del livello
> del fiume. Quasi tutti questi ghiaioni sono sempre nello stesso luogo,
> cioe' non sono sensibili alla corrente del fiume. (quantomeno non
> millimetricamente...)
> La pagina precedente del wiki, prendendo atto di questo fatto, rimanda
> alla proposta natural=floodplain [2].
> Per segnalare (e renderizzare ad-hoc) la presenza di questi punti, io
> farei delle aree interne al riverbank, taggate come natural=floodplain
> + surface=gravel.
> Un esempio qui [3]
> Che ne pensate?


Non sono d'accordissimo a segnare quelle aree. Ho l'esempio del Sesia, che
vedo ogni giorno dal ponte della ferrovia e cambia conformazione da una
settimana all'altra. Non parlo di variazioni millimetriche, ma di vere e
proprie isole che compaiono, scompaiono, si modificano, bracci d'acqua che
cambiano percorso. Nel caso del Sesia io ho mappato il riverbank fino al
limite delle secche laterali, che cambiano meno delle isole, ma anche di
questo non sono convintissimo...

Ciao,

Simone
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