> Se
> non ho capito male la storia di Simone, le regole che governano gli import
> di dati di terze parti dentro OSM sono "leggere" e ragionevoli, ma ci sono.

Hai capito bene, ma secondo me è stato utile sotto tantissimi aspetti.
Giusto per capirci:
ci sono stati casi: Portale Cartografico Nazionale, Friuli Venezia Giulia,
Veneto e la recente Sardegna
dove i dati venivano distribuiti con licenze di tipo "no commercial' ma si
dava il permesso di inserirli in osm (il caso del pcn è un po' diverso in
quanto l'autorizzazione era al ricalco delle foto aeree)
Risultato: ok al dato in openstreetmap, ma guai rilasciarlo in altra forma.
Un non sense.
Come percorso va abbastanza bene, il limite però è che il dato riversato
in openstreetmap viene rivisto sulle tassonomie.
In linea di massima tiene le geometrie, ma cambia negli attributi

> Se non viene fatto un po' di lavoro per documentare un nuovo dataset, non si
> può importare.

Molto c'è sul wiki di openstreetmap, in particolare le linee guida.
Rilancio tra l'altro alla lettura di questo articolo dove ENEL ha incontrato
OpenStreetMap
http://de.straba.us/2013/08/06/enel-incontra-openstreetmap/


> E se non lo so io, figurati se lo sanno i detentori dei dataset geografici!

sto seguendo una discussione in cui si dice che gli open data non devono
essere dati alle multinazionali

> Forse qui può essere utile, quando si parla con i vari servizi cartografici
> pubblici, aggiungere una postilla: se volete velocità di reazione nel
> momento del bisogno, preparatevi prima: rilasciare i dati "al volo" può fare
> perdere ore o giorni preziosi per preparare l'import.

Concordo, infatti la storia va *assolutamente* raccontata e documentata

_______________________________________________
Talk-it mailing list
Talk-it@openstreetmap.org
https://lists.openstreetmap.org/listinfo/talk-it

Rispondere a