2017-11-08 7:55 GMT+01:00 Aury88 <spacedrive...@gmail.com>: > Federico Cortese wrote > > Quando ho iniziato a mappare, gli edifici si contavano sulle dita, ce > > n'era solo qualcuno sparso qua e là e devo dire che questo mi > > scoraggiava: la mappa era palesemente incompleta e ritenevo > > impossibile compiere un buon lavoro per inserire tutti i fabbricati, > > perchè come diceva Andrea, anche il mappatore più esperto non può > > raggiungere in alcun modo la precisione delle CTR, anche delle più > > approssimative. > > sarò strano io, ma a me l'inserimento degli edifici non disturba e non ha > disturbato quando ho cominciato (edifici 0, sia a verderio che a gela e > strade solo quelle principali senza nomi). se devo fare mappatura da > "remoto" strade ed edifici sono di fatto l'unica cosa che mappo
+1, in una prima approssimazione va benissimo di tracciare gli edifici con le ortofoto, poi in una fase successiva, con un rilievo dei civici e altezze edifici, uno si accorge spesso che ci sono dei problemi nel dettaglio e si corregge. Chi disegna un edificio (o qualsiasi altro elemento), generalmente si sente "responsabile", ed è più motivato di fare la manutenzione e gli aggiornamenti, rispetto a qualcuno che importa dati da altri. E' un fenomeno oramai anche scientificamente analizzato: le zone dove sono stati fatti import hanno meno contribuzioni successivi rispetto alle zone dove non c'era un import. E' vero che le geometrie degli edifici mappati dai mappatori OSM spesso sono meno dettagliati/accurati rispetto a quelli provenienti da fonti ufficiali (anche se chi ha visto la CTR del Lazio può capire che i dati ufficiali non sono necessariamente sempre buoni), ma l'accuratezza geometrica non è la parte più importante: chi vuole geometrie affidabili per scopi professionali probabilmente non usera una fonte come OSM, dove non è affidabile o ufficiale niente, ma piùttosto una fonte ufficiale, la quale, anche se errata, è sempre ufficiale, e quindi il professionista può rilassarsi: gli stessi errori ce l'hanno tutti (utilizzatori della fonte ufficiale) e non è certo l'errore del professionista se ci stanno (come dire: "Nessuno non è mai stato licenziato per aver comprato IBM / Microsoft / etc.). Invece la parte importante, dove i mappatori OSM possono eccellere, sono gli attributi. Se avessimo a disposizione una buona fonte di fabbricati, recente e aggiornata, senza vincoli che ci costringono di togliere questi dati e sopratutto quelli basati su di essi, saremo contenti di accoglierli in OSM. Purtroppo, nella realtà, non è quasi mai così. I dati sono quasi sempre vincolati (cc-by, IODL, entrambi nel dettaglio nemmeno compatibili con OSM come riporta Napo), sono talvolta anche vecchi e non aggiornati (al meno nelle parte mie). (i civici vanno solo su nodi agli accessi o > sull'area? tema discusso parrecchio, è comunque un dettaglio (rispetto a non avere un civico è molto meglio averne uno o più, a prescindere se si trova sul ingresso o sul edificio). > se ci sono più accessi tutti con lo stesso civico? ovviamente, chi sostiene di mappare civici sugli accessi, mettera su ogni accesso con un civico questo civico (a prescindere che sia uguale o no). Comunque sono casi da segnalare al comune / ISTAT, in quanto non corrisponde alle normative. il POI > corrispondente a quel negozio x che tag devo usare? ma x non è solo x, fa > anche y e z...come faccio? quali degli stili conviene prendere? va > applicato > esteso all'area interessata dall'attività (anche il suo parcheggio) o solo > alla parte all'interno dell'edificio... direi che dipende. Si, la mappatura chiede un'interpretazione e valutazione continua delle situazioni, l'astrazione, ecc. > si può usare un nodo dentro > l'edificio o deve essere sul perimetro? qui direi meglio dentro, perché sul perimetro non è (topologia), ma anche questo è un dettaglio che non cambia molto. > con o senza associato il civico) se il POI si trova all'interno di un'area con civico, direi che potresti non mettere l'indirizzo al POI (anche se così è meno stabile: se un giorno per sbaglio si sposta l'edificio o il POI potrebbe perdersi l'informazione, e se è stato oneroso riperire questa informazione tenderei ad aggiungerla, anche se ridondante). Se invece il civico è mappato su un nodo (di ingresso ecc.), dovresti aggiungere l'indirizzo anche al POI, altrimenti non hai l'informazione. > > Infine la carenza degli edifici rendeva difficilissimo anche > > l'inserimento dei numeri civici e dei POI sul posto. > +1, questo senza dubbio. Consiglio anche io di tracciare prima gli edifici e poi i civici. Tracciare gli edifici è la parte meno impegnativa e dove si vedono più velocemente i risultati. In primavera di quest'anno abbiamo fatto una mapping party di 4 mattinata a Mazzano Romano (borgo medievale nel Lazio), e disegnare gli edifici si faceva in un paio di ore da solo, mentre i rilievi e la mappatura hanno impiegato 4 mezza giornate di un gruppo di circa 12 persone (la prima giornata era di istruzione). > Quindi l'import dell'edificato, dal mio punto di vista, non può che > > invogliare altri mappatori a perfezionare quello che è stato fatto, > > aggiungendo le informazioni mancanti ad una mappa più bella da vedere > > e sulla quale è più facile orientarsi. > io in parte condivido, ma chiederei di porre maggior attenzione a ciò che è già presente in OSM, anche se non tutti gli angoli sono di 90 gradi, ecc. I dati vincolati invece li vedo generalmente come una bomba a tempo, che contengono il riscio di perdere i contributi successivi (molto più onerosi) nel caso di un cambio licenza da parte di OSM o di una PA che legge e insiste su cosa c'è scritto veramente nella loro e nostra licenza. Ciao, Martin
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