Il signor Pierluigi Tassi di Regione Emilia Romagna si è recentemente permesso di scrivere questa frase:
"Potrebbe sembrare quasi una manovra di manipolazione dell'informazione" in relazione a un mio post. Vorrei chiarire, visto che sono stato chiamato in causa, che tutto quello che c'è scritto nel mio post è documentato con informazioni che arivano da fonti indipendenti (e per quello che riguarda il problema di sicurezza proprio dal progetto Apache OpenOffice). Quindi, eviterei di fare affermazioni che non sono basate su nessun tipo di prova. Anche se comprendo il vostro evidente imbarazzo nei confronti della scelta che avete fatto nel 2012, quando io ho cercato di informarvi che si trattava di una scelta sbagliata (venendo per questo motivo persino querelato), non potete fare nulla per evitare di ammettere il vostro errore (e quello delle persone che vi hanno consigliato). Apache OpenOffice è un progetto morto, e non sarà certo il vostro convegno della settimana prossima a tenerlo in vita, ed è affetto da un problema di sicurezza che non è stato risolto perché la realtà è che non ci sono sviluppatori. Questi sono fatti incontrovertibili. Peraltro, per quanto riguarda ODF, se legge tutto quello che scrivo dovrebbe anche sapere che - mentre IBM ha abbandonato completamente il progetto ODF all'interno di OASIS (dove Apache Software Foundation non è mai stata presente) - The Document Foundation è presente con diversi membri nel Comitato Tecnico (dove io sono un semplice uditore) per cui contribuisce all'evoluzione di ODF. Inoltre, The Document Foundation - e il sottoscritto in modo particolare - è stata fondamentale per la decisione del Governo del Regno Unito a favore di ODF, e in questo momento si sta battendo perché la stessa decisione venga presa dal Governo della Francia (sono appena stato a Beauvais per un convegno). A valle della decisione del Governo del Regno Unito - nell'ambito della quale né IBM né Apache Software Foundation hanno speso un minuto - sia Google Docs che Office 365, prodotti indubbiamente deprecabili, hanno annunciato il pieno supporto a ODF. Probabilmente, se lei ascoltasse le mie presentazioni saprebbe che spendo sempre almeno il 50% delle stesse nella promozione dell'unico formato standard e aperto (che è ODF), e che sono - mio malgrado, per ignoranza degli altri - uno tra i maggiori esperti di formati standard e di aspetti legali relativi agli stessi formati. Le ricordo che i fatti della storia confermano che Apache OpenOffice è un progetto nato per uccidere The Document Foundation e LibreOffice, e tutti coloro che hanno contribuito a mantenere in vita il progetto - e parliamo solo di realtà italiane, perché al di fuori dell'Italia AOO non esiste (e ci sarà pure un motivo) - hanno fatto, consapevolmente o inconsapevolmente, il gioco di IBM, Apache Software Foundation e - spiace proprio dirlo - Microsoft. Rispettosamente, ma non troppo, Italo Vignoli P.S. - Per trasparenza, questa risposta - anonimizzata - verrà pubblicata sul mio blog, perché sono veramente stanco di dover fornire spiegazioni quando ho ragione. Ovviamente, essendo molto diverso da chi ha ritenuto opportuno querelarmi, io non intendo avvalermi di questo strumento, ma solo della comunicazione. -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 --------------------------------------------------------------------- To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org