--- Isileth <[EMAIL PROTECTED]> wrote:

> Gli insulti e le rispostacce che ho accumulato soltanto per aver osato
> esprimere il mio pensiero mi hanno fatto riflettere ancora una volta sul
> fatto che in questa ML esprimere le proprie idee è consentito soltanto se
> sono coerenti al 100% con le posizioni di alcuni.

spero di non averti insultato o dato "rispostacce", a me non sembra, ma se
l'avessi fatto mi scuso.
Io ho solo cercato di far valere il mio punto di vista e spiegato sommariamente
i miei motivi.

Io non voglio assolutamente far cambiare idea a qualcuno perché io non sono
l'"unico" detentore della "verità assoluta", ma voglio mettere tale persona a
conoscenza di cose che magari ignora e magari venire a conoscenza di cose chi
io ignoro.

Sulla questione originaria della storpiatura di alcuni nomi di prodotti io ho
detto le mie ragioni e mi sono avvalso della facoltà di non cambiare idea e di
continuare nella mia strada, se questo lo ritieni un insulto non so cosa farci.
Tu non hai portato, a mio giudizio, nessun elemento valido che mi possa far
cambiare idea.

Ho notato molte volte che il tono di una mail non è relativa al tono usato
dallo scrittore, ma a quello usato dal lettore. È come una mail viene letta che
genera giudizi su chi l'ha scritta e su come l'ha scritta che alle volte sono
completamente errati.

Io cerco sempre di non offondere nessuno, ma di far valere il mio pensiero e
sono pronto a cambiarlo solo se l'altro riesce a convincermi di qualche mio
errore.

Se però non riesco io a far capire le mie ragioni ed allo stesso tempo io non
ritengo valide le ragioni della controparte alla fine non mi interessa più di
tanto il fatto di non aver convinto l'altra parte in quello che io credo valido
perché, come detto, il mio scopo non è quello di "convertire" il mio
interlocutore.

> Brindo agli alfieri del software libero!
> 
> Continuate così e convincerete il mondo a seguirvi.

non capisco questo tuo ragionamento, qui sembra che se uno non sia d'accordo
con quello che tu ritieni vero (chi storpia un nome di un dato prodotto insulta
chi usa tale prodotto), allora costui è una persona irragionevole?

Penso che varie persone che tu qui chiami gli "alfieri del software libero"
durante il loro giorno lavorativo sono obbligati ad usare software di m$;
perdere ore o giorni per cose che non riescono a far funzionare non per colpa
loro, ma problemi causati dal software che sono obbligati ad usare, andare dal
cliente arrabbiato perché una data cosa non funziona e non è possibile spiegare
che i problemi tecnici sono dovuti al software che il cliente stesso o la
propria azienda ti ha imposto di usare, a me è capitato più volte nel passato e
è difficile se non impossibile far valere le proprie ragioni sia con il proprio
capo che con il cliente.
Quindi questa persona durante le ore lavorative non può neanche accennare al
fatto che tale prodotto fa schifo e dovrebbe anche far finta di nulla e non far
vedere questo suo disagio neanche nel tempo libero?

Ci sono miei colleghi ed amici che dicono che un software fa schifo se non ha
una bella interfaccia colorata e piacevole alla vista, poi se funziona o meno
questo è un dettaglio per loro (sono loro che si devono adattare al prodotto e
a tutte le sue limitazioni). Io invece ritengo che un software fa schifo se non
funziona, se non mi permette di fare quello che voglio, se mi ostacola con
mille problemi prima di raggiungere un risultato ... dell'interfaccia e dei
colori me ne infischio.

Un discorso a parte riguarda il metodo per comunicare che è stato riportato da
altre mail.
È possibile usare internet per comunicare se si cerca di creare dei
procedimenti standard che tutti *devono* seguire, se ognuno facesse come gli
pare alla fine la comunicazione globale sarebbe una chimera.
Questi standard (i cosiddetti RFC) sono raccolti da varie organismi che
stabiliscono le modalità con cui è possibile fare una determinata cosa, se uno
non usa questi standard è bene che venga invitato ad adeguarsi, se non si
adegua è lui che si mette in condizione di minoranza e causa difficoltà a tutti
gli altri che invece lo rispettano.

Penso che questa sia una cosa necessaria e dovuta da tutti.

Per questa mailing list c'è per esempio una regola semplice: bisogna usare
l'italiano come linguaggio; sarebbe impensabile se ognuno di noi iniziasse a
scrivere nel proprio dialetto o in un linguaggio non italiano; chi facesse
questa cosa sarebbe ripreso immediatamente e gli sarebbe chiesto di cambiare
mailing list se non vuole o più scrivere nel linguaggio previsto per questa.

Ciao
Davide

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