Pierfausto Martina ha scritto:

A lasciarmi perplesso e un po' preoccupato sono le osservazioni del Ministro Stanca (copio incollo da http://www.innovazione.gov.it/ita/comunicati/2005_07_06.shtml): Il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, ha espresso "rammarico" per la bocciatura della Direttiva sulla brevettabilità del software da parte del Parlamento europeo, "in quanto l’Europa aveva ed ha bisogno di un quadro certo di norme su questo fronte". Al tempo stesso il ministro ha però rilevato che "è meglio nessuna direttiva piuttosto di una insoddisfacente".

In effetti una buona normativa potrebbe servire a mettere dei paletti ma non a livello brevettuale quanto a stabilire i confini tra proprietà intellettuale, proprietà del marchio, sfruttamento/esclusiva commerciale, gestione dell'open source. Se nel caso di un prodotto software finito da vendere al pubblico le normative sono abbastanza chiare, per quanto riguarda i software su commissione c'è un bel pò di confusione: (contratto d'appalto informatico: pateracchio all'italiana) oppure opera d'ingegneria oppure contratto atipico sono le possibilità più in voga in europa e le differenze sono sostanziali soprattutto in termini legali di responsabilità e rischio. Stabilire di chi è la proprietà intellettuale vuol dire che l'autore può limitare od obbligare l'uso che può fare dei sorgenti il suo committente, come diffonderli ecc. ecc. e potrebbe anche richiedere il ritiro dal mercato del pacchetto realizzato per il suo committente nel caso che il committente ne faccia un uso lesivo per la morale o il buon nome o la professionalità dell'autore o comunque possa cagionare all'autore un danno diretto o indiretto. Così come riguardo ai contratti di licenza d'uso: vi risulta che prima esistessero? In sostanza chi compra un software ha meno diritti di chi compra un'auto. Ma vi rendete conto di quanto sia assurda una norma come questa palesemente copiata da quella che tutela gli autori di opere letterarie, musicali, teatrali ecc.? Ecco, in sostanza il punto da cui cominciare è questo: smetterla di paragonare gli autori di software agli altri autori, svincolarli dalla siae e dal registro speciale delle opere informatiche e visto che siamo soggetti a contratti "atipici" tanto vale fare da zero una normativa "atipica" con un gestore "atipico" diverso dalla siae.
In questo effettivamente una direttiva europea potrebbe servire.

Credo che sia solo una battaglia vinta abbiamo ancora molto da combattere (mamma che paroloni...)
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-- Tim Berners-Lee, W3C Director and inventor of the World Wide Web


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