Marco Pratesi

Ciao,

R: Perché incasina l'ordine in cui si legge normalmente il testo.
D: Perché il top-quoting è una cosa così sbagliata?
R: Il top-quoting.
D: Qual è la cosa più fastidiosa su una mailing list?

Traduzione:

A: Because it messes up the order in which people normally read text.
Q: Why is top-quoting such a bad thing?
A: Top-quoting.
Q: What is the most annoying thing on a mailing list?

Ah, dimenticavo:

On Monday 06 August 2007 16:19, Studio Bracciotti wrote:
[...]
> > AVVERTENZE AI SENSI DEL  DLGS 196/2003
> > Le informazioni contenute in questo messaggio di posta elettronica
> > e/o nel/i file/s allegato/i, sono da considerarsi strettamente
> > riservate. Il loro utilizzo è consentito  esclusivamente al
> > destinatario del messaggio, per le finalità indicate nel messaggio
> > stesso. Qualora riceveste questo messaggio senza esserne il
> > destinatario, Vi preghiamo cortesemente di darcene notizia via
> > e-mail e di  procedere alla distruzione del messaggio stesso,
> > cancellandolo dal Vostro sistema; costituisce comportamento
> > contrario ai principi dettati dal Dlgs. 196/2003  il  trattenere il
> > messaggio stesso, divulgarlo anche in parte, distribuirlo ad altri
> > soggetti,
> > copiarlo, od utilizzarlo per finalità diverse.
> > Un corretto comportamento da parte di tutti contribuirà a
> > realizzare una società più civile. Grazie.

A parte il fatto che la netiquette raccomanda di non usare firme molto 
lunghe (classicamente non si dovrebbero superare le 4 righe, qui siamo 
già a 15 righe di "AVVERTENZE") e che anche rispettare le indicazioni 
della netiquette aiuta a realizzare una società più civile ;-) ...

Tale avvertenza non ha alcun valore legale, non ha neanche un senso 
pratico... ad esempio, in ordine rigorosamente sparso e senza alcuna 
pretesa di essere esaustivo (a riguardo si potrebbero scrivere fiumi di 
parole e magari fare anche un cenno alle antinomie, ma forse è meglio 
evitare ;-)) ...

- "informazioni [...] strettamente riservate"? Siamo su una mailing list 
i cui messaggi sono pubblicamente disponibili sugli archivi web; tale 
avvertenza è forse volta a pretendere che vengano rimossi gli archivi 
della lista solo perché su di essi è andata a finire una "informazione 
strettamente riservata"?

- anche se la lista non avesse archivi pubblici, vi si può iscrivere 
chiunque; se lo scrivente non ha sotto controllo l'elenco degli 
iscritti, ha poco senso che si preoccupi di "consentire l'uso del 
messaggio solo al destinatario", dato che *non sa* chi sia il 
destinatario

- si può notare anche che, in considerazione dei punti precedenti, se si 
volesse ottemperare alle pretese di tale "avvertenza", il modo più 
semplice e logico sarebbe di impedire che passino in lista i messaggi 
dell'autore della stessa avvertenza...

- non sono ancora stati inventati gli "scordarelli" per i dispositivi di 
memorizzazione, sia elettronici, sia umani: l'autore della e-mail 
pretende forse che, per essere sicuro che la sua e-mail sia davvero non 
più reperibile dal mio disco rigido, io ci faccia passare sopra uno 
schiacciasassi e poi magari proceda anche a incendiarlo? 
scherziamo? :-D se non vuole che la sua e-mail risulti in qualche modo 
ricostruibile per chi dovesse avere accesso fisico al mio computer, 
allora non mi deve scrivere. Per non dire poi che, per essere sicuro 
(ma non del tutto) di cancellarla dalla mia memoria personale, dovrei 
suicidarmi... e non ci penso nemmeno, né tanto meno ha senso pensare 
che mi si possa costringere a suicidarmi mandandomi una e-mail e magari 
sostenendo di avermela mandata per errore ;-)

- il postino può consegnare una lettera cartacea alla persona sbagliata; 
fino a prova contraria, i server di posta elettronica non fanno di 
questi errori, quindi, se la mail è arrivata a me, vuol dire che era 
destinata a me, quindi non si può "ricevere questo messaggio senza 
esserne il destinatario" e pertanto non mi sembra sensato inserire 
un'avvertenza che disquisisca della - impossibile - eventualità 
contraria

- riguardo al punto precedente, se si intende dire "se io ho sbagliato a 
scrivere l'indirizzo destinatario", beh, non sono certo obbligato a dar 
fuoco al mio disco (e magari anche a suicidarmi;-)) solo perché uno non 
ha fatto attenzione a scrivere/selezionare l'indirizzo destinatario: 
chi è causa del suo male pianga se stesso ;-)

Potrei continuare, ma preferisco fermarmi qua :-)
Però, già che ci sono, segnalo una pagina piuttosto interessante, che 
evidenzia altri motivi di assurdità di una "avvertenza" come quella in 
questione:
http://www.goldmark.org/jeff/stupid-disclaimers/

Marco Pratesi

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