Un po' di chiarezza sugli standard ISO

L’Associazione PLIO auspica uno standard unico per i documenti da ufficio, 
basato su Open Document Format

Trieste, 5 settembre 2007 – L’Associazione PLIO ritiene opportuno sottolineare 
che la bocciatura della procedura di approvazione fast track del formato OOXML, 
presentato da Microsoft attraverso ECMA, ha proporzioni ben diverse da quelle 
riportate dalla stampa, così come risulta evidente da questo paragrafo preso 
integralmente dal comunicato stampa originale ISO (che si trova sito dell’ente 
a questo indirizzo: http://www.iso.org/iso/pressrelease.htm?refid=Ref1070):

Approval requires at least 2/3 (i.e. 66.66 %) of the votes cast by national 
bodies participating in ISO/IEC JTC 1 to be positive; and no more than 1/4 
(i.e. 25 %) of the total number of national body votes cast negative. Neither 
of these criteria were achieved, with 53 % of votes cast by national bodies 
participating in ISO/IEC JTC 1 being positive and 26 % of national votes cast 
being negative.

La bocciatura, quindi, è avvenuta su due fronti: la proposta non ha raggiunto 
la maggioranza qualificata dei 2/3 dei membri permanenti (17 su 32, pari al 
53,12% invece del necessario 66,66%, con 9 astenuti) e ha avuto più di un 
quarto di voti negativi sul totale dei votanti (18 su 69, pari al 26,08%, con 
18 astenuti). Si tratta di numeri ben diversi da quelli riportati da numerosi 
articoli, che hanno utilizzato – evidentemente – una fonte non ufficiale senza 
verificarne la correttezza (fonte commentata in modo chiaro ed esauriente 
all’indirizzo: 
http://www.microsoft-watch.com/content/business_applications/microsoft_fud_watch_ooxml_edition.html).

Senza questa bocciatura, OOXML si sarebbe tradotto in un’approvazione senza 
condizioni e senza alcun tipo di discussione, delle migliaia di problemi 
sollevati da più parti sulla validità delle specifiche sviluppate da Microsoft 
(uno per tutti, il formato non rispetta la cronologia del Calendario 
Gregoriano). Il PLIO auspica una revisione globale del formato in direzione 
dell’interoperabilità con lo standard esistente ISO/IEC 26300 Open Document 
Format, così come indicato dalle linee guida del comitato JTC1 dell’ISO.

A questo proposito, l’Associazione PLIO sottolinea l’interesse della proposta 
che AFNOR, l’ente francese di standardizzazione, ha sottoposto all’ISO, secondo 
la quale Office Open XML dovrebbe essere modificato per confluire – nell’arco 
di tre anni – nello standard ISO/IEC 26300 Open Document Format (il comunicato 
stampa in lingua francese si trova all’indirizzo: 
http://www.afnor.org/v3/espace-presse/pdf/DP-ooxml.pdf, con una traduzione in 
lingua inglese a questo indirizzo: 
http://www.groklaw.net/article.php?story=20070903174346143).

Tra l’altro, la qualità superiore del formato Open Document Format nei 
confronti di OOXML è testimoniata dal fatto che durante il processo di 
standardizzazione ODF non ha ricevuto alcun commento negativo, tanto che il 
Ballot Meeting non c’è stato in quanto non avrebbe avuto alcuna utilità, e il 
formato è stato approvato in prima istanza.

“Speriamo che l’ISO intervenga sul processo di standardizzazione, per evitare 
che in futuro si possa ripetere quello che è successo in questa occasione, 
ovvero che i voti a favore di una proposta siano l’espressione non della 
validità dei contenuti ma delle risorse economiche dell’azienda che è alle 
spalle della proposta stessa. Il rischio è che gli standard perdano la loro 
principale caratteristica, che è la tutela della concorrenza (e quindi degli 
utenti finali), e si trasformino in uno strumento a difesa degli interessi e 
delle posizioni sul mercato di chi li ha sviluppati”, ha commentato Davide 
Dozza, Presidente dell’Associazione PLIO.

Un’analisi degli avvenimenti “inconsueti” che si sono verificati nel corso di 
questi mesi durante il processo di approvazione di OOXML, arricchito da grafici 
e altre informazioni, si trova sul blog di Rob Weir all’interno dei post 
pubblicati negli ultimi tre mesi: http://www.robweir.com/blog/ (per avere 
un’idea basta leggere quello del 4 settembre). Per sapere cos’è successo in 
Italia, la storia del processo all’interno di UNINFO viene ampiamente 
commentata da Mimmo Cosenza nel suo blog su Nova 100: 
http://mimmocosenza.nova100.ilsole24ore.com/.

L’Associazione PLIO, Progetto Linguistico Italiano OOo, raggruppa la comunità 
italiana dei volontari che sviluppano, supportano e promuovono la principale 
suite libera e open source per la produttività negli uffici: OpenOffice.org. Il 
software usa il formato dei file Open Document Format (standard ISO/IEC 26300), 
legge e scrive i più diffusi tra i formati proprietari, ed è disponibile per i 
principali sistemi operativi in circa 90 lingue e dialetti, tanto da poter 
essere usato nella propria lingua madre da più del 90% della popolazione 
mondiale. OpenOffice.org viene fornito con la licenza GNU LGPL (Lesser General 
Public Licence) e può essere usato gratuitamente per ogni scopo, sia privato 
che commerciale.

OpenOffice.org 2.2 è disponibile in italiano all'indirizzo 
http://it.openoffice.org e nelle altre versioni linguistiche all'indirizzo 
http://download.openoffice.org.

PLIO, Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org: http://www.plio.it. Vola e 
fai volare con i gabbiani di OpenOffice.org: usalo, copialo e regalalo, è 
legale!

Per informazioni: Italo Vignoli (348.5653829), [EMAIL PROTECTED]


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