Il 04/06/2011 01:20, Andrea Pescetti ha scritto:
Il primo giugno e' stato pubblicato un annuncio importante per il futuro
di OpenOffice.org che in parte chiarisce cosa intendeva Oracle con il
comunicato di aprile in cui spiegava che OpenOffice.org era destinato a
diventare un "purely community-based project".
L'annuncio e' che Oracle donera' il codice di OpenOffice.org ad Apache
Foundation http://www.apache.org/ . I due link di partenza sono
http://old.nabble.com/OpenOffice.org-Apache-Incubator-Proposal-td31750699.html
http://www.marketwire.com/press-release/statements-on-openofficeorg-contribution-to-apache-nasdaq-orcl-1521400.htm
Sono gia' state pubblicate migliaia di reazioni, per cui chi vuole
approfondire trova materiale a volonta'.
Sintetizzando al massimo, quello che sicuramente succede e':
- OpenOffice.org continua ad essere sviluppato.
- OpenOffice.org rimane come ora software libero e open source.
- Oracle rinuncia ai suoi privilegi nella comunita' OpenOffice.org.
- IBM si impegna a fornire sviluppatori al progetto OpenOffice.org.
Molto probabilmente succedera' anche che:
- Oracle progressivamente si disimpegnera' dal progetto, dato che la
documentazione consegnata non prevede un impegno di Oracle a lungo
termine. Questa e' una perdita perche' gli sviluppatori di Oracle
sono molto importanti per OpenOffice.org e tutti i derivati. Non ci
sono conferme alla voce che IBM possa rilevare questi sviluppatori.
- OpenOffice.org cambiera' licenza, tornando su un modello simile alla
licenza di OOo 1.x. L'attuale licenza, LGPL3, ha un "copyleft debole",
cioe' permette di costruire prodotti proprietari basati su OOo a certe
condizioni; la possibile futura licenza, la Apache License, rende meno
vincolanti queste condizioni, pur rimanendo compatibile con LGPL3.
Non e' confermata un'altra voce che circola, e cioe' che Oracle abbia
donato anche parti finora proprietarie, quelle che facevano parte di
StarOffice e di "Oracle Open Office" (aggiornamenti incrementali,
strumenti di migrazione, integrazione SharePoint).
Ciao,
Andrea.
Ciao Andrea!
E che mi dici di The Document Foundation (TDF)? Ormai se ne può parlare
anche qui direi...
Così completi il quadro della situazione, no? ;-)
Grazie,
Carlo
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