Senza dover cercar troppo ci sono a Roma: ydea.com ed Unidata nella zona di 
Portuense, ma che offre il sevizio
romawireless al comune di Roma. Roma per quanto riguarda il wireless è quasi 
interamente nelle mani di Unidata, 
quindi la cosa più ovvia sarebbe quella di farsi mettere il wi-fi a casa da 
loro, poi si prende un altro access point gli si
da l'ssid ninux.org e si switch la connessione romawireless in ninux.org




On Sat 15/11/08 10:59 AM , Alessandro Fiengo <[EMAIL PROTECTED]> wrote:Sui 
problemi legali si � pensato che sar� meglio occuparsene a tempo 
debito, quando la rete avr� veramente bisogno di un inquadramenteo del 
genere.
Al momento ci sembra prioritario renderla ancora pi� concreta e reale, 
di quanto non lo sia gi�, facendola arrivare a pi� persone e 
sperimentandone allo stesso tempo, l'aspetto pi� propriamente tecnico e 
l'effettivo interesse tra le persone comuni.

Alle dichiarazioni di intenti, gi� descritte da Lorenzo, aggiungo le 
mie, curare ulteriormente il flyer che abbiamo fatto girare, rendendolo 
ancora pi� comunicativo e (lo aggiungo ora!)supportare Lux (Lucio 
giusto?) nell' organizzazione del Wiki e nella documentazione divulgativa.


Un saluto alla lista, a presto ragazzi!!

OrazioPirataDelloSpazio (Lorenzo) ha scritto:
> I problemi legali non sono stati risolti (e penso non si risolveranno 
> mai!) pero' mercoledi' abbiamo deciso che:
>
> - quest'anno proviamo a fare una rete wireless che funzioni davvero e 
> dove passi del traffico internet, mettendoci d'accordo con dei 
> provider al fine di non violare nessuna EULA.
> Proviamo ad iniziare con la zona di Piazza Bologna e a sentire se ci 
> sono provider che accettano questo tipo di connessioni condivise.
> Internet sar� dato in maniera libera agli utenti e non sar� chiesto 
> niente in cambio. A chi si collega verr� mostrata una spash-page in 
> cui si spiega chi siamo, cosa facciamo e perche', secondo un modello 
> simile a quello dei nostri amici portoghesi (agreement, no p2p, no 
> materiale coperto da copyright).
>
> - A differenza di loro invece, puntiamo paralellamente a fare degli 
> scatolotti autoconfigurabili. L'idea quindi potrebbe essere quella di 
> fare alcuni nodi di backbone "molto buoni" (stabili, con un buon 
> throughput e quindi ad un costo mediamente elevato, sui tetti) ,  ed 
> altri nodi autoconfigurabili a basso costo che espanderebbero di poche 
> ma decisive decine di metri, il raggio di copertura dei nodi di backbone.
> Per capirci:
> palazzo di studenti di 10 piani. Si cerca di coprire pi� persone 
> possibile con un nodo di backbone, poi si invitano le persone connesse 
> a prendere una fonera che "attacchi e funziona" in modo da far 
> attaccare anche i vicini di piano.
>
> Spero di aver sintetizzato bene gli obiettivi concreti che ci siamo 
> dati per quanto riguarda la rete wireless. Poi sono venute fuori anche 
> altre cose e altre "dichiarazioni di intenti" (Clauz vorrebbe 
> studiarsi i problemi legali nello specifico, Lucio vorrebbe dare una 
> mano scrivendo un po' di documentazione su come fare a 
> flashare/utilizzare una "scatoletta", Saverio � pi� interessato alla 
> parte firmware, Nino dovrebbe sentire Ydea, Lucio dovrebbe sentire il 
> suo provider per sapere se � possibile sharare un utenza business).
>
>
> Lorenzo
>
>
>
> Michele Favara Pedarsi ha scritto:
>> Io non avevo la macchina e nessuno mi ha offerto una finestra sul suo
>> computer... risolti i problemi legali?
>>
>> ciao
>>
>> Michele
>>
>>   
>
>





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