il quoting: questo sconosciuto. Il 19/05/2014 10:36, Mario ha scritto: > Il mio post precedente era volto a dimostrare che si possono accostare > modelli di sviluppo di prodotti basati su logiche commerciali a > modelli di sviluppo dei prodotti basati su logiche piu' aperte senza > gridare per questo allo scandalo se qualcuno lo fa e senza pensare che > le uniche soluzioni che si possono adottare sono quelle che ci > piacciono di piu'. A me piace molto di piu' la logica aperta che e' > alla base di linux e del software open source,ma il buon senso mi dice > che si puo' trarre beneficio anche dall'altra,a patto che non snaturi > il senso di quella aperta e che quindi sia contenuta dentro a certi > confini. > > Il 19/05/14, federico la morgia<super_tr...@hotmail.com> ha scritto: >> RHEL, la versione enterprise linux che commercializza redhat non è gestita >> come dici tu. >> Innanzitutto te la puoi scaricare liberamente e gratuitamente ! >> Te la puoi modificare come e quanto vuoi visto che essendo GPL Redhat è >> obbligata!!! a rilasciare i sorgenti , ben inteso i sorgenti non i pacchetti >> già compilati !!! >> Quindi su cosa ci guadagna redhat ? >> Solo sull'assistenza ! >> Se vuoi redhat agratis puoi ? >> Si ! te la scarichi ma non hai aggiornamenti ! >> Oppure usi centos che è creata dai sorgenti di redhat ed è come le altre >> distro linux ! >> Ciao Mario. >> >> --- Messaggio originale --- >> >> Da: "Mario" <marietto2...@gmail.com> >> Inviata: 19 maggio 2014 04:51 >> A: wireless@ml.ninux.org >> Oggetto: Re: [Ninux-Wireless] spiegazioni >> >> Cosa dire della RedHat,che pur accettando la licenza open source e pur >> rilasciando una distribuzione di linux con tale licenza (Fedora),ne ha >> creata un altra,Redhat appunto,che contiene licenze proprietarie o >> comunque fornisce consulenze a pagamento su una distribuzione di Linux >> che ha un kernel coperto da licenza open source il cui nome e' di >> proprieta' di Linus Torvalds ? Voglio dire che questo e' un esempio di >> contaminazione di un prodotto open con una logica commerciale. Su >> questo piano mi immagino qualcuno che possa guadagnare soldi non >> direttamente sull'infrastruttura su cui si basa la rete Ninux,ma >> magari fornendo consulenze a chi necessita della conoscenza necessaria >> per costruire,mantenere,modificare la rete e il software che ci gira >> sopra....Non sto dando colpe a nessuno,mi sto interrogando sulla >> questione,mi sto domandando se e' + efficace in un ottica di sviluppo >> della rete mantenere tutto con una licenza open oppure se tale rete >> possa usufruire di una contaminazione con una logica commerciale per >> essere migliorata in modo veloce.... >> >> Il 18/05/14, Stefano De Carlo<stefana...@gmail.com> ha scritto: >>> Il 17/05/2014 17:10, Mario ha scritto: >>>> Sul fatto dell'eticamente discutibile ci sarebbe da discutere a lungo. >>>> Nel senso che come sappiamo tutti,ci sono i duri e puri che credono >>>> che Linux e la filosofia open source debba essere completamente priva >>>> di implicazioni economiche e chi crede che possa essere in qualche >>>> modo contaminata. >>> >>> È vero che l'idea che non si debba (perchè "eticamente sbagliato") fare >>> business su open source e software libero (e, per estensione, >>> infrastrutture libere, comunitarie e pubbliche) costituisca una >>> deviazione e un ovvio fraintendimento persino di chi questi due concetti >>> li ha creati e ci ha dedicato la vita, senza mai esprimere un tale >>> diktat. >>> >>> Tuttavia... >>> >>>> Quello che voglio dire e' che si parla tanto di >>>> collaborazione,cooperazione,ma io non vorrei che questi termini >>>> rimangano confinati sul piano meramente tecnico di cui la maggiorparte >>>> di voi e' esperta,ovvero in quello tecnologico,informatico. Io ho un >>>> concetto piu' largo di collaborazione,che si estende al di la' della >>>> tecnologia e va ad abbracciare i bisogni delle persone,laddove pero' >>>> non si profili un tentativo di questi di commercializzare troppo la >>>> buona volonta' degli altri. >>> >>> Tu hai scritto sulla ML di Ninux-progetto, Ninux-infrastruttura pubblica >>> e comunitaria. >>> Ammesso anche che esistano (*se* esistono) modelli di business >>> percorribili su una rete libera, comunitaria, best-effort, neutrale, non >>> è compito di *questa* community aiutarti ad identificarli, tantomeno >>> portarli avanti. Probabilmente, non è compito per *nessuna* community. >>> >>> Se la pensi così, hai frainteso cosa comporta il senso di collaborazione >>> e cooperazione in community di impronta "free-as-in-freedom": si tratta >>> di lavorare su un bene comune (codice, rete), rispettando principi base, >>> senza "agende personali" nella consapevolezza che comunque tutto questo >>> lavoro si rifletterà, fosse anche a lungo termine e nella "big picture", >>> sul *proprio* benessere. >>> >>> In bocca al lupo per tutto! >>> Stefanauss. >>> >>> >> >> >> -- >> Mario. >> _______________________________________________ >> Wireless mailing list >> Wireless@ml.ninux.org >> http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless >> _______________________________________________ >> Wireless mailing list >> Wireless@ml.ninux.org >> http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless >> > >
-- lilo http://wiki.debian.org/LILO #### -Da grande faro' il cattivo esempio, questo e' uno stage formativo- bit in rebels GnuPG/PGP Key-Id: 0x5D172559 FINGERPRINT: AB62 DC0E 3CB3 2B83 6333 5DF4 9674 A4B3 5D17 2559 server: pgp.mit.edu
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