Ciao di nuovo rispondendo a Andrea Gasparini dico che mi sa che il polverone l'ho alzato io :-)). Ho apprezzato le opinioni di tutti, molte delle quali mi hanno fatto riflettere sulla mia posizione. Come ho detto non pretendo di avere ragione. E non credo di dover chiarire ancora i miei interessi: faccio parte di una mailing list debian; mi sbatto quotidianamente su sarge e molto spesso risolvo i miei problemi anche grazie al vostro aiuto per il quale non vi rigrazierò mai abbastanza; lavoro per una società che lavora soprattutto su piattaforme e su software sull'opensource e che mi sta formando come sistemista unix/linux; sto facendo un'esperienza di lavoro in un'azienda molto grande (non mi va di fare nomi) che utilizza per gestire dei server enormi e molti cluster, Windows 2003 Server e vi posso assicurare che avere a che fare quotidianamente con Active Directory renderebbe nervoso anche un santo.
Prima di dire l'ultima (per quanto mi riguarda ovviamente!) quoto questo messaggio: >Alle 02:05, martedì 1 febbraio 2005, Goblintux ha scritto: >> E sottolineo: faccio questo discorso non entrando nel merito delle >> controversie legali e etiche di Microsoft che, ovviamente, sono ciclopiche! > >Appunto. Discorsi del genere non hanno senso se non si entra nel merito. >In >caso contrario son solo chiacchere. Concordo anche per il ciclopiche: per >la >dimensione delle mail e del mancato quoting nonché, ovviamente, per il punto > >di vista. > >A. E' l'unico che non mi è piaciuto. Posso accettare le critiche per il mancato quoting (anche se le mail erano tante e quotare tutti lo ritenevo difficile), ma sinceramente non mi piace il modo con cui la mia opinione è stata etichettata in cinque minuti. Non si può pensare di avere ragione sempre; non possiamo essere accaniti fautori del software libero e, in nome della nostra giusta idea, IMPORRE la NOSTRA libertà a chi non è dello stesso avviso. E' un controsenso e non mi piace. Per la dimensione della mail mi scuso, ma il nostro amico se non voleva leggerla poteva non farlo, non mi pare di aver obbligato qualcuno. Avete ragione quando mi fate notare che, senza entrare nel merito del discorso etico e legale, è forse inutile fare questo discorso. Ho voluto lasciare da parte quella prospettiva per cercare di focalizzarmi sul prodotto in questione e basta. Ma è vero che non possiamo chiudere gli occhi su come e perchè un tale prodotto sia diventato quello che oggi è. Anche se comunque ritengo abbia dei meriti che vanno comunque accettati per non chiuderci a riccio nelle nostre convinzioni. Continuo a non voler pensare di dovermi contrapporre con forza a Windows. Credo, invece, sia importante contrapporsi in maniera forte a Microsoft e ai suoi metodi. Forse è questo che non ho chiarito. E forse è questo il fulcro, in due righe, del mio pensiero. Saluti a tutti Daniele