Il giorno lun, 20/07/2009 alle 20.27 +0200, Davide Prina ha scritto: > > Anzi, visto > > l'atteggiamento di M$ su questo _particolare_ problema, probabilmente è > > meglio (standard ISO, promessa di non usare i brevetti, etc.) > > penso di avere già spiegato perché essere standard ISO può non voler > dire nulla. > > La promessa di usare i brevetti, a quanto leggo, è soltanto su una parte > di .NET e non su tutto. Inoltre microsoft ormai è famosa per non > mantenere quanto promette ... c'è chi dice che il lupo perde il pelo, ma > non il vizio.
I processi di standardizzazione _sono_ importanti e dicono molto sulle intenzioni di un'azienda. Per esempio il processo di standardizzazione dell'XML di Office di M$ ci fa capire che il tutto è abbastanza una bufala. Il percorso seguito da CLR e C# (perché è questo che viene standardizzato) è stato molto più aperto e "pulito" e lo standard che ne risulta è decisamente chiaro (con i limiti di tutti gli standard) e per niente mirato a quei trucchetti che descrivi bene tu. (Leggere lo standard della CLR è un piacere per chiunque sia interessato alla progettazione di VM.) Per quanto riguarda la Community Promise invece probabilmente non l'hai letta perché altrimenti non diresti "non mantenere quanto promette". La Community Promise è legalmente vincolante. La M$ non potrà _mai e poi mai_ utilizzare un brevetto relativo all'implementazione di C# e CLR: qualsiasi tribunale dopo un'occhiata alla promise gli riderebbe in faccia. E` una "mano tesa"? No. Ovviamente M$ ha tutto da guadagnare da un'espansione della piattaforma e non l'ha fatto per farci un piacere. Ma appurato che da un punto di vista legale è più sicuro di un Java (Oracle, brr..) o di uno Gnome, XFCE o KDE (Apple e la sua passione per le cause alle interfacce grafiche) ha senso spargere FUD e rifiutarsi di usarlo? Bah. federico -- Federico Di Gregorio http://people.initd.org/fog Debian GNU/Linux Developer f...@debian.org INIT.D Developer f...@initd.org The reverse side also has a reverse side. -- Japanese proverb
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