Il giorno mar, 09/11/2021 alle 15.10 +0100, Filippo Dal Bosco - ha
scritto:
> Il giorno Tue, 9 Nov 2021 14:56:05 +0100
> Piviul <piv...@riminilug.it> ha scritto:
> 
> > 
> > 
> > su questo posso essere d'accordo anche se temo che in ogni caso 
> > l'impronta usata su un bicchiere non sia utilizzabile come impronta
> > per l'autenticazione, mi sembra un po' fantascientifica...
> > 
> secondo te come si fanno a rilevare le impronte digitali e poi a
> confrontarle con una database in corso di una indagine giudiziaria ?
> 
> Stesso metodo per prenderle da un oggetto che hai toccato  e poi
> usarle.

In realtà non è proprio la stessa cosa; il confronto delle impronte
digitali si fa su delle immagini, mentre i sensori attualmente montati
sui cellulari e sui pc più moderni del mio sono capacitivi, il che
significa che devi trasferire l'immagine rilevata sul bicchiere in
forma tridimensionale - alcuni hanno usato una stampante 3D per farlo -
non certo una FDM, per intenderci.

Per l'internet banking, io lascerei comunque perdere il cellulare in
toto.

> 
> Solo la "foto" della retina è difficile da ottenere in modo
> fraudolento
> a meno che un oculista che ti fa l' OCT ( scansione  laser della
> retina) non lo ceda ad altri
> 

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