On Thu, Apr 27, 2023 at 11:29:22AM +0200, Diego Zuccato wrote:
> Personalmente ho "bidonato" ext* da quando ho iniziato ad avere dischi da 2T
> o più: tenendo le macchine sempre accese (magari in suspend) per mesi, ad
> ogni reboot ci volevano ore per il check del fs, e ogni volta trovava
> qualche incongruenza senza che ci fossero stati eventi anomali.
> Con XFS, fintanto che non ci sono problemi HW (soprattutto con la RAM), non
> ho mai avuto problemi. E boot sempre in tempi accettabili. Finora ho avuto
> problemi solo con una mobo che talvolta leggeva male dalla RAM (stessi
> problemi dopo la sostituzione della RAM, risolti con la sostituzione della
> mobo) e ovviamente quando ci sono stati problemi al disco (ma spesso si
> riescono a recuperare gran parte dei dati).
> 
> Diego

Lungi da me insegnarti qualcosa, sicuramente ne sai più di me senza
dubbio.

Anche io non ho mai avuto problemi con xfs ma i problemi che riporti tu
di ext* non esistono più da tempo. Ora, anche per check completo di
dischi molto grandi, ext* è una scheggia, e il controllo periodico del
disco non serve più tanto che molte distro lo hanno disabilitato e lo
forzano solo in caso di arresto imprevisto per mancanza di corrente o
crash del sistema.

https://en.wikipedia.org/wiki/Ext4#Features

https://en.wikipedia.org/wiki/File:E2fsck-uninit.svg

e comunque io preferisto btrfs anche se aspetto che Ubuntu lo metta di
default come OpenSuse per averne tutti i vantaggi "di sistema". Per ora
btrfs lo uso solo sui NAS, persino su un NAS che mi sono fatto con
RaspberryPi (3x8TB di dischi sata in RAID5+LVM+Btrfs) e prestazioni
comparabili a ext4, per dire quante poche risorse (CPU+RAM) usa...

-- 

Amike,
Marco Ciampa

Rispondere a