Il giorno mar, 27/12/2005 alle 03.23 +0100, Luca Brivio ha scritto: [...] > Fuor di retorica, "è troppo un casino" o potresti spiegarci un po' di > che cosa si discute in concreto su debian-i18n (ci sono iscritto, ma non > ho seguito attentamente la discussione, anche perché dovrei applicarmici > alquanto dato che non ho le basi, e non ne trovo il tempo)? Sarebbe > bello se potessimo farci un'opinione anche noi traduttori più > ignoranti! ;-)
Riassunto: la lista i18n cerca di coordinare le varie traduzioni sia di manuali, che di modelli debconf, che del sito web, che delle pagine del manuale in linea, che dei programmi. Il problema del quale da tempo di discute è quello di rendere il tutto più omogeneo, magari con l'adozione di strumenti comuni e semplici che permettano di velocizzare il processo aggiornamento/traduzione/revisione/commit/upload sia di allargare la schiera di chi lavora alle localizzazioni. Naturalmente non è facile perché esistono documenti nei più svariati formati, inoltre i programmi spesso adottano metodologie diverse di integrazione. Per questo alcuni propongono di fare dei filtri che operino su questi formati e portino tutto verso un formato nel quale gestire le traduzioni per poi riconvertire all'indietro il lavoro fatto. Alcuni propongono di usare pootle, altri hanno da poco parlato di xliff. L'interfaccia web piace molto, ma anche quella via email di DDTP funzionava bene. Ogni soluzione proposta ha una implementazione solo parziale oppure risolve parzialmente il problema e le persone non hanno tanta voglia di assoggettarsi agli schemi imposti da un programma limitato. Infine, chi sta facendo veramente qualcosa, come sempre nel mondo del volontariato, fa quello che gli piace; il che non è quello che altri vorrebbero... Un bel caos. Ciao, Giuseppe