Il giorno giovedì 30/08/2012 12:10:45 CEST Cristian Consonni <kikkocrist...@gmail.com> ha scritto:
> Il 29 agosto 2012 10:45, al3xu5 / dotcommon <dotcom...@autistici.org> > ha scritto: > > credenziali di accesso? > > perché mai un sito istituzionale, realizzato per fini istituzionali e > > pagato con soldi pubblici, dovrebbe tracciare i cittadini che vogliono > > accedere a documentazioni pubbliche (pagata sempre con soldi pubblici)? > > Non so se in Toscana funzioni come in Lombardia (ma credo di sì, dato > che mi pare sia un progetto nazionale), ma grazie ad un accordo con la > SIAE il sito di MLoL (Media Library on Line) permette anche di > scaricare legalmente e gratuitamente un certo di numero di opere > coperte da diritto d'autore ogni mese. [...] beh... tutte le opere sono coperte da "diritto" d'autore, quello che cambia è la licenza... e allora: - perché "restringere" l'accesso richiedendo una registrazione *anche* per le opere con licenza copyleft? - in ogni caso, perché tracciare i cittadini che vogliono accedere a documentazioni pubbliche? cosa c'entra questo con il "diritto" d'autore? > >> e alla prima navigazione ho > >> avuto subito una brutta sorpresa, la necessità di applicativi > >> proprietari http://www.medialibrary.it/pagine/pagina.aspx?id=39 > > > > come prima... perché mai un sito istituzionale, realizzato per fini > > istituzionali e pagato con soldi pubblici, utilizza in via esclusiva formati > > proprietari (violando diverse normative, tra cui il CAD) e richiede > > applicativi di un particolare fornitore (violando, tra l'altro, le norme > > sulla concorrenza), contribuendo al digital divide e DISCRIMINANDO i > > cittadini? > > Anche qui, alcuni degli ebook/file ecc. scaricabili hanno il DRM, > altri no. Dipende da cosa ha scelto la casa editrice. cioé... i soldi sono pubblici, ma chi decide è un privato? > I DRM non ci piacciono, quindi dovremmo fare presente questa cosa. i DRM su documentazioni pubbliche e/o pagate con soldi pubblici sono illegittimi/illegali... > > e magari è possibile che ci sia anche il tanto per un esposto alla > > magistratura e alla corte dei conti, o una class-action, o cose del genere > > (servirebbe un avvocato capace per valutare...) > > Al netto di alcuni limiti (che sono dovuti alle case editrici e al > sistema del copyright) il sistema mi pare buono, scusa ma a me sembra PESSIMO: sono soldi pubblici, per cui non ci deve essere nessuna limitazione di accesso (registrazione, tracciamento) e di fruizione (formati proprietari, DRM ecc.) > inoltre posso dire > che i bibliotecari sono tra le persone più sensibili ai temi > dell'accesso alla conoscenza, degli standard aperti e del software > libero (insomma, cercano di preservare e diffondere la conoscenza > dall'inizio della civiltà). mah... ho esperienze diverse: nel migliore dei casi se ne fregano... e comunque, sensibili o no che siano, ci si deve affidare alla buona volontà dei singoli bibliotecari? saluti cordiali A -- al3xu5 / dotcommon Support free software! Join FSF: http://www.fsf.org/jf?referrer=7535 ______________________________________________________________________ Public GPG/PGP key block ID: 1024D/11C70137 Fingerprint: 60F1 B550 3A95 7901 F410 D484 82E7 5377 11C7 0137 Key download: http://bitfreedom.noblogs.org/files/2010/08/dotcommon.asc [ Please, DO NOT send my key to any keyserver! ]
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