Premessa:
la definizione di open data
http://opendefinition.org/okd/italiano/
al punto due dichiara
"La licenza non deve imporre alcuna limitazione alla vendita"
pertanto non si tratta di opendata.

Questo il testo
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1. i dati, in tutte le forme e i contenuti con cui vengono
distribuiti, sono di proprietà
del ente rilasciante, che ne mantiene tutti i diritti d'autore secondo le leggi
vigenti in materia;

2.  l'utente è libero di riprodurre, distribuire, comunicare,
modificare ed esporre al
pubblico i dati;

3. è vietata la vendita dei dati a terzi;

4. deve essere sempre garantita la paternità dell'opera e in ogni riproduzione,
anche parziale dei dati, deve essere citata la fonte: “[ufficio
dell'ente rilasciante]”.
In caso di modifiche dovrà essere esplicitamente dichiarata
l'avvenuta modifica dei dati;

5. se si altera o si trasforma il dato, o se lo si usa per crearne un
altro, si può
distribuire il dato derivato solo corredandolo di queste stesse
condizioni d'uso;


6. i dati possono essere utilizzati per svolgere attività professionali basate
sull'elaborazione dei dati stessi; l'eventuale compenso monetario richiesto
dall'autore delle elaborazioni potrà essere riconosciuto solo a titolo di
pagamento del servizio di elaborazione del dato;

7.l 'ente rilasciante non è responsabile delle elaborazioni o modifiche
-------
I punti che non mi convincono sono il 3, 5 e 6

punto 3: vieta la vendita
ho già fatto la mia considerazione sopra, credo pero' che fare un paragone con il software libero possa aiutare di piu'. Nella GPL non c'e' scritto che non si possa vendere il software, eppure non viene venduto.
Semplicemente perche' e' permessa la redistribuzione con lo stesso vincolo.
Pertanto, se i dati fossero gratuiti alla radice, il loro mercato sparirebbe.

punto 5: viene messo il vincolo di usare la stessa licenza sulle opere derivate. Sappiamo che e' un sistema che funziona (nuovamente pensiamo al software libero e al meccanismo di copyleft). Ho solo pero' un dubbio: si tratta di una licenza non standard, pertanto crea una sorta di "microcosmo" che mi riduce notevolmente il numero di dati aperti che posso aggregare e, tra l'altro solo del
relativo territorio.

punto 6: permette in lucro a fini professionali
temo possa essere ambiguo.
Vediamo ... mm
gruppo di studenti usano i dati, ne fanno una bella ricerca, qualcuno dice "Ehi! Partecipiamo ad un concorso per giovani ricercatori".
Vincono. Hanno fatto lucro per fini professionali?

A IGF ne ho parlato con un docente di giurisprudenza della Sardegna,
mi ha detto (ma spesso se ne e' parlato anche in questa ML) che in effetti c'e' qualcosa da sistemare e - meglio - se si va verso qualcosa di standard.
Mi confermava pero' che la questione e' nota.

In ogni caso mi rendo conto di essere un gran rompiballe, ma lo faccio
solo per punzecchiare e ricordare che c'e' qualcosa da correggere.
Quanto fatto dalla regione Sardegna in ottica di apertura e' comunque un qualcosa di pioneristico rispetto alla stra grande maggioranza delle realta' pubbliche.

x Michele:
curioso che quando eri a trento non ci siamo conosciuti
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