Molto interessante. La cartografia è per altro sempre stata uno strumento di potere, come scriveva anni fa Farinelli, la rappresentazione del mondo a fini di dominio, spesso militare, comunque politico. Quello che sarebbe interessante chiedersi è se la cartografia condivisa e socialmente costruita, o collaborativa che dir si voglia, cambia quella che è stata una caratteristica della cartografia per secoli. Se così è il web mapping ha effettivamente cambiato un pezzo di storia della cultura geografica in senso molto profondo.
Iacopo Zetti > Lettura del sabato molto interessante: > http://temi.repubblica.it/limes/carte-come-armi-6-carte-per-il-duce/29345?ref=HRSN-5&photo=1 > >> A inizio Novecento le produzioni di mappe geopolitiche subiscono gli >> stimoli delle correnti artistiche più innovative. E non propagandano >> ma precorrono i temi che nazismo e fascismo faranno propri affidandone >> la diffusione alla geografia accademica. La sesta puntata di Carte >> come armi. > > Siamo lontani dal software geospaziale libero ma credo che ogni tanto > sia utile riflettere anche su quello che succede alle mappe dopo che > sono state prodotte. > > Ciao, > steko > > _______________________________________________ > Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione > Gfoss@lists.gfoss.it > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. > Non inviate messaggi commerciali. > I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente > le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. > 569 iscritti al 4.1.2012 > > _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione Gfoss@lists.gfoss.it http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 569 iscritti al 4.1.2012