>e comunque metodo altamente sconsigliato per le alte latitudini
>sopra al 60^ parellelo (vicino ai circoli polari), perche'
>evidentemente qua 1 grado misurato lungo il parallelo avra' una
>lunghezza metrica marcatamente inferiore ad 1 grado misurato
>lungo il meridiano, fino a quando la lunghezza diventa esattamente
>zero per il 90^ parallelo (cioe' al polo, che e' semplicemente un
>punto geometrico)

Ciao a tutti!

Per le carte geografiche in piccola scala si usa la cosiddetta "scala grafica 
variabile" (non so la sua denominazione in italiano, ho tradotto parola per 
parola dal romeno) che ha un aspetto diverso per ogni tipo di proiezione 
(esprime il valore delle distanzee la loro variazione  in collegamento con la 
latitudine o la longitudine, in dipendenza dal tipo della proiezione 
cartografica). Ho trovato su Internet la denominazione inglese "variable scale 
bar". Ogni carta seria (in piccola scala) e ogni atlante geografico serio deve 
avere disegnato questo tipo di scala, perché la scala grafica (semplice, 
lineare, che usiamo tutti noi sulla carta topografica) è valida soltanto sulle 
linee/nei punti senza deformazioni. La stessa cosa per la scala numerica che 
vediamo spesso sulle carte degli atlanti e che è...un inganno.QGIS potrebbe 
crearla (la scala grafica variabile)?

Saluti,
Gabriela
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