Riusciamo a mettere sul piatto tutti i pro e contro del cambio dello
statuto?
Lo chiedo a chi ha già avuto esperirenza a riguardo.
Necessitiamo un passaggio a posteriorri dal notaio, bolli vari?
Non è per fare chi tira indietro su questa proposta,
mi chiedo solo se chi porta avanti la proposta ha preso in esami tutti i
passi necessari (purtroppo in Italia).

Possiamo realisticamente uscire a Bologna con uno statuto nuovo con un cd
più snello, oppure no?

Saluti,
Marica


2013/9/27 Margherita Di Leo <direg...@gmail.com>

> Ciao Paolo,
>
>
> 2013/9/26 Paolo Cavallini <cavall...@faunalia.it>
>
>
>> Le parole chiave che colgo sono fiducia e delega, e non posso essere piu
>> d'accordo.
>>
>
> Si esatto. Un modello assolutamente orizzontale. Mi fa piacere trovarti
> d'accordo.
>
>
>> Personalmente faccio fatica a seguirlo su uno strumento di scrittura
>> collaborativa
>> come quello che state usando. Credo che comunque niente possa sostituire
>> una
>> discussione franca e diretta, in persona, a Bologna. Tu ci sarai, vero?
>>
>
> Cercherò di esserci ma non è scontato.
>
>
>> In ogni caso, mi pare che il primo scoglio sia ricostituire il CD, a meno
>> che non si
>> riesca a modificare lo statuto (operazione incerta e perigliosa allo
>> stato attuale
>> IMHO). Di conseguenza, prima emergenza e' quella di trovare altri tre
>> validi
>> volenterosi, che ci guidino verso nuovi orizzonti.
>>
>
> L'idea era quella di cambiare fin dalla prossima assemblea in effetti, e
> cambiare lo statuto mi pare indispensabile. Anche per questo ho voluto
> aprire il dibattito prima dell'assemblea, così abbiamo tempo di ragionarci
> ed arrivare preparati. Altrimenti toccherebbe aspettare un anno per la
> prossima assemblea.. Ricordo che un cambio dello statuto è un'operazione
> che richiede il voto dei 3/4 (correggetemi se sbaglio) dei soci, quindi
> immagino che sia impossibile organizzare un'assemblea straordinaria con
> tale affluenza se non contestualmente al gfossday. Ricordo che lo statuto è
> stato già cambiato una volta, al FOSS4G-IT di Lugano 2010. Non è stato così
> drammatico. Ovviamente non è banale, ma è un'operazione senz'altro
> possibile.
>
> Saluti
> madi
>
>
>
> --
> Best regards,
>
> Dr. Margherita DI LEO
> Scientific / technical project officer
>
> European Commission - DG JRC
> Institute for Environment and Sustainability (IES)
> Via Fermi, 2749
> I-21027 Ispra (VA) - Italy - TP 261
>
> Tel. +39 0332 78 3600
> margherita.di-...@jrc.ec.europa.eu
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> Disclaimer: The views expressed are purely those of the writer and may not
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