* *Proteine artificiali*
/Sofisticati algoritmi consentono di simulare il processo di ripiegamento della catena di aminoacidi /
Usando sofisticati algoritmi su normali computer desktop, alcuni ricercatori dello Howard Hughes Medical Institute <http://www.hhmi.org/> hanno progettato e costruito una nuova proteina funzionale che non si trova in natura. Il successo dovrebbe consentire agli scienziati di studiare il modo in cui le proteine evolvono e capire perché la natura "sceglie" determinati ripiegamenti delle proteine e non altri.
La capacità di simulare e progettare proteine artificiali, sostiene il principale autore dello studio, David Baker dell'Università di Washington <http://www.washington.edu/>, apre inoltre la strada verso lo sviluppo di enzimi artificiali da usare come farmaci o catalizzatori industriali. Baker e i colleghi Brian Kuhlman e Gautam Dantas hanno pubblicato il proprio studio sul numero del 21 novembre della rivista "Science <http://www.sciencemag.org/>".
Le proteine vengono sintetizzate inizialmente come lunghe catene di aminoacidi e non funzionano in modo appropriato fino a quando non si ripiegano in strutture molto complicate. Comprendere e prevedere le regole che governano questo processo di ripiegamento rappresenta uno dei problemi fondamentali della biologia.
Secondo Baker, la capacità di stabilire la struttura di ripiegamento desiderata per una proteina e poi di crearla offrirebbe enormi benefici scientifici e pratici. "Innanzitutto, - spiega - si tratta di un test indicativo della nostra attuale comprensione delle forze e dell'energetica dei sistemi macromolecolari. In secondo luogo, se si possono progettare strutture completamente nuove, potenzialmente si potrebbero creare nuove macchine molecolari, proteine che svolgono nuove funzioni, come terapeutici, catalizzatori, e così via. Infine, c'è da rispondere alla questione se tutte le strutture che si trovano in natura costituiscono un limite a ciò che è possibile, o se ne esistono anche altre".
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