Oggi, come ben sapete, si e' tenuta in tutta Italia la giornata di mobilitazione contro il DDL Moratti sul riordino della ricerca.

A Trieste era stata fissata una assemblea alle 10 in aula Magna
dell'Universita' nuova.

Prima di questa un gruppo di studenti di dottorato della SISSA (un
centro di ricerca di eccellenza) e dell'Universita' hanno volantinato
all'interno dell'universita' spiegando le ragioni della protesta ed
interrompendo per alcuni minuti le lezioni che si svolgevano all'interno
di diversi dipartimenti.
Con nostro grosso piacere gli stessi docenti che tenevano lezione hanno
espresso solidarieta' nei nostri confronti ed
hanno manifestato l'intenzione di partecipare all'assemblea generale in
aula Magna. Qui erano presenti diversi soggetti interessati dalla
riforma della ricerca (dottorandi, postdoc, assegnisti, ricercatori a contratto ed anche un piccolo gruppo di Professori).
Purtroppo gli organizzatori avevano
invitato diversi soggetti politici e l'assemblea si e' trasformata,
soprattutto verso la fine, in una passerella di esponenti del
centro-sinistra e dell'Ulivo. La maggiorparte di questi invece di
spingere alla protesta, ha spinto di fatto alla rassegnazione con
discorsi del tipo: non abbiamo i voti in parlamento per bloccare il DDL,
l'unica speranza e' che alle prossime elezioni del 2006 vinca l'Ulivo
cosi' potremo modificare la legge (!?!).


Un discorso molto apprezzato e' stato invece fatto da un dottorando che
ha invitato a portare avanti diverse iniziative come mobilitazioni di
piazza o il pubblicizzare la protesta a livello internazionale scrivendo
all'interno degli articoli di ricerca pubblicati su riviste
internazionali frasi di solidarieta' nei confronti di chi lotta contro il DDL Moratti.


A questo punto, verso la fine della assemblea (12.30), un gruppo
piuttosto numeroso di precari della ricerca (dottorandi, postdoc,
assegnisti, etc...) ha deciso di portare la protesta fuori
dall'Universita'. E' partito quindi un corteo spontaneo (non
autorizzato) che ha attraversato le vie della citta' rallentando il
traffico e ha provveduto ad informare i cittadini delle ragioni della
protesta. Inoltre di fronte a due scuole elementari, i genitori in
attesa dei bambini in uscita da scuola hanno espresso solidarieta' nei
confronti dei manifestanti (uno dei punti che si sta discutendo e'
quello di unire tutte le proteste contro la Moratti, sia quelle che
riguardano la scuola che quelle che interessano la ricerca).

Il corteo si e' poi sciolto verso le 14 in piazza Oberdan, vicino alla
sede della RAI (che ha deciso di non coprire la manifestazione) con
l'intenzione di continuare le mobilitazioni nei prossimi giorni.


Facciamo di ogni lotta rivendicativa un problema di ordine pubblico!


Saluti,
Bruno (dottorando infuriato - Trieste)




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