Luca Tancredi Barone wrote on 07/06/2004 14.18:

Ti posso citare?? :-)

Sono d'accordo con te. il problema e' che non mi muovo in un mio campo,
non si parla di nulla che io "faccia" concretamente (classico problema italiano:
si invita qualcuno a parlare di una cosa qualsiasi, non di quello che fa.
una cosa che odio). Non si parla ne' di radio, ne' di giornalismo, e neppure
di astronomia o di comunicazione della scienza. Chiamano *me* a parlare
di un problema che non e' il mio, anche se posso essere sensibile al tema.

Ergo, che fare? Come faccio a parlare per 20 minuti di una cosa cosi'? L'unica
idea (mi rendo conto, un tantino banale) e' quella di raccontare le storie
(peraltro, molto radiofonicamente). peccato che non siano le mie storie.
Insomma, la situazione e' un po' strana. Il tuo ragionamento fila benissimo,
e peraltro lo condivido. Ma mi tiene per tre minuti al massimo. E poi che
faccio? non e' che ho schemi, grafici o qualcosa a suo sostegno... non e'
come una tesi di astrofisica, fai vedere un grafico e dici: secondo me questa
(teoria astrusa) fitta con una retta (e solitamente i punti del grafico
sono cosi' sparsi che fitterebbe anche con il simbolo di alberto da giussano).

Capito il problema?

L



Vai a vedere un po' "jobs&career" di Nature degl ultimi mesi, qualcosa la trovi. Poi, sei giornalista, dovresti saper parlare di cose di cui non sai :-) ;-)
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