Una cosetta breve, breve (a parte l'italiano... ;-). Di questa cosa se 
ne e' parlato molto anche qui, ma piu' che altro proprio dal punto di 
vista della tossicita' degli psicofarmaci e i loro effetti soprattutto su 
bambini e adolescenti. C'e' stato un bel documentario in TV 
domenica scorsa... invio il link...

Bax.s.

http://news.bbc.co.uk/1/hi/programmes/panorama/3677792.stm

On 5 Oct 04, at 18:43, fabio sterpone wrote:

Il Pillolaro
by ZincFinger
Il mondo della farmaceutica made in USA e' in subbublio guadagnando non 
gratificanti pagine sui giornali. Qualche settimana fa si e' 
riacutizzato il dibattito riguardante la somministrazione di 
psicofarmaci antidepressivi in pazienti di giovane eta'. Ormai la 
prescrizione di antidepressivi per "calmare" ragazzini esagitati o 
problematici e' divenuta una pratica consumistica abbastanza fastidiosa 
negli Stati Uniti. A parte la deresponsabilizzazione sociale che tale 
attitudine nasconde, il problema chiama in causa il ruolo della Food and 
Drug Amministration, l'ente adibito a valutare la non pericolosita' dei 
farmaci immessi sul mercato e la "barbina" attitudine delle case 
farmaceutiche di nascondere test medici negativi per i propri 
medicinali. Pare che la prescrizione di antidepressivi nei bambini e 
adolescenti sia associata a preoccupanti casi di suicidio. I dati sono 
veramente contrastanti come potete da voi leggere in questo <a 
href="http://www.mcmanweb.com/FDA_suicide.htm";>report</a>, e sopratutto 
preoccupa che il rapporto rischi/benefici sia veramente sfavorevole per 
i nuovi medicinali. L'effetto placebo in casi come il Paxil o Zalof e' 
altissimo. Sotto il ciclone la FDA, la quale per tutelarsi ha 
recentemente imposto di aggiungere una controindicazione riguardante il 
rischio suicidio nella posologia degli antidepressivi piu' venduti. Ma 
sotto accusa anche la disinvoltura con cui medici di famiglia 
prescrivono antidepressivi come se fossero cioccolatini, senza 
controllarne gli effetti collaterali e seguendo il paziente nel corso 
del tarapia. Addirittura la diffusa reperibilita' di medicinali vi 
internet praticata da sempre piu' persone grazie ai vantaggi economici 
derivanti, immette in un circuito non testato e non controllato 
medicinali che bene che vada possono dare dipendenza, male che vada 
acuire disordini e comportamenti pericolosi per se' e gli altri. Ma 
siamo d'altro canto nell'epoca del Personal Drug. A ognuno il suo, a 
ognuono come meglio piace, a ognuno come meglio conviene economicamente. 
Dati alla mano: gli introiti dalla vendita di antidepressivi si aggira 
intorno a  $17 billion annui.<br><br>L'occultamento dei test negativi 
non riguarda certamente i soli antidepressivi. Ad esempio domenica, in 
prima pagina del NewYorkTimes, e' finito il Voxxin della Glaxo. Un 
farmaco anti artrite che pero' causa problemi al cuore. La Glaxo fa 
orecchie da mercante anche perche' il Voxxin e' il suo medicinale piu' 
remunerativo.<br><br>
L'ingordigia di BigPharma e il suo tentacolare potere, non si fermano 
certo all'influenza sul FDA o su gruppi di medici che eseguono test 
clinici. La sua attivita' di finanziamento elettorala e' prodigiosa. 
Quasi $41 milioni di dollari sono stati devoluti per garantire 
l'elezione di un congresso filo-farmaceutico nel 2002. I fondi di tale 
entita' hanno attirato l'attenzione di una associazione,<a href="<a 
href="www.stealthpacs.org">Public Citizen</a> che monitora le attivita' 
di finanziamento delle associazioni no-profit. La lobby farmaceutica e' 
infatti autorizzata a finanziare campagne elettorali se dimostra che non 
e' questa una sua attivita' prioritaria. $41 milioni di dollari sembrano 
indicare il contrario.<br><br> Gli sforzi per assicurarsi legislazioni 
favorevoli aumentano anche in questa recente campagna elettorale, l'idea 
che il mercato dei farmaci si possa sottrarre al controllo dei colossi 
farmaceutici certo non piace. E' ormai abitudine per gli yankee del 
sud-ovest andare a fare spesa di medicinali in Messico dove costano meno 
cari, e dove anche senza prescrizione si puo' trovare tutto quel che si 
vuole. Tijuana non e' solo un posto per prostitute e asinelli o eroina e 
cocaina, e' ormai considerata la vera e propria farmacia degli States. 
Fenomeno simile sta avvenendo nel Nord dove, valicando la frontiera del 
Canada, si possono acquistare medicinali a prezzi inferiori di quelli 
Statunitensi.<br><br> Direi tutto normale, per una societa' che fa della 
pillola la ragione dell'esistenza di una malattia, e lo shift del malato 
a mero consumatore, le regole del mercato la vincono. E cosi le medicine 
non sono altro che dei biscottini, o degli hamburger doppi. Si trovano 
sullo stesso scaffale sui super mercati.


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