Caro Franco, 

come avrai visto, proprio perche' nessuno vuole farla diventare
questione di avvocati (figuriamoci: se ci conoscessi meglio sapresti che
fricchettoni come siamo non sapremmo nemmeno da che parte attaccare una
marca da bollo...), si sta cercando di trasformare il caso in
un'occasione per parlare di creative commons.

L'unico che ha ventilato l'"ipotesi avvocati" sono io, ma era  
palesemente una proposta solo teorica: se rileggi le mail di qualche 
giorno fa, proprio io ero (e rimango) a favore dell'utilizzo di una 
creative commons che lasci libero anche l'uso commerciale, e solo per 
suggerimento di altri si e' scelta una formula piu' restrittiva.

Boh, a me pareva una buona idea questa di rinunciare in maniera ironica
alla causa legale in cambio di un articoletto sulla (cc). Non trovi?

a

On Thu, 25 Nov 2004, Franco Carlini wrote:

> vi ringrazio per i miei articoli sul manifesto che laser riprende e fa
> circolare nello Spazio Aperto, anche se tecnicamente non sono inseriti
> da me, ne' alcuno chiede permesso. Va bene cosi'.
> Comunque essi non sono (c) ne' (CC). per quanto mi riguarda.  
> Se poi qualcuno pensa che la circolazione delle idee sia cosa da
> avvocati, scriva, chieda precisazioni e faccia causa.
> Cheppalle e' l'espressione giusta
> Buon lavoro invece e' l'augurio
> 
> franco carlini
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