Ciao

sono l'autore del pezzo. Scusa il ritardo, ma la tua mail ha generato 
una discussione che ha impedito di risponderti al volo.

Ti rispondo per punti:

- "Google non sbaglia un colpo": non era una frase ironica (per quanto
non sia proprio scientifica). Google usa un algoritmo alquanto furbo,
soprattutto rispetto alla concorrenza. Per la verita', forse HITS di
Kleinberg e' ancora piu' furbo. Ma si tratta di due algoritmi cugini:
sempre un autovettore principale di una matrice bisogna calcolare, e la
matrice di HITS e' parente stretta di quella di PageRank.  (permettici
il linguaggio tecnico, a giudicare dalla tua mail non rimarrai
impressionato :)) Dalle statistiche di e-laser.org, la maggior parte
degli utenti del manifesto usano google perche' lo preferiscono agli
altri. Se ci sono motori piu' efficaci, segnalaceli: alcuni di noi
lavorano nel campo e sono sempre in cerca di novita'.

- "l'elogio dell'algoritmo PageRank ... visto che un analogo meccanismo
veniva criticato a proposito delle riviste scientifiche."
Un analogo meccanismo? C'e' una differenza di fondo: PageRank "converge"  
quindi la sua circolarita' ha un limite, mentre la peer review puo'
generare feedback positivi che si amplificano indefinitamente: ti e' mai
capitato che un referee di un tuo articolo ti chiedesse di inserire una
citazione ad un suo articolo nella tua bibliografia?

- l'indizio decisivo e' errato: "per scholarly literature" google
intende qualsiasi documento online, di fatto. Scholar google, cioe',
indicizza gli articoli comparsi sul web anche se non sono mai apparsi su
riviste. Su web of science (un concorrente di google) la versione
elettronica e' indicizzata solo se ospitata da alcuni archivi online
"ceritificati"  (tipo cond-mat) e l'articolo su cond-mat e quello
pubblicato (sebbene identici) sono considerati due pubblicazioni
diverse, e la rilevanza attribuita a una non viene assegnata anche
all'altra. L'impact factor non considera invece citazioni online. In
poche parole, e forse e' la cosa piu' importante, Google rileva anche
una citazione su un articolo mai pubblicato verso un articolo mai
pubblicato. Percio', se io scrivo un articolo strepitoso, ma nessuno me
lo vuole pubblicare per motivi mafiosi (perdona il semplicismo), google
da a tutti la possibilita' di leggerlo, citarlo e aumentarne
l'importanza.

Penultima cosa: pubblica su e-laser il tuo comment: probabilmente molti 
condividono le tue stesse perplessita'.

Ultima cosa: a noi dispiace molto che sia stata una dot-com come google
a fare quello che avrebbero potuto fare istituzioni pubbliche, ovvero
"aprire" la scatola nera della scienza. Ma possiamo garantire che non 
abbiamo intascato soldi per la pubblicita' gratuita, purtroppo.

a

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