On Mon, 30 Jan 2023 15:15:44 +0100 Giuseppe Attardi wrote: > Temo ci sia un errore in questa analisi del bit singolo, come lo > riporti anche nel video della tua lezione. Non è vero che un singolo > dato divida a metà la platea, e il secondo a 1/4 e così via. [...]
Vero: nel video, così come nella analisi che ho riportato qui ci sono molte semplificazioni perché le lezioni erano destinate a persone completamente prive di competenze matematiche ed informatiche precedenti e qui non volevo essere troppo prolisso. Hai ragione: un bit su una persona non dimezza il costo di manipolare un'intera popolazione: devi conoscere quel bit su tutti i membri (o comunque una quantità sufficiente da poterlo dedurre in modo probabilistico attraverso sulla restante parte sulla base delle correlazioni che lo coinvolgono). Infatti, per semplificare _senza_mentire_ di solito parlo di "ogni nuovo bit sulla popolazione" intendendo che lo conosco per tutti i membri. D'altro canto, anche a livello individuale il valore d'uso dei dati funziona nello stesso modo, permettendo la selezione del messaggio (o della sequenza di messaggi) che producono un determinato comportamento. Supponiamo che voglio convincere propriamente TE a sostenere l'ingresso dell'Italia in una guerra nucleare frontale contro la Russia. Se non posso convincerti, voglio comunque disincentivare che tu ti esprima contro. Ogni giorno vengono prodotti miliardi di messaggi sul tema. Ogni nuovo bit _rilevante_ che acquisisco su di te duplica la mia capacità di decidere quali messaggi "personalizzati" efficaci inviarti. Ovviamente se analizziamo un singolo condizionamento su una singola persona, la crescita del valore d'uso dipende dalla rilevanza del bit per il condizionamento in questione di quella persona. Ci sono bit rilevanti per selezionare il messaggio migliore da sottoporti per spingerti ad un certo comportamento e bit irrilevanti. Quelli irrilevanti non influenzano l'efficacia della manipolazione, ma quelli rilevanti continuano ad avere un effetto moltiplicativo esponenziale. Tuttavia, un bit irrilevante per orientare il tuo comportamento in un senso, può essere rilevante per orientare il tuo comportamento in un altro: sapere se sei maschio o femmina potrebbe essere irrilevante per la propensione alla guerra nucleare, ma potrebbe esserlo per influenzare la tua opinione sull'aborto o su qualcos'altro. Tuttavia ogni _nuovo_ bit su una singola persona (ovvero ortogonale e non deducibile da quelli già disponibili) duplica anche l'efficacia della manipolazione di un singolo individuo, dimezzando il numero di messaggi "di suo interesse" fra cui scegliere per condizionarlo nello spazio di attenzione disponibile, ed orientarne il comportamento nella direzione desiderata. Insomma, la dinamica che viene interpretata comunemente come "la polarizzazione delle opinioni sui social" è il risultato dell'applicazione continua di questo meccanismo. Ed è ingenuo chiamarla polarizzazione: si tratta più che altro segmentazione e normalizzazione all'interno di ciascun segmento. > Quindi ribadisco, da nessun punto di vista il dato di un singolo ha > valore altamente rilevante, né per il singolo, né per l’aggregatore. E come ho provato a spiegare ti sbagli perché il valore d'uso dei dati non serve solo a selezionare le persone cui inviare un messaggio, ma anche i messaggi da inviare ad una singola persona per orientarne il comportamento. D'altro canto, una volta che la probabilità di produrre un determinato comportamento in una singola persona è prossimo alla certezza, un bit ulteriore, per quanto nuovo ed ortogonale a tutti gli altri aumenta in modo marginale tale probabilità. MA può aumentare in modo NON marginale la probabilità di successo di molte altre manipolazioni. Quante? Bella domanda... ci penso. :-) Però in fondo è abbastanza intuitivo: anche a livello individuale, tanto meglio puoi prevedere a fronte di quali stimoli una persona reagirà con un determinato comportamento, tanto più facilmente potrai produrre quel comportamento, sottoponendolo nel momento giusto allo stimolo giusto. Questa riduzione di libertà duplica con ogni nuovo bit _rilevante_ acquisito. E poiché non sappiamo a priori per quali manipolazioni un certo bit sia rilevante, preferisco assumere che lo sia per tutte. Matematicamente è una semplificazione eccessiva, ma eticamente no. In fondo, se anche Google potesse determinare SOLO UN mio comportamento, menomando la mia libertà di pensiero in UNA SOLA occasione, per me sarebbe già una violenza gravissima e inaccettabile. Con altre riduzioni della libertà individuale lo comprendiamo tutti subito al volo: pensa alle violenze sessuali. > Affidarsi a una cooperativa significa delegare a qualcuno di cui ci > si fida di curare i tuoi interessi. Una cooperativa con > milioni/miliardi di utenti sarebbe in grado di controbilanciare i > poteri delle big tech e negoziare condizioni a vantaggio dei suoi > associati. Anzitutto la copia dei dati non lascia tracce. Questo di per sé rende opaco l'uso che queste cooperative farebbero di quei dati e chi vi avrebbe accesso. E rende impossibile rimuovere con certezza la fiducia: non saprai mai se una copia dei tuoi dati rimane in una chiavetta della cooperativa [1]. Poi queste cooperative sarebbero oggetto di attacchi di ogni sorta, dalla banale corruzione dei sistemisti a sofisticati attacchi informatici: se metti tutte le uova in un paniere, quello attrae molte più volpi (che magari sono anche incentivate a collaborare). Infine, anche se non ci fosse alcuno di questi problemi, ti rendi conto di cosa negozierebbero queste cooperative "a vantaggio degli associati"? Negozierebbero la menomazione degli associati stessi! E' un po' come proporre di aprire cooperative che negoziano con gli stupratori il prezzo dello stupro degli iscritti, perché altrimenti lo stupratore più ricco deciderà come stuprare tutti gratuitamente. NO! Dobbiamo arrestare gli stupratori, piuttosto! Dobbiamo iniziare a pensare i nostri dati personali come una parte di noi, una parte inviolabile della nostra persona. Della nostra mente, per la precisione. Non puoi affittare un pezzo del tuo cervello. E anche se ti fidassi di me ciecamente, non posso affittarlo neanche io. Neanche se fosse una parte piccola. Perché non è una cosa che hai fatto e mi hai affidato: è un pezzo di te. Giacomo [1] LETTERALMENTE ciò che avvenne in Unicredit https://www.bitdefender.com/blog/hotforsecurity/unicredit-leaks-3-million-customer-records-in-data-breach/ _______________________________________________ nexa mailing list nexa@server-nexa.polito.it https://server-nexa.polito.it/cgi-bin/mailman/listinfo/nexa