Scusami Marco, 

On Wed, 21 Aug 2024 16:18:56 +0200 Marco Fioretti
<mfiore...@nexaima.net> wrote:

> come parte di una critica generale di tutta la mitologia che "i bit
> sono piu' fragili di carta, vinile e di tutto quello che e'
> analogico":
> 
> https://mfioretti.substack.com/p/ever-wondered-why-we-are-in-a-digital

condivido buona parte delle conclusioni ma non mi è chiaro un
passaggio: citi Vint Cerf che attribuisce 100 anni come durata massima
dei moderni libri cartacei e poi citi una lunga serie di sistemi di
archiviazione digitale cui attribuisci una durata nettamente inferiore,
tanto da copiarne i contenuti su supporti sempre più nuovi.

Facendo lo stesso con i libri cartacei, la Chiesa (che giustamente
citi), ha preservato i testi che intendeva preservare per oltre un
millennio.


Dunque, pur condividendo le conclusioni relative ai formati aperti, non
definirei "mitologia" i vantaggi della carta. 

Vero, basta un incendio per distruggerla. 
Esattamente come una chiavetta USB o un DVD.


Alle mie figlie comunque continuo a comprare libri cartacei.
Sia per insegnare loro che esistono validissime alternative allo
smartphone, al tablet e al computer, sia perché ho avuto modo di
osservare che avere una maggiore confidenza con i libri rispetto a
questi automatismi le rende nettamente più riflessive ed attente dei
coetanei.


Quanto a me, leggo decine di testi a schermo, ma quando un testo mi
sembra utile al di là delle mie esigenze del momento, lo stampo o lo
acquisto in formato cartaceo. 
Fra cento anni magari sarà polvere, ma nel frattempo sarà disponibile
ai miei figli, ai miei nipoti e auspicabilmente ai loro nipoti, senza
che nessuno ne possa registrare le letture per prevederne le opinioni.


Giacomo

Reply via email to