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Provo a rispondere a Sbancor:

Vorrei che si stabilissero dei paletti quando si passa da un certo tipo di operazioni condotte con determinati mezzi, e situazioni come quelle previste nei vertici come il G8.
Un conto è parlare delle forze internazionali chiamate a gestire delle aree di crisi, che prevedono la compresenza di civili e militari. Fra i civili ci sono sicuramente persone che hanno già avuto contatti con il mondo militare, ma non ne fanno parte.
Altro è parlare della procedura tecnico tattica che rientra nell'attività di sorveglianza degli spazi urbani. Se si tratta di ordine pubblico, le tecniche e gli equipaggiamenti sono quelli tipici delle forze di polizia, nel caso di controllo di aree di crisi invece, come in Somalia, Albania, ecc. si passa anche alla fase di combattimento. I comandanti dei vari contingenti, come erano presenti anche a Genova, sono unici responsabili di quanto avviene. E tutti i contingenti hanno appunto un reparto addestrato a questa attività.
E veniamo allora alla linea mobile dell'arma dei carabinieri: Il 7^ e il 13^ reggimento sono, unitamente al Reggimento carabinieri paracadutisti Tuscania e al Gruppo di intervento speciale, le pedine operative della 2^ brigata mobile. Anche loro sono stati in Bosnia e Kosovo usati come l'interfaccia delle forze di polizia locali e internazionali, scorte di sicurezza a personalità internazionali, ecc.
Hanno un duplice investimento, quello di unità militari e di polizia (attività preventiva e di intelligence). Si addestrano all'uso di armi individuali e di reparto, esplosivi e devono avere capacità di operare in presenta di attività NBC, si esercitano con i lacrimogeni e al tiro con armi di bordo delle autoblindo. Sono quasi tutti effettivi e pochi gli ausiliari. Quelli di leva solitamente sono devoluti a servizi di caserma e vigilanza delle infrastrutture.
Per l'ordine pubblico hanno protezioni per arti inferiori e sulle braccia e usano scudi e tonfa. L'addestramento per il G8 è avvenuto in sei mesi.
Hanno la stessa struttura della Gendarmerie mobile francese.
Forse a Genova è stato sperimentato quanto si usa fare in Francia, le unità della gendarmeria sono sostituite nei momenti più violenti, da reparti militari equipaggiati.
Allora tutto è possibile, e fare chiarezza sarebbe il massimo. Partendo però da quella che è l'architettura legale e reale, ed è questa per me, che deve essere demolita, o almeno ridimensionata.
Del resto quando si parla di guerra, si parla di lotta fra bande: via un comandante, se ne mette un altro. Giusto?


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